Videogiochi > Five Nights at Freddy's
Ricorda la storia  |      
Autore: DarkInk    13/01/2015    6 recensioni
[Five Nights at Freddy's]
Anche questa notte sono avvolto dall'oscurità, nel mio minuscolo angolo in cui penso al passato che ho perso...a come l'ho perso...
Genere: Dark, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*Okay, questa è la mia prima ff su fnaf~ ma è costruita soprattutto sulle mie personali teorie...sapete anche voi che questo gioco è pieno di misteri, e qui ci sono molte risposte che ho elaborato dopo molti ragionamenti, a voi la decisione di leggere o meno ^^*

 

Anche questa notte sono avvolto dall'oscurità, nel mio minuscolo angolo in cui penso al passato che ho perso...a come l'ho perso...
Le mie orecchie sono invase dallo stesso motivo di sempre, il mio preferito, 'My Grandfather's Clock'...lo sento risuonare nella testa, tranqullizzarmi, i sensi sono ovattati e mi sembra quasi galleggiare nel vuoto, ha come un effetto soporifero su di me...forse perché mia madre caricava sempre il mio carillon prima che mi addormentassi, era come un'abitudine...ero un bambino normale, gioioso, pieno di risorse, con una grande immaginazione, non smettevo, e non smetto, mai di pensare...poi venne il mio compleanno...
Non ricordo con precisione quanti anni avevo compiuto...molte memorie della mia vecchia vita sono andate a sfumare sempre più con gli anni, a confondersi, fino a scomparire...ma ciò che accadde quella sera non lo dimenticherò mai.
La mamma mi aveva organizzato un party al Fredbear's Family Diner*, ci ero sempre voluto andare, i miei amici mi parlavano sempre degli animatronics e dei loro spettacoli, ma non vi era mai stata la possibilità, inoltre, mi era stato annunciato che sarebbe venuto mio fratello maggiore, ero al settimo cielo! Dopo che si trasferì per gli studi ci eravamo visti pochissime volte, perciò quello era un evento. Sarebbe venuto più tardi rispetto agli altri invitati.
La festa era stata perfetta, non mi sono mai divertito tanto in tutta la mia breve vita. Gli spettacoli erano assolutamente magnifici e in fretta arrivò il momento della torta, spensi le candele...ma non c'era ombra di mio fratello.
Chiesi alla mamma, mi disse che non era potuto venire per via di una festa a casa del suo migliore amico...il cuore mi andò in mille pezzi. A ripensarci mi sembra molto stupido, ma mi sentii come dimenticato.
Scoppiai in lacrime e per non farmi veder piangere da mia madre e i miei amici, uscii dal locale mentre l'animatronic a forma di orso, Freddy, distribuiva la torta ai presenti.
...
Ero seduto sul marciapiede di fronte l'entrata della pizzeria, piangevo a dirotto. Pensavo fosse un ingiustizia, per come la vedevo io, mio fratello mi aveva rimpiazzato con quel suo amico... La mia vista era offuscata dalle lacrime e tenevo la testa fra le ginocchia. Ero confuso e non riuscivo a capire cosa accadeva attorno a me...non che ci fosse molto da vedere, una strada deserta e buia, il sole infatti era quasi del tutto scomparso e vi erano pochissimi lampioni.
Improvvisamente, sentii un leggero rumore di motore vicino a me, seguito dal botto di uno sportello. Smisi di versare lacrime e alzai lo sguardo incuriosito e confuso, verso la sorgente di quei rumori: un' auto, grande e di un colore tra il blu e il viola metallizzato aveva accostato a pochi metri, davanti a me si era fermato un uomo...era vestito completamente di viola, aveva un maglioncino fucsia e i pantaloni di jeans con una tonalità di colore più scura...alquanto singolare come vestiario...
Non capendo perché si fosse avvicinato a me, alzai lo sguardo al suo volto...vi era dipinto un sorriso...un sorriso strano...non era felice...i suoi occhi non erano quelli di una persona normale...mi faceva paura...ma non riuscivo a muovermi, ero congelato da quel suo sorriso freddo e malato...tirò fuori un coltello...
...mi uccise...
...
Vidi il mio corpo senz'anima, coperto di sangue. Non capii subito, ma il tempo mi aiutò a realizzare ed accettare la mia morte. Non lasciai mai la pizzeria e i suoi animatronics.
Dopotutto non avevo nessun posto dove andare. Ero solo un'anima orfana, nessuno mi notava, nessuno mi sentiva. Dentro di me portavo un odio profondo, che iniziava a diffondersi come un cancro.
Purtroppo il ristorante fu chiuso per via del mio assassinio, riaprì alcuni anni dopo in una nuova sede, il Freddy Fazbear's pizza, dove furono trasferiti gli animatronics.
Però il tempo si era fatto sentire sui robot, che comparati a quelli nuovi di zecca della nuova pizzeria erano dei rottami, così furono buttati via nel backstage...
Provavo molta pena per loro...erano stati i miei unici 'compagni' per molti anni.
Esplorando il nuovo ristorante, trovai una sala particolare, piena di palloncini e scaffali popolati da una miriade di peluches...in fondo alla stanza vi era una grossa scatola, che racchiudeva una specie di marionetta... Due strisce blu percorrevano il suo volto, sembravano lacrime...in qualche modo...mi ricordava me...
Ne presi il controllo...
Ora quella marionetta sono io...
Ora quella scatola è il mio rifugio...
La canzone si interrompe per qualche frazione di secondo, poi ricomincia da capo; Jeremy l'ha ricaricata in tempo.
Percepisco dei lievi rumori, simili a passi, fuori questa stanza, la mia stanza. Si sono svegliati.
...
Li conosco da molto tempo.
Il mio attuale aspetto mi permetteva, e permette tuttora, di passare molto tempo con i bambini e mi piace, dopotutto, sono miei coetanei. Dopo ciò che mi capitò, avevo iniziato ad aver paura degli adulti. Avevo paura che facessero del male ad altri ragazzini come era stato fatto a me...

E il mio incubo più grande si concretizzò una sera.

Ricordo ancora vivamente quella notte, quando cercai di salvarli. Cinque bambini.
Non ci riuscii...
Erano stati uccisi dallo stesso uomo che portò via la mia vita. Era la guardia notturna della pizzeria, si travestì da Golden Freddy, uno degli animatronics, e li avvicinò conquistando la loro fiducia, per poi costringerli a giocare a nascondino...un macabro nascondino. Li uccise spietatamente, dopo aver sfruttado la loro ingenuità per rapirli, strapparli alle loro famiglie, fargli patire loro la paura della morte ad una così tenera età.
I loro corpicini erano così piccoli...così freddi...
Sentivo il rancore che racchiudevo diventare sempre più oscuro, non potevo sopportare la vista di innocenti bambini martoriati in quel modo. Se non ero riuscito a sottrarli al destino che quel mostro aveva portato anche a me, dovevo almeno ridargli la vita, ridargli il sorriso.
Infilai i loro corpi negli animatronics.
Piangevo mentre lo facevo. Il loro sangue scorreva tra le mie mani...mi sentivo come se gli stessi facendo del male, quindi continuavo a ripetermi che invece sarebbero stati meglio, che sarebbero tornati ad essere i bambini di prima per darmi forza.
Ma non fu così.
Mi resi subito conto di quanto la loro anima fosse dominata dall'odio e dal rancore, non sorridevano più, non erano più dei bambini innocenti. Quei bambini sono morti, non importa che io abbia trasferito il loro corpo e la loro anima nei robot. Volevano, e vogliono tutt'ora, vendetta. Vendetta verso colui che ha causato il loro più grande dolore...la guardia notturna.
Vederli così... cambiati...fece scatenare il mio odio, che avevo cercato per così tanto tempo di tenere a bada.
Cominciammo tutti ad attaccare l'ufficio la notte, proprio nell' asse di tempo in cui quell'assassino trucidò i cinque bambini a cui sono così legato...non importa che la guardia odierna non sia l'uomo che ci ha uccisi. Abbiamo bisogno di lasciar sfogare la nostra ira.
Non siamo più dei ragazzini. Siamo delle anime vendicatrici. Poche cose ci restano della nostra vecchia vita, la personalità, per esempio...ma anche una manciata di umanità e ricordi.
L'unica cosa che placa il mio astio è quella canzoncina, che terrò per sempre nel cuore, per quel che vale...
A proposito, ora c'è solo silenzio in questa stanza... Jeremy si è dimenticato di ricaricare il carillon.
Sento di nuovo i sentimenti più bui che contiene la mia anima prendere il controllo, vengo invaso dalla furia cieca.

Devo uccidere.

 

 


*Il nome dell' 'antenato' del Freddy Fazbear's Pizza (la cui esistenza è attesta da Phone Guy nel secondo gioco).


* Se siete arrivati fin qui mi avete già fatto felice ^^ ho voluto scrivere la storia dal punto di vista di Puppet ( o Marionette...è uguale) perché, oltre al fatto che è il mio preferito ( dopo Foxy, ovviamente X3), ma anche perché è molto messo da parte dal fandom, in particolar modo quello italiano.
Dark: perché lei è così malata da stare anche in quelli stranieri...starebbe anche in quello norvegese, se conoscesse la lingua.
Zitta, sto facendo un discorso serio!
Per fare questa ff mi sono basata molto, molto, mooolto sui Death Minigames del secondo gioco ( che secondo me sono la cosa più importante per capire ciò su cui è basata la serie) e su ciò che dice il Phone Guy, ovviamente sono  solo mie interpretazioni personali ( che qui ho molto 'romanzato' XD). Mi piacerebbe sentire il vostro parere (sia sulla ff ma anche sulle vostre teorie, a cui sono molto interessata ^^) quindi spero di rivedervi nelle recensioni!
E ricordate, It's a theory, a game theory!
Dark: *sigh* tu stai troppo appresso agli youtubers...
Taci.*

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Five Nights at Freddy's / Vai alla pagina dell'autore: DarkInk