La morte ti colse sul ciglio della strada
Seduto dondolante sul freddo marmo,
in bilico sulla panca adorna di uno spoglio albero.
Braccia scarne alzate al cielo,
solitarie foglie banderuole per il vento.
Sembri rivolgere la tua ultima preghiera,
al cielo terso di una mattina d'inverno.
Occhi vitrei fissi nell'incendio,
con l'ago ancora inserito nel medio.
Perso in un mondo fatto di celluloide,
scorrono immagini che avresti potuto vivere.
Ramingo viandante bevi al seno della pazzia,
abbracciando te stesso e la tua follia.
Sei nudo in mezzo alla marea,
che ti ignora, o anima persa.