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Autore: Vanilla_91    17/01/2015    4 recensioni
Chi di voi non ha sentito almeno una volta nella sua vita il detto " Non puoi capire una situazione finchè non ti ci ritrovi"?
Cosa accadrebbe,dunque, se fosse Kagome la ragazza proveniente dal passato che si ritrova bruscamente catapultata nel futuro? Se fosse lei quella che ha lasciato nella sua epoca un amore tormentato e un nemico da sconfiggere?
Una potente sacerdotessa, appartenente ad un mondo esistito circa 500 anni prima, e un ragazzo pienamente soddisfatto della propria vita si ritroveranno catapultati nella stessa avventura. Cosa gli riserverà il destino?
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Riconobbi perfettamente l'odore del legno marcio tipico di quel luogo.
I polsi legati non mi lasciavano un'ampia possibilità di movimento, costringendomi a scomode posizioni.
Mi avevano chiuso nella vecchia catapecchia, un tempo usata per la conserva del grano.
Il tetto bucato lasciava filtrare la pioggia, la stuoia consumata non bloccava il vento, ma l'unica cosa che realmente mi intimoriva era lo squittio sempre più ravvicinato dei topi.
Potevo aver affrontato nemici ben più terrificanti, ma nulla mi spaventava più di quegli animali.
Le ore della notte scorrevano, implacabili, e il mio destino era indissolubilmente legato al mattino che non a lungo sarebbe giunto.
-Toru, posso spiegare.-
Proprio quelle parole avevo pronunciato..forse le più inopportune e banali, ma le prime a passarmi per la testa.
Cosa avrei mai potuto spiegargli, poi?
La situazione sarebbe stata chiara anche per il più sciocco degli uomini e lui non aveva mai peccato di intelletto.
I miei sentimenti, quelli forse sarebbero potuti essere una valida motivazione, ma mai li avrebbe compresi o eletti a giustificazione.
Per lui ero solo una peccatrice, una meretrice, e non si era fatto scrupoli a dirmelo.
Chissà come ero apparsa ai suoi occhi: quasi un animale, intenta a soddisfare, di nascosto, nel bosco, uno sconveniente e lussurioso desiderio, mentre gli onesti uomini del villaggio erano impegnati a festeggiare un matrimonio che mai sarebbe stato celebrato.
Ero rimasta in silenzio, affrettandomi solo per recuperare i miei abiti.
Senza clemenza alcuna, ero stata trascinata nel mezzo del paese, umiliata pubblicamente, affinché a tutti fosse resa nota la mia colpa.
Gli insulti non erano mancati, ma nemmeno allora ero riuscita a sentirmi colpevole:avevo solo seguito il mio cuore.
Probabilmente sarei stata giustiziata immediatamente se alcuni popolani non avessero invocato clemenza, in virtù delle buone opere prestate.
I capi del villaggio mi avevano concesso una notte per meditare..sapevo che il loro era solo un modo per prolungare la mia agonia.
La loro decisione l’avevano già presa:sarei morta per espiare il mio peccato.
La vita mi scivolava via, di minuto in minuto, ma stranamente non avevo paura, non nel senso più comune del termine.
Erano altre le domande che mi assillavano e mi rendevano inquieta.
Anche in punto di morte i miei pensieri non facevano che affollarsi in un’ unica direzione:Inuyasha.
Il suo comportamento mi aveva sorpreso e, inutile negarlo, delusa e ferita.
Si era rivestito, per nulla a disagio.
Non aveva proferito parola, il suo era stato un silenzio assoluto.
I capi del villaggio, per mia somma felicità, non l'avevano additato come colpevole.
Lo temevano e avevano preferito far finta di non vedere.
L'enorme peccato del quale mi accusavano l'avevo compiuto interamente da sola.
Non aveva provato in nessun modo a difendermi, nemmeno quando la mia vita era stata in evidente pericolo.
Contavo davvero così poco per lui?
Mi ero illusa con le mie stesse parole e pensieri, non potevo colpevolizzare lui.
Ad interrompere lo scorrere dei miei pensieri fu un rumore proveniente dall'uscio.
La notte buia non mi consentì di vedere chi fosse entrato, ma il mio cuore aumentò i battiti nella speranza che s trattasse del protagonista dei miei pensieri.
Un flebile e misero raggio di luna rischiarò in parte il volto avvenente dell'ultimo arrivato, lasciandomi spiazzata e delusa.
-Toru.- sussurrai.
Mi studiò, con volto contratto in una smorfia di disgusto.
-Non parlare, o potrei non controllare le mie azioni.-
Qual era lo scopo della sua venuta? Beffeggiarmi? Insultarmi ed offendersi?
Forse ne aveva ogni diritto..
-Guardati: il trucco sbavato, i vestiti sgualciti, costretta immobile su un pavimento ammuffito, circondata dai topi. Chi si aspettava saresti finita ridotta in questo modo, grande sacerdotessa?
Avresti potuto avere tutto:una casa confortevole, un'ottima posizione, una famiglia, ma tu hai preferito compromettenti con un mezzo demone. Perché? Non riuscirò mai a capirlo, quindi, ti prego, spiegamelo.-
La sua voce era atona, senza fini accusatori.
Davvero stava aspettando una mia risposta?
Cosa avrei dovuto dirgli?
-La Kagome che io conoscevo non si sarebbe mai comportata in questo modo, quindi dimmi cosa le è accaduto. Chi sei tu, che le assomigli tanto solo nell'aspetto?-  aggiunse, forse proprio per invogliarmi a parlare.
Deglutii, prima di prendere parola.
-La Kagome che tu ricordi non esiste più, forse non è mai realmente esistita. Prima di finire nell'epoca futura non ero una donna, ma solo una sacerdotessa.
Mi nutrivo, camminavo, sorridevo e lottavo, ma il mio spirito si sostentava solo di incarichi e doveri. Non conoscevo le emozioni, fin quando non ho cominciato a vivere.-
Mi bloccai, quando lo vidi avvicinarsi a me con sguardo furioso.
-Vuoi dire che ti sei sentita viva grazie al piacere dell'unione carnale? Se era questo che cercavi, avrei potuto dartelo benissimo io all'indomani del matrimonio-
-No, non era solo a quello che mi riferivo. Lì ho conosciuto il valore della famiglia, l'amicizia e la gioia. Questi sentimenti hanno sciolto tutto il gelo che avevo dentro, Toru.
Quando sono giunta nel futuro, credevo di essere innamorata di te.
Ti sembrerà assurdo, ma erano stati proprio il desiderio assoluto di compiacerti e la speranza che tu ti accorgessi di me, a spingermi nel letto di Inuyasha.- ammisi.
-Lui ha preso quello che sarebbe spettato solo a me. Il nostro futuro era già stato scritto.- sibilò, ad un palmo dal mio viso.
-Se è al mio corpo che ti riferisci, forse posso darti ragione. Secondo le usanze del nostro tempo, se fossi divenuta tua moglie, sarebbe stato un tuo diritto deflorarmi, ma sono sicura che non avrei potuto darti altro. Forse l'obbedienza e la sottomissione che tu tanto cerchi, ma non il mio amore, non la mia anima.-
-Mi stai dicendo che ti sei innamorata di quel mezzo demone?-
-Se così non fosse, ora non ci troveremmo qui, non avresti mai assistito a quella scena stanotte.
La passione che ci ha uniti per me non è mai stata un valido motivo, solo una scusa con me stessa. Ho bendato il mio cuore, ottenendo l'unico risultato di ingannarmi per molto tempo. L’ho amato ancora prima di ammetterlo a me stessa.-
-Eppure lui non ti ha difesa, nonostante i sentimenti che senza vergogna affermi di provare.-mi fece notare.
-Nell'epoca futura le cose sono diverse, io per Inuyasha non conto nulla. Sono stata solo un passatempo.-
-Che beffardo il destino.- sogghignò, con aria tronfia.
Quella,ai suoi occhi, doveva essere una giusta punizione.
-Neanche di fronte a questa verità mi pento. I miei sentimenti erano puri, sinceri- confessai.
Restó in silenzio a fissarmi, per innumerevoli minuti.
Chissà quanto intenso era il disgusto che in quell'istante provava per me.
Probabilmente mi odiava e, nonostante tutto, quella consapevolezza faceva male.
Sospirò e in un istante il suo viso muto.
I suoi tratti persero austerità, addolcendosi.
I suoi occhi, per un solo istante, mi parvero colmi di dolore.
-Giuro che ho provato in tutti i modi a comprenderti, ma non ci riesco. Siamo cresciuti insieme e, se me ne avessi dato il tempo, anche io forse avrei saputo renderti felice.
Hai rovinato tutto per un uomo, se tale posso definirlo, che nemmeno ti vuole nella propria vita.
Cosa dovrei farne di te?-
-Non spetta a te la decisione sul mio destino.-
-Sciocca, gli anziani ti uccideranno. Ti temono, sei divenuta una variante ingestibile e incontrollabile per loro. I tuoi modi ribelli, i tuoi pensieri sovversivi e le strane concezioni che hai portato con te dall'epoca futura minano il loro potere.-
-La mia sorte è già decisa.- replicai.
Ignorò totalmente le mie parole
-Non posso sposarti, ne andrebbe del nome e dell'immagine del mio casato. Non ti sposerei mai, conoscendo i tuoi pensieri.-
-Ma di cosa stai parlando?- chiesi, totalmente spiazzata.
-Potremmo fuggire, abbandonare il villaggio. Dopo un po’ smetterebbero di cercarci, ma questo non risolverebbe le cose tra noi. 
Oppure potrei nasconderti e fare di te la mia amante, ma sono sicuro che tu non accetteresti quest'ipotesi.-
-Di cosa stai parlando?- chiesi ancora, perplessa.
Estrasse dalla parte superiore del suo abito un corto ed affilato coltello, facendomi rabbrividire.
Con maestria tagliò le corde che mi bloccavano le mani e i piedi, lasciandomi disorientata.
Quali erano le sue intenzioni?
-Se resti qui non avrai scampo. L'alba è vicina, quindi affrettati.-mi ordinò,  senza staccare gli occhi dai miei.
Restai immobile, incapace di muovermi o proferire parole.
Era una trappola? Perché mi stava lasciando andare?
-Devi attraversare di nuovo il pozzo, è l'unica possibilità che avrai di essere realmente al sicuro. Nessuno oserà venire a cercarti lì.-
-Perché lo stai facendo?- trovai la forza di chiedere.
Il suo sguardo tornò duro. Mosse qualche passo verso l'uscita della capanna.
-Non lo faccio per te, ma per la Kagome che conoscevo, quella di cui un tempo credevo di essere innamorato.- mormorò.
-L'alba è imminente, non hai molto tempo.- dichiarò, sollevando la stuoia, pronto ad uscire.
-Aspetta!- lo richiamai.
Avrei voluto dirgli mille cose, ma ancora una volta scelsi la più banale.
-Grazie Toru.-
-Sbrigati, se dovessero mai prenderti non ammetterei mai il mio coinvolgimento. Come ti ho già detto non è per te che lo faccio.-
Si voltò a fissarmi con espressione divertita.
-Ah, un'ultima cosa, non è stato un caso che io vi abbia trovato. Il tuo mezzo demone ha fatto in modo che una contadina mi conducesse proprio lì. Lui voleva che io vi scoprissi.- proferì, uscendo definitivamente dalla capanna e dalla mia vita.
Le sue parole mi lasciarono spiazzata, più di quanto aveva fatto il suo gesto.
L'alba era sempre più imminente e io avevo poco tempo.
Con la mente in subbuglio,mi avviai verso il pozzo. Dovevo mettermi in salvo, a tutto il resto avrei pensato poi, a mente fredda.
Vagai per la foresta e riuscii a raggiungere il vecchio pozzo proprio mentre il sole nasceva ad est, colorando il mondo di rosso.
Notte e giorno ancora lottavano quando avvertii la sua presenza alle mie spalle.
-Sei qui, ero venuto a cercarti alla capanna.-
Un sentimento di rabbia assurda mi accecò.
-Davvero? Volevi consegnarmi tu stesso agli anziani? Oppure era tua intenzione uccidermi con le tue stesse mani?-
-Che cosa? Di che parli?-
-Tu, sei stato davvero tu?- trovai il coraggio di chiedere.
Non poteva essere, era tutto troppo irreale.
Sogghignò. Non stava negando..
-E così quell'invertebrato l'ha capito. Devo ammettere di averlo sottovalutato.-
Le sue parole, quelle sì, che facevano più male di una sentenza di morte.
Lui mi voleva morta..



NOTE DELL'AUTRICE:
Salve people :D
Siamo alla fine, il prossimo capitolo sarà l'ultimo. Mi spiace per il tempo impiegato per aggiornare, mi spiace se il capitolo è breve e un po' scialbo, ma di meglio non sono proprio riuscita a fare.
Toru è uscito di scena, posso ufficialmente dirvi che non lo rivedremo più..riguardo ad InuYasha, invece, chi se lo sarebbe aspettato un gesto del genere da parte sua?!
E' minimo il tempo e lo spazio che ho dedicato a loro, perchè tutto verrà ampliato e studiato nel prossimo capitolo. Cosa avrà spinto InuYasha ad un simile gesto? E Kagome saprà perdonarlo? Tornerà con lui nel futuro?
Se vi va, sarei felicissima di conoscere il vostro parere :D
Vi lascio il link del gruppo per chi avesse voglia di aggiungersi a noi: https://www.facebook.com/groups/758064124210814/ 
Baci :D
   
 
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