La casa al mare.
 
La macchina percorse la strada asfaltata fino alla fine, e si fermò proprio all’inizio dell’ampia distesa di scogli, ghiaia e macchia mediterranea a poca distanza dal mare.
Ne scesero quattro persone, tre adulti e una bambina di dieci anni.
L’uomo più anziano di quel gruppetto faceva da guida.
 
- Ecco signori.- disse indicando un villino adagiato sugli scogli a poche decine di metri dal mare gonfiato dal vento di maestrale. – Quella è la casa.-
La coppia che lo seguiva, un uomo e una donna sulla quarantina, entrambi di aspetto più giovanile rispetto alla loro età, sembravano un po’ perplessi.
 
- Beh, per essere isolata lo è.- disse la donna.
- Saremo ad almeno tre o quattro chilometri dal paese.-
- Si certo.- confermò la loro guida, un agente immobiliare sulla sessantina.
- Però, come avete visto, in macchina non ci vuole molto a raggiungere il paese, e anche le spiagge non sono troppo lontane.-
- Vogliamo entrare ?- chiese l’altro uomo, il marito della donna e padre della bambina.
 
L’agente immobiliare aprì il cancelletto sulla recinzione che circondava il piccolo immobile e successivamente ne aprì la porta, introducendo la famigliola all’interno del villino, il quale  villino dentro, era di fattura decisamente modesta: al pianterreno c’era il bagno sulla sinistra e un angolo cottura dalla parte opposta. Due divani-letto e un piccolo mobile completavano l’arredamento.
Una scala introduceva ad un piano rialzato con due camere da letto prive di mobilio.
 
Terminata la visita, mentre la bambina chiedeva e otteneva dai genitori il permesso di uscire, la coppia chiese all’agente immobiliare il motivo per cui quel villino avesse un prezzo così modesto.
- I proprietari non hanno nessuna intenzione di usufruirne e giacché, sono sei anni che non riescono a venderlo, hanno deciso di rimetterci qualcosa pur di darlo via.-
la donna sembrò pensierosa.
- Vorrei parlare con mio marito da sola.-
- Certamente signori. Vi lascio alle vostre considerazioni. Vi aspetto fuori.-
 
L’uomo uscì dal villino, e trovò la bambina che fissava il mare mosso immobile vicino alla recinzione.
La piccola si girò verso di lui.
- Ciao piccola. Come ti chiami ?-
- Marina.- rispose lei.
Aveva i lunghi capelli castani raccolti in una coda di cavallo mossa dal vento.
- Cos’hanno deciso i miei genitori ?-
- Ancora non lo so. Credo che ne stiano parlando.-
- Cos’è quello?-  chiese Marina indicando un grosso fabbricato vicino a dove avevano lasciato la macchina.
- Quello ? Una volta era un cantiere navale, oggi ospita un gruppo di subacquei. Ma in questa stagione non ci viene mai nessuno.-
- Ci sono altre case qui vicino ?-
- Sì, le abbiamo viste sulla strada, ricordi ?-
- No, intendo dire proprio qui vicino.-
- Non direi piccola. E comunque in questa stagione sono tutte chiuse. Qui sono tutte seconde case che vengono aperte solo l’estate.-
Marina si voltò di nuovo a guardare il mare.
- C’era una vecchia signora qui poco fa.-
 
L’uomo sembrò incuriosito. Una vecchia signora ? e che ci faceva qui con questo vento ?
 
Stava per chiedere altri particolari alla bambina, quando alle sue spalle la coppia uscì dal villino.
La donna sorrideva.
- Abbiamo deciso signor Garau. La prendiamo.-