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Autore: ReinaSilverClaymore    18/01/2015    4 recensioni
MOMENTANEAMENTE SOSPESA. IN FASE DI RISCRITTURA.
Ogni volta che pronunciavo quel “nostro” sentivo la voce strozzarsi in gola emettendo più una specie di rantolo che qualcuno addirittura scambiava per emozione ma, in realtà, era solo dolore.
Mi congedai tra i saluti e gli inchini dei presenti fermandomi una manciata di secondi a pochi passi dalla porta ben sorvegliata dalle Guardie Rosse, quasi paralizzata ma non intimorita dallo sguardo velenoso del Cardinale
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aramis, Constance Bonacieux, D'Artagnan, Queen Anne
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Ricordami di non dimenticare

 

CAPITOLO 1

 

Il ricordo di Aramis e di quella notte passata insieme al convento mi tormentavano tanto che, da un paio di giorni a questa parte, avevo annunciato al Re e a tutta la corte di non sentirmi bene così da trovare un minimo di pace.

Chiesi solamente a Constance di stare con me, sapevo che di lei potevo fidarmi.

Mi giravo in continuazione aggrovigliandomi nelle coperte, la mente già sveglia e vigile, sentivo dei passi frenetici vicino alla porta della camera e sapevo che non era Constance, lei era sempre delicata nei movimenti e nei modi di fare (tranne quando, raramente, si arrabbiava).

Oltre al pestare di scarpe, anche le voci erano talmente insistenti che iniziavo quasi a preoccuparmi.

Regina Anne, siete sveglia?”

Aprii gli occhi, sicura di non trovarmi davanti un uomo infuriato come quello che attendeva alla porta.

Cara Constance, come potrei non esserlo visto il trambusto qui fuori?! Posso sapere cosa sta succedendo?”

Si avvicinò porgendomi dell'acqua e accomodandosi sul bordo del letto, accanto a me

E' il Re, chiede … o meglio, esige, di vedervi”

Sospettavo fosse lui, chi mai si presenterebbe a quest'ora davanti alla mia camera facendo un simile teatro”

Non siate troppo dura, è solamente preoccupato per voi”

Ormai i sospiri riempivano la mia bocca quasi più delle parole e Constance aveva ragione, come sempre, ero troppo severa con il Re, almeno in questo caso, agiva nel bene.

Maestà, ormai sono tre giorni che non vi fate vedere e penso che non sia solamente il Re a darsi pena per questo”

Rimase in silenzio un po' imbarazzata per la sfrontatezza delle sue parole e in parte per ciò a cui alludeva

Ogni tanto cerco di capire se agisci per il mio bene o se tenti ripetutamente di uccidermi con le tue parole”

Porsi nuovamente il bicchiere a Constance per poi lasciarmi cadere all'indietro sui cuscini

Dovete reagire, così peggiorerete solo le cose”

Cosa dovrei fare?! Se hai dei suggerimenti sono ben disposta ad ascoltarli perché io non ho la minima idea a riguardo!”

Portai le mani al viso nascondendolo il più possibile mentre cercavo di calmarmi e portare il respiro nuovamente regolare, in questi ultimi giorni ero particolarmente intrattabile come mai prima.

Una passeggiata!”

Mi girai verso Constance, pensavo fosse impazzita mentre lei, invece, era sorridente e raggiante

Potresti essere un po' più precisa, per cortesia?”

Una passeggiata all'aria aperta, niente servitù, solamente noi due e Vostro figlio … “

Stavo per ribattere che non mi sembrava affatto una buona idea ma lei si scattò in piedi, in preda a una gioia improvvisa

Si sa, sono tempi pericolosi, specie per i reali, perciò avremmo bisogno di protezione. Sicuramente il Re non vorrà rischiare che vi succeda qualcosa”

Un piano davvero ingegnoso ma come la mettiamo con il Re? Non mi lascerà mai andare a fare questa passeggiata dopo giorni che non mi vede”

Andremo nel pomeriggio, se non sbaglio oggi ha in programma una lunga e intensa giornata in compagnia del Cardinale”

Sei per caso interessata a una promozione nel ruolo di spia?”

La sua risata era talmente vivace che decisi di farmi contagiare dal suo entusiasmo, iniziavo seriamente a credere che il suo piano avrebbe funzionato

Vai a dire al Re che a breve sarò da lui e poi torna ad aiutarmi”

Sentivo i muscoli intorpiditi e le ossa deboli, non avevo mai passato così tanto tempo a letto, ero abituata a giornate frenetiche avanti e indietro al seguito del Re e del Cardinale che questa sensazione mi era quasi estranea.

Sotto consiglio di Constance, optai per uno degli abiti preferiti dal Re e, si da il caso, fosse tra quelli che odiavo di più: ingombrante e pomposo sui toni dell'oro, spalline e maniche decorate da un intricato motivo floreale, gonna ampia con uno strascico decisamente troppo lungo che lui stesso non evitava di calpestare nella sua sbadataggine.

Capelli ordinatamente raccolti in una crocchia, orecchini pendenti coordinati con la collana.

Siete bellissima, come sempre”

E tu sei troppo gentile, come sempre”

Gli ultimi ritocchi e respiri profondi prima di varcare la soglia della camera che aveva ospitato i miei sogni più belli, i più tormentati e le mie lacrime in questi interminabili giorni

ANNE!”

Vedevo il Re davanti a me coprire a grandi passi la distanza che ci separava, mi limitai a un inchino mentre lui prendeva le mie mani tra le sue baciandole ripetutamente.

Mi hai fatto preoccupare terribilmente. Come stai ora?”

La sua dolcezza mi faceva sentire un po' in colpa, in fondo, Louis era un uomo buono … a differenza della sottoscritta.

Sono davvero mortificata, non era mia intenzione darvi pensiero. Grazie alle cure di Constance mi sento molto meglio e mi farebbe piacere passare la mattina con voi”

La gioia del Re gli si leggeva in volto e speravo lo stesso valesse anche per me, specie agli occhi glaciali del Cardinale.

I minuti e le ore passavano più lenti del solito e io non potevo fare altro che stare al mio posto, immobile e con un sorriso appena accennato in volto mentre il Re parlava ininterrottamente di politica, pettegolezzi, caccia e argomenti ai quali non stavo prestando la minima attenzione.

Anne, mi sembri distratta, qualcosa non va?”.

La sua voce fu come una secchiata d'acqua gelida nella mia testa che mi riportò alla realtà

Scusatemi, forse sono solo un po' affaticata”.

Se volete riposare mando immediatamente a chiamare qualcuno che ti accompagni”.

Fin che posso vorrei rimanere qui con voi se non vi dispiace. Chiederò a Constance di accompagnarmi a fare una passeggiata più tardi”.

Da quando ero diventata così brava a mentire? Sentivo un senso di nausea, il mio comportamento era ai limiti dell'indecenza e mi riconoscevo a stento. E' questo che si prova a essere custodi di un segreto tanto pericoloso? O è solo il disgusto per il mio folle desiderio nei confronti di un uomo che non è mio marito a darmi tanta pena?

Non posso permettere che la mia Regina vada in giro da sola, chiederò che vi vengano assegnati almeno due Moschettieri”

Vi ringrazio, siete sempre così premuroso”

Niente è mai abbastanza per la mia Regina”

Eccolo di, quel senso di nausea.

Con la coda dell'occhio vidi il Capitano Treville sulla porta, in attesa di essere ricevuto dal Re, lui si che era un uomo educato, non come il Cardinale che si prendeva troppo spesso la libertà di irrompere in qualsiasi stanza senza troppe cerimonie.

Al vostro servizio, Maestà”

Treville si inginocchiava sempre più degli altri, a capo chino in segno di grande rispetto nei nostri confronti.

Anche il suo modo di parlare era sempre molto formale e impeccabile, provavo molta simpatia per lui e tenevo sempre in gran considerazione il suo consiglio a differenza del Re che, purtroppo, volgeva sempre troppo lo sguardo verso il Cardinale.

Capiti proprio al momento giusto, mi servono due dei vostri Moschettieri come scorta per la mia Regina”

Sarà mio immenso onore assegnarvi i miei migliori”

Sapevo che Aramis era tra questi però non avevo la certezza che il Capitano si riferisse a lui

Vi ringrazio Capitano, manderò a chiamare appena deciderò di muovermi”

Come desiderate Regina”.

Nel mentre dovevo assolutamente parlare con Constance, di sicuro manderò lei ma ancora non sapevo come fare per assegnare ad Aramis questo incarico.

Se posso, Sire, avrei urgenza di parlare con voi riguardo questioni piuttosto delicate”

Come pensavo, Treville era sempre prezioso, in ogni modo e occasione!

Mio Re, se necessitate un colloquio in privato sarà mia premura togliere il disturbo”.

Mi spiace Anne, purtroppo si prospetta un pomeriggio molto impegnato”

Non vi preoccupate, andrò a coccolare nostro figlio”.

Ogni volta che pronunciavo quel “nostro” sentivo la voce strozzarsi in gola emettendo più una specie di rantolo che qualcuno addirittura scambiava per emozione ma, in realtà, era solo dolore.

Mi congedai tra i saluti e gli inchini dei presenti fermandomi una manciata di secondi a pochi passi dalla porta ben sorvegliata dalle Guardie Rosse, quasi paralizzata ma non intimorita dallo sguardo velenoso del Cardinale

Spero che questa passeggiata gioverà alla salute della mia Regina”

Senza alcun dubbio, Cardinale.”

Più che un augurio per una pronta guarigione, sembrava un augurio di morte.

Appena fuori dalla stanza principale, trovai Constance ad aspettarmi con in braccio il Delfino.

Spesso venivo rimproverata per il mio comportamento però ci tenevo a essere una buona madre e occuparmi in prima persona di mio figlio era una cosa a cui non volevo rinunciare, lo prendevo in braccio e lo coccolavo il più possibile sotto gli sguardi increduli delle balie.

Lo portai nelle mie stanze dove avevo fatto allestire un piccolo spazio per il bambino così da poterlo avere vicino a me in caso di necessità.

Raccontai l'accaduto a Constance chiedendole consiglio

Dimmi che hai un'idea"

La sola cosa che mi viene in mente è parlare con D'Artagnan, dirgli di informare Aramis prima che sia Treville a farlo e ...”

... e magari chiedere anche a lui di offrirsi volontario per l'incarico, dico bene?”

Il suo sorriso parlava per lei, era così dolce e quando si parlava di D'Artagnan quasi le si illuminavano gli occhi. Come la capivo!

Voi pensate a preparatevi, io sarò di ritorno il prima possibile”

Senza avere neanche il tempo di ribattere, la vidi uscire quasi correndo dalla camera, anche se non lo diceva a parole e cercava di nasconderlo, le mancava davvero quel ragazzo.

 

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Buonasera/giorno a tutti!

Come promesso, oggi mi sono messa a capo chino sul pc intervallando attimi di dolore dovuti alla bronchite ad attimi di super carica e ispirazione! (Penso che gli antibiotici misti a Tachipirina e sciroppo mi stiano facendo impazzire ma sono solo dettagli! Ahahahah).

Chiedo scusa per eventuali errori, purtroppo anche a rileggere più volte, ho sempre il timore di dimenticare qualcosa per strada.

Vi chiedo inoltre un parere riguardo Anne, vi sembra troppo OOC?

Spero vi piaccia, a breve penso di riuscire a pubblicare anche il secondo capito!

Alla prossima!

Reina

(saluti anche da Amelia, la mia micia, che è appena balzata sopra la tastiera neanche fosse un filetto di pesce fresco)

  
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