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Autore: Slytheringirl093    18/01/2015    3 recensioni
Divenne forte, Caroline, sotto la protezione della scura falce. Era solo all’inizio, c’era ancora una lunga strada da fare ma la Morte non poteva più occuparsene. La Morte ha il suo daffare, doveri e compiti da svolgere. Non può restare ferma nello stesso posto per troppo tempo. Così, scelse di mandare qualcun altro a finire il suo lavoro. Una vecchia conoscenza
Genere: Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Caroline\Klaus, Klaus
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Nota della traduttrice: Questa storia non è stata scritta da me. La storia originale è stata scritta da guineapiggie e può essere letta, in inglese,qui. Ho chiesto all’autrice il permesso di tradurre questa fan fiction, che ha acconsentito. Sentitevi liberi di inserire recensioni, in italiano o inglese, e io le inoltrerò a lei, dopo averle eventualmente tradotte. Mi scuso in anticipo se dovessero esserci errori o se nella traduzione dovesse perdersi qualche sfumatura. Invito chiunque conosca l’inglese abbastanza bene a leggere la fan fiction in lingua originale che, ovviamente, rende molto meglio. 



Disclaimer: The Vampire Diaries non appartiene né a me, né all’autrice di questa fan fiction. All’autrice di questa storia appartiene solo lo svolgimento dei fatti, e a me la traduzione.









 

Titolo: Does Death have angels?

Autrice: guineapiggie

Categoria: The Vampire Diaries

Genere: Romance

Ship: Klaus/Caroline

Summary:
 Divenne forte, Caroline, sotto la protezione della scura falce.  Era solo all’inizio, c’era ancora una lunga strada da fare ma la Morte non poteva più occuparsene. La Morte ha il suo daffare, doveri e compiti da svolgere. Non può restare ferma nello stesso posto per troppo tempo. Così, scelse di mandare qualcun altro a finire il suo lavoro. Una vecchia conoscenza

 

 

 






 

 
Does Death have angels?
-1/1-

 




Nessuno dovrebbe conoscere il proprio futuro

Non il futuro prossimo, quello può anche andar bene.

Solo non bisogna saltare alla fine.

Nessuno dovrebbe conoscere la destinazione finale del viaggio.

Ma se la tua ultima fermata fosse dietro l’angolo? Cosa accadrebbe  se avessi la certezza di stare per morire? Se sapessi di avere solo pochi minuti?

Semplice: niente panico. In fondo non è così male come sembra...

Ok, magari è proprio male come sembra, in fin dei conti morirai, ma... un lato positivo c’è.

 Pensaci: se così fosse, in quel preciso momento verresti a conoscenza di qualcosa che nessuno al mondo sa.

Tu e soltanto tu, conoscerai il finale della tua storia.

Niente male, no?

.
 
Caroline Forbes lo sapeva bene.

Lezione di vita?

No, non di vita, badate bene. Caroline era speciale.

La vita non era riuscita ad insegnarle quali fossero le cose che davvero contavano, e così la Morte era subentrata al posto del suo fratellino minore.

Per diventare la persona che era destinata ad essere, Caroline doveva morire.

Non era stato bello. Nemmeno memorabile. Nessun cattivo che l’aveva spinta da un burrone, nessun eroico salvataggio, nessun proiettile preso al posto di qualcun altro. Nessun coraggioso atto di altruismo.

Era bastato un cuscino a tapparle il naso e la bocca, un breve e inutile tentativo di ribellione e poi il buio.

Questa forse era l’unica cosa che proprio non le riusciva di accettare:  la facilità con cui l’avevano uccisa.

Poi era arrivata la Morte, l’aveva presa per mano e l’aveva portata lontano dal sole, nutrita di sangue e tenebre per forgiarla come una guerriera. Ovviamente aveva voluto qualcosa in cambio.
 
La Morte non è generosa

Caroline piaceva alla Morte, per cui il prezzo era stato esiguo: una sola vita. (In realtà si trattava di un anticipo, il resto gliel’avrebbe chiesto in seguito. Il suo prezzo era di tredici anime, non una di meno. Tuttavia, scelse di non dirglielo.)

La Morte non svela i suoi segreti, ne discute le sue ragioni.

Divenne forte, Caroline, sotto la protezione della scura falce.  Era solo all’inizio, c’era ancora una lunga strada da fare ma la Morte non poteva più occuparsene.

La Morte ha il suo daffare, doveri e compiti da svolgere.

Non può restare ferma nello stesso posto per troppo tempo.

Così, scelse di mandare qualcun altro a finire il suo lavoro. Una vecchia conoscenza.

.

.

La Morte ha i suoi angeli?

No, non li ha. Non se immagini angeli biondi, belli e con gigantesche ali piumate. Puri ed innocenti.  Altruisti e amorevoli.

La Morte ha amici, o almeno così li definirebbe. Non è che si incontrino il venerdì pomeriggio per prendere il tè, insomma. Sono persone che la Morte ha aiutato, persone a cui ha dato una seconda opportunità. Persone come Caroline.

Anche in questo caso, non lo fa senza esigere un prezzo.

Ma alcuni dei suoi amici sono più che felici di pagare. 

Alcuni lasciano persino la mancia, se così si può dire.

.

.

L’amico in questione era davvero un generoso fornitore. C’è chi lo chiamava  angelo della morte. Molti erano stati i nomi che gli erano stati affibbiati. Non che lui li ricordasse tutti.

Puro ed innocente erano forse i due aggettivi più lontani dal descriverlo, ma biondo lo era e forse anche bello.  Non aveva ali, solo canini velenosi e forza oltre ogni misura.

Di anni alle spalle ne aveva avuti parecchi, e conosceva la Morte da molto, molto tempo.

Nel momento in cui Klaus posò gli occhi su Caroline, capì immediatamente perché la Morte l’aveva scelta.  Era perfetta. Sembrava così pura ed innocente con quegli occhi blu e i capelli biondi come oro pregiato. Era bellissima.

Una donna adorabile, con un viso per cui qualsiasi uomo morirebbe.

E la cosa più bella stava nel fatto che era una creazione della Morte, fatta e finita, forte ed eterna. Eppure in lei non c’era nemmeno un briciolo di malvagità, e questo era quello che più l’attirava di lei. Caroline era un vampiro, una creatura delle tenebre proprio come lui, ed era così umana. Lei era tutto ciò che lui voleva essere.

Tutto ciò che lui potesse desiderare

La voleva, forse addirittura necessitava di lei.  Sapeva che lei sarebbe stata abbastanza forte da amarlo, abbastanza forte da tenergli testa. Ma sapeva anche che non era pronta per lui, non ancora.

.

La prima volta fu il giorno del suo compleanno, che invece di celebrare la vita, l’aveva condotta in punto di morte. Lui aveva mandato qualcun altro a darle una piccola spinta e ora lei stava aspettando di perdere il suo equilibrio, di precipitare nel buio, di cadere nel baratro senza fine, e in fine arrendersi.

Poi lui si è presentato alla sua porta, i suoi capelli biondi come l’alba e una bellezza pari a un giorno d’estate.  Alla sua vista, il cuore le si era fermato per un attimo.

Sembrava un angelo. “Sei qui per uccidermi?” aveva sussurrato senza provare un briciolo di vergogna per averlo accolto con quelle parole. Sembrava una domanda lecita, la sua.

“Nel giorno del tuo compleanno? Hai una così bassa stima di me?” la voce  di lui così delicata, così diversa da quella di un assassino.

“Sì”

Lui la guardò, e quando parlò di nuovo la sua voce le stava alleviando ogni dolore. Nonostante avesse paura, Caroline non poté fare a meno di pensare che forse il cuore non le si sarebbe fermato per il veleno, dopotutto.

Ma se era così che la morte si presentava, certamente avrebbe avuto un gusto più dolce.

.

 

La seconda volta era il suo stesso veleno che la stava uccidendo.  Lui se ne stava in disparte, gli occhi fissi su di lei. L’aveva poggiata sul divano quando era svenuta, ma era rimasto in silenzio, sul viso neanche un emozione, nonostante lei l’avesse più e più volte supplicato di mettere fine alle sue sofferenze, di salvarla.

Perche lei l’aveva visto, aveva visto nei suoi occhi che voleva salvarla.

Klaus aveva paura di perderla, perché teneva a lei, perché l’amava.

Sembrava assurdo, eppure nonostante fosse lì, morente sul divano di Elena, tra dolori atroci e col veleno che sempre più velocemente si diffondeva dentro di lei, Caroline era orgogliosa,  era orgogliosa di se stessa. Ce l’aveva fatta.

Da qualche parte nel mostro, dietro tutta quell’oscurità e rabbia e rancore e sete di sangue, lei era riuscita a far scattare in lui qualcosa, qualcosa di buono.

E con l’amore negli occhi, ora lui sembrava proprio un angelo.

Caroline sapeva che non era ancora abbastanza ma – anche se forse non avrebbe dovuto -  sperava lo fosse.

“Chiunque sia in grado di amare  può essere salvato”

E sua speranza era tanta quanto quella di lui, lo sapeva. Perché non era solamente il suo buon cuore a volere che lui cambiasse.

Lei doveva salvarlo.

La Morte se ne stava appena dietro di lui, guardandogli le spalle.

Il suo angelo solitario se ne stava seduto a guardare lei, sul suo bel volto solo disperazione.

.

Quella volta, quando Klaus le offrì il suo sangue, mentre con le dita le accarezzava i capelli, qualcosa cambiò in lei. Non se accorse all’inizio, come avrebbe potuto, ma qualcosa si rimise a posto.

Uno dei muri di Caroline era crollato,  e ora a lui non restava che attendere.

Era pronta finalmente, pronta per riuscire a perdonarlo, un giorno.

Per riuscire ad amarlo, un giorno.

E lui non vedeva l’ora che quel giorno arrivasse.

.

.

Quel giorno nella foresta, davvero pensavano di essere soli?

Ovviamente non lo erano.

Se la Morte ti sceglie, non si dimentica facilmente di te.

E sorrideva la Morte, mentre andava via. Loro due erano i suoi gioielli della corona: il suo personale arcangelo e la sua deliziosa e gentile controparte. Erano esattamente dove li voleva adesso, insieme.  Si sarebbero fatti forza l’un con l’altro, curati l’un con l’altro. Era felice per loro. Perché , sì.

Anche la Morte ha un cuore

.

.

La Morte non è cattiva. Fa solo il suo lavoro, come tutti a questo mondo.

Forse una scrivania gli farebbe comodo ogni tanto.

Potete chiederglielo quando la incontrate, in fondo la incontreremo tutti prima o poi.

Ma non preoccupatevi, non c’e niente di cui aver paura.

Vi aiuterà a rialzarvi e togliervi lo sporco dalla giacca.

Non c’è fretta, quindi non preoccupatevi. La Morte è paziente.

Vi accoglierà come un vecchio amico, perché i morti sono suoi amici. Il suo è un lavoro solitario.

Vi prenderà per mano e vi condurrà lontano.

O magari vi proporrà un accordo.

Lo fa ogni tanto.














My Corner
Salve a tutti!
Eh sì, aggiungete i Klaroline alle lista dei miei OTP da FF!
Mi sono innamorata di Klaus Michaelson, gente! Niente da aggiungere!
Lui e Caroline sono PERFETTI insieme, ASSOLUTAMENTE PERFETTI *.* #fangirlmoment
Questa One shot mi ha colpito tantissimo, e ho amato tradurla.
Se anche voi avete apprezzato, vi prego di lasciare un commento. La scrittrice era così emozionata all'idea che la sua storia venisse tradotta in italiano!!!
Qualsiasi vostro commento verrà consegnato a lei, come ho detto prima, perciò commentateeeeee!!
Vi invito, inoltre, ancora una volta a leggere l'originale (parlo per chi ha un buon inglese)
Da parte mia, non posso che essere abbastanza fiera della mia traduzione, e sperare che anche a voi sia piaciuta :)
Detto ciò, per ora è tutto!
A presto, magari... con qualcosa di mio ;)
Baci a tutti!




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