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Autore: lapoetastra    19/01/2015    1 recensioni
Sai che dovresti fare qualcosa, chiederle scusa, inventare una bugia per giustificare il tuo imperdonabile errore.
Ma ancora una volta non puoi fare altro che rimanere zitto, con le guance paonazze ed il cuore a pezzi per il dispiacere.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dubhe, Lonerin, Theana
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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I capelli di Theana ti accarezzano il petto, provocandoti brividi di eccitazione e tremiti di piacere lungo tutto il corpo.
Affondi le dita in quella massa di fili di seta biondi come l’oro più puro, e ti bei della loro morbidezza che ti manda scariche di adrenalina direttamente al cervello, invadendolo con una sensazione celestiale di gioia.
Chiudi gli occhi, in preda all’estasi più sfrenata, ma ancora ti sembra di vedere davanti a te il suo viso da bambola di porcellana.
Allora li riapri, li spalanchi, e ti trovi quelli di lei di fronte ai tuoi, luccicanti e luminosi come stelle.
Bellissimi.
Ti perdi in quei pozzi profondi d’amore, che rivelano la sua essenza più profonda, la sua anima dolce ed intelligente.
Vorresti dirle che la ami, che è la cosa più bella che tu abbia mai avuto il dono di ammirare, ma l’emozione ed il sentimento ti hanno improvvisamente seccato la gola, rendendoti impossibile emettere la ben più semplice parola.
< Theana… >, riesci a mormorare alla fine, con voce tremante e roca, beandoti del suono del suo nome sulle tue labbra.
< Lonerin, ma che dici? >, la senti sibilare, con ira e delusione.
Non capisci cosa ci sia che non va.
Allora ti riscuoti, e ti sembra di esserti appena svegliato dal miglior sogno della tua vita.
La guardi.
E d’improvviso scatti su a sedere, mortificato.
Non è Theana, quella con cui stavi scambiando dolci effusioni poco fa.
La ragazza che ora ti è davanti non ha gli occhi blu come il cielo privo di nuvole, ma neri e profondi come la notte più buia.
E sono pieni di lacrime, adesso, di umiliazione e dispiacere, ed è solo colpa tua.
Sai che dovresti fare qualcosa, chiederle scusa, inventare una bugia per giustificare il tuo imperdonabile errore.
Ma ancora una volta non puoi fare altro che rimanere zitto, con le guance paonazze ed il cuore a pezzi per il dispiacere.
< Dubhe… >, mormori semplicemente, cercando di caricare il suo nome di tutto l’affetto che provi per lei.
Perché tu le vuoi bene, ovviamente.
È la tua compagna di viaggio, la tua consigliera, la tua aiutante.
La tua amica.
Ed in quella grotta, quando hai inspirato il suo profumo sensuale e femminile, quando sei riuscito a scaldarti solo con il suo calore di donna, hai veramente creduto che sì, forse l’avresti potuta anche amare.
Hai continuato a crederlo anche quando lei ti ha baciato, insaziabile della tua bocca.
Ma nel momento in cui ti sei lasciato completamente andare alle sue carezze celestiali, il mondo intorno a te, la grotta umida, tutto è sparito di colpo, e ti è sembrato di essere nel tuo letto nella Terra dell’Acqua, con il corpo morbido di Theana premuto dolcemente contro il tuo.
Perché tu a Dubhe vuoi bene.
Tantissimo.
Ma sei innamorato di Theana.
Lo sei da sempre, e da sempre desideri di unirti a lei, nonostante non sia mai accaduto.
Ora però hai commesso un errore gravissimo.
Hai fatto sentire Dubhe usata, come se fosse solo un rimpiazzo per scaricarti delle pulsioni che Theana non soddisfa.
Sei  imperdonabile, lo sai bene.
Ma ora il danno è fatto, quindi tanto vale stare zitti ed assumersi la colpa di ciò che è successo.
< Mi dispiace.. davvero… >, balbetti, disperato, cercando invano di rimediare l’irrimediabile.
Come era prevedibile, lei non ti risponde, non ti guarda neanche.
Si limita a sdraiarsi per terra, sul suo mantello da viaggio, e ti volta ostinatamente le spalle.
Tu sospiri, e dopo aver fissato la sua schiena fino a quando ti si sono incrociati gli occhi, ti decidi a spegnere il fuoco che sei riuscito ad accendere con la magia, facendo sprofondare nel buio assoluto lo spazio della grotta, che ora è diventato improvvisamente troppo stretto per contenervi entrambi.
Poi ti sdrai a tua volta, su quella coperta dove riesci ancora a percepire la dolcezza del suo profumo ed il calore invitante del suo corpo.
Chiudi gli occhi, e nel silenzio ovattato riesci distintamente ad udire i singhiozzi a malapena soffocati di Dubhe.
Con la sua disperazione nelle orecchie, ti addormenti.
   
 
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