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Autore: Zorenox    19/01/2015    2 recensioni
"Ebbene, diecimila anni fa i dieci guerrieri più potenti conosciuti in tutte le dimensioni non riuscirono a sconfiggere Omega.
Oggi, tre guerrieri, i prescelti, avrebbero posto la parola "fine" al massacro che compieva ogni volta Omega.
Ogni anno, ad ogni ciclo, guerrieri di tutto l'universo venivano richiamati a combattere, come in una arena macchiata dal sangue e dalla discordia.
Nessuno poteva sfuggire al richiamo del potente dio Omega, eccetto noi tre..."
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La fine.
Le parole di Alpha erano vere, in cima all'altare del Chaos, sede di Omega, avremmo trovato solo morte.
Il grande trono era di colore scuro, come il pavimento, solo che alla cima vi erano le immagini di tre teschi che guardavano uno a destra, uno a sinistra, e uno davanti al trono, là dove i guerrieri sarebbero saliti.
Il pavimento nero era cosparso di schizzi di sangue fresco, anche se l'ultima battaglia che si svolse in questo luogo fu diecimila anni fa. Linee del colore del fuoco delimitavano il terreno, lasciando così capire dove vi era il rialzo per il trono del Chaos. 

Le famose armi incantate si trovavano proprio su quel terreno, come narrava la leggenda: uno scudo e una spada di luce, un equipaggiamento totale composto da otto armi, una spada corta, una lancia, una piuma dorata, una daga, uno spadone a due mani, un gunblade, due lame con l'impugnatura a rovescio, e una spada d'acqua.
Ebbene, diecimila anni fa i dieci guerrieri più potenti conosciuti in tutte le dimensioni non riuscirono a sconfiggere Omega.
Oggi, tre guerrieri, i prescelti, avrebbero posto la parola "fine" al massacro che compieva ogni volta Omega.
Ogni anno, ad ogni ciclo, guerrieri di tutto l'universo venivano richiamati a combattere, come in una arena macchiata dal sangue e dalla discordia.
Nessuno poteva sfuggire al richiamo del potente dio Omega, eccetto noi tre: i prescelti, coloro che teoricamente non esistono, poiché non sono nati in alcun mondo esistente.

Un'ondata di vento caldo ci ricoprì, con un forte odore misto fra fuoco e sangue. Chiudemmo gli occhi per un attimo, e quando li riaprimmo vedemmo Omega seduto sul suo trono. Assomigliava ad un demone vero e proprio, con le corna, quattro braccia, ali oscure, e gli occhi senza pupille color verde.
La sua voce rieccheggiò nell'aria: "E così siete arrivati."
Luna esclamò: "Ti sconfiggeremo! I tuoi poteri non hanno effetto su di noi!"
Omega si alzò dal trono. "E' vero, non posso ucciderti all'istante, come ho già fatto per migliaia di anni con i miei vecchi sfidanti."
Ora che potevamo osservarlo dal vivo, Omega era alto almeno cinque metri.
"E' passato tanto tempo da quando ho fatto un vero combattimento. 
E' tempo di seminare terrore nei vostri occhi."
Omega sparì dalla posizione in cui si trovava, e subito dopo Luna emise un grido strozzato di dolore. Mi girai di scatto e vidi Luna trafitta da due dita di Omega, che le bucarono quasi completamente il busto. Una dei prescelti era già morta, senza che se ne rendessero conto.
Noi, salvatori dei mondi, stiamo già perdendo. Omega è troppo forte! Omega è invincibile! Dobbiamo arrenderci! Non ce la faremo mai!
Luna!
Il dio riusciva a leggerci nella mente, e rise di gusto nel sapere che eravamo terrorizzati fin dentro le nostra ossa. Luna era probabilmente la più forte di noi tre, ma nessuno di noi riuscì a vedere Omega mentre si muoveva.
Il dio prese ciò che rimaneva di Luna con una mano e la stritolò, facendo uscire dalla sua mano con una esplosione tutto il suo sangue rosso.
Una scena atroce. Rimasi senza parole. Senza volontà. Senza anima.
"Chi sarà il prossimo?" Disse Omega. Chris richiamò il suo arco ma dopo aver mosso un muscolo si ritrovò anche lui nella mano di Omega, intrappolato.
"Lasciami andare!"
"Ti accontenterò subito!"
Omega prese il volo, si allontanò di un paio di metri dall'altare, e scaraventò Chris con una inaudita violenza verso il suolo. La terra tremò, e vi fu un gran rombo. Anche il secondo prescelto era stato ucciso in meno di tre secondi. 
Omega volò fino davanti ai miei occhi e disse: "Non vuoi combattere?"
Rimasi paralizzato, nell'animo e nel corpo. Omega tornò a sedersi sul suo trono, e dopo essersi rigirato mi disse: "Tornatene a casa dalla mamma, non voglio combattere con chi ha troppa paura per muoversi."
Nonostante le sue parole, rimasi comunque immobile a fissarlo.
Omega si spazientì, e gridò: "VAI!" nello stesso momento in cui vi fu una esplosione di lava là dove Chris era stato scaraventato al di sotto del livello della terra.

Fuggii in preda al panico, gridando per il terrore, e piangendo per il dolore.
  
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