Si muoveva in quella distesa bianca a passo rapido e silenzioso, cercando con lo sguardo un punto preciso.
L'aria diventò pesante, Juvia non sapeva se era per il clima freddo e umido della montagna, o se era a causa della situazione venutasi a creare.
Intravide su una roccia una chioma corvina.
Si avvicinò velocemente a quella figura, sussurrando un "Gray-sama".
Il ragazzo si girò verso di lei, guardandola di traverso.
"M-mi hai seguito sin qui?" Chiese lui con la sua solita indifferenza a marchiare gli occhi blu oltremare.
"A Juvia dispiace" Sussurrò lei, posizionando una morbida ciocca di capelli turchini dietro l'orecchio.
"Ma Juvia deve dire qualcosa di importante a Gray-sama" Continuó lei guardando Gray distrattamente.
L'alchimista non le prestò particolarmente attenzione, credendo che fosse una delle solite dichiarazioni d'amore, e tornò a guardare la croce davanti a sé.
Juvia deglutí rumorosamente. "È colpa di Juvia" Affermò esitando.
Gray aggrottò le sopracciglia e voltò lo sguardo verso la turchina.
Lei vagò con lo sguardo, cercando di non incontrare gli occhi dell'uomo che aveva sempre amato.
"J-Juvia ha ucciso il negromante...che controllava tuo padre..." Sussurrò, mentre sentiva gli occhi inumidirsi.
"A-allora..." Cominciò Gray, ma guardando il viso della ragazza si bloccò.
"È stata Juvia...ad..." Socchiuse gli occhi per evitare che le lacrime fuoriuscissero, senza successo.
"Uccidere tuo padre" Mormorò, cedendo a quell'agonia, e lasciando che le lacrime rigassero la pelle candida.
Gray, accecato dalla rabbia, dall'ira, si alzò e afferrò il colletto della ragazza, che cominciò a singhiozzare, chiudendo gli occhi spaventata.
"Tu..." Sussurrò lui. Ma non stava urlando, non la stava colpendo o offendendo come credeva di dover fare.
Incrociò per un attimo lo sguardo di Juvia, che era inerme davanti a lui. Sentì gli angoli degli occhi bagnarsi, gli stessi occhi pizzicare. E dalle labbra uscì solo un gemito di dolore soffocato.
Appoggiò la testa sul petto della ragazza, tenendo saldo il colletto dell'abito blu notte. "Grazie" Fu l'unica parola che riuscì a dire in preda ai singhiozzi dovuti al pianto. Sentiva lo sguardo di Juvia addosso, e le gambe cedettero. Si accasció lentamente a terra, tirando Juvia, che si mise in ginocchio davanti a lui, stringendolo a sé.
"Mi dispiace..." Disse lui tremando.
"Scusami, scusami" Ripetè più ad alta voce per farsi sentire dalla maga dell'acqua.
Juvia lo guardò per qualche secondo stranita da quel contatto, ma dopo cominciò a carezzargli con delicatezza i capelli corvini.
Gray la strinse di più a sé, mentre il pianto lentamente si calmava.
La ragazza gli passò svelta una mano sul volto, per cancellare via quelle lacrime, come tante volte lui aveva fatto con lei.
Riabbracciò il ragazzo socchiudendo gli occhi e respirando il suo odore. "Scusami" Ripetè di nuovo il Fullbuster, con gli occhi gonfi dal pianto. Juvia scosse la testa, ancora stretta a lui. "È Juvia a doversi scusare, Gray-sama non ha niente da farsi perdonare" Fu lui a scuotere la testa questa volta, poggiando la testa sulla spalla di Juvia. "Sei calda" Mormorò sorridendo. Gray odiava il caldo, ma a quel tipo di calore non avrebbe mai rinunciato.