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Autore: purpleblow    20/01/2015    3 recensioni
Ma Flatrey l'aveva dimenticata; per lui, era niente più che una sua simile.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Freya Crescent, Vivi Orunitia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Grieve for the Skies



Freija aveva sempre immaginato come sarebbe stato il suo primo incontro dopo tanto tempo col suo amato Flatrey, ma mai avrebbe pensato di ritrovarlo senza alcun ricordo del passato.
L'aveva dimenticata. E con lei anche la sua terra, i suoi amici e compagni, se stesso: non doveva essere facile per lui vivere quella situazione – e non doveva esserlo nemmeno per il principe Puck che aveva sempre visto in lui l'eroe che un giorno avrebbe voluto diventare – ma, egoisticamente, lei non riusciva a pensare ad altro se non al fatto che il suo fidanzato non aveva alcun ricordo di lei e dei loro momenti passati insieme.
Freija li riviveva spesso nella sua mente. Lo aveva fatto ogni giorno da quando lui se n'era andato e questo la aiutava a colmare il vuoto che le aveva lasciato dentro quella lontananza forzata, le dava coraggio perché sapeva che un giorno tutto sarebbe tornato come una volta e da lì, avrebbero potuto riprendere da dove avevano interrotto.
Ma Flatrey l'aveva dimenticata; per lui, era niente più che una sua simile.
La draghiera sospirò, nel tentativo di ricacciare indietro le lacrime che ormai le solcavano le guance.
« S-Signorina Freija? » la donna trasalì, asciugandosi le guance con una manica del vestito e si voltò verso il proprietario di quella lieve vocina.
« Vivi, hai bisogno di qualcosa? » domandò, con la voce ancora incrinata per il pianto. Lui scosse la testa e le si avvicinò, prendendo posto accanto a lei di fronte balcone del gazebo in legno da cui si vedeva il deserto di Cleyra, anche se a dire il vero doveva mettersi in punta di piedi per vedere qualcosa.
« V-Veramente pensavo c-che tu avessi bisogno di qualcosa. » disse lui, guardandola con quei suoi profondi occhi gialli che la fecero sentire in colpa: quel bimbo aveva già tanti di quei pensieri che le sembrava ingiusto farlo preoccupare ulteriormente.
« Ti chiedo scusa se ti ho fatto preoccupare, ma credimi, non ho bisogno di niente. Avevo solo... bisogno di restare sola a pensare un po'. »
« Ora s-stai meglio? » domandò lui con fare innocente, per niente convinto del fatto che la donna stesse meglio. Era sì una donna forte, ma chiunque nei suoi panni avrebbe provato un'enorme tristezza.
« Forse. Sai, io ho lasciato Burmesia per cercarlo e lui neanche si ricorda di me. » sospirò di nuovo, « Probabilmente il mio è stato un viaggio inutile e sarei stata più utile a Burmesia. »
Il mago la fissò a lungo, ma stavolta i suoi occhi avevano una luce diversa dal solito, più decisa che la presero in contropiede.
« S-Signorina, non devi s-sentirti in colpa. Io c-credo che se tu non f-fossi partita, te ne saresti pentita per tutta la v-vita. Se tu fossi rimasta a B-Burmesia, non l'avresti mai rivisto e n-non sapresti che lui è v-vivo. » la draghiera sorrise, rincuorata dalle parole del bambino che, doveva ammettere, era molto più maturo di tutti loro. « E p-poi, questo viaggio non è inutile. A m-me è servivo perché ho incontrato tanto amici che mi aiutano. Anche s-se ho scoperto tante cose tristi, v-voi siete con me e io sono felice lo s-stesso. »
Freija non riusciva a staccargli gli occhi di dosso e annuiva alle sue parole. Non si sarebbe mai aspettata che a tirargli su il morale sarebbe stato quello strambo maghetto, anzi, si era immaginata di veder arrivare Gidan pronto a fargli uno dei suoi grandi discorsi sull'amicizia.
La draghiera si inginocchiò, arrivando all'altezza di Vivi e gli posò delicatamente una mano sulla spalla; negli occhi un muto ringraziamento.
« Che ne dici se torniamo dagli altri? » il bambino annuì ed entrambi si avviarono su per le scale per raggiungere il Santuario.
Arrivati all'ultimo scalino però, Vivi si bloccò, voltandosi nuovamente a guardare Freija.
« Ah, s-signorina! P-Per favore, non piangere più. » dopodiché riprese a camminare senza più guardarsi indietro, mentre sul volto della draghiera si distese un sorriso commosso.



Note:
Hola! Finalmente pare che il mio blocco dopo quattro anni sia finito, dato che questa è la seconda fanfiction che scrivo in due giorni. Sono tanto contenta e voi non capite quanto o
Anyway, ho voluto scrivere su questi due perché ho sempre avuto un debole per la scena in cui Vivi dice a Freija di non piangere e-- niente, ho voluto creare un qualcosa in cui il piccolo Vivi cercasse di tirarle su il morale.
Spero non sia venuta una cavolata, ma in ogni caso, a me piace com'è uscita. Grazie a chi leggerà :3

   
 
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