20/01/2015
1 recensioniChapter one.
Mancavano solo 2 giorni, eravamo così eccitate all’idea di essere al nostro primo concerto insieme. I BTS erano una passione che ci accomunava da molto tempo, poterli vedere da vicino era come un sogno. “Hyuri! Guarda quest’abito, è grazioso!”, urlava Hikaru dall’altra parte del negozio. Non abbiamo mai avuto gli stessi gusti nel vestire, “Potrebbe indossarlo mia nonna” risposi acida. “Sempre la solita baka !” Indignata per l’insulto non meritato uscii dal negozio e la sentii corrermi dietro. “Hey, cosa fai? Non mi aspetti nemmeno? Stavo scherzando, non prendertela.” - “Forse è perché sono un po’ nervosa, ultimamente non so come comportarmi: il concerto è vicino e l’attesa mi sta uccidendo.” Mi mise un braccio attorno al collo “Beh siamo in due, solo che cerco di contenere il mio entusiasmo”.“Hyuri, sveglia dormigliona! Sono le otto!” i miei pensieri erano ancora impastati dal sonno, non riuscivo a capire chi era la persona che mi stava chiamando ma gli spettava un brutto quarto d’ora. Ah, era Hikaru. “Cazzo è tardi!” urlai con voce alquanto squillante di una me appena sveglia. Saltai giù dal letto e raccolsi in giro per la stanza i vestiti che avevo deciso di indossare. Hikaru era sotto la doccia a canticchiare stonatamente “Let Me Know” mentre io mi lavavo i denti disturbata dal suo piccolo show. Alle nove e mezza eravamo entrambe pronte per partire, ero in macchina ad aspettarla; come al solito aveva dimenticato qualcosa.
C’erano già una decina di fan davanti al palazzetto quando parcheggiai dall’altro lato della strada. I cartelloni ritraenti sette ragazzi erano già in bella vista davanti ai cancelli, scesi pazientemente dall’auto mentre Hikaru era ancora a specchiarsi. Raccolsi lo zainetto dal cofano e ci precipitammo davanti ai cancelli. Dato che le persone erano ancora poche, chiesi a Hikaru di rimanere ferma lì, nel caso si fossero aperti i cancelli, mentre io mi allontanai un secondo per raggiungere la tabaccheria più vicina. Dato lo stress avevo bisogno di rilassarmi un po’. “Un pacchetto di Marlboro rosse, grazie”, mi voltai verso l’uscita quando all’improvviso intravidi con la coda dell’occhio un ragazzo incappucciato, indossava un paio di Ray-Ban che gli coprivano gli occhi. Mi accesi una sigaretta mentre quest’ultimo si avvicinava a me quasi come se volesse qualcosa. Ero al mio secondo tiro di sigaretta quando lui aprì bocca “Hey scusami, non è che per caso hai un accendino?” risposta ovvia per una domanda ovvia “Come credi che io l’abbia accesa?” gli chiesi indicando la sigaretta. Lui ignorò il mio sarcasmo e continuò a fissarmi aspettando una mia risposta seria. “Ecco!” pescai l’accendino dalla mia tasca destra e glielo posi. Mi ringraziò con un cenno del capo mentre si accendeva silenziosamente la sigaretta rimanendo accanto a me. Inspirò il primo tiro di sigaretta e nonostante i vetri oscurati dei suoi occhiali ero quasi sicura che mi stesse osservando. Rendendomi conto del silenzio imbarazzante creatosi, cominciai a parlare per prima “Speriamo non piova” dissi con lo sguardo rivolto verso le nuvole grigie che si stavano compattando su Seoul. Lui seguì il mio sguardo e espirando il fumo mi rispose “Già”, e io che cercavo di essere educata. Nessuno dei due continuò la conversazione e finita la sigaretta mi allontanai facendogli un debole saluto con la mano, ricambiò immediatamente e notai che aveva gli angoli della bocca rivolti verso l’alto. C’era qualcosa di dannatamente familiare in quel sorriso.
Salve, siamo Francesca e Nunzia. Questa è la nostra prima fanfiction insieme e abbiamo deciso di dedicarla ai nostri coreani preferiti, che adoriamo con tutto il cuore. Fateci sapere cosa ne pensate di questo primo capitolo in modo che riusciamo a capire cosa vi piace e se vale la pena continuare.
Ciao a tutte!~~