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Autore: histattooedarms    20/01/2015    1 recensioni
“Lei non era mai stata una di quelle ragazze che si faceva mettere i piedi in testa, lei era sempre stata sicura di se stessa, non aveva mai avuto paura di niente, ma questa volta era diverso perché quando si trattava di lui riponeva le armi, abbassava la guardia e si lasciava andare a qualsiasi cosa. Lui aveva il suo completo controllo, lui era il suo punto debole”
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Tematiche delicate
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Nota dell'autrice:
Con grande dispiacere vi annuncio che siamo quasi giunti alla fine, questo è il penultimo capitolo e sono davvero triste di aver concluso questa fan fiction perchè mi ero particolarmente affezionata ai personaggi e alla storia in sé. Colgo l'occasione per ringraziarvi ancora una volta di aver seguito questa storia e spero di avervi appassionato almeno quanto mi sono appassionata io. Che altro, mi auguro che questo capitolo vi piaccia e mi piacerebbe lasciaste qualche recensione.



Quella sera si erano dati appuntamento al’ Roxy’s attorno alle 21 così da festeggiare l’inizio delle vacanze invernali, non che fosse un evento di importanza rilevante, ma “ogni occasione è buona per poter fare festa” aveva dichiarato Gates con fermezza; le sue motivazioni non erano del tutto infondate e fecero sorridere tutti i ragazzi.
Appena le ragazze avevano lasciato la villa del cantante, questo non aveva smesso di ringraziare il cielo per quello che gli era appena successo, era triste che Beatrice partisse, ma in fin dei conti sarebbe passata solo una settimana e dopo avrebbe potuto riabbracciarla e passare più tempo con lei adesso che si erano finalmente dichiarati.
«Povero Matt, passerà davvero delle brutte vacanze senza la sua ragazza» disse Brian ad alta voce così da attirare l’attenzione del cantante che era completamente assorto nei suoi pensieri, ma questo non se ne accorse nemmeno tanto pensieroso era
«Hai ragione Brian, povero MATT!» incalzò Zacky calcando il nome dell’amico, ma non ottenne alcun risultato.
«Non posso crederci, ci snobba proprio… Comunque io vado a prepararmi per questa sera. Ciao ragazzi, ciao Matt!» si congedò Jimmy
«Ciao Rev» rispose Matt senza staccare gli occhi dalla vetrata del salotto
«Allora la tua amica non ti ha mangiato la lingua, Shads» intervenne Johnny scatenando una risata generale «vado anch’io comunque» concluse
«Sì anche noi andiamo Matt, ci vediamo dopo al Roxy’s. Passiamo a prenderti noi, principe azzurro, non vorrei mai che ti rincoglionissi al volante perché pensi alla tua principessa» lo schernì affettuosamente Zacky
«Simpaticone… non sono così scemo» gli rispose Matt
«Ho detto innamorato, infatti» ribatté Zacky
«Che è più o meno la stessa cosa comunque» concluse Brian, un’espressione di disappunto dipinse sul volto di Shadows e gli altri due sgattaiolarono via «A dopo Matt» dissero ancora ridendo chiudendosi la porta d’entrata alle spalle.

Matt rimase solo con i suoi pensieri; era tremendamente felice, ma un tantino malinconico per via della sua partenza “Adesso che è mia devo lasciarla partire, che destino crudele” pensò e si rese conto di aver avuto un pensiero puramente egoista: lui tra una settimana avrebbe riabbracciato la sua ragazza, ma c’erano persone che non si sarebbero mai più viste per varie ragioni. Questo lo sollevò e un sorriso si stampò sulle sue labbra. La cosa migliore che avrebbe potuto fare per ingannare il tempo sarebbero state delle grandi partite all’Xbox che aveva appena comprato, avrebbe potuto scrivere delle canzoni e provare ogni giorno con gli Avenged Sevenfold che sentiva di aver trascurato un po’ da qualche tempo.
Il tempo trascorse velocemente per Matt che, perso nei suoi pensieri, non si era accorto che i suoi amici sarebbero arrivati a momenti; doveva correre a prepararsi.


Contemporaneamente a Matt, Beatrice, stava andando fuori di testa da quando aveva lasciato la casa del ragazzo, era su di giri come mai prima e si stava scervellando per trovare un vestito per quella serata prima di lasciare la California e tornarci l’anno prossimo, era davvero in ansia. Aveva chiamato Faith almeno cinque volte perché non sapeva cosa indossare e la poverina, esasperata, era accorsa a casa sua per darle una mano, dopo circa tre ore di ricerche Beatrice era ancora in mutande.
«Vengo via in pigiama. Non ho niente da mettere!» aveva esclamato alla fine, ma Faith l’aveva guardata in cagnesco, aveva preso il cellulare e aveva chiamato al rapporto le altre due che erano ancora in fase di preparativi; “è un’emergenza! Se non alzate il culo questa la ammazzo ok? Ok” aveva urlato Faith alla cornetta, per poi riattaccare. Le due si precipitarono immediatamente.
«Non puoi venire in pigiama! Matt si pentirà di averti baciata e quando tornerai avrà già qualcun’altra. E poi sei la protagonista della serata» la prese in giro Scarlet, ma aveva soltanto reso maggiore l’ansia di Beatrice, Estelle se ne stava in silenzio quando ebbe un lampo di genio: si ricordò di una gonna che l’amica aveva indossato qualche anno prima alla festa d’istituto così se ne uscì con quella trovata che salvò la situazione dato che l’ora dell’incontro si stava avvicinando.
«Estelle io ti amo!» aveva urlato Beatrice saltando giù dal letto per nascondersi nell’armadio alla ricerca della gonna
«Estelle tutte noi ti amiamo… io ero sull’orlo di una crisi di nervi» aveva detto Faith convinta e Scarlet annuì pensierosa.
«TROVATA!» esclamò dopo una decina di minuti sventolando una splendida minigonna in pelle nera super aderente.
«Grazie al Cielo! Ora muoviti che dobbiamo andare» le aveva ordinato Scarlet, che poi era l’unica ad essere sempre in ritardo, Beatrice le fece la linguaccia e scappò in bagno a prepararsi.
Faith indossava uno splendido abito rosso con il corpetto in pizzo e la gonna a campana, Scarlet invece aveva optato per un abito nero, aderente e con uno scollo profondo sul decolté infine Estelle indossava un abitino nero di pizzo molto elegante.
Beatrice uscì dopo dieci minuti abbondanti completamente vestita e truccata, portava la gonna e una maglietta nera con le maniche in pizzo; la cosa che la fece sorridere fu che lei e Faith portavano le Tuk, mentre Scarlet e Estelle indossavano un paio di anfibi
«Siamo proprio sorelle!» Aveva esclamato mentre entravano nel locale, le altre avevano annuito sorridendo e si erano abbracciate.

Stranamente erano arrivate loro prima dei ragazzi e Beatrice colse l’occasione per sottolineare il fatto che, anche in ritardo, lei era pur sempre in anticipo; le altre allora le fecero le boccacce; si divertivano come delle bambine quando erano assieme. Beatrice constatò che le sarebbero mancate davvero tanto quella settimana.
Finalmente arrivarono i ragazzi elegantissimi: Johnny indossava una camicia nera e un paio di jeans del medesimo colore, Zacky e Brian portavano una camicia bianca infilata nel Blue-jeans, Jimmy invece portava una camicia nera stampata infilata nei jeans scuri e una cintura borchiata scintillante e Matt un’altra t-shirt dei pantera e dei jeans scuri, tutti portavano un bellissimo chiodo nero (particolare che le ragazze notarono subito e lo identificarono come simbolo di riconoscimento). Forse Matt era il meno elegante dei cinque, ma di sicuro questo alla protagonista della serata non importava, lui eri lì per lei ed era bello come mai prima.
«Non ci credo! Siete arrivate prima voi, questo ci rende le femmine della serata?» scherzò Jimmy salutando con un cenno della mano le ragazze
«In un certo senso» confermò Scarlet sorridendogli
«Scusateci, è tutta colpa di Shads; il principino non si è accorto dell’ora e ci ha impiegato anni per prepararsi» si intromise Zacky accusando il povero ragazzo del loro ritardo. Tutti risero alle parole del chitarrista, la serata era già iniziata piacevolmente.
Matt si avvicinò a Beatrice, chiuse i suoi splendidi occhi verdi, sentì il suo respiro sulla pelle farsi più forte e allora le lasciò un bacio a fior di labbra, il gesto più dolce e romantico che avesse potuto compiere. Dei brividi le percorsero la schiena, il suo battito cardiaco era accelerato come la prima volta, si abbandonò al bacio ricambiandolo e rendendolo più passionale, adrenalinico.
Continuarono a baciarsi senza alcuna preoccupazione, come se ci fossero solo loro due e nessun’altro.
B: “Non credevo sarebbe mai stato possibile provare tanta felicità in una giornata sola
M: “Non ho mai desiderato così tanto una persona in tutta la mia vita, lei è davvero speciale
«Guardateli! Ma quanto sono teneri?» esclamò Scarlet alla vista di quel bacio intenso e terribilmente romantico. Si girarono tutti a guardare la nuova coppia che dava spettacolo del loro amore, come se volesse urlare a tutto il mondo quanto si amassero e si fossero amati in silenzio precedentemente a quella giornata.
Ammirati, i loro amici rimasero a fissarli quasi commossi e un pensiero comune attraversò le loro menti: “Quei due si amano veramente, non ho mai visto nessuno comportarsi così”.

 

 

 

*
*
*

 

 

 

La serata continuò piacevolmente tra scherzi, baci, alcool e sigarette. Erano quasi le due del mattino quando uscirono dal locale, Beatrice e Matt mano nella mano come una vera coppia, Brian ci stava provando spudoratamente con Estelle che non sembrava infastidita, Scarlet stava cercando di attirare l’attenzione del batterista che però non sembrava interessato, a differenza di Johnny che le dedicava tutte le attenzioni; Zacky e Faith si stavano scambiando qualche occhiata maliziosa da qualche giorno, ma nessuno era mai andato oltre, forse per timore o forse perché nessuno dei due si sentiva realmente interessato.
La coppia migliore della serata però rimanevano loro; apparentemente così distanti caratterialmente, così diversi eppure il destino aveva deciso di unire le loro strade, in fin dei conti è così che si dice: gli opposti si attraggono.

«Che serata fantastica, davvero… ora è meglio che vada perché domani ho un’entusiasmante giornata di shopping sfrenato con mia madre!» ironizzò Beatrice. La serata stava per concludersi e già sentiva la mancanza dei suoi amici.
«Oh, ci salutiamo di già? Beh allora fai buon viaggio e portaci qualche specialità tedesca» salutò Jimmy
«Sì, tipo la birra!» continuò Johnny salutando la ragazza per l’ultima volta perché non avrebbero potuto accompagnarla in aeroporto.
Matt la salutò stringendola a sé, le augurò un buon viaggio e le disse scherzosamente che avrebbe contato le ore che mancavano al suo ritorno.
Non si era mai sentita così amata da qualcuno, non era vero che di ragazzi non ne aveva mai avuti, lo faceva credere perché le costava ammettere quante volte le avessero spezzato il cuore e quante volte si era promessa che non le sarebbe capitato ancora, ma questa volta era diverso; lei non era mai stata una di quelle ragazze che si faceva mettere i piedi in testa, lei era sempre stata sicura di se stessa, non aveva mai avuto paura di niente, ma questa volta era diverso perché quando si trattava di lui riponeva le armi, abbassava la guardia e si lasciava andare a qualsiasi cosa, lei sentiva che in quel ragazzo c’era qualcosa di speciale, sapeva di potersi fidare di lui. Lui era il suo tutto.

   
 
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