21/01/2015
1 recensioniStarted making his way past two in the morning
He hasn't been sober for days
Eccola lì. L’ennesima notte insonne, passata a rigirarsi all’infinito tra le coperte fredde. Kurt aveva smesso anche di contare i giorni, gli sembrava che fosse passata un’eternità. E in realtà saranno stati due, tre mesi al massimo; ma poco importava. Fissare il soffitto del suo loft, del loro loft, lo faceva sentire anche peggio e alla fine si decise ad alzarsi. I sogni inquieti lo tormentavano spesso, ma lui aveva ripiegato sulla soluzione più semplice: il vino. Sì, perché anche se aveva il cuore a pezzi, era sempre Kurt Hummel, e se doveva ubriacarsi, lo avrebbe fatto con stile. Ma poi, che stile? Si sentiva uno schifo: ridursi alla confusione momentanea data dall’alcol per non sentire il vuoto che aveva dentro era penoso ed ingiustificabile. Ma la debolezza aveva avuto la meglio: l’ultima sua certezza era scomparsa, ormai.
Leaning now into the breeze remembering Sunday
He falls to his knees, they had breakfast together
But two eggs don't last like the feeling of what he needs
Uscendo, diretto verso il supermercato aperto 24/7 più vicino, venne investito da un fresco venticello pungente, segno dell’imminente arrivo dell’autunno. Già, l’estate era finita, e si era trascinata via molte cose.
I ricordi arrivarono con la stessa violenza del vento: Rachel era partita per il suo show a Hollywood, mollando Broadway e lui era rimasto nella sua New York insieme all’amore della sua vita, che si era trasferito di nuovo da lui. Per riprovarci, per vedere come andava, a mo’ di prova generale prima del matrimonio. Blaine e lui erano stati così bene: un’estate passata tra colazioni tranquille, passeggiate per i quartieri che più amavano, senza mai annoiarsi. Ma evidentemente non era stato abbastanza, non si erano bastati.
Now this place seems familiar to him
She pulled on his hand with a devilish grin
She led him upstairs, she led him upstairs
Left him dying to get in
Ogni angolo della città lo aveva vissuto con Blaine; adesso, ovunque si voltasse, vedeva soltanto tanti volti sconosciuti senza alcun significato. Il rimorso per le liti, prima su tutte quella finale, era immenso; forse se n’era reso conto troppo tardi, chi può dirlo. Ma gli mancava. Blaine gli mancava da morire: i loro momenti speciali, le corse su per le scale di casa e i discorsi idioti mentre inciampavano sugli scalini per colpa della foga. La sua risata, la sua voce invitante che lo incitava a fare in fretta, adesso dov’erano? Nessuno lo avrebbe accolto al suo ennesimo ritorno.
Forgive me, I'm trying to find
My calling, I'm calling at night
I don't mean to be a bother, but have you seen this girl?
She's been running through my dreams
And it's driving me crazy, it seems
I'm gonna ask her to marry me
Le scuse che entrambi si erano sentiti rivolgere troppe volte avevano forse tamponato le crepe del loro rapporto; ma tutto ha un prezzo, anche le scuse. E loro lo hanno pagato: la frustrazione si accumulava sempre più lentamente, e i ricordi dei bei momenti non sono più stati sufficienti. Le crepe hanno ceduto, e tutte le promesse fatte, i loro progetti, il loro futuro insieme sono svaniti in un attimo, quella maledetta sera in cui Kurt non aveva più trovato la pazienza necessaria per sopportare neanche una cosa insignificante come uno stupido ritardo. Però adesso che Blaine, la sua metà, l’unica persona che abbia mai veramente amato fino in fondo lo aveva lasciato, cosa ne sarebbe stato di lui? Una miriade di domande lo tormentava ormai incessantemente, e lui non riusciva a farsene una ragione. Nondimeno, i suoi sogni non gli davano pace: Blaine era onnipresente, e le immagini dei loro momenti speciali gli si ripresentavano in un loop infinito, coronato sempre dal momento in cui avvenne la famosa proposta di matrimonio, sulla scalinata della Dalton invasa dai fiori. Se il suo cuore era a pezzi, quello di Blaine doveva essere decisamente più frantumato del suo.
And even though she doesn't believe in love
He's determined to call her bluff
Who could deny these butterflies?
They're filling his gut
L’amore che si erano promessi era svanito, e Kurt non sapeva come ricominciare di nuovo tutto dall’inizio. Dopo il tradimento di Blaine era stata dura per lui dargli di nuovo la sua fiducia, e adesso non era più sicuro di poter concedere quella fiducia, maltrattata fino all’estremo, sopratutto ad altri. Investire se stesso e rischiare in una nuova relazione richiedeva un certo sforzo, e al momento, si sentiva abbastanza esausto. Come avrebbe anche solo nascosto ad un altro uomo il suo finto coinvolgimento, il suo continuo pensare ad un altro mentre sarebbero stati insieme? Sarebbe stato insostenibile, una violenza bella e buona ai suoi sentimenti che erano certamente innegabili; ancora non si sentiva pronto, e prevedeva di non riuscire ad esserlo per un bel po’.
Waking the neighbors, unfamiliar faces
He pleads though he tries
But he's only denied
Now he's dying to get inside
Ora avrebbe dato qualunque cosa per riavere le urla, le canzoni, i pianti, le risate, le liti, tutto quello che erano, sia nel bene che nel male. Avrebbe dato qualunque cosa per vederselo tornare sulla soglia della porta di casa, con i suoi occhioni lucenti, pronto a perdonarlo. Ma le cose non sono mai semplici, non lo sono mai state nemmeno tra loro. E anche se Kurt avesse chiesto scusa e avesse implorato Blaine di riprovarci, nessuno gli assicurava di ottenere quello che voleva.
Forgive me, I'm trying to find
My calling, I'm calling at night
I don't mean to be a bother, but have you seen this girl?
She's been running through my dreams
And it's driving me crazy, it seems
I'm gonna ask her to marry me
Adesso si sentiva uno stupido: Blaine gli aveva dato tutto se stesso, e lui lo aveva allontanato, senza riflettere, vittima delle sue inutili paranoie. La previsione di un matrimonio tutto rose e fiori probabilmente sarebbe stata un’utopia, sì, ma adesso capiva che sarebbero stati perfetti anche così com’erano. Ce l’avrebbero fatta ad ignorare i piccoli difetti, si sarebbero perdonati gli errori … Ma era veramente troppo tardi per riprovarci?
The neighbor said, she moved away
Funny how it rained all day
I didn't think much of it then
But it's starting to all make sense
Oh, I can see now
That all of these clouds are following me
In my desperate endeavor
To find my whoever, wherever she may be
Ormai Blaine se n’era andato, nessuna traccia di lui, tranne che per il suo odore, sparso un po’ ovunque nell’appartamento, che non si decideva a scomparire. Kurt non vedeva alcuna ironia nel fatto che la pioggia, più o meno intensa, lo avesse perseguitato quasi in tutti i giorni a seguire. Si sa, ogni tanto il tempo sembra magicamente in sintonia con il nostro umore: e a Kurt piaceva crogiolarsi nel suo dolore, avvoltolato in una coperta troppo grande per una sola persona, sul divano vicino alla finestra. La pioggia lo calmava, lo anestetizzava quel poco che bastava a farlo perdere in un oblio piacevole, dove tutti i suoi problemi venivano sostituiti dal niente, ovattati dal picchiettare delle gocce di pioggia sul vetro.
I'm not coming back, I've done something so terrible
I'm terrified to speak but you'd expect that from me
I'm mixed up, I'll be blunt
Now the rain is just washing you out of my hair
And out of my mind, keeping an eye on the world
So many thousands of feet off the ground
I'm over you now, I'm at home in the clouds
Towering over your head
Ma dall’altra parte c’è chi vede la pioggia come metafora della rinascita. Perché se Kurt non riusciva ad andare avanti, Blaine invece aveva preso la sua decisione: se n’era andato, e non sarebbe tornato. Il pentimento aveva lasciato spazio prima alla confusione, e poi alla rassegnazione: aveva chiamato a raccolta ogni spasmo di energia rimastogli, e si era rialzato, deciso a superare anche questa delusione. Perché lui ci aveva creduto, aveva creduto al loro amore, ma a quanto pare era stato l’unico. E ora riusciva a camminare a testa alta nella pioggia, mano nella mano con qualcun altro, pronto a rischiare di nuovo. Non sarebbe stato facile, ma prima o poi avrebbe raggiunto la vetta e avrebbe trovato anche lui la sua felicità.
Well I guess I'll go home now
I guess I'll go home now
I guess I'll go home now
I guess I'll go home
A Kurt non restava che tornare a casa: in quella città non gli rimaneva più niente, con Blaine se n’erano andati anche i suoi sogni, o almeno la voglia che aveva di inseguirli. Perché adesso si rendeva conto che senza qualcuno a sostenerlo, non avrebbe mai avuto il coraggio di provarci: era fatto così, l’appoggio altrui era fondamentale. Forse, il ritorno alle proprie origini gli avrebbe portato il sostegno di cui tanto aveva bisogno.
Salve amici, sono tornata!!!
Qui vi linko la canzone che fa da colonna sonora alla fic, fa parte della playlist della mia vita praticamente :D
So che dovrei pensare ad aggiornare l'originale, che sarebbe molto meglio -.-" Ma è stata una settimana indecente, tra lo stress per gli esami e una serie di cose che sono successe, non ero assolutamente dell'umore per scrivere un capitolo dell'altra e blablabla così, eccomi qua! Non solo la mia prima songfic, ma anche la mia prima Klaine!
La mia adorata otp, aw :3 Sono veramente tanto affezionata a questi due, e l'inizio della sesta stagione mi ha veramente devastata; quindi niente, questo è come mi sono immaginata le loro reazioni al fattaccio.
Comunque, sarei tanto felice se mi faceste sapere come l'avete trovata e se vi è piaciuta, e ditemi se come songfic vi sembra decente, perchè potrei veramente prenderci gusto muahaha u.u
Quindi niente, vado, e vi lascio con la promessa di aggiornamento al più presto di PFUDOR <3
Tanti Baci,
BindaYay