Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: tinta87    21/01/2015    3 recensioni
Un tranquillo mercoledì di turno in autostrada. Nessuna vittima, nessuna macchina distrutta. Un giro di pattuglia, una fermata di soccorso, una sparatoria, un bambino in arrivo...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ben Jager, Semir Gerkan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di nuovo padre

 

 

 

<< Stasera vieni a cena da noi ? >> chiese Semir continuando a guidare la sua BMW. Erano circa le cinque del pomeriggio di un tranquillo mercoledì. Il sole stava tramontando su una bella giornata. Non vi erano state vittime, né tantomeno incidenti disastrosi e macchine distrutte; una di quelle giornate da "patente e libretto grazie" che era solito accostare al lavoro degli agenti dell'autostradale. Non erano proprio il massimo, ma ogni tanto un po' di tranquillità non faceva certo sdegno agli uomini di cobra 11.
<< Come dici?>> chiese Ben al suo fianco armeggiando con il suo smartphone.
<< Dico: vieni da noi per cena? >>. L’ispettore staccò gli occhi dallo schermo e guardò il compagno sorridendo. La cosa non sfuggì a Semir, che ricambiò con uno sguardo interrogativo.
<< Stasera meglio di no.. >>
<< Hai altro in programma? >>
<< Più o meno.. >> rispose vago il più giovane, nella speranza che il turco non iniziasse un interrogatorio dei suoi. Aveva promesso il silenzio e doveva mantenerlo, anche se con Semir era davvero difficile.
<< Che c'è fai il misterioso? >>

Ben non rispose, la sua attenzione era stata catturata dalla corsia di emergenza: << Che succede là? >>

<< Salvato in corner eh? >>

<< Dai curiosone accosta e fai il tuo dovere da bravo poliziotto dell’autostradale! >>

Semir accese i lampeggianti e si fermò poco distante da tre autovetture ferme sulla corsia di emergenza con le quattro frecce attivate. L’ultima macchina aveva lo sportello aperto, ma nessuno vi era all’interno. Un ragazzo era appoggiato sul cofano della prima auto, pareva stesse parlando al telefono. Da una prima occhiata non sembrava ci fosse stato un incidente. I due ispettore scesero dall’auto. Semir si avvicinò con il tesserino di riconoscimento alla mano: << Buonasera Gerkhan polizia autostradale, possiamo essere d’aiuto? >>

Ben stava ancora cercando nelle tasche il suo distintivo ed era rimasto leggermente più arretrato rispetto al collega. Quando finalmente lo trovò raggiunse il compagno e, non avendo ricevuto segni dall’interlocutore, chiese di nuovo: << Ci scusi, polizia. Tutto bene qui? >>

Fu allora che la vide. La canna di una pistola spuntare accanto all’uomo,  pronta a sparare verso Semir. Non ci fu tempo di ragionare. Ben spinse il collega a terra, nel momento esatto in cui partì il colpo. Entrambi finirono sull’asfalto, nascosti dall’ultima autovettura. Altri tre individui apparsero praticamente dal nulla.
Ci fu una pioggia di proiettili verso gli ispettori. Semir estrasse, alla velocità della luce, la pistola dalla fondina, pronto a rispondere al fuoco. Durò tutto pochissimo, i quattro uomini, così come erano comparsi, salirono improvvisamente sull’auto e partirono a folle velocità.
<< Ma che cavolo! Inseguiamoli Ben >> disse Semir tenendo lo sguardo fisso verso la berlina nera partita a razzo. Ma non ottenne risposta dal collega e si voltò per cercarlo.
<< Oddio.. >> il ragazzo era a terra, riverso su un fianco, con una mano sullo stomaco. La maglietta bianca stava paurosamente diventando rossa. Semir in un nano secondo gli era accanto.
<< Hei socio...mi ha-hanno beccato >> disse con non poca fatica Ben.
<< Shhh.. Non parlare, tieni duro >> il poliziotto più anziano si sedette a terra e, con estrema delicatezza, spostò Ben adagiandolo sulle sue ginocchia per farlo star più comodo e per tamponare la ferita con più facilità. La situazione era davvero brutta.

<< Susanne un’ambulanza sulla A1 al km 52, agente a terra: è urgente! >>

<< Semir che succede? >> chiese la ragazza allarmata dal tono dell’ispettore.

<< Ben…… fate presto >>

<< Oh mio dio! >> rispose la segretaria. Ma Semir non la sentì, lasciò cadere il cellulare senza interrompere la comunicazione.

Ben lo guardò, cercando di resistere il più possibile. Il respiro stava diventato sempre più affannoso ed il dolore era insopportabile.

<< Tieni duro Ben, non mollare, non ora! >>

<< Mi disp..>> un colpo di tosse non gli permise di finire la frase

<< Shh Ben, stai calmo! Ti dispiace, per cosa? Perché mi hai salvato la vita? >> per l’ispettore turco riuscire a trattenere le lacrime era davvero difficile. << Mi hai spinto a terra per evitare la pallottola che hai preso tu. Perché? Perché, Ben? >> adesso era davvero troppo ed una lacrima rigò il volto di Semir che accarezzò i capelli scuro del suo amico. Un nuovo colpo di tosse scosse Ben. Chiuse gli occhi e lasciò la presa sulla ferita. Le forze lo stavano abbandonando.

<< Non farlo amico mio, resta con me. Non puoi morire tra le mie braccia…Apri gli occhi Ben, resta con me! >> Semir non riusciva più a trattenersi: era disperato.

Il giovane ispettore aprì lentamente gli occhi e sul volto si dipinse un sorriso, lo stesso che Semir aveva visto in macchina poco prima. << Doveva dirtelo Andrea stasera.. >> disse con un filo di voce: << Mi perdonerà……S-Semir…stai per diventare di nuovo padre..>>

Semir non sapeva più cosa pensare, come reagire, cosa dire. Le lacrime erano incontrollabili e con la mano libera continuava ad accarezzare i capelli dell’amico.

<< Non mollare socio, non ora. Stanno arrivando i soccorsi..>>

<< Non voglio morire Semir..io non…>> ma Ben era orami allo stremo delle forze e chiuse gli occhi, lasciando che l’oscurità lo avvolgesse.

<< BEEEEN…>>

 

Susanne, rimasta in linea per tutto il tempo, scoppiò a piangere.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino di tinta87:

Ciao a tutti!
Lo so che ho ancora una storia in attivo e vi assicuro che ci sto lavorando, ma oggi, in pausa pranzo, è uscita questa one-shot. Forse avevo inserito troppa dolcezza e sensibilità nell’altra storia e la mia parte sadica ha preteso spazio: ecco cosa ne è venuto fuori!

Sicuramente vi sarete posti la domanda: ma Ben è morto? Risposta sincera: non lo so, forse si, forse no. Lo lascio così in sospeso…certo che non era messo per niente bene, insomma un proiettile nello stomaco…..

Spero che non mi odierete troppo, mi sono divertita male con il nostro povero Ben! L

Grazie per essere passati  da questa parte.

Baci

Tinta87

   
 
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