Lacere vesti, filacce scomposte, perso per sempre dell'ordito le fila. D'argento metallo lame spietate fendono l'aria e la rivelata carne. Sgomento e sorpresa. Affilata rivelazione ferisce inaspettata. Di ferrigno sapor le carminie membra Nudo di certezze ormai, ho freddo. Le gambe al petto, in un angolo, abbraccio per pararmi e meditar.