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Autore: willow11    24/01/2015    6 recensioni
Santana Lopez, ormai padrona dei suoi poteri, è pronta ad affrontare la sua nuova avventura: partire con Hermione, Harry, Ron e Quinn per distruggere tutti gli Horcrux.
Questa storia è il seguito di Obliviate e Obliviate anno VI, e segue gli avvenimenti del settimo anno di Harry Potter.
da uno dei capitoli:
-Mi stai leggendo la mente?- La punzecchiò la più piccola.
-Come lo sai?-
-Cambi espressione quando mi leggi la mente… inarchi le sopracciglia e ti spuntano due fossette proprio qui- spiegò Hermione toccando con le dita i punti precisi della fronte della latina.
Santana sorrise, poi afferrò con le proprie mani quelle della grifondoro e le baciò.
-Herm…- disse con un tono che sembrava quasi una supplica.
Hermione la guardò confusa.
-Ti prego… Ti prometto che non ci succederà niente e vinceremo questa guerra insieme… Ma ti prego, permettimi di farti l’incanto obscuro… -
Santana/Hermione
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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obliviate 3.5

Nel grande tendone la famiglia Weasley con i tanti parenti e amici, stavano festeggiando il matrimonio del primogenito Bill con la francese Fleur Delacour.
Si respirava aria di festa e, nonostante fuori dal tendone ci fossero diversi auror a sorvegliare la situazione, quasi tutti sembravano essersi dimenticati della guerra.

Sebbene i novelli sposi avessero aperto le danze incantando i presenti con abili passi, adesso la pista da ballo era invasa da praticamente tutti gli invitati.
Harry ballava con Ginny e Ron con la sorella di Fleur che, rispetto al torneo Tre Maghi era decisamente sbocciata. In un angolo Puck e Dave sghignazzavano con due bicchieri di vino, magicamente sempre pieni e infine c’era Santana che se ne stava al centro della pista a dondolarsi con una splendida Hermione.
Per l’ispanica quella era una situazione nuova.
Ballare in pubblico con la sua ragazza, era qualcosa che aveva sempre avuto paura a fare.
E adesso che teneva le braccia sui suoi fianchi e gli occhi incatenati ai suoi, faticava a capirne il perché.

Santana guardava Hermione perdendosi in quegli occhi nocciola e quello sguardo intelligente.
Chissà a cosa stava pensando?
Anche quella per lei era una situazione nuova.
Tanto nuova, quanto normale.

-A cosa pensi?- Chiese poco dopo.

Hermione sorrise divertita -volevo vedere quanto resistevi senza chiedermelo-
Santana la guardò storta.
-Scherzavo…- replicò Hermione stringendosi ancora di più a lei e poggiandole la testa sulla spalla.
-Non so se ho fatto bene ad oscurarti Granger… Mi sa che dovrò farci l’abitudine…- rispose con un filo di ironia.
Hermione respirò profondamente perdendosi in quel profumo meraviglioso di caffè, poi si staccò e la guardò sorridente specchiandosi ancora in quegli occhi magicamente intensi.
Santana le sorrise di rimando quasi sorpresa da quello sguardo così intenso e con gli occhi le chiese se era tutto ok.

-Ti amo…- rispose Hermione.
Quelle parole le erano uscite così spontanee che non era proprio riuscite a trattenerle.

Santana avvampò e abbassò lo sguardo.
Era sempre così, ogni volta il suo cuore esplodeva di gioia.
Non sapeva come, ma quella ragazzina riusciva a lasciarla senza fiato.
E inoltre, il non poter prevedere quella dichiarazione, aveva decisamente amplificato quelle sensazioni.

Così, senza pensarci troppo, rialzò lo sguardo, e guardò la sua ragazza.
Forse era arrivato il momento.

Non poteva più sentire i suoi pensieri, ma sapeva che Hermione se lo aspettava.
Lo sapeva perché qualsiasi persona innamorata se lo sarebbe aspettato.
Lo sapeva perché solo quelle due paroline avrebbero soffiato via quel briciolo di insicurezza che leggeva nei suoi occhi ogni volta che usciva il nome di Brittany.
Glielo doveva.
Lo doveva ad Hermione, probabilmente a Brittany e soprattutto a se stessa.
La latina prese un respiro profondo.

-Hermone!-

Sentendo quel nome pronunciato con quell’inconfondibile accento, entrambe le ragazze si girarono.
Santana non poteva crederci. La sua dichiarazione d’amore, stroncata da un bulgaro.
Anzi da due bulgari.

-Vicktor!!!!!!!- Urlò emozionata Hermione che staccatasi da Santana, si fiondò da lui.

-Finn, ci sei anche tu!!- disse subito la grifondoro dopo aver abbracciato il bulgaro.
Finn sorrise e abbracciò Hermione
-Mica potevo lasciare solo il mio amico- disse impeccabile Finn.
-Il tuo inglese è migliorato!- constatò con una punta di orgoglio la ragazza.
-Hermione comi sta?- disse poi Vickor guardando la ragazza.
-Io sto… sto bene!- rispose felice lei, ancora non le sembrava vero, Vicktor non lo vedeva da un sacco di anni.
Poi improvvisamente si ricordò di Santana, che aveva abbandonato in mezzo alla pista.
-San- la chiamò, cercando di risultare il più dolce possibile.
La latina, visibilmente irritata, si avvicinò a loro.

Finn non le era mai piaciuto, e quel Victor era stato con Hermione, insomma una carneficina annunciata.
-Ciao Hudson… Krum-
-Oh ma io ricordare te…- cominciò Victor -tu era amica di Brittany al torneo… Eri la suo tesoro nel lago nero-
Santana sorrise amara cercando di mantenere l’autocontrollo, non le era mai piaciuto che la gente associasse Brittany solo al torneo Tre maghi.
-Dispiace molto per lei…- concluse con rispetto Vicktor.

Santana continuò a sorridere di circostanza, poi la mano di Hermione afferrò la sua e, magicamente, il disagio scomparve.
-Vicktor, permettimi di presentarti la mia fidanzata…-

Santana arrossì e si girò a guardare Hermione, non si aspettava di certo un gesto così ardito.

Vicktor e Finn spalancarono gli occhi increduli.
-Voi due state insieme?- Chiese Finn sorpreso -ecco perché tu non volevi stare con me, che stupido- continuò Finn con il sorriso sulle labbra.
Hermione annuì sorridente mentre Santana le cingeva le spalle per marcare il territorio.
Vicktor non aveva detto praticamente niente.
Santana cominciò a fissarlo incuriosita, c’era stupore in lui, ma c’era anche dell’altro, una sorta di invidia.
-Tra alti e bassi, è praticamente un anno…- continuò Hermione.
L’ispanica a quel punto sbarrò gli occhi cercando di trattenere una risata.
-Sì, un anno e due mesi…- disse cercando di ricomporsi.
Hermione la guardò per un attimo non capendo il perché di quel tono divertito.
-Vicktor- riprese la latina senza dare spiegazioni -conosci Dave Kurofsky? È uno dei battitori dei Chudley Cannons-
Il ragazzo scosse la testa non capendo il perché di quella domanda.

Santana allora lo prese a braccetto e lo trascinò davanti il suo migliore amico, che vista la cotta leggendaria per il bulgaro cominciò a sudare freddo.

Hermione in tutto questo faticava a capire il perché di quello slancio d’affetto da parte della latina.

-È sempre stata un poco strana…- disse perplesso Finn, anche lui rimasto a guardare la scena da lontano.

-Strana? A volte è proprio fuori di testa!- Commentò Hermione ipnotizzata a guardare la sua ragazza presentare Vicktor Krum a Dave Kurofsky.

-Sono contento però, sembra che ti vuole bene, e poi Rachel mi ha parlato bene di Santana- disse ancora Finn.
Hermione si girò verso di lui –Rachel, l’infermiera?- Chiese sorpresa.
-Sì, siamo usciti insieme questa estate, l’ho fatto vedere Bulgaria… lontano lontano da guerra-
-Wow… non sapevo che voi due…- Disse ammiccante la ragazza, decisamente felice che il ragazzo avesse trovato qualcuno.
-Niente di ufficiale come te e Santana però, Rachel non vuole impegni fissi… Non so bene il perché-

-Eccomi!- Disse la latina una volta tornata dalla propria fidanzata.
-Si può sapere che stai combinando?- Chiese Hermione guardando in direzione di Vicktor e Dave che adesso sembravano essere diventati grandi amici.
Anche Finn sembrava essere incuriosito dalla questione.
Santana guardò la ragazza, in quel momento le sarebbe piaciuto proprio comunicare con la mente, ma non poteva, non più.

-Io capito, vi lascio sole- disse Finn alzando le mani e allontanandosi.
-No, tranquillo Finn, tu rimani qui e non disturbarli… Io ho bisogno di prendere un po’ d’aria- disse Santana prendendo per mano Hermione e trascinandola fuori dal capannone.



-Ho letto la mente di Krum!- disse Santana una volta fuori dal capannone.
Hermione inarcò le sopracciglia senza rispondere.
-È gay!-
-Che cosa? Ma è stato con me!-
-E allora? Motivo in più, visto l’attuale stato delle cose…- replicò con un sorriso beffardo.
-Non ho parole- rise Hermione.
-Ma dai sono perfetti insieme, sono grossi e muscolosi e…-
-Vuoi fare pure l’agente matrimoniale adesso?- La interruppe giocosa la grifondoro.
-Effettivamente potrei usare il mio dono per far mettere insieme le persone…- disse falsamente pensosa.
-A volte sei proprio scema… A proposito, lo sapevi che Finn e tua cugina hanno una specie di relazione?-
-L’ho iniziato a sospettare quando Rachel ha iniziato a sbavare dopo aver visto i suoi pettorali… E pensa non ho neanche dovuto usare i miei superpoteri-
Hermione rise di gusto facendo sorridere anche l’altra.
Poi sospirò sonoramente e si guardò intorno -come cambiano le cose…-
-Già…- rispose la latina che lontana dal caos della festa riusciva finalmente a sgomberare la mente.
-Ti va se rientriamo? Comincia a fare freddino- disse la più piccola riscaldandosi le braccia con le mani.
-Sì, dammi 5 cinque minuti, ho bisogno di…- disse toccandosi la testa.
Hermione che ormai conosceva le emicranie della latina annuì baciandole la testa.
-Certo, ti aspetto dentro…-

Santana la vide allontanarsi e sospirò, possibile che non era ancora riuscita a dirle quello che provava per lei!

-Herm!- la richiamò.
La grifondoro si girò.
Col cuore in gola e una stretta allo stomaco, la latina riuscì solo a dire –aspettami per il lento!-
Hermione sorrise e rientrò nel tendone.

Santana fece un respiro profondo.
Era davvero così difficile dichiararle il proprio amore?
E se non lo fosse stato?
L’ispanica chiuse gli occhi cominciando ad allontanare tutti i pensieri e gli umori dei presenti in sala. Senza dubbio padroneggiava molto meglio l’incanto protego, ma in situazioni come quelle era davvero difficile schermarsi da tutto.

Mentre i pensieri più euforici e festaioli si allontanavano sempre di più, un leggero singhiozzare si fece spazio nella sua mente: Quinn.


Santana percorse il giardino e s’introdusse in casa.
Era da un po’ di giorni che non vedeva la bionda, ed effettivamente non l’aveva neanche vista al matrimonio.
Salì le scale e si diresse verso la camera dove alloggiava la sua amica.

Aprì piano la porta e, finalmente, la vide.

Accucciata sotto la finestra, con le gambe al petto e con gli occhi umidi c’era Quinn.
Alla latina le si strinse il cuore, come era possibile che la sua amica stesse in quello stato e che le non lo sapesse.

-Quinn?-
La corvonero alzò lo sguardo e vide Santana quasi a risvegliarsi da uno stato di trance.
La serpeverde con delicatezza si avvicinò e si sedette accanto a lei senza dire nulla.
Quinn allora appoggiò la testa sulla sua spalla.

-Com’è possibile?- disse poi interrompendo il silenzio -Passi 19 anni a fare la cosa giusta, poi ti distrai per un momento, solo per un momento e puff...-

Santana intanto ascoltava attenta senza dire niente.

-Per cosa poi?- continuò la bionda –per paura? Per passione? Per amore? Non so neanche se lo amo più…-
-Stai parlando di Puck?-
Quinn annuì.
-Cosa ha fatto questa volta?- Chiese indispettita la latina.

A quel punto Quinn alzò la testa dalla spalla e si girò a guardare l’amica.
-Sannie, promettimi che non glielo dirai… non fino a quando non avrò deciso cosa fare col bambino…-
-Ok- balbettò Santana un attimo prima di realizzare –che cosa?- Chiese subito dopo strabuzzando gli occhi.

Quinn annuì con gli occhi colmi di lacrime -sono incinta-


--


-Francamente ragazzo mio… Sei sicuro di averlo conosciuto?-
Harry seduto al tavolo dei drink, guardò confuso la donna che gli aveva appena rivelato notizie schoccanti su Albus Silente.
Da quando aveva smesso di ballare con Ginny aveva appreso fin troppe informazioni, sia da Krum, riguardanti lo strano triangolo che portava al collo il padre di Luna, sia su Silente. E stranamente le due cose erano connesse.

Harry si alzò dal tavolo spaesato, doveva assolutamente parlare con Hermione, Ron e Santana di quello che aveva scoperto.
Di certo non erano tracce dirette per trovare gli Horcrux, ma senza dubbio erano informazioni importanti.

Quando si guardò intorno per cercare i suoi amici, l’aria si fece subito fredda.

C’era qualcosa di strano.

Cercò Hermione nella speranza di trovare Santana, ma stranamente la ragazza era sola.
Dopo una manciata di secondi una sfera luminosa penetrò la tenda e si posizionò al centro della pista da ballo attirando l’attenzione di tutti.

Harry si avvicinò alla sfera.

-Il ministero è caduto… il ministero della magia è morto… Arrivano… Arrivano-

Harry alzò guardò oltre la sfera e vide Hermione terrorizzata.
C’era solo una cosa da fare, e dovevano farla in fretta.


--


-Dici che quando nasce viene fuori con la cresta?-
Quinn scoppiò a ridere.
Santana sollevò la sua burrobirra –alla cresta?-
-Ma sì, alla cresta!- Rispose Quinn brindando con lei.

Appena le due ragazze smisero di ridere, Santana si fece improvvisamente seria.
-Dovresti tenerlo…-

Quinn si morse un labbro –voglio venire Sannie… Voglio essere d’aiuto-

-Staremo in contatto Q. io e te, quando tu non fai questi cavolo di incantesimi di protezione e mi tagli fuori, riusciamo a comunicare a miglia e miglia di distanza… E se saremo in pericolo verrai ad aiutarci… Sarai d’aiuto comunque-

Quinn sembrava poco convinta.

Santana allora cercò ancora di più i suoi occhi inclinando di poco la testa.
-Quinn… Lo so che vuoi tenerlo…- disse con un sorriso amorevole.

La bionda fece spallucce e sorrise in segno di resa.
Era decisamente vero, anche se non era programmato e il momento non era adatto, non aveva nessuna intenzione di abortire.
Santana sorrise bevendo un altro sorso di burrobirra e si alzò da terra.

Si avvicinò alla finestra e cominciò a fissare il grande tendone.
Era davvero strano non sentire Hermione.
Ma era sicura che col tempo si sarebbe rivelata la scelta giusta.

-San… Lo vedi anche tu?-
Santana guardò in direzione della mano di Quinn.
Un puntino luminoso si era appena materializzato nel cielo e si muoveva veloce verso la tenda.

Santana cominciò a sudare freddo.
Il puntino era appena entrato nella tenda e sentiva l’ansia e la tensione crescere nel cuore di tutti gli invitati.
-Dobbiamo andare- disse, catapultandosi al piano di sotto.
-San che succede?- urlò Quinn mentre seguiva la sua amica.

-Non ne ho idea…- rispose velocemente Santana che adesso aveva in mano la bacchetta e correva verso il tendone.


L’ispanica entrò nel tendone senza capire cosa stesse succedendo.
La metà degli invitati si era smaterializzata, erano rimasti solo i pochi membri dell’ordine e qualche Auror che stava combattendo contro i mangiamorte.

-Attenta!-

Santana si girò in direzione dell’urlo e scansò un lampo verde diretto a lei.
Puntò la bacchetta verso il mangiamorte che le aveva mandato la maledizione e lo fece schiantare verso un tavolo ancora imbandito.

Si guardò intorno cercando Hermione ma non la trovò.

Il cuore le batteva forte, non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
Poi improvvisamente vide Dave intendo a combattere con un altro mangiamorte.
Corse verso di lui schiantando il mangiamorte.
Il ragazzo sorpreso guardò l’amica sorpreso –Per Salazar dove eri finita?- Chiese lui.
-Dave dov’è?- Chiese ferma Santana.
Il ragazzo perse un battito e non rispose.

-Dobbiamo andare- urlò Tonks raggiungendo i due ragazzi insieme a Quinn e Puck.
-Non me ne vado senza di lei…- Replicò Santana mentre piano piano i mangiamorte si smaterializzavano via.

-Non c’è tempo!- Disse Lupin raggiungendo il gruppetto assieme ai gemelli Weasley e Ginny.
-Ginny dove sono andati?- Chiese Santana sempre più nel panico.
La rossa non rispose.

Per Merlino perché nessuno le rispondeva!

-Andiamo!- Urlò risoluto Lupin afferrando con forza la mano di Santana che non riuscendo a replicare si smaterializzò con loro.


--


Una volta materializzatosi in un appartamento a lei sconosciuto, Santana si guardò intorno ancora stordita.
Appena la vista si fece più nitida, si alzò da terra e si avviò con passo deciso verso Lupin che l’aveva trascinata li.
-Dove sono?- Chiese all’uomo sbattendolo al muro e puntandogli contro la bacchetta.

-Santana calmati- disse Tonks che era accanto a lui.
-Ho detto, dove sono?- Continuò lei senza neanche degnarla di uno sguardo.
-Non lo so! Si sono smaterializzati appena è arrivato il messaggio che il ministro era stato ucciso-
-Il ministro è stato ucciso?- Chiese Quinn.
-Cercavano Harry, sono scappati per questo- aggiunse piano Tonks.
La latina abbassò la bacchetta incredula.
Poi guardò i presenti nella stanza e, senza dire niente, si allontanò.

Salì le scale del piccolo appartamento ed entrò nella prima stanza sulla sinistra.
C’era solo un letto matrimoniale, qualche foto di Tonks e Lupin e un armadio con delle fialette.
Si lasciò cadere sul letto con lo sguardo perso nel vuoto.

Come era potuto accadere?
Era stata una stupida, avrebbe dovuto prevedere che sarebbe successo.

Cercando di trattenere le lacrime si alzò dal letto e si diresse verso il balcone.

Aprì la grande porta a vetri e uscì fuori.

Chiuse gli occhi concentrandosi verso Hermione.

Ma ovviamente non successe niente, era impossibile sentirla, l’aveva oscurata lei stessa qualche ora prima.

Mantenne la calma, ci doveva essere un modo.
Ron, Ron era l’unico che non aveva oscurato.
Santana fece un altro respiro profondo e si concentrò sul ragazzo dai capelli rossi.

-Ehy…- disse la bionda entrando in stanza.

-Non lo sento Quinn… Non ho abbastanza confidenza… Cazzo-
-Hermione? Non possono essere andati così lontani?-
-L’ho oscurata oggi pomeriggio…- disse a bassa voce la latina.

Quinn la guardò sorpresa, come aveva potuto oscurarla con la guerra imminente?
Santana sentendo quel pensiero la guardò afflitta, era stata un’idiota, una totale idiota.
Quinn evitò di infilare ancora di più il dito nella piaga, semplicemente si avvicinò di più a lei e l’abbracciò con forza.

-Se la caveranno…-
-No…- rispose singhiozzando Santana.
-Shh… sono tre maghi potenti…- cercò di consolarla.
-E se qualcosa va storto… e se…- disse col cuore in gola.
-San, Sannie, guardami- disse Quinn prendendole il volto tra le mani -loro torneranno vivi e noi vinceremo questa guerra... V..Vol…Voldemort verrà distrutto per sempre… E vendicherai Brittany una volta per tutte… Ma devi essere lucida… Io non posso farcela da sola…-
Santana annuì mentre con il dorso della mano si asciugava le guance rigate dalle lacrime.

Quinn l’abbracciò con forza, non avrebbe permesso a nessuno di rovinare per la seconda volta la vita della sua migliore amica.
Anche a costo della sua.

L’ispanica si staccò dall’abbraccio e guardò verso l’orizzonte intravedendo la leggera foschia luminosa che apriva il cielo al nuovo giorno.

-Che faremo adesso?-
-Non abbiamo tante alternative- rispose Quinn.

Santana annuì e, investita da una consapevolezza che a lei stessa faceva paura, pronunciò l’ultima delle frasi che avrebbe pensato di pronunciare
-Dobbiamo tornare ad Hogwarts-




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--



Ta tan...
Colpo di scena, o no?
Qualcuno se l'aspettava, qualcuno era terrorizzato all'idea che potesse succedere...
E'ovvio che l'incanto obscuro non stava li per caso...

In questo capitolo succedono un sacco di cose,
Abbiamo il ritorno di Finn e di Krum... che ne pensate di questa nuova improbabile coppia (anche detti K al quadrato)
Abbiamo il ritorno di Quinn... chissà chissà cosa comporterà questa dolce attesa...
E poi c'è tanta Santione, dolci e coccolose fino al momento cruciale...
Dai sono curiosissima di sapere cose ne pensate... Anche perchè non credo che le due si rincontreranno molto presto(sadismo inside)

Intanto vi ringrazio per continuarmi a seguire e spero di leggervi nelle recensioni!
un grazie speciale a chi già spende quei minuti a scrivermi che ne pensa!
A presto
Chiara

  
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