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Autore: MiaBlack    25/01/2015    20 recensioni
Seguito di "Carpe diem tutto accade per una ragione"
La storia si colloca nella seconda stagione, Felicity conosce già Oliver. ma Oliver non se lo ricorda, non ha riconosciuta la bella informatica e lei non si prodiga a farsi riconoscere anzi cercherà di evitare che lui lo scopra, ma Felicity nasconde un segrete un grosso segreto. Cosa accadrà quando il suo segreto sarà sul punto di essere rivelato, quanto sarà disposta a fare perchè Oliver non venga a sapere quello che nasconde.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci, credo che a fine capitolo mi vorrete morta ma ricordatevi se mi ammazzate poi non posso più pubblicare...

Capitolo 33

 

La torre dell'orologio era un ottimo punto di osservazione da quell'altezza avevano sott'occhio tutta la città, prima di recarsi li erano passati al covo a recuperare Roy che ancora sedato riposava ignaro di quello che stava succedendo.

-Hai consegnato l'unica nostra possibilità a Walter! - urlò Oliver furioso verso Felicity, la giovane fece un passo indietro non aspettandosi il rimprovero di Oliver.

-Oliver... - iniziò lei cercando di calmarlo, era chiaro che vista in quel modo la situazione sembrava che lei li avesse traditi, ma non era così stupida.

-Felicity hai consegnato l'antidoto senza lottare, potevamo provare a sconfiggerli! - continuò ancora Oliver.

-Oliver se non te ne fossi accorto stavano arrivando pazzi mascherati da ogni parte, ho consegnato la valigietta per salvarci la vita! Da morti non avremmo potuto fare molto. - spiegò lei, per quanto la valigietta fosse importante, le loro vite erano molto più importanti, combattere in quel momento avrebbe portato solo alla loro morte.

-E ora che facciamo? -

-Perchè non hai un po' di fiducia in me? - chiese Felicity afferrando la borsa che teneva stretta a se, da quando erano andati via le mani erano rimaste serrate attorno all'oggetto come se l'idea di perderla la terrorizzasse.

-Io ho fiducia in te. - ammise Oliver ed era vero, lui si fidava di lei ma in quel momento non capiva cosa c'entrasse quel discorso.

-E allora fidati... Ho consegnato la valigietta è vero... Ma non ho mai detto che era piena. - spiegò aprendo la borsa e mostrando le fiale azzurre al suo interno, Dig e Oliver rimasero sorpresi mentre Sara sorrise divertita, lei al contrario dei due l'aveva vista mentre spostava le fiale e si era mossa cercando di coprirla così che nessuno si accorgesse di quello che stava facendo.

-Sei davvero eccezionale! -

-Grazie per averlo notato. - rispose cercando di nascondere il sorriso che gli stava spuntando sulle labbra.

Oliver prese una delle fiale, non sapevano se l'antidoto avrebbe neutralizzato il mirakuru, c'era un solo modo per scoprirlo.

-Oliver è pericoloso non puoi testarlo su Roy! - esclamò Sara vedendo l'amico avvicinarsi al ragazza con la siringa pronta.

-Non abbiamo altra alternativa... - con decisione prese la siringa e ignettò l'antidoto al giovane, tutti rimasero in attesa di un cambiamento, ma Roy non si mosse rimase li fermo come era rimasto nell'ultimo periodo.

-Non funziona. - commentò Oliver frustrato, tanta fatica per niente.

-Il suo sangue è pieno di veleno di vipera tibetana, dagli tempo. - si intromise Sara, già il fatto che Roy non fosse morto ma fosse rimasto solo sedato dal veleno era una specie di miracolo, Oliver non poteva aspettarsi un risveglio immediato.

-Oliver come facciamo ad far uscire dalla città Robert, Thea e mia madre? - chiese Felicity, presa com'era da quello che stava accandendo si era dimenticata del loro piano, ormai le strade erano intrafficabili e non era più possibile portarli via da li.

-Troveremo un modo per portarli al sicuro.-

-Non vorrei interrompervi ma... l'esercito di Slade è qui, forse si è reso conto che la valigia era vuota.- commentò Dig osservando quello che accadeva in strada attraverso il vetro dell'orologio rotto.

-Andiamocene.-

-Che succede? - Roy si era appena svegliato e con difficoltà stava cercando di mettersi seduto.

-Per fortuna ragazzo, non potevi scegliere momento migliore... Andiamocene. - Dig si avvicinò a Roy aiutandolo a mettersi in piedi.

-Usciamo da qui! - con l'aiuto del suo arco Oliver tese una corda creando una via d'uscita dal vetro rotto.

 

Scesi in strada riuscendo a non rimanere feriti, il gruppo osservò la torre saltare in aria, Layla era arrivata su un aereo e aveva lanciato una granata distruggendo l'edificio e uccidendo i soldati che ormai erano arrivati in cima.

 

-Layla! - Diggle le corse incontro felice di rivederla.

-Per fortuna stai bene! - esclamò abbracciandola.

-Abbiamo un problema, Amanda vuole distruggere Starling city.- se i problemi che erano arrivati fino a quel momento non erano sufficienti quello era la cigliegina che completava il tutto.

-Devi fermarla!Torna da Amanda e bloccala. Abbiamo l'antidoto, ci serve solo un po' di tempo. -

-Ci posso provare. -

-Diggle, vai con lei e aiutala. -

-Oliver no. Hope... -

-A Hope pensiamo noi, voi andate... - il gruppo rimase un attimo fermo sul posto, era arrivato il momento di dividersi ognuno di loro aveva una cosa da fare, con reticenza Dig si allontanò con Layla preparandosi a lasciare la città.

 

Oliver e Felicity si erano separati anche da Sara e Roy, Sara doveva avvisare il padre del cambio di programma per la fuga di Robert e di Stesy e poi si sarebbe recata con Nyssa e il resto degli uomini all'ospedale dove, come da accordo avrebbero protetto i due da un possibile attacco di Slade, Roy invece sarebbe andato da Thea.

 

***

 

-Oliver dobbiamo andare all'ospedale Robert... -

-Ora andiamo, ma tu andrai via con Robert e tua madre. - Felicity si bloccò a quelle parole, Oliver era maledettamente serio.

-Oliver no! -

-Invece si! Ci saranno due auto per depistare Slade io e Sara attireremo l'attenzione, tu invece lascierai la città con Robert e tua madre sull'auto della polizia... Slade non penserà mai che voi siate la sopra. -

-Perchè? - Felicity fece un passo avanti afferrando le braccia del giovane che davanti a lei la guardava con determinazione.

-Perchè ti amo e non voglio che accada qualcosa anche a te, salverò Hope, salverò tua figlia e te la riporterò. Ma voglio saperti al sicuro. - l'intenzità dello sguardo di Oliver fece vacillare l'ostinazione di Felicity.

-Oliver io...-

-Mi hai capito? Ti amo. -

-Ho capito... - Felicity annui prima di seguire Oliver fuori dalla casa pronti ad andare all'ospedale per poi lasciare la città.

 

***

 

L'auto della polizia viaggiava a sirene spiegata per le strade distrutte della città, la corsa folle che stavano facendo sarebbe stata la causa dell'infarto che sarebbe venuto da li a poco alla giovane Felicity. La bionda seduta nei posti dietro guardava la strada davanti a lei e subito dopo la strada dietro di lei con un movimento così continuo che sembrava stesse seguendo una partita di tennis, invece stava controllando ben altro, dopo aver lasciato l'ospedale Felicity si era attenuta a quanto Oliver le aveva detto, era salita sulla macchina della polizia che puntava fuori città, Oliver invece era salito con Sara e i membri della lega sulla sua auto e aveva fatto in modo che Slade seguisse lui, purtroppo il piano non era andato come previsto, gli uomini di Slade erano comparsi e ora li stavano inseguendo cercando di far sbandare l'auto, il confine della città era ancora lontano e anche se l'avessero raggiunto non sarebbero certamente stati al sicuro.

-Stai attento! - urlò Felicity voltandosi verso la strada, davanti a loro c'era una macchina che veniva in contromano e puntava dritta verso di loro. Il ragazzo alla guida cercò di sterzare per evitare l'impatto, ma i detriti lasciavano poco spazio a quella manovra, la macchina fu colpita sul fianco dalla vettura che veniva nel senso di marcia opposto e si schianto contro un altra auto ribatata in mezzo alla strada, il colpo improvviso sbalzò Felicity dalla sua posizione facendola finire contro il vedro e battendo la testa. L'intontimento causato dalla botta rallentò i movimenti della bionda.

-Ehy... Ehy! Stai bene? - chiese allungandosi afferrando la spalla dell'uomo alla guida, l'uomo però rimase immobile riverso sulla sterzo con il cranio aperto dall'impatto.

-Dannazione... - dolorante e ancora scossa Felicity cercò di uscire dalla vettura ormai distrutta, tirò la leva dell portiera sperando che si aprisse ma quella rimase chiusa: le lamiere si erano piegate e ora era impossibile aprirla, così si dovette uscire dal parabrezza spaccato, era ancora piegata quando una figura si fermò davanti a lei.

-Felicity Smoak... - Felicity alzò il viso trovandosi davanti un uomo enorme con la divisa dell'esercito di Slade, nonostante non gli vedesse il viso c'era qualcosa in quell'uomo che le faceva paura, più paura di tutti gli altri uomini che aveva incontrato fino a quel momento.

-Non scappare, non darmi il piacere di colpirti per farti stare ferma... - l'idea di provare ad andarsene scomparve con quelle parole, se ci avesse provato l'avrebbe colpita con tutta la sua forza infischiandosene che quello l'avrebbe potuta uccidere.

-Brava... -

-Slade... - bisbigliò tremando appena.

-Allora sei veramente intelligente come dicono... - esclamò sorpreso allungando il braccio e afferrando la ragazza.

-Se le cose le vuoi fare per bene devi farle da solo... - continuò spintonando la giovane lontano dalla macchina.

-Dove è il bambino? - chiese guardando all'interno per cercare il piccolo.

-Non siamo così stupidi lui è già al sicuro, lontano da te! - rispose, anche se aveva una paura tremenda cercava di mostrarsi coraggiosa e determinata.

-Non importa sarebbe stato più divertente se ci fosse stato anche lui, ma tanto ci raggiungerà presto insieme al tuo amato Oliver e allora ci divertiremo... - Slade l'afferrò nuovamente e la trascinò via.

 

 

Oliver intanto con l'aiuto di Sara aveva portato buona parte dell'esercito di Slade giù lungo il tunnel dove Nyssa e il suo esercito li stavano aspettando, con l'unione della lega e degli agenti che Lance gli aveva dato, l'esercito sarebbe stato sconfitto velocemente.

-Oliver ci siamo. - esclamò Sara vedendo l'ingresso del tunnel, gli uomini erano dietro di loro.

-Bene allora pronta! - i due si guardarono prima di uscire dall'auto ancora in movimento, la macchina doveva schiantarsi e prendere fuoco bloccando così l'altra via che avrebbero potuto prendere gli uomini di Slade per scappare.

-Corriamo! - come avevano previsto gli uomini seguirono i due all'interno del tunnel.

-State pronti! - urlò Sara, polizziotti erano tutti nascosti tra le auto ribaltate mentre gli uomini della lega erano spostati verso l'ingresso il piano era di bloccare l'esercito in mezzo al loro fuoco incrociato così da limitare le possibili di fughe.

Lo scontro si fece subito caldo, nessuno si risparmiava, polizzioti e assassini combattevano fianco a fianco per riportare l'ordine in città, grazie all'antidoto inserito nelle frecce gli uomini di Slade cadevano a terra privati della loro forza, ora che le due squadre combattevano ad armi pari la maggioranza numerica si fece pesante per i loro nemici, uno dopo l'altro l'esercito di Slade fu annientato e ammanettato pronto ad essere portato in prigione, erano riusciti a salvare la città senza uccidere nessuno.

-Ce l'abbiamo fatta. - esclamò Sara sorridendogli, il fatto di aver vinto senza che nessuno ci rimettesse la vita le dava una piacevole sensazione dentro, si sentiva diversa dalla persona che era quando era tornata in città dopo il terremoto, si sentiva pià vicina a quella ragazzina che era scappata con Oliver tradendo la sorella, ma allo stesso tempo non era più nemmeno lei, era una persona ancora più nuova che stava a metà tra loro due, aveva finalmente trovato il suo equilibrio.

-Si! Slade ora è solo, possiamo farcela... -

-Qual'è la prossima mossa Arrow? - chiese Lance poco distante dai due.

-Ora aspettiamo che Slade si faccia vivo. - rispose con la sua voce modificata.

Slade non si fece attendere molto, erano ancora tutti nel tunnel quando l'uomo chiamò Oliver, la partita era ormai giunta al termine ed entrambi erano convinti di avere un asso nella manica.

-Arrenditi Slade, il tuo esercito è annientato, non puoi vincere... - iniziò Oliver.

-Mi arrenderò solo quando non avrò più nulla con cui ferirti... Tu verrai dove dico io... - Oliver scosse la testa come se l'uomo potesse vederlo.

-Io non... -

-Tu verrai oppure vedrai morire la tua amata Felicity Smoak... -

-Lei...-

-Non è riuscita a lasciare la città se è questo quello a cui stavi pensando.... Ora Oliver è arrivato il momento di finire questo gioco... -

 

***

Il posto scelto da Slade era la vecchia centrale idrica di Starling City, quello era il posto giusto dove concludere tutto, la centrale idrica era ormai abbandonata, il terremoto ne aveva distrutta buona parte, Oliver percorreva i corridoi stretti silenziosamente, voleva avvicinarsi più possibile a Slade prima che lui si accorgesse della sua presenza.

-So che sei arrivato... Ti ricordi? Sono stato io ad insegnarti tutto quello che sai! - la voce di Slade rimbombava per la grande stanza dandogli la sensazione che l'uomo fosse ovunque, non avrebbe potuto fare affidamento sul suo udito per individuarlo.

-Non rispondi? Bravo, vedo che alcune cose le hai imparate... ma se vuoi che la testa della tua geniale ragazza rimanga attaccata al resto del corpo ti conviene uscire all'oscoprto! - urlò Slade. Oliver li aveva finalmente trovati, dalla sua posizione poteva scorgere Salde e Felicity bloccata tra le sue braccia con la spada alla gola, in tutto quello però non riusciva a vedere Hope, la bambina non sembrava essere li. Oliver uscì dal suo nascondiglio con l'arco in mano e la freccia inccoccata pronta per essere lanciata contro Slade.

-Non farlo, Shado non avrebbe voluto questo! - provò a convincerlo Oliver, sapeva che qualunque cosa lui avesse detto sarebbero state parole sprecate, Slade era completamente impazzito tutti quegli anni immerso nella sua allucinazione lo avevano ormai discostato in modo permanente dalla realtà, ma doveva provarci, davanti a lui c'era pur sempre l'uomo che gli aveva insegnato a sopravvivere e che gli aveva salvato diverse volte la vita sull'isola.

-Tu non pronunciare il suo nome! Non ne sei degno! -

-Slade non pensavo che l'avrebbe uccisa... -

-Tu hai preferito salvare Sara, tu hai sacrificato Shado per Sara e io non ti perdonerò mai per questo, ti farò soffrire come mai hai sofferto fino ad ora. - il sorriso maligno che si formò sulle labbra di Slade spaventò Oliver, quell'uomo aveva qualcosa di veramente diabolico in mente.

-Avrei preferito avere qui tutta la famiglia, ma purtroppo ho dovuto delegare, se si vuole qualcosa di fatto come si deve lo dice anche il detto, bisogna farlo da soli...-

-Cosa stai dicendo? -

-Avevo mandato Walter a prendere i tuoi figli... ma nonostante avesse il bambino in pugno l'ha lasciato li rincorrendo solo la bambina... errori come questi ti fanno perdere la testa... letteralmente! - commentò Slade indicando una barra di ferro spezzata dove infilata c'era la testa di Walter, Felicity urlò per l'orrore, Oliver rimase immobile, Slade sapeva dunque che sia Hope che Robert erano figli suoi, ora era molto più spaventato per le sorti della figlia che ancora non riusciva a vedere.

-Ti vedo ansioso, stai per caso cercando qualcuno di preciso? - la voce sarcastica e maligna di Slade esprimeva gioia e allegria, come se non avesse aspettato altro che quel momento.

-Io... - iniziò esitante Oliver, guardò Felicity che immobilizzata tra le braccia di Slade lo guardava preoccupata, il loro piano non stava andando come previsto:

Oliver aveva portato Felicity a casa sua, qualche giorno prima si era accorto di alcune telecamere posizionate sicuramente da Slade per controllare quello che succedeva in casa, visto la posizione di una delle telecamere era possibile che l'uomo sapesse che Hope e Robert erano figli suoi, quando aveva discusso con sua madre infatti era proprio davanti a una delle telecamere. Visto gli eventi e visto che il loro piano di portare la loro famiglia fuori città era miseramente fallito aveva trovato un alternativa.

Dopo la scenetta messa su nel salotto di casa Queen per Slade, Oliver e Felicity erano usciti, Felicity stava cercando di capire cosa avesse in mente il ragazzo, l'aveva presa e portata li senza dirle niente e ora non capiva perché di quel discorso.

-Mamma! - l'urlo eccitato di Robert la sorprese era rimasta che sarebbero andati a prenderli all'ospedale, perché allora erano tutti li.

-Qualcuno vi ha visto? - chiese Oliver a Sara, la quale scosse la testa.

-Nessuno tutto secondo i piani. - Sara sorrise a Felicity, la giovane si trovò gelosa dell'amica, lei era a conoscenza del piano di Oliver, mentre lei non aveva idea di cosa avesse escogitato il ragazzo.

-Nyssa: un paio dei tuoi uomini staranno qui con loro a difenderli in caso arrivi Slade, noi invece andiamo come stabilito. -

-Felicity? Ecco perché di tutto questo casino, è colpa sua vero? E' colpa del vigilante se hanno preso Hope! - sibilò arrabbiata la madre, Felicity avrebbe preferito buttarsi nuovamente giù dall'aereo col paracadute piuttosto che affrontare quella conversazione.

-NON CI CREDO E' ARROW!! MAMMA SEI MITICA!! - urlò Robert correndo verso l'uomo incappucciato che gli dava le spalle, Oliver stava ascoltando la conversazione, sapeva di essere un vigliacco non intervenendo ma aveva paura che Robert potesse scoprire che in realtà Arrow era suo padre.

-Robert! Non andare da lui! - Stesy bloccò il bambino afferrandolo per il braccio e tirandolo vicino a se scoccando un occhiata sospettosa a Oliver e alle persone che erano li attorno.

-Si può fidare di Arrow ha fatto solo del bene per questa città. - intervenne Lance sperando di migliorare la situazione.

-Noi due poi paremo signorina! - sibilò la donna, lo sguardo che le aveva lanciato non prometteva niente di buono, Felicity si sentiva come una bambina ripresa davanti ad un gruppo di adulti, perché sua madre doveva sempre farle fare quelle figure tremende.

-Dopo, ora però andate giù c'è anche Thea. - la donna se ne andò seguendo alcuni uomini che l'aspettavano; usando l'ingresso secondario Robert e Stesy scesero direttamente nelle cantine di villa Queen.

 

Slade tirò Felicity indietro con lui, Felicity era troppo intontita e spaventata per reagire, guardò Oliver sperando che lui sapesse cosa aveva in mente, Oliver si spostò seguendo i movimenti dell'uomo cercando di vedere cosa stesse facendo: Slade aveva ancora un baccio attorno al collo di Felicity, mentre l'altro era allungato e teneva qualcosa avvolto in un telo nero.

-Sorridi Oliver, questo è il mio regalo per te. - lanciò il fagotto verso Oliver, mentre volava il telo nero si aprì rivelando il contenuto nascosto all'interno.

-NOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!! - l'urlo di Felicity rimbombò per la struttura disabitata, sentì le gambe cederle sarebbe finita a terra se non fosse stata per la presa di Slade che salda le impediva di muoveri.

-Non ti proccupare presto la raggiungerai...-

Il corpo era a terra in una posizione totalmente innaturale, i capelli biondi erano macchiati di rosso, mentre gli occhi erano cerchiati di sangue come se lo avesse lacrimato.

-NO! NO! NO! - urlò ancora Felicity cercando di divincolarsi così da poter correre verso il corpo che inerte giacieva a terra.

-Non è stata capace di metabolizzarlo... - commentò cattivo, la concentrazione di Slade era tutta su Oliver, l'idea di essere riuscito a portargli via una cosa così importante lo stava riempiendo di gioia e non si accorse che Felicity furiosa per quello che era successo stava per reagire.

Felicity sfilò la siringa con l'antidoto dalla tasca e la conficcò con forza nel collo di Slade che impreparato non riuscì a difendersi.

-Tu maledetto! - urlò lei, prima che Sara e gli altri intervenissero e bloccassero l'uomo, Slade era neutralizzato sarebbe stato imprigionato, tutto era finito, solo non era andato come volevano loro.

 

-Oliver? - Felicity era andata dal ragazzo tirandolo vicino a se, in quel momento erano tutti impegnati in qualcosa e nessuno avrebbe fatto caso a quello che si stavano dicendo.

-Che accidenti sta succedendo? -

-Hai ragione tu, non è con un omicidio che risolverò la situazione... Ho bisogno del tuo aiuto. - Oliver diede alla ragazza una siringa con l'antidoto, con quel gesto Oliver le stava danto il compito di chiudere quel capitolo della sua vita, stava danto a lei l'arma con cui mettere la parola fine a tutto quello.

-Io...-

-Fidati di me, non lascierò che ti accada nulla, verrò a prenderti e salveremo Hope insieme. -

-Mi fido di te. -

 

Continua...
 

Eccoci qua, come aveva annunciato ecco la morte che tutti aspettavate, o meglio non aspettavate, ma sono dettagli..
Felicity aveva l'asso nella borsa! xD
Walter è Morto siete contenti?
RObert ha visto Arrow e pensa che la madre sia un mito, Stesy non è d'accordo con lui per fortuna c'è Lance che prova a mediare.

Ormai siamo veramente alla fine il prossimo capitolo è l'epilogo colgo l'occasione per ringraziarvi tutti, soprattutto ringrazio quelli che recensiscono ogni capitolo, siete stati dei fedelissimi! ma ringrazio tanto anche chi ha messo la storia tra le seguite/ ricordate / preferite, scivere e vedere che quello che creo è apprezzato mi riempie di gioie siete veramente fantastici!!

un bacione spero a mercoledì con l'epilogo
MiaBlack
   
 
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