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Autore: styvlinsonaf    25/01/2015    2 recensioni
Erano mesi che lo sognava, sognava di baciarlo, sognava che questo gli facesse una dichiarazione d'amore e una volta aveva persino sognato il loro matrimonio.
Eppure per lui, il matrimonio era una cosa stupida, che non serviva a niente.
Se due persone si amavano lo facevano e basta, senza bisogno di conferme, a suo parere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MY FRIENDS WON'T LOVE ME LIKE YOU DO

Il cuore di Sherlock batteva forte e le gambe cedevano. Le sue mani erano ai lati del viso -perfetto, a suo parere- di John Watson, le braccia di quest' ultimo gli circondavano il collo, mentre premeva le labbra contro le sue.
Era tutto così perfetto e Sherlock davvero non poteva desiderare altro, non aveva mai desiderato altro con così tanta intensità.

Sherlock si svegliò, confuso.
Gli ci volle qualche minuto per capire di essere sveglio, poi si rese conto.
Aveva sognato di baciare John, di nuovo.
Erano mesi che lo sognava, sognava di baciarlo, sognava che questo gli facesse una dichiarazione d'amore e una volta aveva persino sognato il loro matrimonio.
Eppure per lui, il matrimonio era una cosa stupida, che non serviva a niente. 
Se due persone si amavano lo facevano e basta, senza bisogno di conferme, a suo parere.
Si era rassegnato ormai da tempo al fatto di essere completamente, pazzamente, profondamente innamorato di John Hamish Watson.
Proprio lui, Sherlock Holmes, lui che non aveva un cuore, -o almeno così tutti credevano, lui compreso- si era innamorato di John Watson.
Ma Sherlock, ovviamente, non aveva neanche la minima intenzione di confessare al Dottor Watson quello che provava per lui.
Questo, infatti, aveva confermato più volte, a parole e non, di non essere minimamente interessato a Sherlock. Per esempio, Mrs. Hudson continuava a sostenere che loro due fossero una coppia, e le persone in generale li scambiavano spesso per una coppia, così lui continuava a dire "Non sono gay", "Non è il mio ragazzo".
E aveva anche confermato tutto ciò, mettendosi con una nuova donna quasi ogni settimana.
Erano così tante che Sherlock non riusciva a ricordarne i nomi, se non di una o due, non che fosse importante, comunque.

Era sera ormai, e John ancora non era tornato, probabilmente si stava divertendo con la sua fidanzata.
Sherlock stava peggio di quanto dava a vedere per tutta quella storia.
Era innamorato davvero, lui amava John Watson.
I suoi pensieri vennero interrotti dallo sbattere della porta, e dalla vista di John, che sembrava più rilassato del solito.
Probabilmente era appena tornato da uno dei suoi numerosi appuntamenti, si disse Sherlock.
-Ehi- disse entrando nella stanza
-Come mai sei così rilassato?- domandò Sherlock
-Mi sono fidanzato. Forse starai pensando "E con questo?" perché sono consapevole del fatto di cambiare donna troppo spesso, ma va avanti da due mesi, e sto cercando di impegnarmi, non è bellissimo, Sherlock?-
-Fantastico- mormorò Sherlock a denti stretti, sarcasticamente
-C'è qualcosa che non va?- chiese il dottore
-Ehm...cosa? No! Certo che no! Anzi, sono felice per te, se dura da due mesi deve essere davvero una cosa seria!-
-Sherlock, non scherzare, sto cercando di impegnarmi.-
Sherlock non ne poteva davvero più di tutto questo.
Continuare a sentire tutti quei discorsi su quanto fossero bellissime tutte quelle donne, mentre il centro di tutti quei discorsi avrebbe voluto essere lui.
-Senti John, io non ti sto proibendo di impegnarti con qualcuno, anzi sono felice che tu lo faccia, perché non ne posso davvero più di vederti con una nuova così spesso.- E questo era vero, maledettamente vero.
- Ti sto solo dicendo, John, che è inutile impegnarti se lei non ti piace davvero. Se pensi che sia quella giusta allora fai quello che vuoi, non sarò certo io a proibirtelo.
Ma se esci con lei per qualche altro motivo che non c'entra niente con l'amore allora devi smetterla John, devi smetterla di illuderla e dirle chiaro e tondo che non provi niente.-
Sherlock, a questo punto, era quasi tentato di confessare a John tutto quello che provava per lui, dei suoi sogni, di tutto.
Ma non lo fece.
Non ancora.
Sherlock era stanco, non sarebbe riuscito a sopportare un rifiuto in quelle condizioni.
Così, prima che il Dottore potesse ribattere, Sherlock annunciò che sarebbe andato a dormire, e uscì dalla stanza, lasciando da solo John.

La mattina seguente, John non sarebbe uscito con nessuno, non gli andava. Aveva solo voglio di stare a casa, sulla sua poltrona e non fare niente.
Sherlock quella notte non aveva dormito, se non per poche ore.
Era stato per la maggior parte del tempo a rigirarsi tra le coperte, poi aveva deciso che il mattino seguente avrebbe confessato i suoi sentimenti a John.
Allora a quel punto, si mise a pensare a cosa avrebbe potuto dirgli, scervellandosi per trovare le parole adatte ad esprimere tutto quello che l'uomo gli faceva provare.
Sherlock entrò nella stanza, deciso.
Non diede neanche il tempo al Dottore di dargli il buongiorno che iniziò a parlare.
-Senti, John, volevo dirti una cosa...probabilmente lo avrai già capito da un po' e io John davvero non so come sia potuto succedere, a dire il vero non so neanche quando sia successo tutto questo.
Avrai notato che sorrido sempre quando le persone ci scambiano per una coppia, e quando la Signora Hudson ci dice che siamo innamorati non ribatto mai.
Io davvero non lo so, cosa mi sia preso, so solo che mi sono innamorato di te, John Watson, e che non posso farci niente.- Disse tutto velocemente, come se avesse paura che John sarebbe potuto uscire dalla stanza nel bel mezzo del suo discorso.
Sherlock non sapeva cosa aspettarsi.
Certo, si sarebbe aspettato che l'uomo rimanesse lì fermo immobile, si sarebbe aspettato che gli tirasse uno schiaffo, si sarebbe aspettato che se ne andasse.
Ma mai, mai, si sarebbe aspettato quello che successe davvero.
John rimase fermo qualche secondo, poi decise.
Si avvicinò lentamente a Sherlock fin quando i loro visi non furono a pochi centimetri di distanza, tanto vicini che entrambi potevano sentire i respiri dell'altro.
Sherlock non fu in grado di pensare a quello che aveva appena detto, che le labbra di John furono sulle sue.
Era appena uno sfiorarsi di labbra, ma Sherlock riuscì finalmente a capire cosa intendessero le persone con "farfalle nello stomaco".
L'aveva sempre trovata un'affermazione stupida, era totalmente illogico che stare con una persona potesse farti provare certe cose.
Invece, ora capiva.
John si staccò con la stessa lentezza con cui si era avvicinato, e i due si guardarono davvero negli occhi per quella che era, forse, la prima volta.
-Ti ce ne è voluto, di tempo-
-Cosa?-
-Per dichiararti, Sherlock.-
-John, tu sei....innamorato di me?-
- Una cosa che non sei riuscito a capire in cinque minuti, ti facevo più intuitivo.-
-Ma...la tua fidanzata?-
-Non me ne frega assolutamente niente di lei, Sherlock. 
In caso non lo avessi capito, esco con tutte quelle donne solo per farti ingelosire, o per provare a dimenticarti. Ma non ci riesco.-
Sherlock Holmes era confuso, Sherlock Holmes era confuso sul serio, e questa era una cosa che lui non si sarebbe mai aspettato.
Ma una cosa che non si sarebbe mai aspettato davvero, era il fatto che John Watson, nonché l'uomo dei suoi sogni, fosse innamorato di lui.
-John-
-Si?-
-Dammi un pizzicotto-
-Cosa?- 
-Ho detto...dammi un pizzicotto. Ho sognato questo momento così tante volte, John, e non avrei mai pensato che si sarebbe potuto trasformare in realtà.-
John sorrise, e Sherlock si ritrovò a pensare a quanto fosse bello il suo sorriso, mettendosi a fissare le piccole rughe che gli si formavano sempre sotto gli occhi, rimanendo incantato.
-Un bacio va bene lo stesso?-
-Mmh...affare fatto-
E Sherlock baciò John, sentendo le labbra morbide dell'altro proprio sopra le sue, e decise che non ne avrebbe mai avuto abbastanza.

ANGOLO AUTRICE
Questa è la mia prima os e la mia prima Johnlock in assoluto, quindi non siate troppo cattivi ew. Se volete lasciate un recensione e fatemi sapere cosa ne pensate, baci.
  
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