CAPITOLO 1

Nella vita molte persone vanno e vengono, ma certe se ne vanno per sempre e se quella persona è stata importante nella tua vita fa molto male.
Io,nella mia vita,nella mia adolescenza,nei miei  16 anni persi mio padre, un pilastro della mia vita. Ma la vita va avanti..e oggi è esattamente un anno dalla sua scomparsa.
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"Kevin,al volo!" gridava mia madre mentre lanciava il panino a mio fratello.
Scesi le scale e trovai sempre la stessa storia,Kevin che ascolta musica  e gli altri tre miei fratelli che litigano per l'ombrello e poi c'è mia madre che grida di far presto: le uniche femmine in famiglia siamo noi due e poi i miei 4 fratelli.
"Melanie!", ha usato il mio nome per esteso..guai in arrivo. "Devo fare un favore a una mia amica dell'assistenza sociale,per una settimana un ragazzo starà da noi"
"Cosa?" gridai ma fui subito fermata dallo sguardo freddo di mia madre. "Va bene"  dissi e me ne andai in palestra.
Iniziai con le prime 50 flessioni.."un altro" pensai..57.."mia madre è troppo buona"..76.."non capisce però"..100.
Già mia madre non capisce, 5 figli e con lei siamo in 6 sotto lo stesso tetto. E andiamo avanti solo grazie ai soldi che Kevin vince alle schedine,all'assicurazione di mio padre che è solo per i primi 5 anni e,poi grazie ai soldi che vinco dalle gare. Faccio box da 4 anni e mio padre sarebbe fiero del traguardo che ho raggiunto: "Campionessa del Texas anno 2014/2015".
"Ragazza mia,buongiorno." era Claudio,campione di box, ma soprattutto il mio allenatore da sempre,è come uno zio per me.
Iniziammo subito ad allenarci per tre ore,in cui parlammo del più e del meno. Mi cambiai nello spogliatoio e ritornai a casa. Passai il pomeriggio a studiare chimica finchè non torno mia madre dal lavoro. Per la carriera,dovevo studiare il pomeriggio e lei,per guadagnare un po di più doveva lavorare più di 10 ore: lavora come assistente sociale. 
"Ragazzii!" chiamò mia madre da sotto. Sbuffai e scesi.
Mia madre era sotto,con affianco un ragazzo bellissimo: "Ragazzi,lui è Gaz,starà con noi per un bel pò"
Ero incantata,moro,occhi azzurri,alto, muscoloso e di sicuro doveva praticare basket per la felpa della squadra del paese.
"Loro sono i miei figli, i tre gemelli e Kevin e Melany,entrambi diciassettenni. Per qualunque cosa puoi chiedere a loro due." concluse mia madre indicandoci.
Gaz mi fece un sorriso e ricambiai. "Che bella cosa che sarà" pensai ironicamente e lo stesso pensò mio fratello che mi guardava.