25/01/2015
1 recensioniAttenzione: la storia si ambienta nella Beacon Hills post quarta stagione, per chi non ha l'ha ancora vista sconsiglio di leggerla per qualche spoiler che è contenuto in quasi tutti i capitoli poichè per la corretta narrazione di questa serie devo far forza su alcune scene della quarta stagione.
Ci sarà un personaggio della quarta stagione che avrà fatto si e no la comparsa in 3 episodi e sarà anche il mio protagonista maschile che farà la comparsa nel 2 capitolo.
Buona lettura, Siria.
WOLF WATCH
Tre cose non possono essere nascoste a lungo: il sole, la luna e la verità.
1. Coach’s Marriage
Il capitolo è stato betato da Rosenrot Osbourne
Negli ultimi anni, a Beacon Hills, erano successe cose parecchie strane.
Melissa McCall stava ripensando ai kanima, oni, licantropi, banshee, kitsune e addirittura coyote mannari, che avevano spezzato la normalità della piccola cittadina.
Accarezzava i capelli di Scott, che si era addormentato sul divano; molte cose erano cambiate. Suo figlio oramai era un uomo, un Alpha vero e proprio, era da tanto che non lo vedeva così rilassato, senza che arrivasse una chiamata all’improvviso che dichiarava il decesso di qualcuno.
Allison era morta e con lei un pezzo del cuore di Scott, ma Kira, la kitsune, lo rendeva felice e Melissa era decisamente sollevata che almeno il padre di questa ragazza non fosse un cacciatore.
Tutto era perfetto, tanto che Melissa sapeva bene che nel giro di pochi mesi sarebbe successo qualcosa... Ma voleva godersi quegli attimi con suo figlio a casa.
Araya Calavera era stata ben chiara quando Scott era andato a cercare Derek in Messico: “Allorchè morderai un’innocente, verrò a bussare alla tua porta.” lo aveva minacciato.
Infatti, temeva. Perché il giorno delle selezioni per la squadra di lacrosse, un ragazzo si era distinto nel giocare, Liam; e Scott non era più sicuro del suo ruolo di capitano.
Stiles pensava che il nuovo arrivato fosse un licantropo e i due lo avevano messo alla prova. Ma durante l'allenamento Liam si era fatto male, dopo uno scontro corpo a corpo sul campo con Scott e si era ritrovato a terra con una caviglia rotta. Scott dispiaciuto, aveva portato Liam all’ospedale ma nella struttura si aggirava un Wendigo ferito e affamato, che inseguì e ferì il nuovo arrivato. Ovviamente salvato prontamente da Scott, che vedendo la ferita, aveva capito che il ragazzino era tra la morte e la vita, così aveva deciso di morderlo e di conseguenza, di salvargli la vita.
Liam si era decisamente ripreso dall’episodio. Era un Beta, era anche il più piccolino del Branco, aveva sedici anni appena compiuti ed era un’enorme responsabilità poiché di suo aveva da gestire la rabbia, e a scuola poi capitava di certo che qualcuno lo stuzzicasse. Per cui toccava a Scott tirarlo fuori dai guai; era ancora all'inizio della fase “sono un licantropo”, erano passati circa quattro mesi e quattro lune non bastavano, ci voleva tempo prima di riuscire ad acquisire il controllo dei suoi poteri.
Fra due settimane stava per iniziare la scuola. Scott e Stiles si tuffarono a casa di Lydia per farsi aiutare con i compiti estivi arretrati. Ad un certo punto, mentre i due ragazzi erano completamente indaffarati a scrivere senza sosta e Lydia che era intenta a messaggiare e controllare se sè stessa allo specchio ogni tanto, arrivò a tutti i presenti una mail dal Coach Finstock:
Abbiamo il piacere di invitarvi al nostro matrimonio che si celebrerà il ... alle ... presso ... Vi aspettiamo!
Anita Desai e Bobby Finstock .
Cosa?
Tutti e tre staccarono lo sguardo dallo schermo e si fissarono a lungo, stupefatti.
-Qualcuno ha seriamente il coraggio di sposare quel matto?- sbottò Stiles sconcertato.
Scott rise felice, rileggendo l’invito: -Ragazzi ma che figata! Sarà l’evento dell’anno!-
Mentre l’unica preoccupazione di Lydia era il cosa mettersi, Stiles sconvolto scuotè la testa: -No, non ci credo, mi rifiuto di accettare l’idea che una donna abbia trovato il Coach attraente.-
Il Branco vestito di tutto punto si era diretto verso la location della cerimonia: una bellissima villetta bianca circondata da un verde prato ben curato.
All’entrata vi era una ragazza, non una ragazza qualsiasi, bensì la figlia della futura moglie del Coach. Con un vestito dal color rosa chiarissimo, osceno tra l’altro; Emily Desai, era stata obbligata da sua madre ad accogliere gli invitati e a presentarsi ai suoi futuri compagni di scuola poiché Bobby aveva invitato la squadra di lacrosse della scuola che allenava e alcuni suoi alunni della classe di Economia.
Cercava di trattenersi dallo sbuffare continuamente, le faceva male la mascella a furia di ripeter ogni tre per due la stessa frase: “Come vi chiamate?” per poi continuare con un “Oh, piacere, io sono Emily, la figlia della sposa”, e le signore gentilissime la riempivano di complimenti.
Alzò la testa dalla lista degli invitati quando si era accorta di un gruppo di ragazzi vestiti in modo impeccabile, avvicinarsi a lei.
Si aggiustò una ciocca di capelli dietro l’orecchio. -Buongiorno, voi siete?- chiese con un sorriso zuccheroso.
Una ragazza dai capelli biondo fragola avanzò. -Lydia Martin e loro sono Stiles Stiliski, Scott McCall, Malia Tate, Kira Yukimura e Liam Dunbar- li presentò uno ad uno.
"Hanno delle facce simpatiche" pensò lei, dopodichè li segnò presenti sulla sua lista e si presentò.
-Comunque io sono Emily, la figlia della sposa- sorrise mentre allungava la mano a tutti.
Gli occhi di quella che doveva chiamarsi Kira si illuminarono. -Oh bene! Vorrà dire che saremo compagne di scuola!-
Emily annuì con energia, sorridendo.
Fortunatamente la cerimonia era stata molto breve. La madre di Emily aveva indossato un fiabesco vestito bianco, i capelli raccolti in una treccia elegante, mentre il Coach aveva inaugurato un’abito scuro e scarpe lucide. Ma i capelli erano un disastro, aveva raccontato Emily. Lei stessa aveva provato a tenerglieli a bada con del gel e con un pettine, ma non volevano sentire storie. Quando lo perdeva di vista per un attimo, i capelli tornavano a sparare in tutte le direzioni.
Si era ritrovata a vagare con il suo piattino in mano ma non aveva idea di dove sedersi. Il tavolo degli sposi era pieno e sua madre non aveva messo i segnaposti, poi però in cuor suo, Kira l’aveva chiamata e si era messa a chiacchierare con quel gruppo di ragazzi.
-Emily!- urlò sua madre correndo verso di lei, con il suo pomposo vestito bianco. Poi si bloccò vedendo sua figlia che chiacchierava con dei suoi coetanei.
-Oh, vedo che hai fatto amicizia! Io sono Anita, tu devi essere il figlio dello Sceriffo Stilinski- disse a Stiles mentre gli allungava la propria mano. -Gli assomigli molto.- Il ragazzo sorrise annuendo e due tenere fossette spuntarono sulle sue guance sbarbate.
-Mamma loro sono: Scott, Malia, Lydia e Liam- informò lei, indicandoli uno alla volta. Sua madre prese una sedia con l'intenzione di parlare tranquillamente con i ragazzi, poi si alzò e si scusò dicendo che doveva andare dagli altri ospiti.
-Trattatela bene, non è brava a fare nuove amicizie.- fece un’occhiolino e poi corse via.
-Che tipo, tua mamma.- confessò Lydia divertita.
Tutti al tavolo stavano osservando divertiti Emily sprofondare dall’imbarazzo, mentre la sua pelle ambrata cominciava ad arrossarsi sulle guance, era buffa.
Il resto della serata lo avevano passato sul cosa avevano cosa avevano fatto durante le vacanze estive, ed Emily aveva narrato loro qualche aneddoto divertente sui preparativi del matrimonio.
Era simpatica, non era molto alta e le era toccato indossare un orribile vestito rosa per giunta. Aveva i capelli bruni con qualche riflesso castano e la carnagione scura. Nonostante non somigliasse per niente ad Allison, a Scott gli ricordava ella nei modi di muoversi, nel sorridere sempre in maniera timida e aveva notato che si spostava continuamente i capelli dietro l’orecchio.
A Kira invece le ricordava se stessa prima di incontrare Scott e tutti i suoi amici.
Emily sembrava agitata all’idea di iniziare a studiare nella loro scuola. In effetti, c’era da dire che in tre giorni su sei, nella Beacon Hills High School accadeva qualcosa di sovrannaturale, ma Scott l’aveva tranquillizzata, dicendole di rivolgersi pure a loro se aveva bisogno di una qualsiasi cosa.
Forse aveva sbagliato ad avvicinarla in quel contesto, era pericoloso essere un amico del Branco soprattutto se non avevi qualche potere paranormale. Ma Scott covava un po' speranza, erano passati mesi ed era tutto tranquillo. Niente e nessuno sembrava voler minacciare la pace che regnava finalmente, dopo tempo, sulla cittadina.
Infondo Scott aveva bisogno che dentro il loro gruppo ci fosse qualcuno di normale, qualcuno di umano.
Angolo Autrice:
Buon pomeriggio prima di tutto, se siete arrivati fino alla fine, vi ringrazio.
Il capitolo è stato betato da Rosenrot Osbourne *tanti tanti applausi*
Introdurre nella storia una ragazza umana era di mia priorità, dopo la morte di Allison, e volevo facesse anche un po' di compagnia a Stiles e che fosse una coetanea di Liam ma questa, è un'altra storia.
E niente, spero che vi abbia incuriosito e che lascerete un commento per dirmi cosa ne pensate della mia idea.
Un bacio, Siria. xx