THIS IS MY PLANET
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Osservň con occhi sgranati il cielo tetro, nero grazie ad un potere che ben conosceva, ma che non spettava a lui.
Dinnanzi a sé si estendevano rocce e monti che mai aveva visto prima, ma che avevano un aspetto famigliare. Lui si immaginava di camminare tra l’erba di quel bizzarro colore azzurro, sentendo l’odore di Agissa che neanche avrebbe dovuto conoscere. Misto, purtroppo, all’olezzo di sangue e di battaglia, di distruzione.
La sua mente rievocava ricordi che nemmeno gli appartenevano, ma che sentiva parte di sé.
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“Statemi bene a sentire… siamo su un Pianeta chiamato Terra”
Finalmente… sono a casa.
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FINE
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