Smile,
fascinate, kill
“Ci
sono solo tre regole
che devi tenere a mente
se vuoi vincere
gli Hunger Games: sorridi, affascina, uccidi.”
Sorridi.
È
questo che ti ripeti mentre sali sul palco e guardi la
folla davanti a te. Ammicchi leggermente alla telecamera che zumma sul
tuo
volto. Il perfetto Favorito, sicuro di sé e impassibile,
come se quello per cui
ti prepari da tutta la vita non fosse altro che una scampagnata della
domenica.
Continui a sorridere anche quando arrivi a Capitol e scendi dal treno,
circondato dai Capitolini che gridano il tuo nome. Probabilmente ti
verrà una
paresi al volto, ma resisti finchè non entri nella struttura
del centro. Appena
sei lontano dall’attenzione generale il sorriso si sgretola
come neve al sole.
Affascina.
Testa
alta, sguardi ammiccanti e abiti succinti. Mentre
sfili sul carro del Distretto ti sembra di essere un pezzo di carne
esposto ai
leoni. Quello è il prezzo per la gloria, ti hanno detto, e
finchè udirai i
Capitolini strillare il tuo nome andrà tutto bene.
È dal loro desiderio, dalla
voglia di averti per loro, che dipende la tua vita. Diventa il loro
sogno
proibito, l’ossessione che li tiene incollati allo schermo,
ignora quell’idea
che ti ronza nella testa, convinciti che non sei solo il loro trastullo
sessuale
del momento. Entra nella loro testa, se ci riesci persino nel loro
cuore, ma
non aprire mai il tuo. Sei un Favorito, devi solo fingere, nulla di
più.
Uccidi.
Questa
è la regola d’oro, la più importante,
quella che ti permetterà
di uscire vivo dall’Arena. La prima volta esiti,
perché c’è differenza tra il
centrare un bersaglio fatto di fredda plastica e uno di carne e sangue.
La
seconda ti viene già più facile. La terza
è naturale come respirare. E poi
perdi il conto finchè non rimani solo tu e il tuo
avversario. È tutto così
veloce che non ti rendi nemmeno conto del rumore del cannone che
sancisce la
tua vittoria. Vincitore, assassino … le due parole si
sovrappongono fino a
confondersi. Sei l’uno o l’altro? Probabilmente
entrambi, ma si può biasimare
qualcuno che uccide per sopravvivere? Chiameresti assassino il leone
che uccide
la preda? No, e i Favoriti sono i leoni in mezzo alle semplici prede
degli
altri Distretti.
Urla.
Nessuno
ti ha mai parlato di questo. Incubi, tachicardia e
senso di colpa sono cose che non dovevano essere comprese nel pacchetto
del
Vincitore. E allora continui la tua sceneggiata, perché i
Giochi non finiscono
una volta usciti dall’Arena, perché forse sarebbe
stato meglio morire lì dentro
che vivere in questo modo. Comincia la 75th Edizione e il ciclo
ricomincia.
Sorridi,
affascina, uccidi.
[437
parole]
Spazio
autrice:
Questa
flash mi è uscita spontanea, scritta in circa dieci minuti,
perché l’ispirazione
si era impadronita di me e non ho saputo dirle di no. Non
c’è un vero e proprio
protagonista, perché ho dato per scontato che fossero i
pensieri di un
qualsiasi Vincitore di un Distretto Favorito. Ci credo poco
all’idea di
assassini a sangue freddo incapaci di provare compassione o
pietà, perché dopotutto
sono adolescenti ed esseri umani … dubito che i Favoriti
fossero tutti
sociopatici, piuttosto sono fermamente convinta che volessero
e dovessero mostrarsi
così. Che dire, spero che la flash vi sia piaciuta e che
vogliate farmi sapere
che ne pensate. Alla prossima.
Baci
baci,
Fiamma
Erin Gaunt