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Autore: Ystava    27/01/2015    1 recensioni
Ambientata dopo la 2x09, senza tener conto della 2x10.
Clarke cerca di fare chiarezza nei suoi sentimenti.
{One Shot - Bellarke}
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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bellarke1
Ambientata dopo la 2x09, senza tener conto della 2x10.

- Forza e debolezza -

"Ti prego, Octavia. Devi dire a Bellamy di venire qui. Devo parlargli."
La ragazza Blake abbassò lo sguardo. Voleva proteggere suo fratello da quello che Clarke avrebbe potuto dirgli, ma ripensò a tutto ciò che lei stessa aveva subìto per essere protetta anche quando non voleva e non ne sentiva il bisogno. Non riuscì a rispondere, perchè qualcuno la interruppe.
"Non verrà" disse Lincoln. Octavia lo guardò sorpresa, e così anche Clarke. "Clarke, lui non desidera altro che parlarti, ma quel ragazzo non è stupido, e tiene a te quanto tiene a Octavia. Per quanto lo desideri, non verrà a parlarti. Vuole proteggerti."
Clarke non si fece impressionare. Guardò la sorella di Bellamy. "Allora dovrai mentirgli."
Lincoln sospirò. Passò qualche istante prima che Octavia rispondesse, ma non lo fece a malincuore. "D'accordo."

Da quanto tempo Bellamy non andava alla navicella con cui era atterrato sulla Terra? Pochi giorni, in realtà, ma sembrava passata una vita. L'ultima volta che erano stati lì, Finn era ancora vivo. Dovevano proteggerlo, dovevano salvarlo. Anche mentre cercava di difenderlo, Bellamy sentiva che era tutto inutile. Sapeva che tutta quella storia non sarebbe finita bene, eppure nemmeno per un istante aveva esitato nell'aiutare l'amico.
Amico... erano davvero stati amici, lui e Finn? Da quando aveva lasciato l'Arca, tutte le definizioni erano diventate confuse. Potevano essere definiti amici i compagni con cui combatteva? I ragazzi che lo seguivano, che rispettavano le sue decisioni? Si poteva dire di amare una ragazza senza averla mai sfiorata, mai baciata? Ultimamente Bellamy aveva smesso di pensare alle definizioni, e agiva solo in base a quel che sentiva, a quel che provava. E questo è il ringraziamento... per citare sua sorella. A proposito...
"Octavia? ...Lincoln?" chiamò, mentre con una mano trasferiva il fucile dietro le spalle, tenendolo comunque pronto ad essere imbracciato, e con l'altra scostava la tenda della navicella.
Si aspettava di trovare sua sorella e il terrestre, invece vide Clarke.
Era seduta per terra, le braccia che tenevano strette le gambe, i capelli biondi in disordine, il viso asciutto. Ma dagli occhi si capiva che aveva pianto.
Il ragazzo si irrigidì un momento. Le ultime parole che aveva sentito dalla ragazza erano state Buona fortuna. Poi era sparita per discutere dell'attacco al Monte Weather con Lexa. La partenza per la missione era imminente, stava per andare incontro alla morte, o peggio, e i dettagli sul piano li aveva ricevuti da Lincoln e Indra. Da loro, non da lei. Ma in fondo anche lui si era tenuto alla larga. Voleva darle spazio, non voleva scombussolarla.
Distolse lo sguardo. "Ho fatto una copia della mappa. Ti restituisco la tua, potrebbe servirvi." Tirò fuori un foglio spiegazzato dalla tasca e allungò il braccio. C'erano ancora parecchi metri tra loro, ma lui non osò fare un altro passo. Avrebbe voluto guardarla, o dire qualunque altra cosa. Chiedere spiegazioni per il brusco cambio di comportamento, ad esempio. Lui voleva andare in missione per salvare i loro compagni. Voleva che lei fosse d'accordo. Ma voleva anche che a Clarke importasse della sua vita. Non voleva che lei lo considerasse una debolezza, voleva che lei lo considerasse la sua forza.
"Ho mentito..." sussurrò Clarke, che non aveva mai smesso di guardarlo.
Bellamy spostò gli occhi sulla ragazza. "Vale la pena rischiare" le disse, continuando a porgerle la mappa a distanza, ma con meno convinzione, perchè l'ultima cosa che voleva era farla sentire in colpa, causarle altro dolore.
"Gli ho detto che lo amavo anche io, ma era una bugia" continuò Clarke, come se lui non avesse aperto bocca. Bellamy la fissò intensamente, rimise in tasca il foglio e si avvicinò di qualche passo, inginocchiandosi di fronte a lei. Non disse nulla.
La ragazza continuò. "Lo avevo fatto soffrire, era impazzito a causa mia, gli avevo spezzato il cuore, e poi... lo stavo uccidendo". Distolse lo sguardo da Bellamy, fissandosi le ginocchia. "Lo stavo uccidendo. Dovevo dirglielo. Non potevo dirgli che non ero riuscita ad innamorarmi di lui. Dovevo mentire. Dovevo ucciderlo." Trattenne improvvisamente il fiato, come se pronunciare quelle parole le avesse portato via molta energia. 
Bellamy la guardò, e si stupì ancora una volta di come riuscisse a controllare le emozioni e la sofferenza. "Hai fatto la cosa giusta" le disse di nuovo.
Clarke alzò di nuovo lo sguardo e lo fissò negli occhi di lui. Adesso sembrava che si fosse un po' ripresa, sembrava tornata la Clarke di un tempo. "Anche se ho mentito, lui era importante per me. Per questo sono debole. Sai perchè Lexa riesce a comandare così facilmente? Perchè ha smesso di lasciarsi coinvolgere. Considera l'amore una debolezza, e mantiene le distanze."
Inizialmente Bellamy represse a stento un sorrisetto, poi si sfilò il fucile dalla spalla e lo posò lontano, sedendosi comodo di fronte alla ragazza, e la guardò sorridendo apertamente. "Hai qualche altra sciocchezza da raccontarmi?"
L'espressione di Clarke si indurì. "Non sto scherzando. Sono seria."
"Anche io. Ti rendi conto di tutto quello che hai vissuto da quando siamo arrivati qui? Di tutto quello che hai sopportato, ma soprattutto di tutto quello che hai superato? Perchè hai fatto tutto quello che hai fatto? Perchè sei sopravvissuta? Te lo dico io perchè. Per le persone che ami. Per i nostri compagni." Chiuse gli occhi un istante, e strinse una mano della ragazza con la propria. Non voleva farlo, ma non era riuscito a fermarsi.
"L'amore è forza" disse Clarke, ricambiando la stretta.
"L'amore è forza" ripetè Bellamy.
"Sono una stupida" sospirò lei.
"Avevi solo bevuto un po' troppo" replicò lui, e sorrise.
"Ho paura, Bellamy. Non mi fido di mia madre, o di Kane. Non mi fido di Raven, dopo quello che ho fatto. Non mi fido di Lincoln, perchè è pur sempre uno di loro. Non mi fido di Octavia, perchè è troppo legata a Lincoln. E non posso perdere l'unica persona di cui mi fido. Non posso perderti, Bellamy. Se..." fissò le loro mani intrecciate. "...se perdo te, perdo anche la mia forza" aggiunse con un filo di voce. "E non posso permettermelo. Vorrei tanto che non mi importasse nulla di te, ma io non posso e non voglio perderti. Non amavo Finn, eppure perderlo è stato terribile per me. E non so cosa provo per te, io non lo so..." una lacrima le scese sul viso, mentre voltava la testa di lato per non farsi vedere, e fu a fatica che concluse. "...ma so che non puoi lasciarmi sola." Le sfuggì un singhiozzo, e altre lacrime seguirono la prima, ma mantenne la testa alta, guardando il soffitto e pregando di riuscire a smettere di piangere, perchè anche se stava dicendo a Bellamy di essere debole, perchè era quello che pensava, non voleva che lui la vedesse sconfitta.
Il ragazzo ebbe una stretta al cuore. Con l'altra mano, le sollevò delicatamente il viso. Voleva che lei lo guardasse negli occhi, voleva che prendesse da lui la forza del suo sguardo, ancora una volta. "Non mi perderai. Tornerò, Clarke. Libereremo i nostri amici insieme. Supereremo tutto questo insieme. E' una promessa." Si guardarono negli occhi per qualche istante, stringendosi le mani a vicenda, prendendo forza dall'altro e donandola a loro volta.
Poi Bellamy si staccò da lei, e si alzò in piedi, recuperando il fucile e mettendoselo in spalla. Le porse una mano, per aiutarla ad alzarsi, ma quando anche Clarke fu in piedi, la lasciò, così lei potè asciugarsi il viso con le maniche della giacca.
Non dissero più una parola, nè si sfiorarono. Semplicemente lasciarono insieme la navicella, diretti al piccolo campo dove Lexa e Lincoln li aspettavano, per mettere finalmente in atto il piano che avrebbe salvato i loro amici o distrutto le loro vite.

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Spero vi sia piaciuta :) ho voluto dedicare qualche momento anche a Bellamy e al suo fucile, una delle coppie più belle di questo telefilm, dopo la Bellarke :P
Alla prossima,
Y**



   
 
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