Era questa l'unica parola che avevo in testa, certo, aveva voluto proteggermi, ma sono una donna adulta e so cavarmela da sola.

Lo farà di nuovo, e anche se fingo che mi faccia arrabbiare trovo questa cosa carina da parte sua, ci tiene a me.

Da un lato avrei fatto probabilmente la stessa cosa con lui se Abbot non l'avesse mandato nel furgoncino, al sicuro, però devo mostrare a Patrick che non sono la sua marionetta.

Mentre torniamo a casa non parla nessuno, ogni tanto mi guarda di sfuggita e mi sorride, vorrei fermarmi e baciarlo, ma non posso, sono una donna forte.

"L'amore non ha a che vedere con la forza." Dice lui interrompendo i miei pensieri.

Ha letto nella mia mente, e aveva ragione.

Siamo arrivati a casa mia e parcheggio la macchina nel garage.

Prima di uscire dal veicolo rimaniamo a guardarci per un po', senza riuscire a distogliere lo sguardo l'uno dall'altro.

"Scusa..." Comincia lui.

Lo fisso.

"Avevi ragione, non dovevo allontanarti dal resto della squadra.." Continua.

Continua Jane, per favore.

"È solo che l'assassino era pericoloso, molto, e io avevo paura di perderti. Non potrei immaginare la mia vita senza di te, sarebbe troppo difficile, sarebbe impossibile, siccome sei tu la mia vita, sei tu che mi hai reso così, e puoi essere fiera di te, perché ora penso di essere un buon uomo, e senza di te non lo sarei mai diventato." Mi dice con una voce fragile.

Non sapevo cosa dire, tutto quello che mi aveva appena detto era stupendo.

Mi avvicino lui e lo bacio, prima dolcemente e poi con passione.

Comincia a togliermi la giacca e io dimentico totalmente tutto quello che ci circonda.

Sento solamente il suo corpo vicino al mio e le sue labbra appoggiate alle mie.

Si toglie anche lui la sua giacca e io comincio a sbottonargli lo gilet mentre sento le sue mani passare sotto alla mia maglietta.

Comincio a sbottonargli pure la camicia ma all'improvviso mi ricordo delle circostanze, siamo in una macchina.

Mi stacco da lui.

"Patrick, entriamo in casa." Gli dico ridendo.

Patrick mi guarda e poi guarda se stesso.

"Hai ragione, è meglio continuare a casa." Dice ridendo.

Mi sento improvvisamente così bene, accanto a lui, con lui.

E mentre lo vedo uscire dalla macchina, con la sua giacca e il suo gilet in mano e la sua camicia sbottonata mi rendo conto che quello che ha fatto oggi per proteggermi è stata la cosa più romantica del mondo.

Esco dalla macchina in fretta per raggiungerlo e ancora prima di entrare in casa lo bacio di nuovo, con passione.

Voglio passare tutta la mia vita con lui. 

Lo amo.

 

 

Ecco qui, spero che la mia (corta) continuazione vi piaccia :)

Dedico questa storia a Nicole, la mia migliore amica, che deve costruirmi una statua perché grazie a me Nathan Fillion le ha risposto su Twitter Haha.