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Autore: xNemesis    28/01/2015    2 recensioni
Questa è una storia macabra,signori e signore.
Si da il caso che io la definisca tale non per qualche omicidio fatto male,dove schizzano tre o quattro goccette di sangue,giusto il tempo di far morire la vittima. In questa storia il sangue sgorgherà a fiumi dalla carne fresca,dalla pelle squartata,e riempirà il calice sempre pieno dell’assetata protagonista,letteralmente.
Sentirete il rumore di ossa che si spezzano,che si frantumano sotto i piedi dell’assassino,così forte che finirà per tormentarvi nella vostra testa. Forse penserete l’autore pazzo,forse non avrete tanto torto.
Non basta,mi direte,un autore pazzo e qualche scena splatter. Giusto,carissimi. Come sapete,le malattie che colpiscono il cuore o la mente sono le peggiori. Questa storia ha il cuore e la mente colmi di macabro.
Ma suvvia,torniamo alla nostra trama. Una ragazza con tutte le qualità immaginabili, amata da tutti.
Ma ciò che lei desidera nel profondo del suo nero cuore è essere temuta,non amata.
Divertitevi. Verrà a trovarvi nei peggiori incubi, e non solo.
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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~~In un anonimo paesino  viveva una ragazza davvero adorabile.  Aveva i migliori voti a scuola,in tutte le materie, e sapeva parlare il giapponese,l’ inglese, il francese,il tedesco,l’italiano,il cinese, il greco moderno e antico,il latino,e anche qualche parolina di swahili. Era davvero bella,poi. Non c’era  ragazzo che non le andasse dietro.  Evelyn,si chiamava.
Ma da un po’ di tempo giravano strane voci su di lei. Oh,molto strane. Anche se davvero poche  ed insignificanti.
Era uscita con tre ragazzi diversi,un giorno dopo l’altro. Una settimana dopo erano scomparsi.
Nessuno seppe più nulla.  Almeno,prima di morire avevano ricevuto la benedizione di quell’angioletto.
Durante i suoi tre anni al liceo erano  (probabilmente) morti  sette professori diversi, i corpi mai ritrovati.
Si da il caso che tutti fossero morti una settimana dopo aver fatto lezioni di approfondimento con lei.
E si da il caso,anche, che Evelyn amasse il numero sette.  Pochi sospettavano di lei,perche in un certo senso quest’angioletto volato via dall’inferno, non poteva aver fatto nulla. Ma lasciate che vi racconti con dovizia di particolari tutto ciò,vorrete sapere la verità,vero?
Era un bel giorno di Gennaio,assolato,gli uccellini cinguettavano e tirava un venticello freddo,piacevole,ma alquanto tagliente.
La nostra cara stava uscendo da scuola con i lunghi ricci biondi che ondeggiavano e gli occhi azzurri di chi ha un mare gelido da nascondere.
Max era un ragazzo della sua stessa scuola,davvero carino, anche gentile…
Le chiese con il suo attrente behaviour se quel sabato avesse fatto nulla di particolare.
“Oh,no. Credo di no,perché?” fu la risposta.
“Ti andrebbe,ecco,di uscire,magari?”
“Certamente. Sei un ragazzo davvero dolce.  Vediamoci vicino…vicino casa mia,alle 9.”
“E dove sarebb..”
“Vicino il cimitero. So che non è un bel posto per un appuntamento,ma ti giuro,mi viene davvero scomodo raggiungere altri posti. Spero non sia comunque un problema.”
“No,bhe,no,certo.”
“Perfetto,ci vediamo Max.” finì, lo salutò con un bacio sulla guancia,e andò verso la sua Rolls Royce.
Il ragazzo restò paralizzato,stava per venirgli un infarto. Era la ragazza più bella mai vista prima in tutta la faccia della terra. WOW! Ce l’aveva fatta.
Inoltre,a Evelyn piacevano tanto i cimiteri,li trovava ecco,ottimi posti dove uccidere.
Ops.
Così quella sera mise un disgustoso vestitino rosa,che odiava tanto,delle scarpe eleganti con un bel tacco,e si truccò divinamente. Portò una valigia vuota. Un alibi davvero eccellente. Per ultima cosa andò in cucina..e prese dei,come posso dire, portafortuna. Per una serata ancora più romantica.
Alle nove Max era davanti il cimitero, e lei arrivò con un lieve ritardo, che la rese ancora più attraente agli occhi del giovane. CLICHE’.  I ragazzi non sanno di amarli. Trascinò il ragazzo dentro il cimitero. Come,direte? Non si sarà stranizzato? Bene,vi ho già detto che..sapeva quasi drogare e sedurre talmente tanto con i suoi occhi,che beh, forse,stando con lei..potevi ecco,perdere la testa?
Così in un giardinetto pieno di rovi,dove nessuno andava mai da anni,abbandonato…
“Sei davvero, ecco, speciale. Io non ho mai trovato nessuna come te, sei perfetta.” le fu detto.
“Oh,Max,sei davvero così dolce..spero solo che,ecco…”
E avvicinandosi alla sua bocca con sensualità disse:
“Spero lo sia anche il tuo sangue.”
Così mille pensieri cominciarono a volare intesta del ragazzo,prima ovviamente,che fosse la sua testa a volare.
Per completare l’opera, gli tagliò con i suoi portafortuna,con pazienza, braccia e gambe, che mise come ricordo dentro la valigia.
Sangue correva dal corpo come un fiume in piena. Quindi,perché consumarlo così e lasciarlo scorrere?
Prese un bicchiere che aveva portato con sé,e lo riempì con quel sangue fresco,rosso,fluente,ah. Delizioso.
“A noi due.”
E cominciò a ridere con una risatina innocente di una graziosa ragazzina.
Poi,dato che era anche una scultrice grandiosa,staccò le ossa e vi intagliò un flauto,e tre graziosi braccialetti,che avrebbe, non troppo facilmente, potuto spacciare per avorio.
Decise,dopo aver bevuto,che avrebbe anche dovuto mangiare qualcosa,aveva tanta fame.
Quindi strappò il cuore grondante di sangue,e gli diede un morso.
DELIZIOSO,VI ASSICURO.
Fu attenta a cancellare perfettamente le tracce.
Così,tornò a casa,come al solito,con l’aria di una brava ragazzina.
Fece lo stesso con gli altri due ragazzi.
Amava uccidere la gente,la faceva sentire potente e la gratificava. E in più la considerava insignificante.
Avrebbe ucciso tutti. Tranne una sola persona,sua sorella Margaret.Non sto a spiegarvi perché.
Posso solo dirvi che era il suo opposto. Era bruttina e sembrava malaticcia. Era sempre pallida,come un morto,e aveva degli occhi neri che facevano davvero paura. Ma non era cattiva,lei voleva impiegare la sua vita a salvarle le persone. Nonostante questo, la escludevano tutti.  Tutti tranne sua sorella,che però non mancava di prenderla in giro e maltrattarla . Non troppo  spesso.  Era l’unica persona con cui la nostra protagonista avesse un legame.  Di tutti questi accaduti fu accusata lei,che di assassina aveva la faccia. A sua sorella non importava. Ma,chiunque si rischiava ad offenderla,veniva tolto di mezzo.

 

 

   
 
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