Anime & Manga > Kuroko no Basket
Ricorda la storia  |      
Autore: valechan91    29/01/2015    4 recensioni
I pensieri di Kise, dopo la vittoria contro il Fukuda Sogo, e contro Haizaki Shougo...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daiki Aomine, Ryouta Kise, Shogo Haizaki, Tetsuya Kuroko, Yukio Kasamatsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve sono valechan91.  Ho voluto scrivere questa oneshot per tentare di esprimere i pensieri di Kise dopo la vittoria su Haizaki.
Spero che vi piaccia.
 
 
Grazie
La partita contro il Fukuda Sogo di Haizaki era terminata. Mentre Kasamatsu si congratulava con il capitano avversario, Kise allungava un pugno verso gli spalti, dove sapeva che Kuroko lo stava guardando con un sorriso accennato, come sempre.  Era grazie al suo incoraggiamento se aveva vinto.
Kuroko, però, un po si sentiva in colpa. Voleva giocare di nuovo contro Kise, stavolta in una partita ufficiale. Ma non se questo avesse pregiudicato le condizioni fisiche dell’amico. Temeva che con il suo incoraggiamento avesse spinto il ragazzo troppo in là.  Ma se aveva vinto, poi se ne sarebbe preoccupato…ora sapeva che Kise doveva rilassarsi. Avrebbe atteso la loro partita
 
 
Kise riuscì a camminare, lentamente, verso gli spogliatoi. Si lasciò crollare sulla panchina per guardarsi la caviglia. Gli faceva malissimo, l’infortunio era stato acuito dal fallo volontario di Haizaki su di lui.
“Kise, razza di cretino!” sbraitò  Kasamatsu, che aveva notato tutto “Quando volevi dirci delle tue condizioni, eh? Dai qua, ti aiuto io con la fasciatura. Ora vedi di andarci piano. Devi essere in forma per giocare contro la Seirin” concluse il capitano della Kaijou.
Kasamatsu prese lo spray con il ghiaccio, dopo aver disinfettato la ferita, e fece una fasciatura molto stretta.
“Kasamatsu-senpai, anche se mi prende a calci, a me ci tiene, lo so. Dovevo sforzarmi per questa squadra. Ognuno di loro crede in me, si fidano di me. Come potevo deluderli?” pensava Kise.
Il ragazzo era praticamente a terra, stremato, con gli occhi color oro, spenti. Ma che lentamente stavano riacquistando la vitalità che li caratterizzava.
“Sono riuscito a copiare i miei compagni della Generazione dei Miracoli, e non mi sono nemmeno serviti tutti. Ma posso utilizzare quella tecnica solo per cinque minuti. Mi toglie troppe energie. Ma ce la metterò sempre tutta per questa squadra. Come sono Kise Ryota della Kaijou, mi piace anche come suona la frase la Kaijou di Kise Ryota della Generazione dei Miracoli. Devo farlo soprattutto per Kasamatsu senpai, che più di tutti crede in me”. Kise si perse nei pensieri, ricordando il primo incontro con Kasamatsu e quelli della Kaijou…e la prima ramanzina del suo nuovo capitano. Era cambiato da allora. Ed erano tutti più abili e più maturi.
“Va bene?” chiese Kasamatsu, finendo di stringere la fasciatura
“Si. Ti ringrazio, senpai” rispose Kise, con un tono più basso del solito.
Kise rimase seduto un altro po prima di rivestirsi. Moriyama, Hayakawa e Kobori, su consiglio del capitano, uscirono subito dagli spogliatoi.
“Noi ci avviamo. Tu fai con calma. Ti aspettiamo fuori” disse Kasamatsu, rivolgendosi a Kise. Aveva capito che il ragazzo aveva bisogno di stare solo. Troppe emozioni accumulate. E chi, meglio di lui, poteva capirlo?
“Va bene, senpai” rispose Kise
Kise si perse nuovamente nei suoi pensieri. Era troppo stanco per ragionare o per sfogarsi in altro modo. Faceva andare i pensieri a ruota libera.
“Kurokocchi… mi ha incoraggiato. Se non fosse stato per lui, mi sarei arreso. Mi ero arreso. Volevo vincero contro Shougo-kun, ma non sapevo come fare. Ma lui mi ha dato coraggio. Avevo un’arma.  Ha sempre creduto in me anche alla Teiko. Come potevo credere che un ragazzino così minuto ed incapace potesse valere qualcosa? Invece mi sbagliavo… Kurokocchi. Non è solo la misdirection, ciò che lo distingue da tutti noi. È anche qualcos’altro… Grazie Kurokocchi. Saprò farmi valere nella nostra partita. Darò il massimo, vedrai. Hai creduto in me, infondendomi coraggio. Ed è la sola cosa che posso fare per ripagarti” pensò Kise.
Decise che poteva alzarsi e rivestirsi. Doveva raggiungere la sua squadra. Così si rivestì ed uscì.
 
 
Fuori dagli spogliatoi, Kise sentì delle ragazze parlare. Qualcuno aveva atterrato un giocatore del Fukuda, quello con i rasta. Ed avevano visto uno strano tipo dalla pelle scura con un giubbino blu allontanarsi..
“Aominecchi? Possibile?”  Kise sorrise e si appoggiò per un po ad un muro.
“Aominecchi. È perché lo ammiravo che ho iniziato a giocare a basket, quando ogni altro sport mi annoiava. Sapevo che Shougo-kun avrebbe tentato qualcosa, a fine partita. I suoi pugni stavolta non so se li avrei sostenuti, ridotto come sono. Mi ci vuole un bel po di riposo…Aominecchi. Davvero sarà stato lui a fermare Shougo? Dovrò ringraziare anche lui, prima o poi, se è così…non si è preoccupato che un giocatore non può fare risse. E dire, che ho smesso di ammirarlo, ormai. Nonostante tutto, ha agito così. Dopotutto, anche se non lo ammiro più come un tempo, resta sempre un amico. Ed il fatto che lo abbia ammirato rimane…non c’è niente da fare, sarà sempre un passo avanti a me.”
Kise decise di camminare verso i suoi compagni, che lo aspettavano per accoglierlo.
“Quanto tempo ci hai messo?!” disse Kasamatsu, tirandogli nuovamente la leggera gomitata che nella partita appena terminata, lo aveva riscosso dai suoi pensieri sull’avversario.
“Ma senpai…” piagnucolò Kise.
Dentro di sé, però, pensava. “Grazie Kasamatsu senpai. Grazie Kurokocchi. Grazie Aominecchi”.





   Image and video hosting by TinyPic
 
 
 

Che dite? Piaciuta?
Alla prossima!
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroko no Basket / Vai alla pagina dell'autore: valechan91