You know nothing, Zeke Pedrad
Colpire
il sacco da boxe la faceva sentire meglio.
Okay,
forse ciò che davvero l’aiutava a rilassarsi era
il fatto
che stesse immaginando che ci fosse la faccia di quella Maria al suo
posto.
Quattro
la faceva facile: digli che ti piace.
Già,
come se non fosse stata tentata di farlo innumerevoli
volte. Poi, quando miracolosamente trovava il coraggio, Zeke cominciava
a
uscire con un’altra ragazza. L’anno prima
c’era stata Mia, la delicata Pacifica
trasfazione, quasi impossibile da odiare perché aveva un
sorriso e una buona
parola per tutti. Poi Rachel, quell’insopportabile lagna, che
fortunatamente
era durata poco. Qualche flirt occasionale che non durava mai
più di una sera e
infine lei … Maria.
Tra
tutte era probabilmente quella che odiava di più. Bel
viso, corpo mozzafiato, pelle perfetta: il genere di ragazza che
attirava gli
uomini come il miele con le mosche.
Bastava
che passasse per uno dei corridoi della Residenza
che immancabilmente Zeke si voltava a osservare il movimento ipnotico
dei suoi
fianchi come se non avesse mai visto una ragazza prima di allora.
Assestò
un montante, facendo ondeggiare pericolosamente il
sostegno del sacco.
Perché
non guardava mai lei
in quel modo?
-
Ti odio … ti odio … ti odio –
ringhiò, abbattendosi sul
sacco come una furia distruttrice.
-
Si può sapere cosa ti ha fatto quel sacco per farti
arrabbiare tanto? –
Quella
lieve nota sarcastica, divertita, e la voce calda.
Lui.
Non
aveva bisogno di voltarsi per sapere che la stava
fissando con quel suo solito sorrisetto irresistibile. Non doveva
guardarlo, perché
altrimenti avrebbe immediatamente dimenticato tutto l’astio
che provava nei
suoi confronti.
-
Sto immaginando che sia una persona – replicò,
assestando
un altro colpo.
-
Deve trattarsi di qualcuno che ti ha fatta arrabbiare
davvero –, considerò avvicinandolesi, - Ti va di
dirmi cosa è successo? –
Scosse
la testa.
-
Shauna, andiamo, fin da piccoli ci siamo sempre
raccontati tutto. Siamo come fratelli. –
Quelle
tre parole la colpirono in pieno.
Lui
non l’avrebbe mai vista come altro se non la sua sorellina.
Era inutile starci male … era solo uno stupido.
-
Sei un idiota! – esclamò, voltandosi verso di lui.
Gli
occhi azzurri luccicavano per le lacrime e i capelli
dovevano essere arruffati come le piume di un pulcino bagnato, ne era
consapevole, ma non le importava.
Zeke
sgranò gli occhi nocciola, sorpreso e ferito insieme.
-
Non so cosa abbia fatto per farti arrabbiare, Shauna, ma
non volevo. Scusa, okay? –
-
No, non è okay. Possibile che tu non riesca a capire?
Sentirti
parlare costantemente di Maria è
insopportabile. –
-
Lo sapevo, sei gelosa perché temi che Maria possa
allontanarmi da te e Quattro; non accadrà, i miei amici
vengono prima di
qualsiasi ragazza. –
Gemette,
frustrata.
-
Tu non sai nulla, Ezekiel! Io non sono gelosa perché sono
tua amica … sono gelosa
perché tu mi
piaci! –
Ecco,
ormai l’aveva detto, era troppo tardi per tornare
indietro.
Zeke
la fissava, stordito dalla rivelazione, e lei era ormai
certa di aver rovinato tutto. Le cose non sarebbero più
state le stesse tra
loro due e, ciò che era peggio, era che anche Quattro
sarebbe stato chiamato a
schierarsi con uno dei due.
Poi,
cogliendola del tutto di sorpresa, si sentì afferrare
per i fianchi e tirare verso di lui. Zeke si chinò a
baciarla, mentre con una
mano le accarezzava una guancia.
Ed
era stupendo, meglio di quanto aveva sognato nelle sue
fantasie più scatenate. Le sembrava di essere nata per quel
momento.
Quando
si separarono, le sussurrò a fior di labbra: -
Pensavo che non mi considerassi altro che l’amico stupido e
immaturo … credevo
che ti piacesse Quattro. –
-
Quattro? –, ripetè incredula, - Sei proprio un
idiota,
Zeke. –
Quando
le loro labbra s’incontrarono di nuovo, dovette
ricredersi.
Zeke
non era un idiota qualsiasi … era il suo
idiota.
[636
parole]
Spazio
autrice:
In
Four
sono riuscita finalmente ad apprezzare sul serio il personaggio di
Shauna e a
cominciare a shipparla con Zeke. Così, visto che la Roth non
ci ha mai dato una
dichiarazione d’amore tra loro né un loro bacio
né tantomeno un chiarimento sul
loro rapporto (sono ancora solo amici o finalmente si sono messi
insieme?), ho
deciso di regolarmi di conseguenza. Spero che questa micro OS vi sia
piaciuta e
che vogliate farmi sapere che ne pensate. Alla prossima.
Baci
baci,
Fiamma
Erin Gaunt