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Autore: Mizuazu    30/01/2015    0 recensioni
[Sousuke centric]
E' il momento di Sousuke Yamazaki di essere sinceri, almeno con se stessi.
Di Rin, aveva sempre provato invidia.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sosuke Yamazaki
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Sousuke è sempre stato il migliore amico di Rin.  
Nonostante gli anni passati a non vedersi e sentirsi, non era cambiato questo dato di fatto.
Ma ciò non impediva a Sousuke di provare invidia per lui. 
Lo percepiva chiaramente, invidiava tutto di lui.
Come prima cosa, lui poteva nuotare;  poteva vincere competizioni e ambire alla soddisfazione più grande: partecipare alle olimpiadi.
Cosa rimaneva a lui? Una riabilitazione da fare, che non gli garantiva la guarigione completa della spalla; probabilmente nelle sue condizioni le sue prospettive non erano delle più rosee.
Poi Rin aveva i suoi amici.
Non che Sousuke non ne avesse ma, non l' avrebbe ammesso mai, invidiava il loro rapporto così solido e il modo evidente con cui dimostravano il loro affetto per il rosso.
Ci tenevano così tanto che erano disposti a sopportare uno come lui, nonostante li avesse trattati sempre con freddezza. 
Ricordava bene i loro sorrisi accennati e di come tentassero sempre di farlo rendere partecipe durante le loro discussioni. 
Ma se c'era una cosa che Sousuke desiderava più di ogni altra cosa era lui.
Quel ragazzo dal corpo minuto ma atletico, i capelli dal taglio particolare risplendevano nel loro color grigio perla quando nuotava, e i suoi occhi, azzurri come il cielo, brillavano come gemme quando vedevano Rin, occhi innamorati:
Aiichirou Nitori.
Quante volte si era maledetto Sousuke per essersi permesso di provare quel sentimento e quante volte aveva cercato di trattare male quel piccolo ragazzo.
All' inizio aveva trovato quel ragazzo fastidioso e inutile al raggiungimento dell' obiettivo della squadra, del suo obiettivo. 
Ma poi si rese conto che c'era molto di più.
Aveva visto oltre il corpo acerbo, aveva notato la dedizione e la passione che metteva quando nuotava.
Allora l' aveva allenato, aveva gioito segretamente per i suoi successi e sofferto quando non riusciva nel suo intento; ma ogni volta lo sguardo del più piccolo si fermava non verso di lui, no, ma verso Rin, alla ricerca anche solo del più piccolo segno di apprezzamento. 
A Sousuke solo un tremante grazie. 
Aveva paura di lui, Sousuke lo sapeva bene, lo vedeva nel suo sguardo chiaro quando lo scrutava per coglierne ogni più piccolo dettaglio, era una cosa che gli capitava spesso.
Incutere timore agli altri per colpa della sua stazza e per la sua incapacità di esprimere i suoi sentimenti. 
Ma per uno come lui, abituato ad essere circondato da avversari, che aspettano un tuo passo falso per attaccarti alla gola, e non da amici era difficile capire le fini meccaniche dell' amicizia. 
Anche con Rin stesso che conosceva da una vita era stato difficile confidarsi e ammatteva che se non si fosse trovato con i fatti davanti a sé difficilmente avrebbe ammesso il suo problema alla spalla.
E provava invidia Sousuke perché, nonostante tutto, nonostante il palese interesse del ragazzo verso il suo migliore amico, Rin era cieco. 
Avrebbe dato anche l' altra sua spalla per poter ricevere anche solo uno dei sorrisi timidi di Aiichirou, che a Sousuke facevano ricordare le giornate invernali quando vedeva un raggio di sole oltrepassare le coltri di nuvola; un raggio coraggioso pronto ad affrontare le avversità. 
Eppure il soggetto di tali sorrisi non capiva e continuava ad andare dritto per la sua strada,  spegnendo un po' alla volta quella luce che sapeva emanare il ragazzo.
A Sousuke sarebbe piaciuto fare sua quella luce, allontanare le nuvole che la circondavano e voleva vederla risplendere come in una giornata estiva.
Ma non l' avrebbe fatto.
Rin dopotutto era il suo migliore amico e l' unico che l' accettava per quello che era, anche nei suoi mille silenzi.
E Aiichirou era troppo prezioso, e meritava di essere felice con l' uomo che amava.
E quell' uomo non era lui.
Sousuke provava un invidia profonda tale da squarciargli a volte il petto, simile alle fitte che la sua spalla gli concedeva ma più profonde, nel suo animo. 
Ma non poteva farci nulla.
Poteva solo essere un osservatore, una presenza silenziosa delle loro vite che presto, ne era sicuro, si sarebbero intrecciate.
E a lui non restava altro che invidiare e sperare che presto il suo cuore, come la sua spalla, si sarebbe riabilitato.





*palla di fumo*

Hola--(?)
Che dire questo è un esperimento(?) Non so come nè perchè mi sia partita la coppia ma sta di fatto che sono tipo bloccatissima(non odiatemi troppo please(?) Boh non so che dire xD solo lasciatemi un commentino (u.u)/° che sia anche un "Ma che impressione la SouAi, non esiste" (voi non sapete che vi perdete ma vabbè XD).
Probabilente tornerò alla carica in futuro(non tanto futuro) con una long di cui non vi dico il pairing (vi lascio con la curiosità dai)
Ah ringrazio quella santa di Mitsuki no Kaze che mi ha aiutato con questa piccola chicca dicendomi chiaramente che la prima versione faceva Kagami xD (lei probabilmente non approva che stia pubblicando solo questo pezzetto ma vabbè) (si questa one shot è un prologo per un progetto molto più ampio e molto più futuro xD) 
Ora però me ne vado (?)
Tolgo il disturbo *inchino* grazie anche solo per leggere questo parto di tristezza(a me ne ha messa molta :'''D)

-MizuAzu
 
   
 
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