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Autore: LoVe4Ever    28/11/2008    2 recensioni
Dove ero rimasto? Ah, sì. L’amore tra gli adolescenti in piena crisi ormonale. Bhè, penso che tutti abbiano capito che io non appartengo a quella specie. Almeno non l’ottantasette % di me.
Una piccola storiella dedicata a Quel Cretino di Genio Incompreso, perchè quell'intervento sul tuo blog è magnifico, ma tu lo sai già. Storia senza pretese, ma gradireri un vostro parere. Anche un 'bella' o 'ritirati' (Evviva la mia autositima! *Q*) XD Thank's anticipatamente, Mery ^^ P.s. Ho messo giallo solo per qualche parolina un pò, ehm. Niente di tanto sconvolgente, eh! Don't warry.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“… Ed ecco ciò che penso della filosofia ellenistica.” Sbuffo, aspettando come al solito lo stupido e noiosissimo otto.
Beh, certo, sapere di avere un cervello nettamente superiore a queste bestie, che hanno come solo obbiettivo nella vita “pomiciare” mi entusiasma… Maaaaaah.

“Bene, Marco. Otto.” L’Altini mi sorride. Come volevasi dimostrare. Ritorno al mio posto, sbuffando ancora una volta. Vedo con la coda dell’occhio Fiore che mi guarda, triste.

Non la sopporto più. Pro-memoria. Mai confidare alle tue migliori amiche quanto la tua vita sia insopportabilmente noiosa e priva di quel qualcosa in più.

Rimpiango di non aver parlato con Luca, quel giorno. Si sarebbe limitato a darmi una pacca sulla spalla e a ribadirmi quanto io fossi noioso, ma sarebbe bastato.

E invece, NO! Dovevo parlare con qualcuno, sentivo il bisogno soffocante di rivelare a qualcuno la mia oppressione, la mia incessante mancanza di ossigeno. Fiore era lì, dovevo approfittarne. Peccato che da quel maledetto martedì lei non faccia altro che ribadirmi che è “la mancanza d’amore” e che “presto troverò la mia principessa, che aspetta soltanto il suo cavaliere in sella al suo cavallo bianco”.

Tutte cazzate, in poche parole. Cioè, io credo nell’amore. Ma, sinceramente, non so neanche io cosa sia. Di certo non è stare con una ragazza per il solo scopo di pomiciarci il sabato sera, nah, quello può essere paragonato più alla parola sesso.

Ognuno di noi interpreta la parola amore diversamente. Io personalmente, penso all’amore come quel sentimento platonico che sa gioire e completarsi di sé stesso. Senza aver bisogno di altro.

“Prendete pagina quattrocentosette, paragrafo quattro.” Ma anche no, ormai Marco è entrato nel suo mondo parallelo per restarci. Quindi, arrivederci greco, benvenuto Amore Platonico.

Dove ero rimasto? Ah, sì. L’amore tra gli adolescenti in piena crisi ormonale. Bhè, penso che tutti abbiano capito che io non appartengo a quella specie. Almeno non l’ottantasette % di me.

Guardo Luca. Ha capito che il mio cervello sta partorendo le solite seghe mentali. Oh, beh, mi sorbirò dopo il suo discorso sul quanto io sia strano e “troppo cervello poche palle”. Lui ne è un altro, per lui l’amore è tutto fuorché quello che io penso sia. Ogni santa volta che, stranamente, parliamo di questo argomento mi dice:

“Ma non l’hai ancora capito che siamo nel duemilaotto? Diavolo, lo dici anche tu che lo scopo della vita è pomiciare e fottere.” Bhè, come ho detto in parte è così, però…

Penso anche che questo, l’amore, sia quel sentimento che ti fa sentire meglio se lei ti è accanto. Ma anche quando non c’è, tu gioisci, perché hai la consapevolezza che lei esista, che quella persona tanto perfetta c’è. Ti rende felice sapere che lei sta bene, ti rallegra vederla felice, vederla sorridere. Quella persona che con un abbraccio, una carezza, provoca in te mille e più sensazioni. Sa rendere più leggero il fardello che portiamo con noi sulle spalle in questa vita… Che ogni giorno ci sembra più difficile e priva di spessore.

Ma come dice Luca, nel duemilaotto esiste qualcosa del genere? Semplice, no. Sono solo io l’idiota che da importanza al godersi la vita senza limiti e che invece poi ventiquattro ore su ventiquattro pensa che un giorno troverà quell’amore. Quello di cui Fiore, non prova vergogna nel parlarne. L'amore non è più certo considerato come lo considera il mio cervello tanto arcaico ma morale…!

L’ora suona, aspetto che il branco di bestie esca. Poi, con calma, mi alzo. Ancora perso nei miei pensieri raggiungo il cortile, continuando il mio ragionamento. Do un’occhiata al popolo studentesco, vedo coppiette felici sbaciucchiarsi in tranquillità.

Ma siamo sicuri che lo siano davvero?
Ma siamo sicuri che loro abbiano la benchè minima idea di cosa sia l'amore?
Personalmente direi di no.. Perchè è assai difficile in questa civiltà che ci impone dei paraocchi, saper guardare oltre la punta del nostro naso, usando il cuore più che gli occhi, e capire cosa siamo.. Cosa vogliamo.. E cosa stiamo vivendo..

All’improvviso, sento una strana fitta al cuore. Continuo a ripetermi di non aver bisogno di niente.. Perchè per me va tutto bene così com'è. Fiore forse ha ragione.
Cosa c'è d sbagliato in questo suo e un pò mio distanziarmi dal resto dei costumi, al fine di cercare qualcosa più sublime di quello che la nostra realtà può offrirci?

Vorrei solo sapere se la ragazza degna e capace di completarmi esiste o no…! Non pretendo mica di averla qui ora e subito! Anzi, non pretendo di averla neppure tra cent'anni… Ma quello che voglio e pretendo, seppur indegnamente e senza alcun diritto, è capire se in un qualche angolo di questo mondo lei esiste… La Principessa, quella di cui Fiore parla sempre.

Perché dopo averlo saputo, il mio cuore batterebbe più regolarmente. Il mio corpo si muoverebbe più armonicamente, i miei pensieri sarebbero più leggeri.. E le mie giornate andrebbero via più velocemente.

Ecco tutto quello che vorrei sapere da te, Principessa mia: “Esisti o no?”

E c'è che non sono l'unico ad essere così curioso della tua esistenza, sai?
Perché milioni di cavalli bianchi, ma soprattutto il mio, sono all’angolo. Ad aspettare noi per portarci il più lontano possibile da qui…

Intanto, mentre continuo ad illudermi, ad amare una ragazza che non esiste e non esisterà mai, il suono metallico e arrugginito della campanella mi risveglia.

Sbuffo, per la terza volta in oggi, salendo le scale e dirigendomi come un automa verso la mia aula. Perso nel mio mondo, mentre giro l’angolo, mi scontro con qualcuno. Povero questo “qualcuno”, non sa che oggi sono tutto tranne che propenso alla cordialità.

“Ma guarda dove vai! E che ca-…” Le parole rimangono sospese a mezz’aria, appena mi accorgo con CHI, mi sono scontrato.

“Ehm…Uh…Scu-…Io, non volevo…Solo che sono in ritardo eh, scusa! Scusa!” Non rispondo. Sono troppo preso a contemplare l’Angelo che ho davanti, non sono sicuro che non sia una visione. Frutto delle seghe mentali di prima.

“Non preoccuparti, scusami tu, sono un po’ nervoso oggi.” Sorrido, non so come riesco ancora a parlare, a sorriderle ed aiutarla a rialzarsi.

“Già, ti capisco!” La osservo, mentre raccoglie i libri e si sistema una ciocca ribelle di capelli color cioccolato, dietro l’orecchio. E’ piccolissima, minuta, forse anche per questo non l’ho vista. Beh, piccola per me che sono un omone di un metro e ottantasette. Quando si rialza, mi perdo in quelle iridi cobalto.

Io Soma Mano” Idiota, idiota, idiota!

“Eh?” Mi guarda, confusa, controllando nervosamente l’ora sul suo orologio da polso.

“Ehm…Io sono Marco.” Mi presento, tendendole la mano.

“Veronica” Mi sorride, mentre io rimango abbagliato. E’ mai esistito sorriso, o nome, più bello?

“Ehm, scusa, ma devo proprio andare!” Sono troppo preso nel fissarla, perciò non mi accorgo che lei, l’Angelo se ne sta andando. Mi giro, e la guardo mentre corre verso la sua aula.

“Ciao” Dico, anche se ormai è troppo tardi “… mia Principessa.” Aggiungo in un sussurro.

E, in questo momento, non m’importa più di nulla. Non m’importa della ramanzina che dovrò sopportare per il ritardo, non m’importa che sono ancora qui a fissare il punto in cui è sparita, non m’importa che la bidella mi sta guardando come se fossi pazzo. Non m’importa, per la miseria!

E come se fossi in sella al mio cavallo bianco, ritorno verso la mia classe con un sorriso da ebete stampato sul volto.

Finalmente la possibilità di spezzare questa routine malinconica e opprimente è diventata concreta, finalmente posso dire a Luca che è un emerito idiota ed averne la conferma. Finalmente Fiore si sentirà dire da me che ha ragione, che il suo amore ed il mio amore, esistono.

E che non mi sento più così in gabbia. Al diavolo pomiciare.

E non è fantastico tutto ciò? (*)


*_*_*_*



(*) E' una frase che quello stupido, dice sempre, facendomi raggiungere l'esasperazione ç_____ç Dio mio, riesce a mettere 'sta frase in ogni cosa che dice O_O' Sono allibita U_U

Salveeeee *_* Bhè, non so cosa ne sia uscito fuori. Ma, a me, tutto sommato piace. E come non piacermi? E' tutto frutto di quella mente geniale di Marco, un mio amico Genio Incompreso U_U. Che io adoro prendere in giro e torturare *_* Avviso: Non scrivetemi 'Che fortuna che hai' Perchè, dovreste conoscere tutti i lati di Marco U_U Shauhsuahs Scherzo, stupido *_*

Tutte quelle frasi sull'amore, quei ragionamenti, sono made in LUI XD Ed ecco l'intervento:

http://myhappydream.spaces.live.com/blog/cns!A72995F4F032C5EE!1560.entry#comment

Era troppo bello, così, quando l'ho letto, non ho resistito. La mente era già partita. Luca e Fiore non esistono, o meglio, il nome Fiore mi è stato ispirato da un'altra mia amica (La Gnoma <3 Che saluto *Q*) e neanche Veronica esiste. Ma io sò, per certo, che quel cretino che si pone tutte queste domande prima o poi, la troverà la sua principessa. Spero sia stata di vostro gradimento. Fatemi sapere ^^ Besitos, Mery ^^
  
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