Più ci ripenso, più capisco che non scoprirò mai quando di preciso ho capito la buffa verità: quando penso di essermi avvicinata, questa sfugge come un’anguilla, lasciandomi con molte più domande rispetto al punto di partenza.
La verità è che sono cresciuta in fretta e non ho mai avuto né il tempo né il desiderio di sentirmi giovane.
Ci sono tante cose che, adesso, mi fanno ridere, ma la migliore sarà sempre la tua espressione quando vedi che il caffè è sparito: quando inarchi le sopracciglia e schiudi appena la bocca. Non sai che è tutta colpa di Phoebe, che ha il buon cuore di nasconderlo per farti dormire.
Potrei fissarti per l’eternità, quando fai quella faccia, e mi piacerebbe che il tempo si fermasse; quanto sei bella quando perdi il controllo delle cose, anche quelle più piccole, e subito inarchi le sopracciglia: sembri più fragile.
Del resto, anche tu ogni tanto hai bisogno di distruggere le barriere dell’immortalità e prendere un respiro.
Lavori troppo, Zoe, e pensi che io non ci faccia caso, mentre in realtà è la prima cosa che noto, tutti i giorni, sempre; ma quella faccia, quella faccia è impressa nella mia mente, come un marchio a fuoco.
Sei il mio pensiero quando mi sveglio la mattina presto e noto che sei già in piedi a controllare delle mappe o sistemare l’arco; ti fai spazio violentemente nei miei pensieri quando controllo nelle tende e ti vedo addormentata su una pila di carte, con un’espressione tranquilla sul volto, le labbra semiaperte, finalmente in pace.
Se è vero che a tutto c’è una soluzione, è anche vero che da ogni contratto c’è sempre una via di fuga, una falla.

Volto le spalle alla compagnia degli uomini.

Pensavo fosse così facile sfuggire quell’ardore che tutti i giovani provano, quel sentimento che brucia in mezzo al petto; invece, di recente, lo incontro ogni giorno, appena accanto alla mia tenda.
Avrei dovuto pensare a questa possibilità, ma non potevo sapere che l’incontro con Zoe Nightshade avrebbe potuto provocare tutta questa leggerezza: mi sento leggera quando incrocio i suoi occhi, quando la vedo struggersi per qualcosa, quando vedo le sue sopracciglia che si avvicinano quando è nervosa.
Ogni giorno è il più lungo della mia vita, una lenta ma piacevole agonia che accompagna le mie battute di caccia.
Buffo.