Serie TV > The Big Bang Theory
Segui la storia  |       
Autore: MaryFangirl    31/01/2015    7 recensioni
Sheldon e Penny sono a casa di quest'ultima dopo aver cenato insieme e iniziano a bere vino. Una notte di follia basta a sconvolgere le vite di entrambi e di chi sta intorno a loro.
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Penny, Sheldon Cooper
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando arrivarono al quarto piano, Penny aveva il fiato molto pesante e durò tanto a lungo che Sheldon si spaventò. Penny sprofondò sul divano, togliendosi le scarpe e stendendosi, continuando ad ansimare.
Sheldon si sedette guardandola con occhi larghi.
"Domattina appena sveglio pretenderò che la ditta dell'ascensore mandi subito qualcuno a ripararlo"
Penny non osò neanche protestare. La gravidanza l'avrebbe affaticata sempre di più e non poteva riuscire a fare quattro piani di scale a piedi fino al termine.
"Vuoi qualcosa da bere?" le chiese poi mostrando una premura che la fece sorridere.
"Un bicchiere d'acqua, grazie" provò intanto a rilassarsi, distendendo un braccio lungo il bracciolo e l'altro sul lato opposto del divano.
Dopo essersi ripresa e aver bevuto un bel sorso, Penny sembrò riflettere su cosa dire anche se Sheldon la precedette. "Se stai meglio, io andrei"
"No, aspetta...perché non chiacchieriamo un altro po'?" gli propose con un sorriso.
"Okay..." accettò sedendosi a sua volta.
Penny piegò leggermente le gambe, facendo in modo che la gonna del vestito si sollevasse appena e Sheldon si sforzò di puntare lo sguardo sul suo viso.
"Stavo pensando che abbiamo passato una serata molto piacevole"
"Sì" ammise Sheldon.
"E poi pensavo che trovo strano che ancora tu non abbia fatto cenno alla tua prossima stesura di un contratto fra fidanzati" aggiunse ammiccando.
"Oh, non rimanerne delusa, ci ho pensato eccome. Ma penso di averti già accennato al tentativo che voglio compiere di cambiare un po' le mie abitudini"
"Dai, non voglio però che ti snaturi del tutto! A te piace scervellarti su queste cose...facciamo così...diciamoci qualche norma orale che vorremmo fosse rispettata nella nostra relazione e promettiamo di impegnarci a tal proposito. Dimmi cosa desideri o cosa non desideri" lo spronò. Lo conosceva troppo bene.
Lui ci rifletté giusto qualche secondo, Penny era convinta che non avrebbe sentito granché di cui sorprendersi.
"Non puoi negare che io abbia fatto rilevanti progressi sul piano del contatto fisico" fu la sua premessa.
Lei fece un cenno di totale assenso, bevendo un altro po' d'acqua. "Non posso decisamente negarlo!" indicò con una smorfia ridicola il proprio ventre.
"Però, ecco, credo che sarei ancora molto a disagio nel tenerti per mano in pubblico e preferirei non farlo. A meno che non mi venga proprio in mente la follia di prenderti io la mano"
Per l'appunto, Penny non si stupì.
"E gradirei che diminuissi la quantità dei tuoi 'Oh mio Dio'. Lo dici davvero spesso. Si possono trovare altre invocazioni"
"Tutto qui?" la giovane donna quasi rideva di gusto.
"Ora non mi sento molto in vena di riflettere approfonditamente..." fu la palese resa di lui che osservava i suoi boccoli biondi carezzarle la spalla e il colore blu dell'abito che si sposava troppo bene con l'incarnato della sua pelle per poter seriamente concentrarsi.
"D'accordo, tu mi hai detto due cose che non vuoi...io, però, voglio che nella nostra relazione ci sia spazio per i rapporti sessuali" sapeva perfettamente di aver sganciato una bomba e l'effetto fu quello ovvio.
Sheldon sgranò gli occhi così tanto che Penny pensava gli sarebbero balzati fuori dal cranio e diventò rosso come se avesse infilato la testa in un forno già acceso a 180 gradi da quindici minuti.
"E' già successo, perché tanta angoscia?"
"P-Penny..."
"Stai calmo. Non pretendo di fare sesso ogni giorno e nemmeno ogni settimana. Ma almeno due volte al mese sì, quelle le ritengo obbligatorie. Mi hai ripetuto spesso quanto sia vivace la fame delle mie parti intime e non mi sono mai sentita offesa perché è vero...non me ne vergogno affatto, fare sesso mi piace e fa anche bene! Ma la cosa fondamentale è che non puoi capire cosa significhi per me fare sesso con la persona di cui sono innamorata. È davvero un'esperienza sopra qualsiasi altra e tu mi dirai che se avessi aperto più spesso un libro saprei come descriverla ma io non ne sono sicura. È davvero unione in tutti i sensi e per me è importantissima."
Sheldon sapeva di essere stato spiazzato quando aveva capito di aver davvero sperimentato il coito e sconvolto quando aveva scoperto di aver concepito una vita, e nemmeno lui dall'alto della propria immensa conoscenza sentiva di riuscire a descrivere quanto allibito fosse in quell'istante.
"Per cui, visto che è evidente ciò che provo per te, vorrei che questo si manifestasse anche attraverso il sesso. E permettimi di aggiungere che potrei anche ritenermi libera di avere esperienze occasionali con altri se tu ti rifiutassi completamente di accettare questa clausola...io preferirei farlo con te ma se non vuoi..."
"No"
Il cuore di Penny perse un battito e lei cominciò ad agitarsi parecchio. No? Davvero si rifiutava categoricamente anche solo di considerare l'idea di avere altri rapporti con lei?
Cominciò a respirare pesantemente. Andare con altri sarebbe significato tradirlo ma che altro fare? Stare per anni interi in astinenza?
"No?"
Lui si avvicinò a lei, le sollevò le gambe poggiandole sulle proprie ginocchia, per essere col viso a distanza estremamente diminuita dal suo.
"Non andrai con altri" biascicò e subito dopo premette le labbra sulle sue, quasi stizzito. Penny non poteva crederci. Si era ingelosito!
Il bacio non durò molto ma l'intero contesto fu sufficiente per provocare a entrambi il fiato corto. Stavolta i quattro piani di scale non c'entravano.
"S-sei geloso?"
"Certo." Sheldon non sapeva mentire. Penny si sciolse in un sorriso e ogni traccia di ansia svanì mentre gli abbracciava il collo. "Solo, sii paziente con me. A me tu piaci. Fisicamente, voglio dire, però..." balbettò Sheldon.
"Tranquillo, non voglio violentarti! Saprò fare in modo che la cosa non ti appaia una forzatura. Ti abituerai e ti piacerà sempre di più. E ritieniti fortunato...io le prime tre-quattro volte ho sentito solo dolore! Dalla sesta in poi ho cominciato davvero a godermela..." disse Penny con tono scanzonato. "Voglio che tu sappia che è dalla notte del concepimento di questo signorino o signorina che non faccio sesso! È una sorta di record per me" Quasi sei mesi in bianco non erano nelle sue corde! Lo guardò in modo smaliziato. Parecchio smaliziato e con una punta di tenerezza che voleva indurlo chiaramente a cedere. La verità era che la prima volta era stata così strana, per non dire confusa e assurda...adesso Penny era consapevole di quello che voleva ed era giunto il momento di cogliere l'attimo senza ulteriori esitazioni.
Lui tornò invece ad agitarsi e ad essere rosso in faccia, sul collo, le mani sudate.
"Vuoi del vino per aiutarti a calmarti?" gli chiese intenerita.
"No. Voglio essere completamente lucido. Ma facciamo piano"
"Ma certo...non so se hai notato che sono una signora incinta, non avevo certo in mente di provare la posizione dell'altalena!"
"Non sapevo avessi una conoscenza approfondita del sacro libro dell'amore" osservò lui, spiazzandola. Giustamente, come poteva Sheldon non avere le basi anche del Kamasutra? Nulla vietava che dopo il parto e dopo essersi ripresa avrebbe potuto farglielo conoscere in maniera concreta.
-Che sporcacciona!- E accadde di nuovo. Ma fu diverso. Fu una seconda prima volta. Indescrivibile.
 
Il mattino dopo, quando Howard e Raj entrarono nell'edificio, videro l'ascensorista impegnato nella riparazione del suddetto meccanismo fuori uso da anni mentre Sheldon lo schiavizzava intimandogli di muoversi perché non c'era affatto altro tempo da perdere.
"Sheldon, che succede?" chiese l'astrofisico stupito tanto quanto l'ingegnere.
"Da quando in qua la ditta si è svegliata nel riparare questo coso?"
"Da quando ho cominciato a tempestarli di chiamate dall'alba di oggi! L'ascensore è indispensabile al momento, deve essere riparato immediatamente!"
"Come mai tutta questa fretta? Qualcuno si è rotto una gamba? Devi trasportare su un'altra macchina del tempo?!"
Sheldon li degnò di una rapidissima occhiata prima di tornare a fulminare il povero ascensorista che sudava e non sapeva se imprecare o spicciarsi a mettere fine a quella dannatissima mattinata il più presto possibile. Quello stramboide non lo aveva mollato fin da quando era arrivato come un pitbull!
"Nessuno si è rotto una gamba e non c'è alcuna macchina del tempo. Penny è incinta!"
Solo mentre lo diceva si ricordò che Penny gli aveva proposto di parlarne agli altri quella sera a cena, con calma.
Ovviamente era troppo tardi e i due erano già schizzati su per le scale per investire Penny di domande.
L'ascensorista osò respirare troppo rumorosamente.
"Si sbrighi lei!!" abbaiò. Esattamente come un pitbull.

 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Big Bang Theory / Vai alla pagina dell'autore: MaryFangirl