-Bea! Piantala di correre sotto la pioggia! L’unica cosa che otterrai sarà beccarti una broncopolmonite!- gridava senza quasi più un filo di fiato la ragazza castana chiara dagli occhi smeraldo.
Non capiva neanche perché la stesse rincorrendo.
Tanto sapeva che la sorella ribelle non si sarebbe fermata,neanche se gliel’avesse ordinato Inari in persona.
“And now I wish to God that the Earth would turn cold,
and my heart will forgive it’s made of glass”
-Bea! Fermati,ti prego! Tutto questo correre non servirà a farlo tornare in vita!- continuò ad implorarla la sorella,che oramai stava per cedere e buttarsi a terra.
Ma sapeva che doveva resistere e doveva raggiungerla e bloccarla,prima che facesse qualche stupidaggine.
“ And all the pretty tulips would disappear,
and never disturbing me agiain…”
-E piantala di rincorrermi! Tanto lo sai che non mi fermerò!- finalmente ricevette una risposta,anche se non proprio quella che aveva desiderato lei.
La ragazza aveva perso un amico iportante per cause naturali,le avevano detto…
Ma vicino al muso del cane avevano trovato della sostanza di un colore strano, quasi viola.
Veleno,pensò subito Beatriz.
Da quel momento la ragazza si era ripromessa di scovare i maledetti che l’avevano fatto fuori,e di punirli giustamente come si meritavano.
Perché poi non si poteva sapere.
Il cane era uno dei più buoni e docili del quartiere,soltanto a un pazzo verrebbe in mente di uccidere un cane così adorabile e vecchierello,simpaticone e cicciotto.
Anche se un qualche sospetto lei ce l’aveva.
Nikole,la più acerrima nemica della squadra di Volpi,che ha sempre perso scontrandosi con Bea.
“ You gave me my Very first gun,
I’ll go out and hunt the hidden dome
With White Foxes…”
Ad un certo punto Bea decise di fermarsi,o meglio,lo decisero le sue gambe.
Si sedette sul gradone sulla quale troneggia il cartello con scritto “perscorso 108” e cominciò a pensare,alzando il viso sotto la pioggia scrosciante che le lavava il volto.
Anche se si sforzava di piangere, dai suoi occhi insensibili al dolore non usciva nemmeno una lacrima.
-Ti odio…- sussurrò a bassa voce,mentre la sorella May la raggiungeva e si sedeva dietro alla mora.
Ormai la felpa blu era diventeta zuppa di colore nero,la stella al centro non sembrava neanche più una stella e i capelli lunghissimi lasciavano uscire le ciocche bionde come se volessero lanciale via,lontano.
Le orecchie da volpe pesavano come due pezzi di piombo.
Il cuore però era quello che pesava di più di tutti, imbevuto di dolore e di odio verso quel mondo che le aveva tolto quasi tutto,ormai.
Le restavano solo Ninetales,Nate e i suoi fratelli…
Chissà come sarebbe stato essere tornati prima su Monster.
Magari avrebbe evitato tutta quella sofferenza…
O magari no…