Come siamo finiti a fare questo gioco cretino? Di tutte le persone che c'erano nella stanza proprio jongin mi doveva capitare? La sfiga mi perseguita, ne sono convinto al cento percento, così come so che ucciderò kibum.
"Forza non abbiamo tutta la sera" la divah era ubriaca fradicia, insieme al resto dei miei compagni e dei componenti degli exo.

Solo io e il mio migliore amico eravamo ancora abbastanza lucidi per capire cosa stava succedendo: la brillante idea di Key all'inizio non ci era dispiaciuta, ma ora stava diventando troppo imbarazzante.
Eravamo seduti a terra, nel dormitorio degli EXO, con quella che era una bottiglia di limoncello al centro, e kibum stava obbligando me e jongin a fare il gioco del "pocky". Le mie proteste erano state ignorate ed ora mi trovavo in ginocchio, davanti a jongin, con le sue mani sulle mie spalle per non farmi allontanare e con quel grissino ricoperto di cioccolato tra le labbra.

Maledizione! Cosa potevo fare? Jongin era inutile, sembrava alquanto divertito da quella situazione. Dopo avrei strozzato anche lui...poco ma sicuro
"Insomma? Vogliamo prenderci la pensione?" Ci gridò kibum mentre jonghyun gli baciava la nuca, anche lui in un quasi coma etilico, non reggeva l'alcol ma come un deficiente si era scolato due bicchieri di vodka insieme a quel citrullo del suo ragazzo.

Jongin mi guardò divertito e diede un morso al pocky, avvicinandosi un po, un BEL po', alle mie labbra.
"Bravo il nostro kai! Dopo la omma ti farà assaggiare un po' di questa cosina buona qui" disse alzando una bottiglia mezza vuota "Taemin datti da fare!" guardai kai negli occhi rassegnato e diedi un morsetto al grissino. Un morso piccolissimo e titubante. Il moro davanti a me sorrise maliziosamente mentre faceva scivolare la sua mano dalla mia spalla fino alla nuca, mentre mangiava un altro pezzo di quel dolce (se così si poteva chiamare)

Mi avvicinai anche io, sentivo lo sguardo penetrante della mia oemma e decisi di chiudere gli occhi. Pessima scelta. decisamente una pessima idea. Il respiro di kai batteva sulle mie labbra e mi faceva agitare a morte. Ormai eravamo vicini, troppo vicini, vicinissimi. I nostri nasi si sfioravano e sentivo il suo labbro inferiore contro il mio.
Mio dio, che qualcuno mi aiuti! Avevo sognato tante volte il mio primo bacio con jongin, ma non pensavo che sarebbe stato così...ero combattuto, da una parte volevo mettere fine a quello strazio ma dall'altra avevo paura di rovinare la mia amicizia con quel ragazzo che popolava i miei sogni da quasi un anno.

Le sue mani si intrecciarono ai miei capelli, spostandomi il viso di lato e sfiorandomi il collo con la mano libera. Fu quello che mi fece perdere totalmente io controllo, quel semplice contatto aveva mandato a qual paese tutte le mie preoccupazioni. Annullai le distanze aggrappandomi alle sue spalle per non cadere e mi ritrovai ad assaggiare quelle labbra morbide in un contatto tutt'altro che innocente. Non ce la facevo più.

Jongin non mi stava spingendo via anzi, mi teneva stretto a se mentre la sua lingua sfiorava la mia, avida, come se volesse prendermi l'anima. Le sue mani erano sui miei fianchi ora, mi toccavano la pelle che rimaneva scoperta infilando le dita sotto la mia t-shirt bianca e facendomi rabbrividire.
Mi staccati per respirare, e incontrai gli occhi di jongin che mi guardavano eccitato, la sua mano si infilò tra la cintura e il tessuto spingendomi contro di se per farmi sedere sulle sue gambe
"Che ne dici di un secondo round?"
Si portò un altro pocky alle labbra mentre con le dita mi sfiorava la base della schiena.

Non me lo feci ripetere due volte e diedi un bel morso al grissino, arrivando a metà, jongin mi sorrise mentre mangiava la sua parte lentamente, voleva farmi impazzire, e ci stava riuscendo maledettamente bene!
Mentre si avvicinava lento come una lumaca, aveva iniziato a toccarmi la spina dorsale fino a metà schiena per poi scendere velocemente, intrecciai le braccia intorno al suo collo inarcandomi lievemente.
Dopo quelli che mi sembrarono secoli, jongin si decise e ricominciò a baciarmi, con meno foga rispetto a prima, la sua lingua sfiorava la mia lentamente facendomi rabbrividire. Si fermò senza staccarsi, provocandomi mentre respirava nella mia bocca ma senza approfondire di nuovo il contatto.

Gli morsi un labbro frustrato e mi spinsi contro di lui cercandolo quasi disperatamente, jongin ricambiandomi immediatamente, quasi cose se non aspettasse altro.
Dopo qualche istante si staccò nuovamente, sospirai scocciato da quel continuo tira e molla, le labbra di lui erano incurvate in un sorrisetto malefico mentre mi sussurrava all'orecchio "Taemin-ah che ne dici di andare in camera mia?"

Jongin si tirò su trascinandomi con se, sarebbe stata una lunga nottata.....sorrisi al pensiero e mi lasciai guidare verso la camera.