<< Salve >> dice la segretaria sorridente, ma si intuisce subito che odia il suo lavoro << Salve! >> risponde mia madre allegra << Vuole iscrivere sua figlia alla Phoenix School? >> continua la segretaria << Che immaginazione >> commento sottovoce << Si, con piacere >> risponde mia madre a voce alta, nel tentativo di coprire il mio commento sarcastico << Bene, allora dovrà darmi i dati personali della ragazza. Come si chiama? >> << Io?  Anastasia >> << No, intendevo la ragazza >> << Oh giusto… Si chiama Samantha >> risponde mia mamma un po’ impacciata << Bene. Età? >> << Trentatr… Ehm volevo dire sedici >> << Ok, città natale? >> << Texas >> << Bene, ora mi dovreste dare le vostre carte d’identità>> << Si… Le ho portate, devono essere qui da qualche parte >> borbotta mentre esamina la sua borsa. << Eccole! >> esclama mia madre un po’ troppo forte << Si, la ringrazio >> risponde stranita la segretaria Dopo vari fogli e cartacce da firmare finalmente usciamo da quel carcere chiamato scuola… Già la odio. Ora siamo in macchina diretti a casa. << Bene! Finalmente siamo apposto con la tua iscrizione. Finiamo di svuotare gli ultimi scatoloni e potremo rilassarci almeno per un po’ >> << Si >> << Sam che hai? >> << Mi mancano i miei amici. Non posso credere che non li rivedrò mai più >> << Guarda che ogni tanto andremo a trovarli, stai tranquilla >> << Ok >> Siamo arrivati a casa nostra, beh , dire casa “ nostra ”  è un po’ impreciso dato che siamo qui solo da una settimana. Domani dovrò andare alla mia nuova scuola… Ho paura, ho paura di non trovare amici, ho paura di non piacere a nessuno, ho paura di essere vittima del bullismo, ho paura di cambiare, non voglio cambiare, voglio restare me stessa. Da quando ­è arrivato il trasferimento di mia madre mi sembra di avere paura di tutto. << Tesoro, mi aiuti a svuotare gli ultimi scatoloni o resti immobile a fissare fuori dal finestrino? >> << Ah… Si, eccomi >> << Bene, qui dentro c’è tutta la mia collezione di palle di neve, potresti ordinarmele su quella mensola? >> << Si >>  ..........Qualche ora dopo.......... << Bene la pizza arriverà fra poco, nel frattempo ci vediamo un po’ di TV sul divano? >> chiede mia madre allegra << Va bene, anche se sto morendo di fame! >> rispondo un po’ più felice , mia madre aveva l’allegria contagiosa. Magari mi sbaglio, magari mi troverò bene, magari sarò circondata da amici che mi accetteranno per come sono. Questo non lo saprò mai finché non lo vivrò, speriamo bene… Nel frattempo non ho intenzione di deprimermi, non voglio diventare una di quelle adolescenti noiose che si riempiono di antidepressivi. Credo di essere un po’ lunatica, sarà il nervosismo. DLIN DLON La pizza mi distoglie dai miei pensieri << A tavola! >> << Che buon odore! >> esclamo << Già, la nostra buona pizza non ci delude mai! >> Finita la cena vado in camera mia e apro il computer, ho una nuova email “ Ehi Sam!  Com’è andata la tua prima settimana a Phoenix? Perché non ti sei fatta sentire? Cos’è? Ti sei già dimenticata della tua migliore amica? P.S. Fra circa un mese dovrei fare un viaggio con la mia famiglia proprio a Phoenix! Magari ci possiamo incontrare e passare un po’ di tempo assieme                     xoxo Charlotte " Oh, era la mia migliore amica, domani la chiamerò, ora sono troppo  sfinita.  ..........Il giorno dopo.......... DRIIIN La sveglia suona, sono le 7:00 è ora di prepararsi per il primo giorno di scuola. Indosso l’uniforme scolastica, lascio i miei lunghi capelli rossi sciolti, un po’ di eyeliner , rimmel, le mie fidate scarpe da ginnastica e via! Sono pronta, posso farcela. Prendo la cartella, il cellulare e salgo sulla bici, destinazione Phoenix School.