~Era giunto il tardo pomeriggio nella gilda più caotica di sempre, quando Laxus tornò da una lunga missione. Ormai, dal ritorno come membro ufficiale, era adorato da tutti, o quasi. Il suo odio era finito ed aveva finalmente capito il valore dei propri compagni. Quindi, anche se non lo dava a vedere, era felice di quei festeggiamenti e salutava tutti. Naturalmente non mancarono Natsu che gli lanciò una sfida, Gajeel che lo guardò in cagnesco ed Elfman che lo sfidò nelle cose forse più banali, per capire se fosse un uomo. I suoi occhi, però, si fermavano sempre in un punto, o meglio su una ragazza. Questa era Mirajane, la cameriera più bella di Fiore, la ragazza a cui ogni editore avrebbe voluto fare un servizio fotografico per la propria rivista. In tutto quello che faceva si muoveva elegantemente, sempre col sorriso stampato in viso. Ella non era ancora riuscita a salutare Laxus, se non con un caloroso sorriso: durante i festeggiamenti aveva più da fare del solito, tutti pretendevano da bere o da mangiare; in più aveva i maghi con i gusti più strani da servire. Naturalmente non mancavano i piccoli rimproveri ai più anziani, che continuavano a blaterare qualcosa sulle giovani bellezze della gilda, quali: una Lucy in splendida forma che stava cercando di parlare con Natsu, che non la ascoltava; la solita Cana che beveva, ma questa volta la sua "ubriaca" metà era presente, infatti Bacchus andava a trovarli da qualche giorno; l'affascinante donna della pioggia che parlava con Grey ammirandolo, da un po' il ragazzo di ghiaccio aveva cominciato a considerarla di più; non mancava la dolce Levy che cercava di leggere, tormentata da Gajeel; la bella Erza, che invece mangiava la sua torta alle fragole, forse pensando a Gerard.  Qualcuno, invece, commentava queste giovani coppie.. Però a Laxus non interessava tutto questo, non interessavano le coppie, i litigi o altro, egli ammirava la dolce albina. L'aveva sempre osservata, sin da ragazzini. Quel suo carattere scontroso di quando era appena arrivata alla gilda lo aveva sempre lasciato a bocca aperta, ogni volta era capace di stupirlo. Lo stupore più grande fu, naturalmente, quando la ragazza cambiò per la "morte" della sorella. Non capiva come Mirajane potesse essere cambiata così radicalmente. Per quel senso di colpa riuscì a cambiarsi completamente ed era questo che lo stupiva particolarmente.  Continuò a stupirlo sempre, anche quando egli si abituò al cambiamento dell'altra. Anche in quel momento lo stava stupendo, anche nelle azioni più semplici. Era una cosa a lui incomprensibile.
 

~Dopo tutti questi anni
io non smetto di guardarti
qualche volta ancora a bocca aperta
non finisco di capire
non finisci di stupire
come non dovesse mai finire ~

Anche se Mirajane poteva comportarsi in modo ingenuo o, qualche volta, sbadato, a Laxus non interessava, quasi attratto da quelle cose. Sì, era veramente attratto. Gli tornavano alla mente quando quelli che potevano essere difetti erano ben visibili, quando era scontrosa, ribelle, che sembrava amasse solo i due fratelli; quando sfidava continuamente Erza e quando picchiava tutti; quando, magari, non si curava molto del suo aspetto, usando quella magliettina e quel pantaloncino. A lui piaceva già così. Quando poi li nascose, non cambiò comunque niente. Egli la voleva, con i suoi difetti o senza.

~vuoi nascondermi i difetti
mentre a me piacciono tutti
ma non te lo vuoi sentire dire~

Il momento in cui Laxus potesse salutare Mirajane non era ancora arrivato. Anche se la festa stava giungendo al fine, la ragazza aveva altro da fare. Il biondino, quindi, poteva solo guardarla da lontano. Cercava di capire cosa stesse pensando o sognando. Infatti, mentre la cameriera puliva quel che doveva, sorrideva, come se stesse sognando qualcosa. Forse, invece, aveva quel sorriso solo per l'allegria presente in gilda. Il Dragon Slayer, qualche volta interrotto da altri che cercavano di parlargli, tentava di capire, facendo altre ipotesi su cosa potesse passare nei pensieri di lei. Chissà se glielo avrebbe mai potuto dire. Chissà se, magari, ella stesse pensando a lui.

~e ti guardo mentre sogni
e mi tocca stare fuori
e mi tocca solo indovinare~

La festa era finita. Per quanto fosse stato allegramente con tutti, Laxus era un po' triste in quanto non era ancora riuscito a stare con la ragazza che tanto desiderava. Mentre quasi tutti se ne erano ormai andati, ella stava finendo le ultime faccende. Quindi, stanco ed un po' rassegnato, stava per andarsene. Infatti dopo che l'albina lo salutò con un altro sorriso ed alzando la mano, pensava che quella sera, nuovamente, non sarebbero riusciti a stare insieme, come però egli tanto desiderava. Quando uscì dalla gilda si ritrovò un po' stranamente solo; non era più abituato a non avere i suoi tre "protettori" o qualcuno che gli stesse accanto, in più a quell'ora Magnolia era totalmente deserta. All'improvviso, però, sentì le porte della gilda sbattere. Quando si girò trovo la bella Mirajane dietro di se.
''Hei Laxus, stavi scappando senza dire nulla?''
''Certo che no, ma ormai era ora di andare, non c'era più quasi nessuno e tu stavi finendo di pulire, non c'era motivo per cui restare''
''Potevi almeno venire a salutare! Potevo prendere una pausa, se volevi.. Ora Kinana ha preso il mio posto..''
''Se l'avessi saputo sarei venuto, ma non mi sembrava il caso di disturbarti..''
''Invece devi! Da quando te ne sei andato quella volta non riesco più a vederti uscire così dalla gilda.. Continuo ad avere paura che tu te ne andrai per sempre..''
''E perché questa paura?''
''Sei proprio stupido.. Sei un mio nakama.. E..e..''
''E..?''
''E nel periodo in cui te n'eri andato mi sono sentita così sola..''
''Mi dispiace, Mirajane.. Mi dispiace, per tutte le cazzate che ho fatto alla gilda, per aver causato tanti problemi al vecchio, ma soprattutto mi dispiace di averti fatta soffrire.. Però non ti lascerò mai più sola..''

~ dopo tanti anni e un giorno
quando il mare sembra calmo
vieni fuori ancora tu
con quel nome da straniera
da chi è sempre stata sola
e da un pò non deve più
perchè... ~

Quella sua voce, il suo sorriso, i suoi movimenti eleganti.. Tutto quel che aveva lei, non lo aveva nessun altra. Tra tutte le ragazze che Laxus aveva incontrato prima e durante il suo "allontanamento" dalla gilda, nessuna era come Mirajane. C'era sempre qualcosa di diverso, di unico. Ella era una perfetta e vulcanica unione prima ed una perfetta ed armonica unione poi, aveva sempre avuto un'equazione magica che donava ad ogni sua caratteristica un'alchimia quasi surreale. Un qualcosa di introvabile nelle altre ragazze. Era unica, unicamente Mirajane.

~tu sei lei
tu sei lei
fra così tanta gente
tu sei lei
tu sei lei
e lo sei stata sempre ~

Quando smise di pensare ed osservò l'albina, si accorse che quest'ultima stava piangendo. Si ricordò di tutte le volte in cui l'aveva vista piangere, soprattutto a causa sua. Ad esempio quando ella lo aveva cercato, ma a lui non interessò, così come altre infinite volte. Non voleva essere per l'ennesima volta causa delle sue lacrime, a meno che non fossero di gioia. Era disposto ad offrirgli il suo cuore per non vederla più soffrire, anche se la ragazza se ne fosse impossessata per sempre.

~e quegli occhi li conosco
io li ho visti spesso nudi
ma non si vedeva mai la fine
il tuo cuore accelerato
le pupille dilatate
e non mi restituisci il cuore ~

Dopo tutto quel tempo, era arrivata per lui l'ora di dichiararsi. Non poteva più
Rimandare. In più, quale occasione migliore di quella? Erano solo loro due e gli sembrava che anche lei avesse un po' aperto il suo cuore.
''Non piangere Mirajane.. Non ti voglio più lasciare, non potrei, non ci riuscirei di nuovo..''
''Me lo prometti?''
''Sì..''
''Ne sono così felice, per quanto sia riuscita a cavarmela e stare da sola, non vorrei più che mi lasciassi..''
Il ragazzo trovava quel discorso fuori dal mondo. Non avrebbe mai pensato che Mirajane potesse pensare davvero qualcosa del genere. Ella continuava a piangere, ma sembrava anche sorridere, come se piangesse di felicità. Laxus rimase un po' in silenzio, poi, quando sentì il vento sulla sua pelle, capì che non era un sogno, era tutto vero.

~dopo tanti anni e un giorno
quando il vento sembra fermo
vieni fuori sempre tu
con quel nome da straniera
da chi riesce a stare sola
ma da un pò non deve più
perchè... ~

Allora decise di prendere la parola, di dichiararsi, di dirle i suoi sentimenti. Era l'ora di rompere il muro di quel suono silenzioso e di parlare.
''Mirajane Strauss''
Ella rimase perplessa, non era abituata ad essere chiamata così, soprattutto da lui, non sapeva se essere impaurita o felice..
''Dimmi..''
''Mirajane Strauss, ti prometto che non ti lascerò mai..''
La bella ragazza si sollevò un momento..
''Ma..'' continuò il ragazzo
''Ma?'' si spaventò nuovamente l'altra
''Ma nel vero senso della parola, anche se andrò in missione.. Voglio stare con te, Mirajane.. Avere un qualcosa più grande di quanto abbiano due nakama o due amici..''
La paura dell'albina lasciò posto allo stupore, non riuscì a dire qualcosa. La trasparenza del ragazzo, invece, scomparve e lasciò spazio al timore di un rifiuto.
''Cioè, tu sei la ragazza che vorrei, Mirajane Strauss.. Così come sei, sempre, tutti i giorni, da sempre..''
Fu così che la serata perse e, allo stesso tempo, trovò il suo senso. La ragazza fu sempre più confusa, sempre più incredula. Così come Laxus, che si stupì delle sue stesse parole. Nessuno dei due fu più conscio di quello che stava succedendo. L'albina diede colpa all'alcool consumato dal ragazzo, il quale, pur essendo abbastanza resistente agli alcolici, fu preso forse dalla stanchezza o chissà che altro. Resta il fatto che, finalmente, si dichiarò.

~tu sei lei
tu sei lei
fra così tanta gente
tu sei lei
tu sei lei
e lo sei stata sempre
se l'universo intero
ci ha fatto rincontrare
qualcosa di sicuro vorrà dire
tu sei lei
come sei
inesorabilmente  ~

''Perché?''
Sicuramente non fu la risposta che Laxus si aspettava, infatti si bloccò. Così come gli parve tutto il resto. Non c'erano più aria o onde, niente, tutto fermo. Tutto si bloccò con lui.
''Perché mi ami?'' ribadì l'albina.
''Co-come perché?''
''Si, perché? Così, all'improvviso.. Non mi avevi mai mostrato i tuoi sentimenti, mai.''. Aveva smesso di piangere, questa volta i suoi sentimenti erano un po' diversi.
"Perché.. Beh.. Non ci deve essere un motivo per amarti, innanzitutto.. Poi tu, Mira, non mi hai mai mollato, mi sei sempre stata vicina, anche se forse indirettamente.. Hai pianto anche per me.. Quando sono tornato, era come se fosse la cosa più naturale del mondo.. Quando tutti mi avevano abbandonato, tu non l'hai mai fatto.. Io ti amo, Mirajane Strauss, per avermi salvato! Non te l'ho detto prima perché non ne avevamo mai avuto l'occasione e non ho mai avuto il coraggio di farlo.. Mi dispiace di aver aspettato così tanto.."
"Sei proprio idiota, potevi dirmelo prima!"
La natura, che aveva ripreso il suo corso, si bloccò nuovamente .
"C-cosa?"
"Io pensavo che non te ne fregasse niente, quindi potevi dirlo prima! Ti ho aspettato per tanto tempo.."
Ecco che con lei tutto si fermava, tutto si muoveva; tutto si trasformava, tutto si confermava. Così lo sorprendeva. Cosi faceva tutto.

~e mi hai salvato tante volte
da qualche tipo di altra morte
andando dritta sulla verità
e mi regali un altro giorno
in cui sembra tutto fermo
ma tutto si trasforma
tutto si conferma~

Ad un certo punto la bocca della ragazza cambiò posa: diventò un dolce e malizioso sorriso.
"Facciamo che ci vediamo da un'altra parte, un altro giorno.. Mente aperte, solo noi due.. Nessuna interruzione, né niente! "
La risposta del ragazzo era scontata, era sicuro che volesse stare solo con lei, quindi rispose con una domanda.
"Quando preferisci?"
"Dimmi tu, hai fatto tutto tu e sei l'uomo, quindi avanti!"
Ci pensò un attimo, poi rispose deciso.
"Domani sera, alle 19, al bar Sole!"
Sorrise in modo malizioso ed in questo modo parlò "Okay, ci vediamo domani!" si girò, s'incamminò ed rientrò nella gilda.
Egli rimase d'incanto, annusando il suo profumo con il suo olfatto. Quella volta era incredibilmente certo che la ragazza ci sarebbe stata, si sarebbero visti e chissà, forse sarebbero stati insieme.

~e lasci in giro il tuo profumo
come a dirmi "io ci sono"
come a dirmi "sarò sempre qua"
perché... ~

Rimase lì, impalato. Ci rimase per qualche minuto. Tutto intorno a lui aveva ripreso vita nello stesso momento in cui vide la ragazza sorridere ed andare via. Si accorse di nuovo di come ella fosse la perfezione, unica, magica. Davvero non trovò mai nessuna come lei, dato che sarebbe stato inutile cercarne un'altra.. La sera dopo si sarebbero visti, sarebbero stati insieme, tutto sarebbe potuto cambiare. Ed egli avrebbe potuto stare con lei.

~tu sei lei
tu sei lei
fra così tanta gente
tu sei lei
tu sei lei
e lo sei stata sempre
se l'universo intero
ci ha fatto rincontrare
qualcosa di sicuro vorrà dire
tu sei lei
come sei
inevitabilmente~

Nota dell'autrice:
Avevo letto, un po' di tempo fa, una Fan Fiction su Mirajane (il mio personaggio preferito di Fairy Tail (ed in generale nel regno manga/anime)) ed Erza in cui c'era un pezzo di storia ed un pezzo di una canzone, quindi ho deciso di copiare l'autrice ed è venuta fuori sta cosa *gocce scendono sul viso*
Siate clementi, è la mia prima Fan Fiction da sola, spero vi sia piaciuta!
Ah, non la metto come storia unica, ma come serie perché mi piacerebbe continuarla.. Quindi, forse, leggerete presto qualcos'altro!
Ciaaaaao! *sorriso a 31 denti*