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Autore: Kveykva    01/02/2015    2 recensioni
Cara Wilson è l'incarnazione della brava ragazza: ottimi voti a scuola, amata dai professori, mai uno sgarro: riesce ad essere se' stessa solo con le sue migliori amiche, Amber e Autumn.
Per questo, il preside decide di farle organizzare il concerto dei 5Seconds of Summer nella loro scuola: peró Luke, dal momento che l'ha conosciuta all'ultimo prima di salire sul palco, la cercherà, andando contro a tutti i problemi che la sua popolarità potrebbe portare.
Lui è un cattivo ragazzo.
E lei una brava ragazza.
Ma ne siamo sicuri?
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-Non ci vengo.- dissi incrociando le mani al petto.
-Sono scappato dell'hotel rischiando di farmi ammazzare dalle fan lì sotto, sono aggrappato ad un albero davanti a casa tua e tu non vuoi uscire?- fece lui guardandomi fisso.
-Sicuro di farcela a stare aggrappato a quell'albero senza farti male?- chiesi. Figuriamoci se il mio lato super altruista e educato non veniva fuori proprio in quel momento.
-Se tu uscissi forse starei meglio.- disse sistemandosi meglio sopra il ramo.
-E se non volessi uscire con te?- lo provocai.
-Non c'è nessuna che non vorrebbe uscire con me.- disse con un sorriso che gli si allargó sul viso.
-Scometti?-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amber si rigiró in mano le chiavi di casa, cercando quella con una striscia fucsia applicata.
Le caddero per terra, producendo un tintinnio decisamente rumoroso.
-Shh..idiota!- le fece Autumn, ridacchiando.
-Eh che cazzo, non capisco a cosa servano tutte queste chiavi! I miei ne hanno una casa, mica venti!- 
Armeggió ancora qualche minuto e alla fine, sforzandosi di vederci nella luce buia delle due di notte, cacció un gridolino.
-Eccola!- 
La infiló ed aprì: dentro casa di Amber, che ormai conoscevamo come le nostre tasche sia io, sia Autumn, regnava il buio e il silenzio più assoluto.
-Salite in camera: intanto io rimetto l'antifurto.- 
Io e Autumn ci guardammo e, neanche ci fossimo messe d'accordo, cominciammo a fare le idiote: misi le mani a forma di pistola.
Salimmo le scale bianche e immacolate, aggrappandovi ad ogni gradino come fossimo Spiderman.
-Qui è l'agente AutumnSuperFiga. Mi trovo in compagnia di CaraRompiPalle, passo.- 
-Ma come ti permetti?- risi troppo forte.
-Coglione! Andate a letto!- ci arrivó la voce di Amber dal salotto.
-Va bene, va bene: non c'è bisogno di scaldarsi tanto.- feci io, facendole ridere entrambe.
Girammo a destra dopo il corridoio, entrando piano nella stanza di Amber: meno male che i suoi stavano nella stanza più lontana dalla sua, esattamente dall'altra parte della casa.
Mi buttai sul letto completamente vestita.
-Ora ci racconti TUTTO.- disse Amber, mentre chiudeva la porta e metteva giù la borsa.
-Mmmm..- mugolai io.
Loro cominciarono a farmi il solletico come due matte, così che per noi non cominciare a urlare dovetti arrendermi.
-Va bene, va bene!- esclamai.
Amber si esibì nel suo classico sorriso 'ho vinto io'.
-Racconta.-
Cominciai descrivendo il pomeriggio e poi il momento del loro arrivo, e come mi erano sembrati.
-Allora qual era il più carino?- chiese Amber mentre si toglieva il mascara con un dischetto di cotone.
-Ma che ne so, Amber.- 
-Aah, sei arrossita!- esclamó lei.
-Non è vero!- protestai.
-Invece sì: e comunque, se vuoi saperlo, secondo me il più carino è Ashton. Santo Signore.- 
-Avanti Cara, tu li hai conosciuti e di sicuro li hai visti molto più da vicino rispetto a noi.- continuó Autumn, spazzolandosi i chilometrici capelli neri e splendenti.
Incrociai le gambe sul letto, tirandomi giù le maniche del pigiama.
-Non lo so, penso...Luke?- azzardai.
Amber si giró.
-Tu e la tua fissa per i biondi, occhi azzurri!- 
-Ehi, ed è un rimprovero?- ridacchiai. 
-Se la tua fissa diventa Luke Hemmings no di certo.- commentó lei.
Io scossi la testa, sorridendo:
-Sei pazza. Non li vedremo neanche più.- 
-Domani è un altro giorno, Cara, domani è un altro giorno.- fece con aria di chi la sa lunga.
Mi raccolsi i capelli in uno chignon disordinato, e inforcai gli occhiali, lanciandomi sul letto a due piazze di Amber.
-Ho un sonno schifoso.- fece Autumn, passandosi con aria stanca una mano sul viso perfetto.
-Ma come? Dovevamo festeggiare!- si lamentó Amber, facendo il broncio.
-Domani mattina.- 
-Certo, facciamo proprio un bel party alle dieci di mattina.- ridacchiai.
-Alle dieci? No, tesoro, io mi sveglieró  verso le tre e mezza.- 
-Amber!- ridemmo io ed Autumn.
-Che c'è?- fece lei.
Alzai gli occhi al cielo.
-Niente, dormiamo.- risposi.
Lei borbottó contrariata ancora qualcosa ma dopo poco si sentì solo un silenzio dolce, pieno di sogni.
E ci addormentammo ancora prima di chiudere gli occhi.
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-Ragazzeee, svegliatevi!- 
Aprii gli occhi come se pesassero dieci chili in più e la luce dalla finestra non contribuì a migliorare la situazione.
-C-cosa?- farfugliai cercando di vederci un po' di più.
-Forza ragazze, è domenica! C'è il brunch a quest'ora!-
-Eh?- feci io.
-Dai Cara, sveglia le tue amiche e dì loro di alzarsi.- 
Riuscii a mettere a fuoco chi avevo davanti.
-Laura?- 
-Certo tesoro, e chi pensavi che fossi?-
In quel momento vidi perfettamente la mamma di Amber, ora che i miei occhi si erano abituati alla luce: i soliti capelli castani, occhi scuri e sorriso solare. Laura sembrava non invecchiare mai.
-Ciao Lau.- mugugnai mentre mi stiracchiai.
Lei mi diede una carezza affettuosa sui capelli e uscì dalla stanza.
-Ehi, dormiglione!- esclamai buttando un cuscino in faccia ad Amber.
-Ma che fai?- brontolò lei.
-Forza, Autumn almeno tu!- la pregai.
Lei si stiracchiò come me, sbadigliando.
-Va bene, va bene.- disse con voce bassa mentre si alzava.
-Il mattino ha l'oro in bocca.- canzonai Amber, che si nascose il cuscino che le avevo tirato.
-Vai ad ammazzarti, Cara. Tu e il tuo oro.- 
Ridacchiai. Fra le tre, ero l'unica mattiniera. Amber era il peggio del peggio.
Alzai le spalle e mi alzai e feci velocemente il mio turno in bagno.
Le ragazze (stavolta anche Amber era riuscita ad alzarsi dal letto) mi raggiunsero mentre stavo per lavarmi i denti.
Tirai fuori il dentifricio e lo misi sullo spazzolino.
-Bleah.- fece Amber con una faccia disgustata.
-Cosa vuoi?- feci io, con voce quasi incomprensibile mentre cominciavo a lavarmi i denti.
-Usi ancora quel dentifricio?- mi chiese.
-Amber uso lo stesso tipo di dentifricio da quattro anni, e lo sai.- le risposi io.
-Non capisco come riesci a farlo.-
Quando la guardai interrogativa mi rispose:
-È al limone. Che schifo.- 
Mi girai scrollando le spalle.
-È buono.- borbottai mentre sputavo nel lavello.
Quella passione per il dentifricio al limone era nata qualche anno prima, quando per un problema al ginocchio avevo dovuto cominciare a prendere delle pastiglie a cui doveva essere associato quel dentifricio. Dal quel momento non ero più riuscita a usare quelli alla menta.
-Quanto vorrei fare una sauna in questo momento.- disse Autumn.
-Già: sei fortunatissima ad avercela in casa Amb.- dissi io.
Amber sorrise: la sua famiglia era molto ricca, visto che sua madre era un'architetto famoso, e poteva permettersi tutti i confort, tra cui la sauna nella doccia.
E, posso giurarlo, era magnifica: in estate, qualche volta, la facevamo nelle sere d'estate per poi fare un tuffo in piscina.
-Sarebbe bello, ma sai che ci vogliono venti minuti per prepararla!- mi ricordó lei.
Autumn annuì.
Finii di infilarmi i pantaloni che avevo scelto e misi su una felpa.
-Andiamo, sarà pronto il brunch.- dissi io.
-Ma ci sono anche i tuoi parenti?- chiese Autumn.
-No no.- rise lei. 
Autumn fece una smorfia.
-Grazie a Dio: senza offesa, Amb, ma tua zia Sam mi dava i brividi l'anno scorso.- 
Ridemmo tutte e andammo in sala: quel giorno faceva davvero caldo, eravamo ormai alla fine di aprile e maggio era alle porte.
-Autumn, Cara!- sentii squittire una vocina.
-Jack!- esclamammo in coro io e la mia amica prima che un esserino minuscolo ci balzasse addosso.
-Jack...- lo ammonì Laura con un sorriso.
Finalmente riuscii a guardare il fratellino di sei anni di Amber: sembrava un angioletto, occhi blu e capelli castani scuro.
-Ciao piccolo pirata.- lo salutai io mentre Autumn ci scompigliava i capelli.
Lui ci fece un sorriso sdentato.
-Argggg..- rispose facendo un uncino con la mano.
Lo presi per mano ed entrammo in cucina.
-Allora, come va la scuola?- gli chiesi.
-Maestre cattive.- rispose facendo il broncio.
-Come cattive?- feci io.
-Sempre sono in punizione!- 
Non potei fare a meno di ridere, seguita dalle altre.
Facemmo un bel brunch, buonissimo e veloce, e poi ritornammo in camera di Amber.
-Ragazze io devo scappare a casa: non voglio sapere in che condizioni è la casa con mio zio.- disse Autumn dopo qualche minuto di assoluto scazzo sul letto di Amb.
-Mi dai uno strappo?- le chiesi.
-Certo!- rispose alzandosi e infilandosi la giacca, mentre io facevo lo stesso.
Amber ci accompagnó alla porta.
-Ringrazia i tuoi, e salutaci Jack!- le dissi mentre la abbracciavo.
-Lo faró: ci vediamo domani a scuola.-
-All'inferno vorrai dire.- alzó gli occhi al cielo Autumn.
-Quello.- 
Ci salutammo e grazie ad Autumn fui a casa in dieci minuti.
-Sono a casa!- gridai mentre entravo e mollavo la borsa sulla panca in salotto.
Mi girai e mi trovai davanti il mio incubo.
Non avevo pensato che avrebbe potuto essere a casa, perchè ero una completa scema.
Ora avrei dovuto sorbirmi chissà quale rimprovero su chissà quale casino avevo combinato.
-Ti sembra il caso di gridare così?- 
La sua voce era puro metallo, lucido ma estremamente freddo. Gelato.
-No, Victoria. Scusami.- risposi.
La pelle attorno ai suoi occhi si tese: quarant'anni di vita sembravano averle scavato tutte quelle rughe.
Era sempre una bella donna ma dura come il ghiaccio.
-Tuo padre dorme. Io andrei in camera e ci resterei.- continuó.
Chinai il capo.
-Sì.- risposi.
Le passai davanti sempre a testa bassa, è appena riuscii ad infilando in camera mia mi buttai sul letto.
Quella donna era un inferno.
Penso che mi addormentai, visto l'ora che avevamo fatto la notte prima, e mi svegliai al suono e alla vibrazione del mio cellulare.
-Ma cos..?- farfugliai prima di premere il tasto e attaccarmi quell'aggeggio al telefono, senza nemmeno controllare da chi arrivasse.
-Pronto?- dissi con voce impastata, buttando la testa sul cuscino cercando di svegliarmi.
-Cara Wilson?- 
-Sì?- risposi. Chi cavolo era? Ma soprattutto, chi cavolo era che disturbava il mio sonnellino pomeridiano? 
-Vedo che il numero che hai lasciato ieri sera sul biglietto era giusto.- 
Oddio. Quella voce io l'avevo già sentita: cercai di fare mente locale finchè collegai. Quasi mi presi un infarto.
-Luke Hemmings?- chiesi con voce tremante.
-Esatto.- continuó Luke, e dal modo in cui parlava capii che stava sorridendo.
-Uomo di poca fede.- ribattei facendolo ridere.
-In verità ve l'avrei lasciato per le emergenze, e non per chiamare a caso...-
-Stavi dormendo?- 
-È così evidente?- chiesi.
-Un po'- rise.
Aveva una bella risata.
-In verità mi sto decisamente annoiando, leggendo articoli su quanto siamo stati magnifici e fantastici ieri..- andó avanti lui.
-Vedo che avete un'alta considerazione di voi stessi.- dissi mentre mi alzavo e riponevo un paio di jeans che erano rimasti per terra nel cassetto. Mi accorsi che stavo ancora sorridendo.
-Dubiti di noi?- 
-Mai, per chi mi prendi?- risposi ancora con una domanda.
-Be', un problema qui in albergo ce l'abbiamo.- continuó.
Mi bloccai nel mezzo della stanza con un reggiseno in mano: oddio, magari avevo trascurato qualcosa, che ne so mancava il water in bagno!
-Che problema c'è?- domandai con una voce così ansiosa che pure lui rise.
Inarcai un sopracciglio.
-Non c'è nulla da fare!- sentii un altra voce gridare per farsi sentire, probabilmente perchè era lontano dal telefono.
Il terrore mi scivoló addosso con una risata.
-E quello chi era?- domandai, riprendendomi dalla paralisi e aprendo il cassetto della biancheria.
-Il grande è magnifico Calum dolcezza, e grazie per il numero di telefono!- rispose sempre lui, e a quel punto mi feci proprio una risata.
-Ancora! Serviva solo per le emergenze!- 
-Be', questa è decisamente un'emergenza, non trovi Cal?- 
-Trovo, Luke.-
-Sentito?- continuó.
-Certo, certo.- borbottai.
-E cosa intendi fare al proposito?- domandó ridacchiando Calum, e capii che avevano impostato il vivavoce perchè li sentivo entrambi forte e chiaro. 
-Assolutamente nulla visto che il mio compito era di portarvi qui e fare in modo che ci rimaniate!- 
-Ah, l'hai sentita la ragazza?- si aggiunse un altro: Michael.
-Insolente, direi.- continuó Ashton.
-C'è qualcun altro che vuole aggiungersi alla chiamata? Non so, tipo zii o nonni già che ci siamo.- dissi.
-La bionda ha ragione, siamo in troppi.- rise Calum.
-Io toglierei Luke.-
-Ehi vaffanculo Ash!- 
-Scusa tesoro.- 
A quel punto scoppiai a ridere.
-Va beneee, io devo andare.- cominciai.
-Ma noo, proprio ora che cominciavo a divertirmi.- disse Calum.
-E non hai neanche risolto il nostro problema.- disse Luke.
-Compratevi un gelato, ingoiate tutte le schifezze che mangiate voi maschi, fate quel che volete!-
-Che schifezze mangeremmo noi maschi, scusa?-
-Quelle specie di olive in un vostro video su YouTube..-
Probabilmente ci misero qualche attimo a ricordarsi di quel video.
-Ehi, qualcuno qui si è documentato parecchio su di noi...- insinuó Calum.
-Non vorrei deluderti, ma era la mia migliore amica che mi ha obbligato a vederli.- 
-Potresti presentarcela..- disse qualcun altro.
-Gesù, poi sverrebbe, no grazie.- 
-Dai ti prego, non possiamo uscire perchè qui fuori c'è l'inferno..-
-L'inferno?- chiesi io stupita.
-Aspetta.- disse Ashton.
Sentii che si muoveva, le risate degli altri e un qualcosa che si apriva e subito dopo...bum! Un casino di urla e grida, mille 'Ashton ti amo' e altri 'Vuoi sposarmi?!'
Risi.
-Sono accampate lì sotto?- domandai riferendomi alle fan.
-Esatto. Quindi..-
-Non hai detto forse che avevi due migliori amiche, no? Portale e usciamo tutti da qui.
-Io ci sto!- urló Michael.
-Anche io!-
-Pure io.-
-Io no!- risi io. -Non posso uscire di casa.- continuai.
-Ma come?- sentii dall'altra parte.
-Avanti, Cara. Fallo per noi, dai.-
Questo era Luke: lo sentivo. Mi ritrovai quasi per magia i suoi occhi davanti alla faccia e barcollai.
Non potevo uscire: io ero una brava ragazza. Le brave ragazze non escono di nascosto.
-Non posso.- sussurrai.
Dall'altra parte ci fu silenzio.
-Solo per poco. Stasera.- 
Ci pensai: di sicuro era meglio che uscire nel pieno del pomeriggio peró...tutto questo andava contro le mie regole e i miei insegnamenti.
Io non potevo uscire. Eppure..
-Forse.- dissi con la voce come un sussurro, come se se lo avessi detto a bassa voce la regola infranta avrebbe fatto meno rumore.
-Yuhuuuu.- e altre grida mi arrivavano all'orecchio. Anche se ero un po' scombussolata sorrisi.
-Va bene, va bene, provo ad organizzare. Vi faccio sapere.- 
-Grazie bionda, sei la migliore.- disse Calum mandandomi un bacio.
Alzai gli occhi al cielo.
-Non sono bionda!- mi lamentai.
-Sì, come no..-
Lasciai correre.
-Okay, ci vediamo. Forse.- 
Dall'altra parte sentii un coro di saluti che mi fecero sorridere da un orecchio all'altro e riagganciai.
Non avrei mai pensato che potessero essere così simpatici e così idioti allo stesso tempo: mi ero aspettata un gruppo di menefreghisti ecc...
Bene ora dovevo solo chiamare le ragazze, evitare che Amber avesse un crollo nervoso, chiamare la sicurezza del gruppo, organizzare gli spostamenti...
Poca roba insomma. 
Cominciai con quella che speravo fosse la cosa più semplice: ripresi in mano il cellulare e feci i due numeri che conoscevo a memoria e scelsi la chiamata a tre.
-Ehm..ragazze?- cominciai quando risposero entrambe.
-Abbiamo un problema..-
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Ciao a tutti!
Ecco il quarto capitolo, spero che la storia non vi stia deludendo.
Come vedete, anche se Cara non se ne rende conto, si sta già slegando un poco dalla sua fama di 'brava ragazza'...ma questo è solo l'inizio.
Mi avete chiesto di postare le immagini dei protagonisti, come li vedo io ecc..ma voi potete sempre immaginarli come volete.
Spero vi sia piaciuto il capitolo, a presto! 
 
p.s. (Nel prossimo magari metteró le immagini dei personaggi un po' più secondari, come i genitori ecc...)
 
p.p. (I 5 seconds li conoscete già, quindi è inutile che metta le foto..okay, giuro che ho finito. Un bacio!)
 
Cara: 
(Lily Collins)
 
Autumn:
(Victoria Justice)
 
Amber:
(Annasophia Robb)
 
Emma Stone:
(Immaginatela coi capelli più corti!) 
 
 
 
 
 
  
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