- Lucy…
Con un leggero gemito Natsu si mise seduto e aprì
gli occhi.
Sentiva la stomaco chiuso in una morsa, tanto da procurargli un senso
di vomito
a malapena trattenuto. Stava sudando ma aveva freddo… Provò ad
aumentare la
propria temperatura utilizzando la magia, ma non sortì alcun effetto.
La cercò
con lo sguardo, ma non era nella radura con lui, e nemmeno Happy.
Annusò l’aria
mentre si alzava in piedi e, barcollando, iniziò a seguire la scia dei
loro
odori.
Non ricordava cosa fosse successo, ma una
sensazione di
terrore cominciò a strisciare nel suo intimo man mano che avanzava.
Doveva
essere svenuto e aver lasciato Lucy in balia di qualsiasi cosa fosse
successo.
Non l’aveva protetta ed ora era sparita, nel mezzo del sentiero che li
avrebbe
condotti all’ultima tappa del viaggio… e dire che lei voleva prendere
il treno.
Dopo aver ascoltato le sue suppliche si era lasciata convincere a fare
quell’ultimo
tratto a piedi, ed ecco il risultato.
- Sono un idiota!
Urlò affondando un pugno nel tronco più vicino.
Alcune
schegge di legno si conficcarono nella pelle e gocce di sangue colarono
per
terra. Il suo odore intenso si intrise nelle narici del dragon slayer,
un odore
che improvvisamente gli ricordò il sangue della compagna.
- No…
Accelerò gradualmente il passo, finchè non si
trovò a
correre seguendo una scia sempre più chiara e preoccupante. Non poteva,
non
doveva essere lei. Voleva trovarla, ma non così. La sua immaginazione e
i
ricordi si mescolarono e presero violentemente il sopravvento
mostrandogliela
riversa in un lago di sangue, muta, gli occhi scuri inespressivi.
Scosse la testa e strinse le dita all’altezza
dello stomaco
senza smettere di correre, cercando di schivare contemporaneamente i
cespugli e
la vertigine di terrore.
Giunse ad una nuova radura e notò una massa di
capelli
biondi fra l’erba alta. La ragazza ed Happy erano a terra, visibilmente
ammaccati e feriti, ma ciononostante le loro vene pulsavano di vita.
Dopo
essersene accertato Natsu, ormai inginocchiato, trasse un profondo
sospiro e
sollevò l’exceed dal corpo di Lucy, posandolo con delicatezza accanto a
sé.
Quindi sollevò il busto della compagna di team e la girò lentamente fra
le braccia,
controllando l’istinto di stringerla. Era pallida, ma respirava; i
battiti
erano lenti e irregolari. Le afferrò una delle mani fredde, questa
reagì al suo
tocco e le palpebre della ragazza si schiusero. Natsu ebbe un momento
di
debolezza ed evitò rapidamente il suo sguardo.
- Natsu, devo dirti una cosa.
- Dovrebbe mancare poco per arrivare in città, vi
porterò
sulle spalle.- si accinse ad alzarsi, ignorandola, ma Lucy strinse con
forza le
sue dita.
- Un attimo, io…
- Andrà tutto bene- forzò un sorriso- mi
racconterai una
volta arrivati.
- No! Sono imperdonabile. Ho messo a repentaglio
la vita di
tutti noi, fammi almeno chiedere scusa per quello che ho fatto!
Natsu si voltò incredulo.
- Cosa stai dicendo?
- Non ricordi? Mi sono allontanata per avere un
attimo di
“privacy” e mentre tornavo ho svegliato quella creatura che ci ha
aggrediti.
Abbiamo iniziato a combattere quando la mia magia si è esaurita e sono
dovuta
scappare. Hai detto ad Happy di seguirmi ma poco dopo sono caduta e ho
perso i
sensi, mentre tu sei rimasto indietro. Ho messo in pericolo tutti per
una
sciocchezza.
- Ora ricordo… sì. Ma non è colpa tua, che diavolo
dici?
Quante volte abbiamo avuto degli avversari inaspettati fra i piedi? Te
ne sei
scordata?
La scosse e Lucy arrossì leggermente.
- Se fossi stata sincera saremmo stati più
preparati e
avremmo potuto evitare molti danni.
- Sincera su cosa? Eri stanca, capita. Tornerai in
forma
dopo una notte su un letto comodo, te ne troverò uno questa notte, a
costo di
raggiungere la stazione più vicina e cambiare più treni. Ti aiuterò a
fare un
bagno e preparerò una zuppa calda. Terminerò la missione e torneremo a
Magnolia. Dovrai solo pensare a riposarti e…
- Natsu!
Lucy gli coprì la bocca con un palmo e raggiunse
l’altezza
di un suo orecchio.
- Sono incinta.- bisbigliò. Natsu si immobilizzò,
spalanco
gli occhi e le sue guance persero ogni colore, per poi accendersi più
di prima.
Lucy lo liberò dalla presa ma lui non mosse un muscolo.
- C-cosa hai d-detto?
- Hai capito bene, non farmelo ripetere.- mormorò
raggomitolandosi su sé stessa.
- Aye!
Il ragazzo vide Happy ancora disteso ma sorridente.
- E io lo sapevo già. Strano non l’avessi capito
anche tu,
Natsu. Non hai sentito che il suo odore è cambiato?
- Sì che l’avevo notato, ma non pensavo potesse
essere
qualcosa del genere!
- Pensavi avesse cambiato profumo? Pfff, il
solito!-
ridacchiò Happy, ma Lucy li interruppe con voce incrinata.
- Mi dispiace non avertelo detto prima. Ma avevo
paura della
tua reazione, di non poter venire più in missione con te, di rimanere
sola… che
non ci volessi.
- Davvero, sei una stramba Lucy. Come hai potuto
pensare
queste idiozie?! – esclamò Natsu infuriato- Sono scioccato, ma non
rifiuterei
mai la mia famiglia, per chi mi hai preso?!
- E’ che non a tutti piace essere genitori. Nei
prossimi
mesi la mia magia sarà sempre meno affidabile, avrà alti bassi così
come il mio
umore e diventerò impacciata nei movimenti. Invece di un aiuto, mi
trasformerò
in una preda incapace. Non voglio causarti problemi, ma voglio anche
stare con
te. Per questo non sono riuscita a dirtelo prima; sono stata egoista. E
per
questo stavi per rimetterci tu, Happy e anche lui o lei.- si accarezzò
il
ventre e Natsu notò per la prima volta un lieve gonfiore. Il dragon
slayer si
calmò chiudendo gli occhi, poggiò la fronte contro quella della
compagna e la
accarezzò nello stesso punto.
- Per me è una notizia meravigliosa, capito?-
sussurrò- Sarò
padre di un essere umano, concepito con te, e per una bestia come me
non c’è
privilegio più grande.
- Aye, era ora che faceste arrivare un fratellino
o una sorellina.
Dal giorno che ci siamo incontrati la prima volta avevo già immaginato
come
sarebbe finita.
- Happy!!- sbottarono all’unisono separandosi.
- Proprio così, e dopo di me hanno iniziato a
pensarlo anche
gli altri membri della gilda. Chissà se sceglierete il nome che ha
previsto
Cana 10 anni fa.
- Vuoi dire prima dell’incidente sull’isola di
Tenro?-
domandò Lucy sconvolta.
- Esatto, qualche mese prima.- incrociò le zampe-
Solo che
pensavo ci aveste messo meno tempo, noi gatti…
- Ah, non farti male con le tue zampe Happy. Non
mi sembra
che con Charle sia andata liscia.
- Siamo ancora troppo giovani, tra qualche anno
saremo adulti
e vedrai!- si voltò stizzito.
- Ok ok… lasciamo perdere. Presto avremo che dei
cuccioli
svolazzanti per casa, preparati Lucy.- lo canzonò Natsu.
Lucy diede due pacche sulla testa blu e rise di
gusto. Arrossì
al ricordo della sua prima “fantasia” sul dragon slayer: passeggiavano
a
braccetto e incredibilmente poco dopo erano diventati genitori
orgogliosi di
tanti piccoli exceed dai capelli rosa.
Mentre era ancora imbambolata, Happy si fiondò su
di lei e
poggiò un’orecchio contro la maglietta.
- Fai presto Sakura.- mormorò fra le fusa, ad un
volume
udibile solo per Natsu, che ebbe un brivido di eccitazione.
- Sakura.- ripetè fissando Lucy e ricordando il
regalo
fattole durante il suo primo hanami a Magnolia- Chissà, forse le
insegnerò a
dominare il fuoco. Diventerebbe la prima dragon slayer con i poteri di
una maga
stellare, fantastico!- i suoi occhi presero a brillare mentre quelli di
Lucy si
riempivano di lacrime. Non era preparata a tanto entusiasmo e gli
ormoni scombussolati
probabilmente non aiutavano. Ma era certa cheNatsu si sarebbe preso
cura di
loro come aveva sempre fatto con lei, Happy e i ragazzi della gilda.
Glielo
confermava in ogni momento, anche adesso che ormai in silenzio le
asciugava e
le baciava le guance tenerezza e passione. Dopotutto erano diventati
una
famiglia fin dal loro primo incontro.