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Autore: Shepard85    02/02/2015    0 recensioni
La potenza è nulla senza controllo. Applicato a persone dotate di poteri speciali, il concetto non cambia. Oppure si?
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Alma
 
I rinforzi finalmente erano arrivati. Il gruppo ritardatario, era guidato dal ventenne Umbriel, un ragazzo vivace e spigliato. Era l’opposto di Alma in quanto subiva gli esperimenti dell’Organizzazione senza ribellarsi: non c’era da stupirsi se i due non andavano per niente d’accordo. Ma non questa volta. La forza di coesione era più che necessaria per vincere. Fu così che venne del tutto naturale mettere da parte i vecchi rancori. Altair abbracciò l’amico.
<< Sei arrivato giusto in tempo fratello! >>.
Gli altri esperimenti saltarono fuori dalla folla uno ad uno.
<< Ragazzi, che gioia rivedervi >> esclamò Paolo tutto contento.
<< Non sai quanto sia felice io >> disse una voce famigliare alle spalle.
I tre amici rimasero impietriti. Sebbene non sentissero quella voce da molto tempo, non se l’erano di certo dimenticata. Quando si voltarono, rimasero in silenzio e guardarono lui, il nemico numero uno: Nathan Evans. Indossava una corazza nera super leggera mentre le sue braccia trattenevano l’ultima sua invenzione: un fucile ad impulsi che era in grado di sbriciolare la barriera protettiva di qualsiasi esperimento. Infine i suoi occhi erano celati da un visore ottico speciale, capace di leggere il livello di potere in modo preciso. Il capo dell’Organizzazione Omega era felice di aver trovato le sue cavie.
<< Tre. Ti trovo in forma >> disse ridendo compiaciuto. Paolo non rispose. Nathan era solito chiamare i ragazzi col loro numero di esperimento cosa che di certo non faceva piacere a nessuno di loro. Poi il suo sguardo si spostò su di lei.
<< Due, bel taglio di capelli >> Lei non rispose ma i suoi occhi divennero bianchi lucenti e guidata dall’istinto si catapultò su di lui ma venne fermata da Paolo.
<< Cosa non ti è chiaro del concetto di libertà? Noi non torniamo con te >> disse Altair con fare deciso.
<< Non puoi obbligarci. Il tuo esercito sta avendo la peggio.
I nostri fratelli ti hanno sconfitto >> spiegò Paolo tenendo per mano la sua amica. Il capo dell’Organizzazione sorrise.
<< Ti sbagli. Avete sconfitto il mio esercito di soldati. Ma bisogna vedere se sarete in grado di sconfiggere loro >>.
Confusi, i tre amici si scambiarono uno sguardo; non capirono a chi stava alludendo.
Umbriel era a braccia conserte.
<< Quando l’SSI ci liberò dall’Organizzazione Omega, mi sentii mancare la terra sotto i piedi. Non ho mai visto gli esperimenti come torture fini a se stesse ma come una possibile evoluzione umana. Per la scienza venivamo visti come aspiranti dei! >>.
Paolo non poté credere alle proprie orecchie.
<< Ti sbagli! Per l’Organizzazione venivamo visti come semplici cavie. Ci hanno trasformato in mostri e chissà cos’altro avremmo subìto! >>.
Alma si rese conto che la situazione stava prendendo una piega inaspettata: decise quindi di avvisare telepaticamente gli altri esperimenti cercando di far schermare al nemico il messaggio.
<< Per dare un senso alla nostra vita, dobbiamo rimanere uniti e continuare a seguire il programma dell’Organizzazione >> concluse Umbriel. Paolo rispose prontamente dicendo che non sarebbe mai tornato con loro, tanto meno si sarebbe sottoposto nuovamente ad altre sofferenze gratuite.
Il Comandante dell’Organizzazione fece cenno col capo ad Umbriel. Quest’ultimo sbatté le mani rapidamente creando onde d’urto ad alta frequenza. Paolo e i suoi amici si difesero usando il loro campo magnetico mentre la folla impaurita cominciò a scappare in ogni direzione. Fu terribile aver realizzato che il nuovo nemico era uno di loro, un esperimento che conoscevano da anni.
Umbriel ed i suoi alleati partirono all’attacco. Alma e Altair rimasero a guardare il loro amico cercando di capire come reagire. Improvvisamente, dal terreno della piazza sbucarono liane che parevano tentacoli: fu così che sopraggiunse il resto del gruppo guidato da Antares. Paolo ringraziò sebbene il suo amico non fu del tutto contento.
<< Credimi avrei preferito non farlo. Sono fratelli come noi >>. Alma non perse tempo e decise di intervenire con una scarica di fulmini colpendo gli esperimenti intrappolati dalle liane. La battaglia però era ben lontana dall’essere conclusa. Umbriel lasciò tutti senza parole dopo essersi liberato tramite un raggio laser proveniente dalla sua bocca.
<< Non fare quella faccia Paolo. Come vedi non si tratta solo di evoluzione umana >>. Fu una tragica scoperta sapere che Umbriel non possedeva soltanto il suo potere ma anche tutti quelli appartenenti ai 33 esperimenti.
<< Un evoluzione dell’esperimento stesso. Dio mio >> disse Altair non credendo a ciò che stava vedendo.
La situazione si stava complicando. Paolo non voleva combattere contro un esperimento, contro un “fratello”. Dal punto di vista psicologico era del tutto bloccato. Umbriel approfittò dell’evidente stato di confusione mentale per colpire. Il suo raggio laser venne però deviato dalla barriera di protezione creata da tutti gli altri esperimenti giunti appena in tempo.
La piazza era divisa in due parti. Alma, Altair, Paolo e Antares osservavano senza muovere un muscolo. Di fronte a loro, il comandante Nathan Evans affiancato dal suo nuovo pupillo Umbriel capeggiavano gli esperimenti ribelli. Tutti erano fermi e concentrati in attesa di un possibile mossa dell’avversario. Quando l’orologio della Torre dei Vicari cominciò a suonare, la piazza si trasformò e da un silenzio surreale si passò alla battaglia conclusiva.
Alma prese la rincorsa catapultandosi sul suo nemico giurato: Nathan. Le liane di Antares presero alla sprovvista gli esperimenti ribelli che non si aspettavano un attacco alle loro spalle mentre nello stesso momento Umbriel puntò su Paolo. Esperimenti contro esperimenti: non era mai accaduto.
I pochi sopravvissuti dell’Organizzazione Omega tentarono un attacco dall’alto grazie ai loro zaini a propulsione. L’ennesimo campo magnetico rese vano il tentativo degli agenti che però riuscirono a risalire alla fonte di chi l’aveva creato. Altair era furioso. Mai avrebbe immaginato di vedere i propri fratelli combattere tra di loro. Gli agenti lo tennero sotto tiro ma per una volta, mise da parte il suo carattere pacato e decise che era giunto il momento di reagire con fermezza. Si trasformò in una creatura immensa e mai vista prima, tanto che gli agenti rimasero pietrificati nel vedere un tirannosauro di fronte a loro. Rapidamente accesero gli zaini a propulsione spiccando il volo.
<< Questa volta non vi lascio andare >> disse il dinosauro più furioso che mai. Lentamente Altair si trasformò in qualcosa di ancora più mostruoso, qualcosa che mai aveva immaginato di tramutarsi prima. In piazza si materializzò un immenso drago bianco dalle ali azzurre lucenti. Le gemelle sfruttarono l’occasione sapendo di poter essere utili e prima che l’animale spiccasse il volo per inseguire il nemico, si aggrapparono alle sue zampe. Umbriel intanto era riuscito col potere psichico a staccare i massicci pali che fino a poco tempo prima venivano usati per il gioco della cuccagna. Alma pensò a come poter rispondere e nel farlo, il suo sguardo si posò sull’orologio della torre che stava dando il dodicesimo ed ultimo rintocco.
Staccò le enormi lancette di metallo e col proprio potere telecinetico le posizionò sopra di sé. I pali di legno partirono improvvisamente come lance giganti verso il bersaglio. Le lancette rotearono nell’aria ad una velocità folle, come facenti parte di un orologio impazzito. Lo spostamento d’aria alzò un polverone tanto da disorientare tutti i presenti. Quando i pali vennero distrutti dall’arma difensiva di Alma, centinaia di schegge di legno colpirono esperimenti ed agenti. Paolo si diresse verso i suoi “fratelli” feriti per prestare soccorso mentre Alma lanciò un attacco elettrico verso l’esperimento ribelle. La barriera difensiva non resistette molto ma Umbriel lo sapeva. Serviva solo a distrarre la ragazza. La canna di un fucile a propulsione le stava puntando la tempia a pochi metri. Nathan Evans sparò ma fu invano. Persino un proiettile fatto dell’elemento più resistente al mondo non scalfì la barriera energetica di Alma. Rimbalzò e tornò indietro sfiorando il viso del Comandante e bucando la parete del Palazzo dei Vicari. Sembrava impossibile distruggere quella ragazza. Il proiettile però aveva fatto una vittima perché nella sua traiettoria vi era un esperimento che in quel momento era distratto dal soccorrere i propri “fratelli”.
Paolo era stato colpito.
Alma corse subito in suo aiuto e subito cercò di curarlo. La potenza del proiettile aveva provocato un buco enorme all’addome del ragazzo che sofferente provava a respirare con l’unico polmone rimastogli.
<< Paolo! >> disse la ragazza mentre gli accarezzava il viso. Lui tentò un sorriso e provò a parlare. << Non permettere che l’Organizzazione abbia la meglio su di noi. Fermali! >>.
Per la prima volta, lacrime caddero dal volto di lei.
<> disse con voce tremolante. Con le ultime forze rimaste, Paolo prese il viso di lei e la baciò.
<< Fermali. Fallo per i nostri “fratelli”. Fallo per.. >>. La sua voce si spezzò mentre esalò l’ultimo respiro.
Alma rimase immobile guardando gli occhi del ragazzo sbarrati su di lei. Fu un incubo.
<< Vieni con noi e tutto questo finirà >> disse Nathan convinto. Lei si alzò e, voltandosi, mostrò il viso segnato dal pianto.
<< Tu sei stata creata per essere l’arma definitiva. E’ il tuo destino >> concluse il comandante.
Gli occhi di Alma cominciarono a brillare.
<< Hai ragione. Sono stata creata per essere l’arma definitiva e sai una cosa? Non ti deluderò >> si alzò in volo cominciando a liberare la sua energia.
<< Hai solo fatto male i conti Nathan. Sono l’arma definitiva contro di voi! >>. Dentro di sé qualcosa prese vita. Un’onda d’urto esplose dal suo corpo creando una sfera di energia incredibile.
La ragazza utilizzò il suo potere per teletrasportare tutti gli esperimenti, feriti e non, sulla groppa di Altair che con le sembianze da drago, stava ancora combattendo sopra i cieli del paese.
“Non lo fare!” disse lui telepaticamente.
Non vi fu risposta.
La sfera stava inghiottendo l’intera piazza del paese. Umbriel urlò ai fratelli ribelli di mettersi in salvo. Nathan fissava il suo visore ottico rimanendo allibito da ciò che stava leggendo: Livello 4.
<< Tenetevi forte >> urlò Altair ai propri fratelli. Sbatté le ali violentemente aumentando la sua velocità in modo vertiginoso: dovevano assolutamente fuggire da quell’inferno.
<< Comandante andiamo via! >> disse preso dal panico Umbriel.
Livello 5.
I palazzi cominciarono a sgretolarsi mentre al centro della piazza si aprì una voragine che lentamente inghiottiva ogni cosa. Nathan si tolse il visore ottico. Scappare era inutile.
Alma continuava a liberare energia sempre più rapidamente. Fulmini devastanti nascevano dal suo corpo: alcuni colpirono gli esperimenti ribelli disintegrandoli, altri raggiunsero gli ultimi aerei ed elicotteri dell’Organizzazione.
Umbriel cercò di raggiungere Nathan Evans per portarlo in salvo. Un fulmine lo colpì tagliandolo in due. Il comandante si girò e rimase a guardare Alma per l’ultima volta.
<< Non mi hai deluso >>. Una scarica elettrica entro nel suo corpo cominciando a bruciarlo vivo. Non ebbe il tempo di urlare che la sua bocca si staccò. Il suo corpo si sciolse lentamente.
Livello 6.
L’intero paese di Scarperia era ridotto in macerie.
L’opera di devastazione continuava e la sfera energetica si ampliava lentamente come se non avesse fretta di distruggere ciò che incontrava. Alma sentiva che alcuni agenti erano ancora vivi e stavano scappando. Sorrise compiaciuta, sapendo bene cosa stava per accadere e volgendo lo sguardo al cielo continuò a liberare la sua energia.
Fu una frazione di secondo. Fu un attimo. Per un istante il tempo pareva essersi fermato.
In quel momento, Alma ebbe un sussulto. Qualcosa d’inaspettato e misterioso fece sentire la sua presenza dentro di lei. L’aveva sempre attribuito alla scintilla che precedeva l’inizio di ogni suo attacco elettrico e psichico. Si sbagliò.
Gli occhi si aprirono e la sfera di energia esplose improvvisamente, illuminando il cielo di un colore azzurro elettrico. L’onda d’urto spostò le nuvole in una frazione di secondo e cominciò ad espandersi a perdita d’occhio. Raggiunse Altair e gli altri esperimenti in breve tempo e proseguì la sua marcia distruttrice vaporizzando il lago artificiale della valle.
Pareva inarrestabile e ben presto si perse all’orizzonte.
   
 
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