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Autore: MasBlind    03/02/2015    2 recensioni
T.E. 2952, Falandriel, è la secondogenita di Galadriel e Celeborn, signori di Lothlorien. Recatasi assieme alla madre nelle terre di Imladris (Gran Burrone), si ritroverà di fronte ad una scelta che vedrà coinvolto anche il Mezzelfo, Elrond, Signore della Valle.
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La storia narrata in questa fan fiction è ambientata qualche anno dopo dagli avvenimenti raccontati nello Hobbit, cercherò di essere il più coerente possibile con la storia che le sta attorno, ma vorrei che sapeste che ciò che scriverò non andrà ad intaccare la storia originale scritta da Tolkien.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aragorn, Arwen, Elrond, Galadriel, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Chapter One - Mavros (Desiderio)

 

Era una tiepida giornata quella in cui Falandriel rimise piede a Imladris. Quel luogo incantato non era cambiato dall'ultima volta che ci era stata. Era lì che la sorella, Celebrian, si era unita in matrimonio con Elrond, signore di quella valle.

Una volta varcato l'arco della piazza circolare scese dal suo destriero e lì, ai piedi delle scale, Elrond, maestoso e silente come suo solito, era pronto ad accogliere lei e la madre nella sua Casa.

Notò che la grande scalinata era sempre attorniata da magnifiche piante che si ramificavano per tutto il poggiolo, e l'odore che emanavano i boccioli era inebriante. Rimase colpita da come tutte quelle sensazioni le fossero rimaste impresse nella memoria, come se non fosse passato un giorno dall'ultima volta nella quale aveva sostato in quella vallata.

“Galadriel, è sempre un onore riceverti qui, a Imladris” asserì facendo un inchino

“Grazie Elrond, e per me è sempre un onore essere ospitata nella tua dimora.”

“E Falandriel, da quanto tempo!”

“Elrond” mormorò dolcemente” lei in risposta, inchinandosi in segno di riverenza

“Prego, accomodatevi pure. È ancora presto per la cena ma so che troverò il modo di intrattenervi.”

Le due elfe gradirono l'invito e si apprestarono a salire i gradini.

Si riunirono nella sala da studio, dove altri Elfi erano intenti a leggere e cantare storie magiche. Venne offerto loro da bere e i loro nipoti, Elladan, Elrohir e Arwen, si avvicinarono per recare i loro saluti e i loro ossequi. Lo scambio di racconti rimase comunque formale, come se tra loro il legame di parentela non ci fosse quasi più, lasciando solo l'idea di un rapporto di circostanza. Tranne che con Arwen, che sino all'anno precedente, aveva vissuto a Lorien per un certo periodo di tempo, e con la quale l'elfa aveva stretto un certo tipo di confidenza. Ma Falandriel non rimase concentrata a lungo in quella situazione, nella sua testa continuava imperterrita a porsi di continuo una domanda, la stessa che l'aveva assillata per tutto il viaggio: - Per quale motivo mi sono dovuta recare anche io qui? -

Per la madre non era un viaggio insolito, spesso raggiungeva questa dimora sia per motivi familiari (incontrare la figlia e i nipoti) sia per questioni importanti, che richiedeva la sua presenza in quanto membro fondamentale del Bianco Consiglio, al quale si riuniva anche il padre, Celeborn; ma per Falandriel era del tutto nuovo che le venisse chiesto di unirsi per una visita in quelle terre. L'unica volta in cui vi era stata, fu per il matrimonio della sorella, qualche secolo addietro.

Poco prima della cena però, Galadriel annunciò a Elrond di essersi recata lì per poter conversare con lui di una questione importante e a Falandriel, e a tutti gli altri presenti, venne chiesto di lasciarli soli, e nessuno ribatté a quella richiesta, nemmeno la Hearim (= principessa, questo era uno dei suoi tanti soprannomi), per quanto contrariata, non poté che ubbidire alla richiesta della madre.

L'elfa attese nel giardino principale di Gran Burrone (l'unico nome non elfico che la ragazza apprezzasse davvero). Quel luogo non smetteva mai di stupirla, anche se, a suo dire, nessun posto nella Terra di Mezzo poteva raggiungere la maestosità della sua casa: Lorien. Non ci volle comunque molto prima che la madre la raggiunse, comunicandole di avere urgenti questioni di cui parlare con lei.

“Mia cara figlia, ho bisogno che tu ascolti attentamente le mie parole.” asserì dolcemente e la ragazza annuì, sedendosi in una panca di marmo bianco. Galadriel seguì il suo esempio, e fece altrettanto.

“Tu sai che Celebrian si sposò con Elrond per amore... ma sai anche anche che quella unione portò molti benefici alle nostre casate. Purtroppo però, le malaugurate circostanze hanno portato tua sorella a volersi allontanare qui, per dirigersi a Valinor, e questo ha creato non pochi dispiaceri alla nostra famiglia, ma anche al suo consorte e alla sua progenie. Per queste ragioni, vorrei che tu facessi una cosa per me.”

Falandriel non comprese esattamente il perché la madre le stesse facendo un discorso simile, non era da lei trattare questo argomento, non era mai stata in grado di accettare il gesto della figlia, e vederla così pacata nel parlarne le apparve strano. Sapeva comunque di non poterle dire di no, a qualunque cosa stesse per chiederle, per cui, senza dire nulla, accennò di nuovo ad un con il capo, in attesa della sua domanda.

“Vorrei che rimanessi qui, a Imladris, con Elrond. Desidero che le nostre casate si riuniscano, affinché la nostra alleanza sia più solida in quelli che potrebbero essere tempi difficili, e che non sono lontani dall'arrivare. Il Mastro ha acconsentito a questa richiesta, e vorrei che tu facessi similmente. Per onorare me, tuo padre e, soprattutto, il tuo popolo.”

Non ci furono parole per descrivere l'espressione che si insinuò nel volto di Falandriel a quelle parole.

 

TO BE CONTINUED...

 

 

Salve a tutti, sono Mas Blind e questa è la prima fan fiction che scrivo basandomi su un'opera esistente. So benissimo che il parlare del mondo descritto da Tolkien è un'impresa ardua, e non voglio né pretendo di raggiungere un simile livello di aulicità. Questa storia l'ho voluta scrivere poiché adoro il personaggio di Elrond, e tutta la storia che lo circonda, e l'idea di scrivere di lui mi ha sempre stuzzicata. Spero che questo inizio, seppur breve, possa essere per voi interessante. Non ho problemi a ricevere qualsiasi tipo di critica costruttiva e vi ringrazio di cuore per aver letto questo stralcio. A presto.

   
 
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