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Autore: effe_95    03/02/2015    3 recensioni
[ STORIA IN FARE DI REVISIONE ]
Claudia Rossi è una ragazza di sedici anni, frequenta il terzo anno del liceo Classico insieme a Francesco, il suo migliore amico dall'infanzia, ha una madre non troppo presente, un fratello cresciuto troppo in fretta e un padre che sembra sparito.
Yulian Ivanov ha diciotto anni, un carattere ribelle e spensierato, un passato che non vuole essere ricordato, e un'altra nazione nel cuore, la Russia.
Le vite di questi due ragazzi si incontreranno quasi per caso, per raccontare una storia passata di due persone che hanno solo bisogno di essere salvati.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Salvami, ti salverò.

99. Il tempo migliore.
 
Gabriele era appoggiato sullo sportello della macchina e aveva le braccia incrociate al petto. Aleksej si morse il labbro inferiore, quando il cugino assumeva quella posizione doveva aspettarsi una bella strigliata. I capelli castano-miele erano tagliati cortissimi sulla nuca, mentre sulla fronte se ne stava un ciuffo ribelle e un po’ mosso che ogni tanto gli ricadeva sugli occhi verdi screziati di marrone.
Gabriele era un giusto mix tra Nicola e Lara.
<< Per un momento ho pensato che ti fossi perso nello scarico del gabinetto >>
Lo prese in giro, Alješa alzò le mani in segno di resa e si aggiustò meglio la cartella a tracolla sulla spalla.
<< Ehi amico, ho quattro fratelli che rompono. A proposito, sta scendendo anche Ivan, viene con noi >> Gabriele lo guardò esasperato e aprì lo sportello del guidatore entrando in macchina, Aleksej lo imitò e si stravaccò sul sedile posteriore.
<< Buongiorno cugino >> Una ragazzina dal viso gentile, i capelli lunghi e biondi come il miele, gli occhi verdi e le sopracciglia sottili si sporse dal sedile anteriore e gli sorrise.
Alessandra Rossi, la secondogenita di Nicola che aveva la stessa età di Ivan, adorava immensamente suo cugino Alješa, e la cosa era assolutamente reciproca.
<< Ciao Ale >> Aleksej la baciò immediatamente sulla guancia e la ragazzina rise.
<< Ehi, giù le mani da mia sorella! >> Sbottò immediatamente Gabriele colpendolo sulla spalla, Alješa scoppiò a ridere e si lasciò cadere sul sedile con fare stravaccato.
Gabriele era il suo migliore amico, lo era sempre stato fin da quando erano bambini.
Aleksej era sempre stato consapevole del fatto che non avessero alcun legame di sangue, in quanto Claudia non era la sua madre biologica, ed era per quel motivo che si era permesso di vedere Gabriele e Alessandra più come due amici, che come dei veri cugini.
In realtà Gabriele  avrebbe dovuto trovarsi all’università, ma all’ultimo anno di liceo si era fatto bocciare tra i pianti di Lara e le grida di Nicola, ed era retrocesso così nella classe di Aleksej, non che la cosa fosse dispiaciuto ad uno dei due.
<< Hai studiato storia? >> Domandò Alješa contando distrattamente i disegni geometrici tracciati sulla stoffa del poggia testa del sedile anteriore, Gabriele fece un gesto svogliato con la mano.
<< Ovviamente no >>
<< Guarda che oggi Palmieri ti interroga! È il 18 Maggio, hai presente? >>
Gabriele saltò dal sedile e si voltò a guardarlo con gli occhi strabuzzati.
<< È già il 18 Maggio?! Ma l’interrogazione è stata programmata per oggi! Perché diavolo non mi hai avvisato? >> Sbottò il ragazzo passandosi una mano tra i capelli, Alješa sollevò un sopracciglio risentito.
<< Ti ho mandato cinque messaggi, non ti sei nemmeno degnato di rispondere! >>
Replicò acido il biondo, guardando con occhi assassini la nuca del suo migliore amico.
<< E vorrei ricordarti >> Aggiunse Alessandra incrociando le braccia al petto << Che ieri anche io te l’ho ricordato cinque volte, ma tu hai sempre risposto “ Si, dopo, dopo”. Beh, “dopo” è adesso >> Aleksej adorava quando Alessandra zittiva il fratello più grande in quel modo, era l’unica che ci riusciva davvero.
<< No, se prendo un altro quattro mio padre mi uccide! >> Gabriele era davvero nel pallone, i rapporti con suo padre non erano mai stati dei migliori, entrambi avevano lo stesso caratteraccio e la testa più dura del legno, si scontravano di continuo.
<< Se può consolarti, Palmieri ce l’abbiamo alla quarta ora. Puoi studiacchiare qualcosa durante la ricreazione >> Commentò Alješa maligno, Gabriele lo fulminò con lo sguardo per poi afferrarlo velocemente e bloccarlo.
<< Tu mi aiuterai! Sei uno svogliato tremendo, studi pochissimo eppure hai i voti più alti di tutta la classe, non so come fai, ma mi aiuterai! >>
Aleksej fece per controbattere, ma proprio in quel momento si aprì lo sportello della macchina e vi salì Ivan, trafelato per aver fatto di corsa le scale del palazzo, non appena si accorse della strana posizione che avevano assunto Gabriele e Aleksej, si bloccò di colpo.
<< Cielo! Sospettavo qualcosa ma … >> Alessandra scoppiò a ridere senza ritegno, Gabriele mollò velocemente la presa e si mise al volante, tranquillo come se un minuto prima non stesse tramando dalla paura e non fosse in preda al panico.
<< Sta zitto Ivan! >> Sbottò Alješa tirandogli addosso la cartella.
<< Ahi! >> Si lamentò il ragazzo, e con quel commento, partirono per la scuola.
 
Il liceo classico Cartesio si stagliò davanti i loro occhi.
Un fatiscente edificio rossastro vecchio come il mondo, nel quale avevano studiato anche i loro genitori nell’età preistorica. Gabriele sbuffò sfacciatamente mentre scendeva dalla macchina e la chiudeva con le chiavi, durante il tragitto avevano rischiato di fare ben quattro incidenti ma lui era tranquillissimo, era Ivan che stava per avere un infarto.
<< La prossima volta prendo il pullman! >> Sbottò allontanandosi dalla macchina e minacciando Gabriele con lo sguardo, il cugino più grande non lo calcolò minimamente.
<< Oh, ci sono Katja e Jurij >> Commentò Alessandra indicando due ragazzini che se le stavano dando di santa ragione davanti l’entrata della scuola.
Era sempre stato difficile distinguere Katerina e Jurij Scotti, erano nati come gemelli omozigoti e la situazione era precipitata quando Katerina aveva deciso di tagliarsi i capelli come un maschio, suo fratello Jurij li aveva più lunghi di lei.
Entrambi erano biondi fino all’indecenza e avevano gli occhi grigi come la tempesta più irriverente, l’unica differenza la si riscontrava in una leggere sfumatura azzurrognola che striava quelli di Jurij, ma bisognava fare moltissima attenzione per accorgersene.
Gabriele, Aleksej, Ivan e Alessandra si avvicinarono ai due gemelli proprio mentre Katerina tirava la cartella sulle braccia del fratello e lui invece la colpiva in testa con un quaderno arrotolato.
<< Ma quanto sei stupido da uno a cento Jurij?! Mille! >> Sbraitò Katerina con la sua voce roca e i capelli corti sparati da tutte le parti, gli occhi truccati con l’eyeliner sembravano tuonare in preda ad una tempesta.
<< Te l’ho ripetuto mille volte ieri sera di non metterti quel jeans! Non è colpa mia se sei tarda! >> Replicò acido Jurij con la faccia arrossata dalla rabbia e gli occhi dal taglio sinuoso infuocati. A quelle parole Katerina fece per colpirlo di nuovo, ma Gabriele si affrettò ad afferrare le braccia della cugina prima che agisse, dall’altro lato Alješa bloccò Jurij per la vita.
<< Ehi, ehi, ehi che succede qui? >> Domandò Gabriele cercando di domare la cugina più piccola che lo guardava malissimo recalcitrando.
<< Quel deficiente di mio fratello si è messo il mio stesso jeans! >> Sbraitò Katerina ringhiando come un cane parecchio arrabbiato, Gabriele contrasse le sopracciglia e li guardò, non si era minimamente accorto che indossassero lo stesso stile di jeans.
Katerina si vestiva sempre come un maschiaccio.
<< E’ un modello da uomo! Non dovresti indossarlo, sei esasperante! E poi, perché diavolo hai dovuto tagliarti i capelli così. Sai come ci chiamano a scuola? >> Strepitò Jurij menando pugni a caso nell’aria, Alješa si beccò due gomitate nello stomaco.
<< Si lo so! Non dirlo altrimenti ti ammazzo! >> Sbottò Katerina tentando di mordere la mano di Gabriele. Ivan e Alessandra osservavano la scena ridendo come due disgraziati.
Tutte le mattine era più o meno la stessa storia, sin da quando erano piccoli, Francesco e Iliana avevano sempre evitato di metterli in classe insieme, purtroppo non avevano potuto fare lo stesso al liceo. E da quell’anno era stata guerra aperta.
<< Ehi, gocce d’acqua! Perché bisticciate? >> Jurij e Katerina smisero di scalpitare l’uno contro l’altro e voltarono entrambi le teste verso la persona che aveva parlato.
Il ragazzo in questione rimase paralizzato sul posto come se fosse stato colpito da un fulmine, cosa possibile osservando gli occhi dei gemelli Scotti.
<< Come mi hai chiamato?! >> Esclamarono insieme i due, Gabriele e Aleksej scoppiarono a ridere all’unisono.
<< Ehi Zosimo, stamattina vuoi rischiare la pelle? >> Commentò Gabriele ridacchiando.
Zosimo Martino fece spallucce e regalò ai presenti uno dei suoi soliti sorrisi fiabeschi da folletto che avevano contribuito a dargli proprio del nomignolo nella sua classe. Zosimo era uno dei compagni di classe di Gabriele e Aleksej, il giullare della quinta A.
<< Ah Rossi, sai quanto mi piace essere preso a pedate nel sedere da Katerina >> Dichiarò il “folletto” sorridendo raggiante alla diretta interessata che lo guardava ancora in cagnesco, ma almeno si era calmata e non attentava più alla vita di Gabriele.
<< Oh, ti lascerei prendere a pedate volentieri se non sapessi che mia sorella mi ucciderebbe! “Oh Gabriele, non toccare il mio Zosimo! Il mio splendido fidanzatino dal sorriso scintillante” >> Il ragazzo accompagnò quel monologo con una voce in falsetto per imitare la voce della sorella in modo davvero pessimo. Nel frattempo sia lui che Aleksej avevano lasciato andare Katerina e Jurij che si fecero la linguaccia.
Alessandra si attaccò al braccio del fidanzato e guardò malissimo il fratello più grande.
I due ragazzi si erano fidanzati tre mesi prima dopo due anni in cui si erano piaciuti senza trovare il coraggio di dirselo. All’inizio Gabriele era furioso della cosa, perché Alessandra aveva quindici anni e Zosimo diciotto, tuttavia poi si era arreso alla verità della cosa.
Anche Nicola e Lara avevano dato di matto, ma il castano si era superato.
Per i primi tempi aveva chiuso la figlia nella stanza controllando ogni suo spostamento per accertarsi che non si vedesse con Zosimo.
Alla fine Lara lo aveva fatto ragionare, anche se Nicola era ancora diffidente.
<< Lascia perdere Gabriele, tu non hai nemmeno la ragazza! >> Sbottò Alessandra facendogli la linguaccia, Gabriele avvampò e fece per replicare quando si accostò al gruppo una ragazza.
Aveva lunghi capelli castani che le ricadevano sulla schiena leggermente mossi sulle punte, gli occhi azzurri erano accarezzati dalle folte sopracciglia e aveva sulle labbra un caldo sorriso. Aleksej provò un brivido lungo la schiena quando quel sorriso si posò su di lui.
<< Ecco la tua bella fidanzata! >> Commentò Ivan lasciando una pacca sonora sulla schiena del fratello più grande, Aleksej rischiò di perforarsi un polmone dopo quel colpo micidiale.
Miki sorrise divertita e si alzò sulla punta dei piedi per baciarlo a timbro sulle labbra, Aleksej ci rimase così male per quel bacio accennato che l’avrebbe baciata alla francese davanti a tutti per ripicca, ma non lo fece.
<< Buongiorno a tutti >> Disse Miki sorridente, mentre prendeva per riflesso la mano di  Alješa, ancora un po’ imbronciato.
<< Tra dieci minuti suona, io e Jurij andiamo in classe a ripetere per il compito di matematica >> Commentò Katerina con la sua solita voce imbronciata, mentre afferrava il gemello per il braccio con un po’ troppa violenza, Jurij si scrollò il braccio di dosso con stizza. << Va bene, ma basta litigare! >> Sbottò Gabriele alzando gli occhi al cielo.
I due gemelli borbottarono qualcosa e poi entrarono nell’edificio stuzzicandosi e spintonandosi a vicenda, Aleksej sperò solo che non si azzuffassero sulle scale rischiando di cadere come l’ultima volta. << Oh, stanno arrivando anche Telemaco e Igor >> Mormorò Miki indicando i compagni di classe avanzare verso di loro, erano immersi in una conversazione concitata e Igor stava avendo la meglio come al solito, era un tipo molto pragmatico. << Salve ragazzi >> Salutò Gabriele schiacciando il cinque con Telemaco.
<< Ci vediamo sopra in classe? >> Domandò Igor con il libro di greco già aperto sulla pagina di Plutarco. I ragazzi annuirono e li videro salire sulle scale.
<< Sarà meglio che andiamo anche noi, no? >> Propose Gabriele con aria funebre mentre estraeva dalla cartella il libro di storia << Sarà meglio per me cominciare a studiare la Seconda Guerra Mondiale, se voglio prendere almeno un cinque >>
Miki, Alessandra, Zosimo, Gabriele e Aleksej fecero per muoversi, ma Ivan rimase dov’era appoggiato al muretto.
<< Non sali? >> Domandò Alješa con le sopracciglia aggrottate, Ivan scosse il capo e lo incitò ad andare avanti.
<< Aspetto Gioia >> Si limitò a commentare. Gioia era la sua fidanzata da una settimana, era sempre stata una ragazza un po’ sciatta, indossava l’apparecchio, i capelli sempre legati e i vestiti sciatti prima che si fidanzassero. Lei lo tormentava inseguendolo da tutte le parti, ma Ivan non ne voleva sapere nulla di lei, e una volta l’aveva tratta così male che Gioia aveva smesso di importunarlo. Durante quel periodo di lontananza era diventata un’altra persona, e Ivan aveva cominciato a guardarla con occhi diversi. Dopo una serie di peripezie, e numerose punizioni per il ragazzo, si erano messi insieme.
<< Va bene, a più tardi. Mandami la versione senza farti beccare mi raccomando >> Commentò Alješa salutando il fratello, e poi si avviò con gli altri dentro scuola pronto ad affrontare la giornata come sempre con la sua famiglia un po’ matta e i suoi tremendi compagni di classe.




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Effe_95 

Buonasera :)
Allora, vi chiedo immensamente scusa per il ritardo, ma proprio oggi ho dato un'esame difficilissimo e non ho potuto dedicarmi molto alla scrittura in questo periodo.
Spero di essermi fatta perdonare con il capitolo. Ci tenevo in modo particolare a dedicarlo esclusivamente alla "nuova generazione", per farvi conoscere un po' meglio questi ragazzi e spero che vi siano piaciuti. Anche Katerina e Jurij con i loro bisticchi xD Un mix esplosivo tra Francesco e Iliana.
In questo capitolo inoltre, avete visto comparire moltissimi personaggi nuovi, alcuni solamente accennati, ma li ho voluti insierire perchè faranno parte di un'altra mia storia che posterò a breve sul sito:" I ragazzi della 5 A". L'ultimo anno di una classe al liceo con tutti i suoi componenti, ne faranno parte anche Aleksej e Gabriele, anche se non saranno i protagonisti, perchè i protagonisti sono tutti i ragazzi. in generale xD Mi sembrava giusto accennarlo adesso per questo motivo, se vi va mi farebbe molto piacere che voi la leggeste. Comunque, il prossimo è l'ultimo capitolo, e solo il pensiero mi mette tristezza. Ci saranno tutti nel prossimo capitolo, eccetto quei pochi personaggi che non posso esserci per necessità xD Non aggiugerò altro perchè dirò tutto nel prossimo, spero che questo vi piaccia.
Alla prossima ( É l'ultima volta che lo scrivo, che tristezza )

 
  
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