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Autore: Mitsunari    03/02/2015    2 recensioni
"Perché scappi sempre? Perché non mi dai la possibilità di dirti quello che provo?" questa volta le mie parole escono chiare e tonde e lui sgrana gli occhi guardandomi sorpreso e anche un po sconvolto. Lo abbraccio di scatto tenendolo stretto tra le mie braccia forti. “Ti prego, non andare più via da me”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Tanto più t'amo quanto più mi fuggi

POV. Yashiro

Ok, ora qualcuno mi dica chi è stato l'intelligentone che mi ha convinto ad uscire con questo tempaccio. Piove a dirotto e io ho avuto la brillante idea di andare in biblioteca, che dista qualche miglia buona dal dormitorio. Ma la cosa che mi da sui nervi non è tanto la pioggia quanto il fatto che, come un idiota, sono uscito senza ombrello e ho anche dimenticato le chiavi. Sospiro e metto il cappuccio del giubotto e mi avvio di corsa verso la biblioteca. Arrivo dopo uno po di tempo e apro la porta, so che è sempre aperta, il bibliotecario la lascia aperta per dare la possibilità ad eventuali lettori “notturni” di entrare. E la ragione per cui io sono qui è sostanzialmente questa: spero di trovare qualcuno ed in particolare, Lui.

 

POV. Erik

Sono ormai da ore in biblioteca, passo tutte le serate qui, ho praticamente divorato tutti i libri di cui è fornita la biblioteca e ora devo accontentarmi dei nuovi arrivi. Come al solito entro con la chiave lasciatami dal signor Nagisa, il bibliotecario, accendo la candela – non amo la luce emessa dal grande lampadario a led che sta qui, mi fa venire il mal di testa – e comincio a scorrere il dito sui libri per scorgerne uno che non ho ancora letto, per poi sedermi nel mio solito angolino appoggiato allo scaffale dei fantasy e cominciare a leggere. Come di consueto metto le cuffie, sicuro che a quell'ora non sarebbe venuto nessuno.

 

POV. Yashiro

Entro in biblioteca spingendo con forza la porta che si richiude alle mie spalle qualche attimo dopo. Ho il fiatone e per di più sono fradicio dalla testa ai piedi. Comincio a girare per i vari scaffali, facendo luce con il telefonino e quando svolto verso lo scaffale dei fantasy lo vedo. E' lui, è Erik Yukiya. Lo vedo tutti i giorni in classe eppure ogni volta riesce a farmi sciogliere. E' seduto, lì, davanti a me, tutto intento a leggere un libro. E' così bello e la luce opaca della candela lo rende stupendo. I suoi capelli rossi, come le rose, ora sembrano fiamme di fuoco ardente. E i suoi occhi – oh i suoi occhi! - erano di un verde così chiaro che sembravano essere trasparenti, con il contorno azzurro, due smeraldi incastrati nel ghiaccio. Lo osservo, come al solito ha le cuffie, chissà cosa sta ascoltando? Lo vedo picchiettare le sue dita affusolate e bianche sul libro. Come vorrei poter stringere quelle mani e passare le mie tra quei capelli. E poi in me cresce sempre di più la voglia di far mie quelle sue stupende e invitanti labbra rosee, sono sicuro che sono morbidissime. Ingoio un groppo e resto in silenzio a contemplarlo da lontano.

 

POV. Erik

Leggo tranquillamente il libro, ma ad un tratto mi volto di scatto sentendomi osservato. Mi volto e mi trovo davanti Yashiro Tsubasa. Lo guardo sorpreso e in un certo senso anche imbarazzato. Lui è considerato il ragazzo più bello della scuola e sinceramente devo dire che hanno ragione. Lo squadro dalla testa ai piedi, nonostante sia completamente fradicio è attraente come sempre. I capelli neri erano attaccati al viso. Mentre lo scrutavo i miei occhi incontrarono i suoi e mi persi completamente in quegli stupendi occhi nocciola. Scossi la testa e senza dire una parola riportai l'attenzione sul libro. Con la coda dell'occhio lo vidi togliersi il giubotto. h mio Dio!> pensai guardandolo. La maglia, bagnata, aderiva al corpo lasciando intravedere i pettorali scolpiti. Mi sento le guance avvampare, faccio un respiro profondo, tolgo le cuffie e gli sorrido per poi guardarlo inarcando un sopracciglio con fare interrogativo.

 

POV. Yashiro

Vedendo il suo sorriso ho un tuffo al cuore. Sospiro, sapendo che non mi rivolgerà mai più un sorriso bello come quello e poso il giubotto sulla poltrona dietro di me. Guardandolo capisco che vuole una spiegazione della mia presenza qui. “Non mi andava di restare in dormitorio e non sapendo dove andare, sono venuto qui. Scusami se ho invaso il tuo territorio.” dico anche se avrei voluto dire altro. <Volevo vederti, voglio parlarti e dirti quanto ti amo> Erano queste le parole che avrei voluto dire, ma non potevo, per ovvie ragioni. Mi siedo a terra un po' distante da lui, non voglio pensi male. “Vedo che ti piace tanto essere un topo di biblioteca” scherzo un po', ma cerco di essere comunque prudente, questa è la prima volta che abbiamo una conversazione di senso compiuto.

 

POV. Erik

Continuo a leggere il libro ma gli do comunque corda. “Per me è normale stare qui, ormai questa è la mia casa. Tu invece sei fuori posto qui, tutta la scuola sa che tu odi leggere.” lo guardai assottigliando gli occhi “E sei un bugiardo per due motivi. Uno perché, come ho già detto, tu odi leggere e secondo, nessuno verrebbe qui con questo tempaccio figuriamoci uno come te.” dico tranquillo, anche se è come se avessi letto nella sua mente. So che qui c'è qualcosa di strano e no non sono solo le farfalle che improvvisamente sto sentendo allo stomaco.

 

POV. Yashiro

Alzo le mani in segno di resa. “Mi dispiace, il fatto è che avevo davvero voglia di vederti. A pranzo oggi sei scappato e non ho avuto modo neanche di salutarti.” dico sincero e lo vedo arrossire leggermente.

 

POV. Erik

Chiudo il libro e mi alzo rimettendolo a posto. “Pff.. Ma fammi il piacere. A nessuno è mai importato di me figurati se uno come te che ha a disposizione tutto quello che vuole si preoccupa di qualcuno” sbotto irritato. <Perché ho reagito così? Non sono forse io quello che invece fa il menefreghista e si chiude ogni sera in una dannata biblioteca, il più delle volte a piangere perché non può permettersi di stare con te?> penso. > Prendo le mie cose e cerco di andare via ma lui mi afferra per un polso e mi ferma.

 

POV. Yashiro

Lo fermo, non voglio che lui vada via. “Perché scappi sempre? Perché non mi dai mai la possibilità di dirti quello che provo?” questa volta le parole escono chiare e tonde e lui sgrana gli occhi guardandomi sorpreso e anche un po sconvolto <E' questo l'effetto che ti faccio? Hai paura di me?> Lo abbraccio di scatto tenendolo stretto tra le mie braccia forti. “Ti prego, non andare più via da me” gli sussurro piano, la mia voce sta quasi per essere rotta da un pianto “Io ti amo e sono stanco di vederti scappare. Voglio che tu stia con me, ti prego Erik” lo guardo negli occhi supplicandolo.

 

POV. Erik

Sentendo le sue parole un calore mi pervade e si concentra sul mio cuore. Tento di dire qualcosa ma metto una mano sulla bocca e comincio a piangere. “T-tu.. n-non sai quello che... d-dici..” singhiozzo “T-Tu.. n-non può essere vero..” scoppio in un pianto peggiore “T-ti amo... ti amo più di q-questa mia vita insulsa” dico tra i singhiozzi e lui mi stringe di nuovo in un abbraccio. Resta in silenzio, gli prendo la mano e lo conduco in una stanzina sul retro della biblioteca. C'è un letto e tutto il necessario per viverci. Gli spiego che è li che abito e vivo quando ci sono le vacanze, gli dico che in realtà il signor Nagisa è mio padre adottivo e lui mi abbraccia di scatto.

 

POV. Yashiro

A sentirlo provo una fitta al cuore e lo stringo forte, ho avuto l'impulso di abbracciarlo e l'ho fatto. Non serviva che parlassi dandogli spiegazioni, sapevo che avrebbe capito. Mi dice che tutti lo prendono in giro e lo disprezzano e io lo stringo ancora più forte. Sento gli occhi pizzicare, vorrei piangere, ma trattengo le lacrime. “Io ti amo e non c'è modo che io possa disprezzarti” lo guardo negli occhi che subito dopo gli si riempiono di lacrime. <Stai tremando, perché? Ho detto qualcosa che non dovevo? Non voglio fare errori con te, voglio che tu stia sempre con me>

 

POV. Erik

Le sue parole arrivano alle mie orecchie come se fossero uno spiraglio di luce in un luogo di tenebre. Lo abbraccio di nuovo, sono rosso in viso sia per l'imbarazzo che per il pianto che ho avuto precedentemente. Mi avvicino al suo orecchio e sussurro piano e quasi con tono disperato “Baciami, fammi sentire tutto il tuo amore, qui e adesso” <Mi meraviglio di me. Da dove l'avrò presa tutta questa iniziativa? Magari leggendo troppi libri si finisce per diventare come in personaggi delle mille storie che ci si ritrova sotto gli occhi> penso e lo guardo. Il suo sguardo è incerto ma poi mi sorride e la distanza tra le nostre labbra si azzera.

 

POV. Yashiro

Lo bacio. <Mio Dio sembra di stare in un sogno. Avevo ragione le tue labbra sono morbidissime, anche se leggermente screpolate a causa della mancanza di baci. Sono contento di sapere che sono il primo.> Le nostre lingue si intrecciano, è come se ballassero seguendo le note di una danza sfrenata piena di passione e di desiderio tra due amanti che si sono tanto cercati quanto hanno tentato di respingersi. Le nostre bocche si allontanano nel momento in cui sento un suo gemito smorzato, segno che è senza fiato. Mi allontano e lo lascio riprendere fiato, mentre aspetto anch'io che il mio respiro torni regolare. Lo guardo, ha le gote rossissime e gli occhi impregnati di desiderio. <Sei la mia droga, dannazione, per te mi lancerei anche tra le fiamme dell'inferno. Ucciderei e mi ucciderei se tu lo volessi, ti vendicherei spaccando la faccia a tutti quelli che ti hanno sempre emarginato e preso in giro. Mi metterei contro tutto il mondo intero e tutto questo solo per vedere il tuo sorriso.> Continuo a guardarlo e annego nei suoi occhi verdi. Lui si accorge del mio sguardo e mi tira, si butta sul letto trascinandomi sopra di lui. Lo guardo incerto ma lui annuisce e mi guarda rassicurante. Non ci penso due volte e lo bacio ancora con più foga di prima.

 

POV. Erik

Lo tiro su di me, voglio essere suo. Lo guardo imbarazzato e voglioso. <Ti prego, fammi tuo, voglio rendermi conto che questo non è soltanto un sogno> Avrei voluto dirgli queste parole ma mi muoiono in gola. Mi spoglia piano e io faccio lo stesso con lui. Facciamo l'amore tutta la notte, mi sentivo come in paradiso nonostante il dolore della tipica prima volta. La mattina dopo mi sveglio con un dolore lancinante alla schiena ma sorrido vedendo Yashiro accanto a me che dorme beato. E' così carino. Lo bacio sulla fronte e mi accoccolo tra le sue braccia.

 

POV. Yashiro

Abbiamo fatto l'amore, mi sembrava di essere in un sogno. <Non smetterò mai di dirti quanto io ti ami e ti desideri, voglio restare sempre con te, condividere tutto con te.> La mattina dopo mi sveglio sul tardi, è domenica e non abbiamo lezione. Lo vedo accanto a me che dorme, è bellissimo, sembra un angelo. <Il mio angelo, ma anche il mio piccolo topolino di biblioteca> Gli schiocco un bacio sulla fronte e ti stringo a me per poi ricadere dolcemente tra le braccia di Morfeo.


Note dell'autrice. 
Allora, innanzi tutto vi ringrazio per essere giunti fino a qui. Perdonate eventuali errori dato che questa è una storia scritta di sera, sotto l'effetto di molta teina e sotto la tortura di un dannato mal di gola. Ma senza divagare in altro, spero che la storia vi sia piaciuta, fatemelo sapere con una piccola recensione. Grazie a tutti di nuovo un bacio :*  -Smile

  
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