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Autore: Marina Swift    05/02/2015    4 recensioni
{ Sesshomaru x Rin | OOC per sicurezza } { Prima fict sul fandom } { Dedicata a Marymaruforever99 }
Dal testo:
- Nobile Sesshomaru - trillò Rin in quel momento - A lei piacciono i fiori? -
Il demone alzò un sopracciglio.
- No Rin, non penso di amare particolarmente i fiori - rispose.
Che poi, in realtà, Sesshomaru non aveva mai pensato se gli piacessero davvero.
Ai demoni non piacciono le cose inutili. Quindi niente fiori.
Si fermò, realizzando che in realtà la cosa alla quale aveva appena pensato.
Se quello fosse stato vero, allora il demone non avrebbe dovuto neanche apprezzare tutte quelle piccole cose appartenenti alla sua vita quotidiana.
I sorrisi, il dolce profumo di una lunga e fluente chioma scura, il suono di una voce eterea e dolce, una pelle chiara e morbida...
Tutte cose che appartenevano a Rin, in realtà.
Quella piccola bimba saltellante e allegra, che lo aveva conquistato con l'innocenza del suo animo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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無邪気さと傲慢 - Innocence and arrogance

 
{ A Mary, perché è tutto merito suo se mi trovo qui }
 
Rin correva tranquilla e spensierata, calpestando con i suoi piccoli piedi di bambina l'erba fresca e verde smeraldo.
Ogni tanto si fermava, coglieva un fiore e lo aggiungeva alla ghirlanda che stava facendo, poi riprendeva senza sosta quella sua forma di danza, ridendo e lasciando che il vento fresco le scompigliasse i capelli scuri.
Era Jaken che doveva tenerla sotto controllo in realtà, ma il demone lucertola sembrava non preoccuparsene, mentre sonnecchiava appoggiato ad un albero.
Tanto la bimba non stava creando problemi, quindi tanto valeva lasciarla stare.
In più, guardarla così piena di vita faceva sorridere.
E soprattutto, faceva sorridere Sesshomaru, che, per una volta incurante di mantenere la sua aria fredda e impassibile, aveva gli angoli della bocca rivolti verso l'alto.
- Nobile Sesshomaru - trillò Rin in quel momento - A lei piacciono i fiori? -
Il demone alzò un sopracciglio.
- No Rin, non penso di amare particolarmente i fiori - rispose.
Che poi, Sesshomaru non aveva mai pensato se gli piacessero davvero.
Ai demoni non piacciono le cose inutili. Quindi niente fiori.
Si fermò, realizzando che in realtà la cosa alla quale aveva appena pensato.
Se quello fosse stato vero, allora il demone non avrebbe dovuto neanche apprezzare tutte quelle piccole cose appartenenti alla sua vita quotidiana.
I sorrisi, il dolce profumo di una lunga e fluente chioma scura, il suono di una voce eterea e dolce, una pelle chiara e morbida...
Tutte cose che appartenevano a Rin, in realtà.
Quella piccola bimba saltellante e allegra, che lo aveva conquistato con l'innocenza del suo animo.
Sì, innocenza.
Rin era innocente.
Dolce, ingenua, una bambina dal passato terribile e dalla voglia di vivere.
Una persona che non aveva fatto niente di male, e il cui unico scopo in quel momento era seguire lui, che rischiava di metterla in pericolo di vita ogni minuto che passava.
Se si ritrovava lì era tutta colpa di una serie sfortunata di eventi.
L'assalto al suo villaggio, la morte dei suoi genitori... anche lei avrebbe dovuto attraversare dal tempo il confine della vita mortale, se la lama di Tenseiga non l'avesse salvata.
Rin non aveva colpe e aveva una vita che chiunque avrebbe giudicato orribile e pericolosa.
Eppure ogni giorno di più Rin sembrava essere ancora più felice della sua esistenza.
Sesshomaru la invidiava.
Invidiava il suo sorridere continuo, e odiava la sua aura angelica.
La odiava e al contempo l'amava, in un sentimento misto di adorazione e repulsione.
Lui, che tanto si credeva superiore, caduto ai piedi di una ragazzina, troppo piccola per lui, troppo inesperta del mondo.
Sembrava quasi un clichè.
Il duro cavaliere oscuro che abbandonava tutte le sue convinzioni per una dolce fanciulla.
 
Che fosse una debolezza presa da suo padre?
In fondo, il suo fratellastro Inuyasha era nato proprio per una cosa del genere.
Un demone che si innamorava di un'umana, quasi patetico.
Aveva passato tutta la vita a ritenere il padre debole per quello, a ritenere il fratello anormale, perché per due volte addirittura si era invaghito di una mortale, e invece...
Era caduto nella stessa trappola che tanto aveva cercato di evitare.
Si odiava. Sì, odiava se stesso, non Rin.
Anche in quel caso, la morettina aveva dimostrato la propria innocenza.
E lui che cos'era, allora, in confronto a lei?
Sesshomaru cominciò a pensare di essere un corpo senza anima.
Se anche avesse ottenuto il potere di utilizzare la Tessaiga, diventando lo spettro più forte del mondo, poi cosa avrebbe fatto?
Sarebbe ancora stato accanto a Rin, o avrebbe avuto paura di farle del male?
Gli spettri potenti vengono quasi sempre attaccati.
 
La verità, era che a volte Sesshomaru non si sentiva all'altezza di Rin.
Ma era troppo arrogante per ammetterlo.
Troppo sicuro di sè per far notare agli altri che in realtà la sua indifferenza era invidia verso il fratello, per l'eredità che il padre gli aveva lasciato.
E forse anche per il fatto che per lui non era strano amare... i mortali.
Però amava Rin, e davvero, avrebbe tanto voluto ammetterlo.
La vedeva correre trascinandosi dietro il povero Jaken, e rideva, e raccoglieva altri fiori.
- Nobile Sesshomaru - ripetè di nuovo - questa l'ho fatta per lei, spero le piaccia -
La bambina salì in punta di piedi e appoggiò sulla chioma chiara di Sesshomaru una coroncina di margherite e bucaneve.
- Anche se non le piacciono i fiori, spero che apprezzerà il mio regalo -
Sesshomaru guardò gli occhi scuri di Rin e sorrise leggermente, senza dire niente.
E di nuovo la dolce innocenza e gentilezza di Rin battè la durezza arrogante del demone.
La mano destra di Sesshomaru passò sulla guancia setosa della morettina, tracciandoci un segno sopra.
- Che fate signor Sesshomaru? - provò a chiedere lei.
- Niente... -
Lei con una scrollatina di spalle riprese a correre.
 
Sesshomaru la guardò da lontano, e di nuovo si sentì pervaso da una strana energia.
Forse non le avrebbe mai dichiarato il proprio amore apertamente, però andava bene così.
Andava bene così, l'amarla da lontano, il seguire i suoi gesti.
Forse non l'avrebbe avuta mai, pensò.
Ma per il momento andava bene così, mentre l'innocenza di una bambina era riuscita a scalfire il cuore di un demone.
 
Angolino dell’autrice:
Buongiorno a tutti!
Mi presento, mi chiamo Marina, e questa è la prima fict che scrivo sul fandom.
Beh, ho messo l’avvertimento OOC perché non sono ancora brava a descrivere i personaggi, quindi temevo di sbagliare.
Detto questo, devo dire che la SesshomaruRin è una delle mie pair preferite, qui, quindi non ci potevo non scrivere sopra qualcosa.
Intanto come scirtto sopra dedico la fict alla mia Mary, perché se non fosse stato per lei non sarei qui ora, TVB cara.
A questo punto lascio i commenti a voi,
Saluti,
Marina
   
 
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