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Autore: Rossy_chris    06/02/2015    2 recensioni
ATTENZIONE spoiler per chi non segue programmazione americana.
Siccome non sono brava con le introduzioni vi lascio un pezzo:
Non sarei dovuto piombare qui all’improvviso e soprattutto non avrei dovuto annunciare la mia alleanza con malcom senza prima spiegarti cosa mi è successo.-
-A narda parbat?-
Oliver annuì e si alzò in piedi. Mi venne di fronte e la mia testa si fermava esattamente all’altezza dell’elastico dei pantaloni. Feci per muovermi,ma mi anticipò, togliendosi la maglia.
Mi accaldai di nuovo e mi sentii il cuore battere a mille.
-La sua spada mi ha trafitto qui…-
Prese la mia mano e se la portò sulle ferite.
-ma è qui che mi ha inflitto il colpo finale..-
Strinse le mie dita mentre gli accarezzavo il costato e chiuse gli occhi.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ancora non riuscivo a credere che Oliver si sarebbe alleato con Malcom Merlyn. Il sangue mi ribolliva nelle vene ed ero furiosa con me stessa per essermi battuta per lui ancora una volta. Dovevo finirla di mettere lui al primo posto perché lui non faceva la stessa cosa con me.
“E la seconda cosa?”
“Ti amo…”
La scena apparve davanti ai miei occhi mentre camminavo e fui costretta a fermarmi.
-TI AMO UN CORNO!-
Urlai,prendendo a calci la portiera di un auto. A quel gesto mi sentii subito un po’ meglio,così ci riprovai. Caricai la gamba e sferrai un altro calcio alla portiera. L’antifurto dell’auto entrò in azione,facendomi sobbalzare.
Corsi a più non posso,tenendomi stretta il cappotto che sembrava voler volare via nel freddo della notte.
-Non così in fretta,bambolina.-
Fui afferrata all’improvviso da una mano grande e molto calda. Mi voltai impaurita e mi ritrovai di fronte ad un uomo grande e grosso, sulla quarantina.
-Sc-scusi?- gli feci,accennando un finto sorriso. Abbassai lo sguardo per non incrociare il suo e feci per andarmene.
-Perché hai preso a calci la mia auto,eh?-
Mi bloccò di nuovo,impedendomi di camminare.
-Mi dispiace io…l’ho scambiata per quella del mio ex.-
L’uomo rise,stringendo di più la presa. – Sei single,eh?bene è la mia serata fortunata.-
Chiusi gli occhi e feci per urlare,ma l’uomo me lo impedì, serrandomi la bocca con la sua grande mano. Mi spinse forte contro un muro e mi aprì le gambe, premendo forte il suo corpo contro il mio.
-Ehi, ehi!-
Sentii chiamare,ma temetti che fosse soltanto un’illusione del mio subconscio. Una delle tante che avevo avuto quando credevo che Oliver fosse morto.
-Che c’è amico?vuoi che ce la dividiamo?-
Aprii gli occhi e vidi Oliver sferrare un pugno nello stomaco a quel bell’imbusto.
-Ma che diavolo? Oliver Queen è il tuo ex,bambolina? Sei una puttana d’alta classe allora.-
Oliver si girò di scatto e fece per sferrargli un altro pugno,ma l’uomo lo bloccò. Lo spinse a terra con il suo peso e tornò da me, infuriato.
-Lo vedi,stronza?i soldi non fanno un uomo,guardalo come si contorce qui per terra. Potrei massacrarlo di botte fino a farlo diventare un cadavere.-
Reagii male al pensiero di perdere di nuovo Oliver e gli mollai un ceffone dritto in viso.
L’uomo grugnì e io chiusi di nuovo gli occhi,pronta a chissà quale tortura. Ma non successe nulla. Oliver allungò una mano e lo prese per una caviglia. Gliela strinse forte,tanto da farlo accasciare. Lo usò per alzarsi e gli riempì la faccia di pugni,facendolo diventare una grande melanzana sanguinante.
-Oliver!-lo richiami, impaurita.
Lui sembrava in trance. Non mi guardò neanche e continuò il suo massacro finchè l’uomo non perse i sensi.
Mi fissò,con degli occhi che non avevo mai visto. –Stai bene?sei ferita?-
Io scossi il capo,rassicurandolo. –Sto bene,grazie.-
Lui sembrò calmarsi e mi rivolse un mezzo sorriso.
-Figlio di puttana.-
Sferrò un altro calcio all’uomo steso a terra,così forte che temetti gli avesse rotto qualche costola.
-Basta così,Oliver.-
-Avrebbe potuto..tu..che ci fai in questo quartiere?-
La sua voce sembrava parecchio alterata ed io ero ancora scossa per quanto accaduto quindi presi un bel respiro e gli indicai la fine del viale.
-Abito qui..-
-Ti accompagno.-
Non feci storie e mi incamminai, tenendolo a distanza.
Nonostante avessi i tacchi ero molto più veloce di lui. Mi giravo spesso dietro per controllare che stesse bene. Lui si trascinava letteralmente,tenendo una mano ferma sull’addome.
-Bene,sono arrivata.-
Lui fissò la casa e poi fissò me. Mi sorrise e mi fece cenno di entrare.
-Tutto ok,vero?-
Annuii e lui sospirò.
-Buona notte allora.-
-Buona notte..-
Aprii la porta ed entrai. Mi accasciai sul pavimento,contando fino a dieci per pensare lucidamente. Mi aveva seguito ed io dovevo scoprire il perché. Guardai dallo spioncino,sperando di vederlo ed invece trovai solo il buio della notte.
Contai di nuovo fino a dieci,ma non ero neanche a tre quando riaprii la porta.
-Oliver!-
Lo trovai seduto sui gradini,con la testa tra le mani. Si voltò verso di me, asciugandosi gli occhi, quasi come se avesse pianto.
-Scusa,io…volevo assicurarmi che quel tipo non venisse a cercarti.-
Gli sorrisi.
-Ti va  di entrare?-
Oliver ricambiò il sorriso e mi seguì dentro casa. Si guardò intorno,spaesato. Come se fosse sorpreso di vedere casa mia.
-Cosa c’è?- chiesi,divertita da quella sua espressione.
-Niente..-fece lui,facendosi scappare un altro sorriso. – non immaginavo che la tua casa fosse così..-
-Caotica?- suggerii
-Già- disse e poi scoppiò a ridere. –il poster di robin hood?sul serio?-
Io divenni paonazza, dimenticandomi di avere appeso quel poster.
-Oh si,non ci far caso.-
Lui rise di nuovo e si sedette sul divano. Continuò a guardarsi intorno e poi posò il suo sguardo su di me.
-Hai ancora il cappotto.-
-Giusto.-
Me lo tolsi,imbarazzata. Lo appesi all’appendiabiti per non sembrare disordinata ancora di più ai suoi occhi e mi sedetti sul divano,in modo da lasciare un posto vuoto tra di noi.
Lui sospirò e incrociò le mani. –Mi dispiace…-
Io non dissi nulla e rimasi in ascolto.
-Non sarei dovuto piombare qui all’improvviso e soprattutto non avrei dovuto annunciare la mia alleanza con malcom senza prima spiegarti cosa mi è successo.-
-A narda parbat?-
Oliver annuì e si alzò in piedi. Mi venne di fronte e la mia testa si fermava esattamente all’altezza dell’elastico dei pantaloni. Feci per muovermi,ma mi anticipò, togliendosi la maglia.
Mi accaldai di nuovo e mi sentii il cuore battere a mille.
-La sua spada mi ha trafitto qui…-
Prese la mia mano e se la portò sulle ferite.
-ma è qui che mi ha inflitto il colpo finale..-
Strinse le mie dita mentre gli accarezzavo il costato e chiuse gli occhi.
-Co—come hai fatto a sopravvivere?-
Lui si staccò,rimettendosi la maglia.
-Quando ero ad hong kong..- inizò il suo discorso stando sempre in piedi ed io avevo gli occhi alzati per guardarlo in faccia,ma la vicinanza ai suoi pantaloni mi distraeva.
-Ti prego,siediti.- gli intimai, facendo cenno di mettersi vicino a me.
Oliver sembrò sorpreso,ma si sedette prendendosi molto spazio tanto che per stargli lontana ero praticamente all’angolo del divano.
-Quando ero ad hong kong..-riprese –avevo un amico. Si chiama Maseo. Sua moglie venne rapita dalla triade..- ebbi un sussultò quando pronunciò quella parola. – e io lo aiutai a salvarla. Ora Maseo fa parte della lega degli assassini,ma mi è stato riconoscente tanto da portarmi da sua moglie,Tatsu, per farmi guarire.-
-Lei è tipo una strega o cose del genere?- chiesi,stupita.
-Conosce parecchie tradizioni giapponesi diciamo..-
-Ma Hong Kong è in  Cina..-
Oliver rise,arrossendo. –Ci sono cose che non cambieranno mai. Anche all’epoca facevo confusione..-
-Non deve essere stato facile..- sospirai. –ho così tante domande..-
Lui sbadigliò. In tanti anni quella fu la prima volta che vidi Oliver sbadigliare.
-Scusami..-disse, inghiottendone un altro. –Sarà quel dannato thè alle penicillina a darmi sonnolenza.-
Sorrisi dalla tenerezza che mi faceva,ma poi ripensai alle sue intenzioni e mi irrigidii.
-Dimmi soltanto perché devi allearti con malcom merlyn..è uno psicopatico!-
-Perché soltanto l’allievo può battere il maestro.-
-E non poteva insegnarti questo Maseo?-
-Lui non è più Maseo..so che sembra assurdo,ma una volta nella lega degli assassini vieni completamente assorbito dalla nuova personalità tanto da dimenticare quella vera.-
Rabbrividii.
-Non ti rendi proprio conto che tu stai facendo la stessa cosa?-
Le parole mi uscirono con un tono molto velenoso.
-E alleandoti con Malcom non farai altro che alimentare ed accelerare questa procedura. È il primo passo per diventare come lui.-
-Io non sono più un assassino,Felicity.-
-Già, ma non sarai più umano dopo questa esperienza.- Serrai i pugni, trattenendo un singhiozzo di disperazione. – Ed io non voglio assistere. –
Mi allontanai,dirigendomi alle scale per andare in camera da letto.
-Puoi dormire qui,ma domani mattina devi andare via.-
-Felicity..- mi chiamò lui,alzandosi.
-Non muoverti o non ti farò nemmeno dormire sul divano. Buona notte.-
Corsi a letto senza voltarmi e sbattei la porta alle mie spalle.
Sarebbe stata una lunga notte.
 


Angolo autrice:
Ciao a tutte!grazie per aver letto la mia fan fiction,spero che vi sia piaciuta. Ci aggiorniamo presto, chissà come avrà passato la notte Felicity sapendo che il bel Oliver Queen è nel suo soggiorno. ;)

 
  
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