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Autore: Ellie_x3    30/11/2008    1 recensioni
Nuova shotty deprimente stavolta tutta sui pensieri di Nana O.
Nana ripercorre la sua vita molto velocemente, pensando che alla fine è stato tutto un unico grande errore...
Non è niente di che, comunque!!! xD Anzi spero di aver fatto abbastanza IC Nana!
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nana Osaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo un pò d'amore...

Don't mind spending everyday

Out on your corner in the pouring rain
Look for the girl with the broken smile
Ask her if she wants to stay awhile
And she will be loved
And she will be loved

Tap on my window knock on my door
I want to make you feel beautiful
I know I tend to get so insecure
It doesn't matter anymore
(She will be loved)

La mia vita, fin dal principio, è stata un fallimento totale.
Mia madre se n’è andata di casa quando avevo solo sei anni, lasciandomi sola con una nonna che non mi voleva.
La stessa nonna che a diciotto anni o giù di lì ho fatto morire di crepacuore.
Lei credeva che mi prostituissi, anche se non era vero.
Non era colpa mia
…così credevo allora, almeno.
In realtà se era morta voleva dire che ci aveva creduto, a quelle voci che mi dipingevano come una ragazza che di notte sgattaiolava fuori dalla camera per vendersi a chi più dava.
E chi era che l’aveva spinta a avere tali pregiudizi su di me, e sul mio carattere? Zero scappatoie. Zero scusanti.
Alla fine la colpa era solo mia, giusto?
Ma non me n’ero resa conto, mai, tanto che, sentendomi finalmente libera, per Natale mi ero comprata un vestito tutto pizzi e trine, d’un rosso accesso. Quello che la nonna mi aveva sempre impedito di acquistare e indossare.
Per paura, probabilmente, che diventassi come la mia imperdonabile madre, che le aveva messo una bambina fra i piedi.
Ma non me ne importava, egocentrica com’ero, e con quell’abito avevo accompagnato Nobuo al concerto…e lì incontrai Ren.
Gran brutta cosa quell’incontro, che portò a cose ancora più catastrofiche, facendomi scoprire nel peggior modo possibile cos’era il bisogno d’affetto.
E dopo la nostra storia, miaa e di Ren e di nessun’altro, dopo la vita che mi sono trascinata dietro accumulando debiti, sbagli e lacrime, ora mi accorgo che è tutto un unico errore.
O meglio, una successione di errori: così tanti da non poter essere contati e da non avere nemmeno più un ordine logico.
L’intera vita di Nana Osaki è stata un errore, fin da quando è nata.
Perché Nana Osaki non doveva comprare quel vestito rosso così appariscente, né tanto meno seguire il suo pseudo-amico Nobu in quel buco dove si teneva il concerto di Natale.
Nana Osaki non avrebbe dovuto lasciare impunite quelle voci che la spacciavano per una prostituta, né doveva essere così schiva e fredda.
Nana Osaki avrebbe dovuto sforzarsi di  allacciare meglio i rapporti col mondo, e si sarebbe dovuta comportare in modo meno sostenuto.
Nana Osaki non avrebbe dovuto disobbedire così alla Nonna Myuki, né tantomeno avrebbe dovuto piangere quando sua madre la lasciava con quella falsa promessa per non farsi mai più vedere.
Semplicemente Nana Osaki…cioè, che dico, IO non sarei mai dovuta nascere.
Perché nessuno aveva mai chiesto la mia presenza nel mondo.
Perchè era destino che sarei sempre stata una palla al piede per tutti.
Perché era scritto che sarei stata una cantante fallita. Sì….fallita- se guardo dietro le mie spalla non vedo altro che un grande buco con la scritta “fallimento”.
Ma, se questo può consolarmi, non sono l’unica a aver toppato tutto, o quasi, nella vita.
Tutti sbagliano qualcosa: Ren ha sbagliato tanto, anche se io sbaglio di più nel confrontarmi con lui.
Alla fine al “grande chitarrista dei Trapnest” basta leggere Jump e vedere le puntate “dell’ape Magà” per essere felice.
A lui basta suonare, perché anche se non l’ha mai detto io so che è così.
E a me? A me che serve per essere felice?
Un nido d’amore con tanti piccoli Ren che corrono felici per casa, e magari un cagnolino chiamato Hachiko che abbaia facendo le feste?
No.
O forse mi basta varcare la porta dell’appartamento 707 per sentire che il vuoto si colma, sporgermi dall’unica finestra e guardare i fuochi artificiali solo per stare un po’ meglio?
Nemmeno questo.
Io voglio un palco.
Un palco grande come quello del Tokyo Dome, con tantissime luci e un pubblico davanti a me, che salta e urla e canta seguendo la voce.
La mia voce.
Ma forse ho voluto troppo nella mia vita.
Ho voluto Ren, ho voluto la mia indipendenza, ho voluto fare la cantante, ho voluto andare a Tokyo.
Ho voluto Hachi.
E tutto questo…per cosa?
Per accorgermi solo alla fine della corsa di quanti errori abbia seminato lungo la mia via.
Di quanto mi sia lasciata sfuggire, sebbene non volessi e abbia cercato di tenere tutto stretto a me.
Perché questa raffica di vento non spazzasse via tutto, almeno alla fine, ho cercato di dimostrarmi forte e mi sono parata davanti alla mia vita, per proteggerla.
Ma quello stesso vento che una volta era mio amico e a cui avevo giurato eterno amore mi ha distrutta, dilaniata.
Ora sto affogando, senza poter sperare che arrivi Ren a salvarmi. Ma forse me lo merito.
Perché è stato solo l’ultimo errore.
Perdonami Hachi, ma non ce la faccio più. Scusati con Ren da parte mia, e con Yasu e gli altri.
Perdonatemi, se potete…ma, vi prego…
Non dimenticatemi anche voi


Raga nuova Shotty!!!! *_* vi prego almeno un commentinoooooooooooooooooo!! xD lo so che è deprimente ma che ci volete fare?? Nana mi mette addosso una tristezza incredibile!!! commentateeeee please!! Q.Q baci8
   
 
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