The Vampire Diaries, 'Snow Does Not Care' di Poison96 su EFP Fanfiction

Snow Does Not Care

copre antenne e furgoni
gli ospedali e gli incroci
desideri e intenzioni
e fanali che fanno già meno luce
io ti guardo negli occhi
hai le ciglia bagnate
e prometti di tutto
e nevica ancora da togliere il fiato
Luciano Ligabue, La neve se ne frega

Quando litighi con una persona, il peggio di te esce fuori. E puoi provarci in tutti i modi a stare in silenzio, ad abbozzare le parole cattive che l’altro ti urla addosso. Provi e provi, ma ci sarà comunque un attimo in cui inizierai ad esplodere, a far sentire all’altro almeno un minimo di quel dolore che tu stai provando in quel momento. Cercherai di farlo essere in torto per lavarti la coscienza, così da poter dire in seguito “non è stata colpa mia, sei tu che hai esagerato” e magari ci riuscirai pure.

Elena sta fissando fuori la finestra, mentre la neve cade, incessante ricoprendo tutto incurante di quello che le accade intorno, delle macchine che passano, delle persone che passeggiano, dei bambini che giocano, coppie che si baciano e chi semplicemente sta fermo e osserva chi ha intorno.

Potrebbe anche trovarlo uno spettacolo da togliere il fiato se la sua testa non fosse altrove.

Ripensa a tutto quello che lei e Damon si sono detti e vorrebbe solo che per una volta quel ragazzo riuscisse ad essere totalmente sincero con lei, senza nascondersi dietro mezze verità per paura di esporsi troppo. Ripensa a come è stato vederlo in quello stato, con quegli occhi lucidi e quella voglia di piangere senza farlo davvero. Ripensa a quelle parole strozzate e dette a bassa voce senza avere davvero il coraggio di pronunciarle. Avrebbe voluto azzerare la distanza tra loro, baciarlo e togliergli ogni singolo dubbio sui sentimenti che provava per lui. Ma non l’ha fatto. L’ha ferito e ha provato a farlo sentire tanto male quanto lei si sentisse in quel momento.

Le parole delle volte possono essere più taglienti delle lame, questo Elena lo sa bene, e per una volta ha voluto far provare a qualcun altro com’è stare dall’altra parte. Com’è ricevere parole cattive senza avere davvero una risposta per difendersi.

Prima non si sarebbe mai comportata così. Semplicemente ferire le persone non era un comportamento che le si addiceva. Lei era sempre stata la ragazza perfetta, quella acqua e sapone, quella con un sorriso sulle labbra per chiunque, che non si sarebbe mai sognata di far star male qualcuno per un suo comportamento sbagliato. La tipica ragazza della porta accanto, sempre pronta ad aiutare il prossimo. Eppure qualcosa era cambiato in lei. Dalla morte dei suoi genitori, l’Elena con un sorriso per tutti se ne era andata lasciando spazio a un’Elena con un sorriso di circostanza, di pura cordialità.

Solo con Damon era riuscita ad andare avanti, a credere di potersi appoggiare di nuovo a qualcuno, perché la favola del “me la cavo da sola” non riusciva più. Non ce l’avrebbe fatta neanche se avesse davvero voluto.

Damon era arrivato una giornata di primavera e com’essa era stata una ventata di aria fresca, nuova, pulita e necessaria per salvarla da tutto quello schifo che aveva intorno. Ma come ogni VERA storia d’amore non era stato facile. Avevano lottato l’uno contro l’altro, contro i propri sentimenti affermando che non erano abbastanza l’uno per l’altro, che non sarebbero potuti essere più sbagliati. Eppure loro - in quello schifo, in quell’essere in errore - hanno trovato l’unica cosa giusta in un mondo che la giustizia non sa neanche cos’è. Hanno trovato l’amore l’uno per l’altro. Ed Elena continua ad amare Damon con la stessa intensità del primo giorno. Anzi no. Anche maggiore. Perché ogni giorno è nuovo con Damon. È una sorpresa continua; è rimanere strabiliati di giorno in giorno. Ed Elena non si pente di una singola ora passata con lui. Non si pente di ogni singola litigata, di ogni singola discussione. Perché se li ha portati a questo punto - ad amarsi con un’intensità tale da consumarli - è semplicemente così che doveva andare.

Aspetta che torni, Elena. Lo aspetta nel soggiorno di casa sua mentre osserva il paesaggio al di fuori da quella casa. Osserva la neve che cade incurante di ciò che ricopre. Damon è come una nevicata, continua a cadere incurante di chi investe; incurante degli incidenti che procura; incurante di come ti entri sin dentro la carne, le ossa, il cuore.

Elena lo aspetta, perché sa che tornerà. Lo sa perché, nonostante tutto, troveranno sempre il modo di tornare l’uno dall’altra. Un amore così, è difficile da lasciar andare. Si appartengono e una maniera per ricongiungersi la scoveranno sempre.