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Autore: Ambros    07/02/2015    5 recensioni
- Quando Kurt lo bacia per la prima volta ha diciotto anni, Blaine diciassette, e sono migliori amici da tre.
Sono migliori amici in un modo che nessuno capisce davvero - non lo capiscono nemmeno loro, in realtà; sono migliori amici in un modo che spaventa tutti quelli che li circondano, perché due persone che sono così vicine, che non c'è spazio neanche tra le loro anime, finiranno sicuramente col distruggersi, come due stelle che orbitano l'una attorno all'altra e non si rendono conto di essere sul punto di collassare.
O, la FF in cui vorrete probabilmente picchiare sia Kurt che Blaine. Che l'autrice.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Note:
Okay, sono abbastanza insicura riguardo a questa storia.
Non è assolutamente come l'avevo immaginata, e ... Non lo so.
Insomma, fatemi sapere!
Il titolo e il testo finale sono ripresi dalla canzone Trying not to love you, dei Nickelback.
Enjoy! (Spero)




 

Trying not to love you is tearing me apart


 

Agosto 2012
 

Quando Kurt lo bacia per la prima volta, sia lui che Blaine sono ubriachi - non abbastanza da non ricordarlo il giorno dopo, ma abbastanza perché sia tutto sfuocato, perché le labbra di Blaine siano solo un po' troppo spostate verso sinistra, almeno finché Kurt non gli stringe la mandibola tra le dita, e non è il primo bacio di nessuno dei due, e forse nemmeno avrebbe dovuto esserlo.

Quando Kurt lo bacia per la prima volta ha diciotto anni, Blaine diciassette, e sono migliori amici da tre.
Sono migliori amici in un modo che nessuno capisce davvero - non lo capiscono nemmeno loro, in realtà; sono migliori amici in un modo che spaventa tutti quelli che li circondano, perché due persone che sono così vicine, che non c'è spazio neanche tra le loro anime, finiranno sicuramente col distruggersi, come due stelle che orbitano l'una attorno all'altra e non si rendono conto di essere sul punto di collassare.

Quando Kurt lo bacia per la prima volta, Blaine non si tira indietro.
Gli preme una mano sulla nuca e gli affonda le dita nei capelli, e non gli dice ti stavo aspettando da una vita.
Non gli dice avrei aspettato anche più a lungo.

Blaine lo bacia con tutto ciò che ha e persino con qualcosa che ancora non ha, lo bacia senza sapere ancora se sia innamorato di lui - potrebbe esserlo, se solo avesse avuto il coraggio di pensarci -, lo bacia come un ragazzo di diciassette anni che non ha niente da perdere.

Quando si baciano per la prima volta, Kurt non ripensa all'unico bacio della sua vita, quello che Karofsky gli ha strappato e non gli ha più reso, quello che l'ha spinto a rifugiarsi tra le braccia di Blaine come se tutto stesse crollando, che forse, se il mondo fosse caduto a pezzi in quel momento, non se ne sarebbe accorto.
Blaine non ripensa ai baci frettolosi che si sono scambiati lui e Sebastian, non ripensa alle sue labbra sottili o al modo in cui aveva avuto la sensazione di non completamente giusto, come quando si rincorre un ricordo e c'è qualcosa che non si incastra per bene - era come se Blaine avesse dimenticando un dettaglio, ma aveva pensato che fosse assurdo -- era il suo primo bacio, non c'era niente da ricordare.

Con la sensazione che le loro labbra non si sarebbero separate mai più, che i loro respiri fossero fatti per infrangersi sulla pelle dell'altro, sembrava che in quell'istante tutto dovesse essere perfetto.

Quando si baciano per la prima volta, le mani di Blaine corrono al colletto della camicia di Kurt e quelle di Kurt si intrufolano sotto il suo maglione, e hanno le dita fredde e ci sono troppi brividi ed esitazioni, Blaine rischia di cadere dal letto più di una volta e Kurt lo prepara troppo a lungo.

Quando sono nudi con le lenzuola attorcigliate attorno alle gambe e i capelli umidi per la doccia - quando capiscono che insieme sarebbero quasi perfetti - Kurt vorrebbe urlare e scomparire dentro se stesso, e Blaine non sa neanche cosa farsene di sé e di quella sensazione nel suo petto - come se qualcuno gli stesse tirando via il cuore.

Quando si baciano per la prima volta, è anche la notte prima che Kurt parta per New York.

Quando si baciano per la prima volta, il loro mondo cade a pezzi. E non dovrebbe succedere, e tutti attorno a loro avevano ragione.

Che hanno le anime fuse l'una con l'altra, e allontanarsi vuol dire strapparle, ma non a metà; strapparle che non sai più dove dovrebbe cominciare la tua e finire la sua, e sicuramente lui finirà con un pezzo di te e tu con un pezzo di lui, che puoi anche provare a rincollarli, se li ritrovi, ma non sarà mai più la stessa cosa.


*
 

Settembre 2012
 

La prima settimana durante la quale Kurt è a New York, Blaine capisce perché non risponda ai suoi messaggi o alle sue chiamate se non con qualche frettoloso, scusa, sono impegnatissimo, ti richiamo io, okay?

Nuova città, nuova scuola, nuovi amici.

Blaine lo capisce anche se non vorrebbe, anche se preferirebbe arrabbiarsi e offendersi.

Lo capisce e aspetta in silenzio.

Ogni tanto gli scrive spero che vada tutto bene e non gli dice ti prego

La prima settimana, Blaine capisce.

Ma è solo a partire dalla terza che capisce davvero.

E gli fa male.


*


Kurt si dice che ha troppo da fare per rispondere alle telefonate o ai messaggi di Blaine, che la NYADA è la sua grande occasione e non può permettersi di sprecarla, e quando poi si aggiunge anche lo stage a Vogue.com non ce la farebbe proprio - anche se sarebbe solo un messaggio, solo un sono distrutto, ma tu come stai?, non sarebbe abbastanza, ed è solo che non vuole fare le cose a metà.

Non c'entra niente che ancora si ricordi la sensazione del corpo di Blaine sotto le dita, che siano lontani e gli facciano male le braccia - come se non stringerle attorno a lui fosse uno sforzo.

Non c'entra niente che Blaine fosse - sia? - il suo migliore amico, che senza Blaine gli sembri di star camminando nel vuoto, che ha mandato tutto a puttane nel momento in cui l'ha baciato, che non avrebbe mai dovuto farlo - che amare Blaine significava soffocarlo, avere paura.

Che Blaine --

Blaine è tutto quello che Kurt non potrà mai essere, e non può pretendere di averlo.

Che Blaine è tutto quello che gli manca.


*

 

Dicembre 2012
 

Kurt non torna a casa per Natale.

Si dice che non ha motivo di farlo, visto che Burt passerà a trovarlo a New York e Rachel partirà per una crociera coi suoi genitori.

- E la verità è che Kurt è un codardo e lo sa persino lui, lo sa persino Burt quando lo guarda negli occhi. -

E quando Blaine gli scrive Buon Natale ha voglia di piangere, ed è esattamente quello che fa, raggomitolato sul proprio letto, ed è un po' patetico quando gli tremano le dita sul cellulare finché non scrive Anche a te con un mal di testa che quasi gli impedisce di tenere gli occhi aperti e la sensazione che non si dovrebbero poter perdere così tante cose tutte insieme.


*

 

Dicembre 2012/Gennaio 2013
 

E' a Capodanno che Blaine si arrende.

E non è che abbia una grande rivelazione, lo sa da tempo - che Kurt non gli risponderà più, che certe cose finiscono.

Mancano dieci minuti alla mezzanotte e sta ancora fissando l'ultimo messaggio che Kurt gli ha mandato, Anche a te, e gli fa male al petto quando si rende conto che non significa più niente.

Ha bevuto troppo, Sam lo sta guardando con espressione preoccupata, ma a Blaine non interessa - non interessa più.

Quando bacia Sebastian allo scoccare della mezzanotte, è tutto fuorché poetico.

Non è il bacio che avrebbe voluto, e forse non è nemmeno il bacio che avrebbe dovuto dare - ha sempre pensato che baciare fosse più di quanto sembra, e una sensazione spiacevole gli attorciglia lo stomaco quando sono labbra contro labbra, ed è ancora una volta come se stesse ricordando in maniera sbagliata, ma è tutto quello che vuole.

Qualcosa di sbagliato.

Gli basta.


*

 

Febbraio 2013
 

Kurt incontra Jonathan una settimana prima di San Valentino, ed è una coincidenza ridicola - Kurt è in ritardo e Jonathan è in anticipo, e ridono in maniera un po' goffa negli spogliatoi della NYADA.

Jonathan ha gli occhi blu e i capelli biondo cenere, è silenzioso e quando sorride gli si formano delle fossette sulle guance.

E' tutto ciò che Blaine non è.

Così, quando gli chiede di uscire il tredici Febbraio - Kurt apprezza - gli dice di sì.

Ignora le occhiate di Rachel.

Ignora la sensazione di star tradendo qualcuno.

E quando lo bacia pensa a Blaine.

 

 

 

 

 

 

*


 

Marzo 2013
 

Kurt torna a Lima con un volo prenotato all'ultimo minuto, senza nemmeno preparare dei bagagli - ha solo un cambio di vestiti e tanta, tanta voglia di scappare.

Burt si era spiegato con calma, gli aveva detto che non c'era motivo di agitarsi, che era solo un tumore alla prostata, e Kurt aveva avuto voglia di urlare finché non gli si fossero consumate le corde vocali.

L'aveva quasi fatto, ma Carole gli aveva detto di respirare e che tutto sarebbe andato bene, così Kurt aveva detto a Rachel di prenotargli il primo volo disponibile per l'Ohio mentre lanciava in un borsone un solo cambio di vestiti.

Non aveva nemmeno pensato di chiedere a Jonathan di accompagnarlo, si era ricordato di scrivergli solo pochi secondi prima che l'assistente di volo dicesse ai passeggeri di spegnere i cellulari.

Sull'aereo aveva sentito il bisogno di stringere una mano più ruvida e callosa della propria.

 

 


*


Quando Kurt si perde tra le braccia di Finn, si permette di crollare un po'.



*


Blaine lo odia.

- O forse non è vero. Forse è quello che succede quando ti sforzi di non amare più qualcuno. -

Allora forse il punto è che Blaine lo ama.

E, soprattutto, Blaine lo conosce.

Così passa dagli Hummel-Hudson quando sa che Finn è in officina e Carole in ospedale, e quando Kurt gli apre la porta pensa non andare via mai più.

Kurt ha gli occhi rossi e cerchiati, il viso stanco.

Blaine non gli chiede niente.

Si limita ad entrare in quella casa che un po' è anche sua, lascia cadere lo zaino per terra e lo abbraccia così forte che ha paura di spezzarlo.

E Kurt si fa piccolo tra le sue braccia, e Blaine scivola sul pavimento insieme a lui quando le ginocchia non lo sostengono più, lo avvolge come se dovesse proteggerlo per sempre, ed è come se non fosse cambiato niente.

Blaine che tiene insieme i pezzi di un ragazzo che non è suo.


*


Blaine gli prepara un tè e rimane in silenzio.

Si siedono con la schiena poggiata alla spalliera del divano, come facevano quando tutto era semplice, e Kurt non dorme da giorni, e Blaine lo ama.

Così lascia che Kurt si addormenti sulla propria spalla anche se gli fa male, anche se Sebastian continua a scrivergli ed è convinto che loro due non siano in grado di non farsi del male l'un l'altro.

 

*


Kurt si sveglia meno di un'ora più tardi.

Sbatte lentamente le palpebre, e Blaine un po' lo ama e un po' lo odia.

E improvvisamente sono più vicini di quanto non lo siano stati in otto mesi, e guardare negli occhi qualcuno che si ama è la cosa più difficile del mondo.

Ed è tutto un disastro di emozioni quando respirano l'uno sulle labbra dell'altro, quando tra loro c'è la distanza di un soffio.

Ed è troppo -

Finché la porta non si apre e Finn ci mette qualche secondo a mettere a fuoco la situazione e spalanca gli occhi, e Kurt sente il cuore che gli martella nel petto, e Blaine si alza il più velocemente possibile, mantiene lo sguardo basso e gli fa male tutto, e quello che nessuno ha mai detto loro sulle anime fuse insieme è che separarle è come strappare una parte di sé.


*


Quando Kurt parte per New York, Blaine non è all'aereoporto per salutarlo.


*


Blaine si preme le mani sugli occhi e pensa no, no, no anche se è troppo tardi. 


*
 

Fine Marzo 2013
 

Quando il suo cuore non si spezza nel momento in cui Jonathan lo fissa con gli occhi blu spalancati, Kurt vorrebbe piangere, perché non sa a quante persone potrebbe aver mentito mentendo anche a se stesso.

Ma sarebbe ipocrita, così si limita ad abbassare lo sguardo col senso di colpa che gli divora lo stomaco, ed è solo un attimo durante il quale si chiede quanto possa essere giusto un amore che sembra ferire tutti quelli che lo circondano - e forse è lui che lo sta interpretando in maniera completamente sbagliata, che è come correre controcorrente.

Ma il cuore incrinato adesso non è il suo.

 


*
 

Aprile 2013
 

3:05 a.m. Blaine
Rachel ha detto che posso stare da voi per i provini alla NYADA. Per te sarebbe un problema?

3:10 a.m. 
No, certo che no. Nessun problema.

3:11 a.m. Blaine
Ti ho svegliato?

3:13 a.m. 
No, no. Solo i soliti problemi a dormire.

3:25 a.m. Blaine
Hai provato con il latte caldo?


Kurt chiude gli occhi e si preme il cellulare sul petto.

3:28 a.m.
No, hai ragione, ora provo. Me l'ero quasi dimenticato.

3:30 a.m. Blaine
Buonanotte, Kurt.

3:30 a.m. 
Buonanotte


*
 

Maggio 2013
 

Vedere Blaine nel loro appartamento di Bushwick gli fa un effetto strano. Non vuole pensare che è come un pezzo di un puzzle che si sta incastrando perfettamente nella sua vita.

Lascia che Rachel lo abbracci e poi gli si avvicina cautamente, e ci sono talmente tante cose non dette, tra di loro, che non riesce nemmeno ad avvicinarsi abbastanza da abbracciarlo.

 


*


Kurt non sapeva che Blaine bevesse.

Ma Rachel li ha trascinati fuori dall'appartamento per festeggiare la buona riuscita di un provino per non si sa bene quale produzione off-Broadway, e Blaine ha bevuto almeno quattro drink prima che Kurt smettesse di contarli e cominciasse a preoccuparsi dei propri.

E ora Blaine sta ballando, ed è come se tutti volessere un pezzo di lui, come se ci fossero centinaia di mani tese e pronte a rubare qualche parte di
lui.

E il punto è --

Il punto è che Kurt conosce ogni parte di Blaine.

Kurt ama ogni parte di Blaine.

Ed è istinto quando cammina in mezzo alla folla per tenere insieme tutte quelle parti, perché nessuno osi rubarle al ragazzo che lui ha spezzato per primo.

E non gli interessa se è troppo possessivo quando gli avvolge le braccia attorno alla vita e gli percorre la linea della mandibola con la punta del naso, non gli importa.

Si dice che è solo perché Blaine è perfetto e luminoso e importante e cazzo, Kurt lo ama con tutto quello che ha.


*



Quando fanno sesso per la seconda volta, non è davvero sesso ed è lontano dal fare l'amore.

E' lento e sono meno ubriachi di quanto vorrebbero, ma guardarsi negli occhi sembra la cosa più difficile del mondo, e ora sono nel letto di un Kurt che non ha più Blaine e c'è qualcosa di innegabilmente fuori posto, ma non ha niente a che vedere con i ricordi.

E' terrificante, perché si aggiusta quando si guardano negli occhi, quando Kurt è completamente dentro Blaine e gli sposta i capelli sudati dalla fronte, e Blaine gli stringe le dita così forte da fargli male.

E basta uno sguardo ad aggiustare quello che Kurt ha provato a cambiare per dieci mesi.

E Kurt non vuole dirgli ti amo, si morde il labbro finché quasi non gli sanguina e poi soffoca quelle parole sulla bocca di Blaine, affonda dentro di lui con disperazione.

Tienimi con te, ti prego, tienimi con te.


*



"Stai scappando un'altra volta."

Kurt si gira di scatto, la maglia che gli ricade sul busto per inerzia.

Blaine ha i capelli in disordine e gli occhi ancora semichiusi, il lenzuolo attorcigliato attorno alle gambe e dei marchi rossi sul petto. Non glielo dice con rabbia. E' solo una constatazione.

Kurt deglutisce, si stringe le braccia sul petto, "No, io -- non sto scappando."

Blaine inarca le sopracciglia, e ora la rabbia comincia ad accendergli gli occhi. "Tanto è quello che sai fare meglio.", glielo dice come se stesse sputando veleno, come se Kurt non avesse detto niente.

Kurt rimane in silenzio quasi per un minuto intero, ma Blaine evita il suo sguardo a tutti i costi. "Non è da te che voglio scappare.", gli dice alla fine, a bassa voce.

"L'impressione è sicuramente quella."

"Blaine --"

"No.", Blaine si alza con uno scatto, il lenzuolo appallottolato in grembo, e quando lo guarda è con un misto di rabbia e dolore e amore, "No, Kurt, non puoi farmi questo di nuovo. Non puoi -- Non puoi usarmi, non posso essere il tuo giocattolo!"

Quelle parole colpiscono Kurt come uno schiaffo. "Non sei mai stato il mio giocattolo", sussurra, perché è l'unica cosa che riesca a dire.

"Ah no?", le parole di Blaine grondano sarcasmo, "E allora cos'ero per te quando mi hai usato per una scopata prima di sparire a New York? Mh?"

Kurt si ritrae un po' di più in se stesso, le braccia ancora più strette sul petto, "Eri il mio migliore amico."

Qualcosa attraversa gli occhi di Blaine, una luce. Ma poi scuote la testa, e c'è un che di disperato nei tratti del suo viso. "Vaffanculo Kurt.", gli dice, ed è come se si stesse facendo del male da solo.

E Kurt --

Kurt scappa. Perché è la cosa che gli riesce meglio.


*



Si siede qualche fila dietro la Tibideaux per assistere alle audizioni, si assicura di essere abbastanza nell'ombra da non essere notato, e affonda nella poltrona con le braccia piegate contro il petto.

Sono passati due giorni, ma gli fa ancora male tutto.

Così si stringe un po' più forte e aspetta.

Ci sono solo un paio di ragazze prima di Blaine, prima che lui salga sul palco con la sua chitarra, ed è ovvio che quello è il suo elemento, il posto in cui dovrebbe essere, e Kurt si chiede come faccia il resto del mondo a non accorgersene.

You call to me, and I fall at your feet
How could anyone ask for more?
And our time apart, like knives in my heart,
How could anyone ask for more?


Kurt si affonda le dita nelle braccia per resistere all'impulso di alzarsi e tenere insieme i pezzi di Blaine.

But if there’s a pill to help me forget,
God knows I haven’t found it yet
But I’m dying to, God I’m trying to --


Perché c'è una vulnerabilità nell'espressione di Blaine, nel modo in cui chiude gli occhi e prende un respiro profondo prima di continuare --

‘Cause trying not to love you, only goes so far,
Trying not to need you, is tearing me apart,
Can’t see the silver lining, from down here on the floor,
And I just keep on trying, but I don’t know what for,
‘Cause trying not to love you
Only makes me love you more --


Riapre gli occhi e il suo sguardo scivola esattamente su Kurt.

Only makes me love you more.
And this kind of pain, only time takes away,
That’s why it’s harder to let you go,
And nothing I can do, without thinking of you,
That’s why it’s harder to let you go --


Kurt si sente mancare il respiro, chiude gli occhi e pensa lasciati andare alla corrente, lasciati solo andare alla corrente, lasciati amare --

‘Cause trying not to love you, only goes so far,
Trying not to need you, is tearing me apart,
Can’t see the silver lining, from down here on the floor,
And I just keep on trying, but I don’t know what for,
‘Cause trying not to love you
Only makes me love you more --


Carmen Tibideaux lo interrompe con un cenno leggero della mano, e Blaine si allontana immediatamente dal microfono, le dita immobili sulla chitarra. "Le faremo sapere, signor Anderson.", gli dice semplicemente, come se non fosse appena cambiato tutto, come se il mondo non avesse iniziato improvvisamente a girare nel verso giusto, come se non se ne fosse accorta.

Blaine si alza, le mani che tremano leggermente; china cortesemente il capo e si allontana dal palco.

Kurt ci mette solo un secondo prima di uscire di corsa dall'auditorium.


*


Tonight I’m dying to tell you
That trying not to love you, only went so far
Trying not to need you, was tearing me apart
Now I see the silver lining, from what we’re fighting for
And if we just keep on trying, we could be much more
--

Blaine spalanca gli occhi quando apre la porta dell'appartamento di Bushwick, la voce di Kurt soffice nell'aria fresca della sera.

E c'è qualcosa di così immensamente perfetto, in Blaine che torna a casa da Kurt.

‘Cause trying not to love you
Only makes me love you more.


E Blaine vorrebbe urlargli e insultarlo, e vorrebbe accartocciarsi su se stesso, e invece si infrange contro di lui e si raggomitola fino a scomparire tra le sue braccia, perché è stanco, è stanco di avere sulle spalle quella solitudine che è solo mancanza di Kurt.

Perché è qualcosa di immensamente perfetto, Blaine che torna a casa tra le braccia di Kurt.


*


 

                                                                                                                                             Maggio 2013 - Indefinito
 

Non è semplice.

- Come tutte le cose, del resto. -

Ma si amano. E lo fanno valere qualcosa.

Perché, se amarsi è difficile, non amarsi è impossibile.



 

*

The end

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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