La
prima sensazione che prova è di candido stupore. Non immaginava che quel
giorno*, entrando nell’aula di musica dove i gemelli si esercitavano con il
violino dopo le lezioni, li avrebbe trovati con festosi cappellini conici in
testa e un recipiente con dentro una torta imperfetta tra le
mani.
«Buon
compleanno, Ryu!»
«Spegni
le candeline ed esprimi un desiderio».
«Oh…
D’accordo. Io vorrei...»
Il
piccolo Ryu lascia in sospeso la classica formula condizionale, porta una manina
al mento e solleva lo sguardo assumendo un’espressione
meditabonda.
Può
sembrare una richiesta da nulla, a volte si tende a essere precipitosi pensando
alla prima cosa bella che viene in mente, ma spesso in fondo al cuore i desideri
sono tantissimi, è difficile sceglierne uno soltanto.
Da
parte sua si ritiene abbastanza fortunato, non gli manca nulla e forse può
semplicemente esprimere un ringraziamento sincero per ciò che possiede e la
speranza che rimanga tutto invariato.
I
suoi genitori lavorano e continueranno a farlo in futuro.
I
suoi adorati animali sono sempre lì e lui – tra scuola, compiti, attività
sportive e ludiche – trova e troverà il tempo di accudirli, del resto quando se
ne occupa personalmente si sente felice oltre ogni dire, li coccola e li vizia
nel modo giusto.
A
questo proposito, può azzardarsi a desiderare che ogni animale nel mondo non
venga abbandonato dai padroni, oppure la fine della deforestazione, in modo che
rigogliosi habitat naturali possano accogliere centinaia di specie viventi
esistenti per continente.
No,
meglio di no, dai. Non si realizza un progetto così ambizioso soffiando aria
sulle sette candeline di una torta al cioccolato con
panna.
I
gemelli gli hanno fatto davvero una bellissima sorpresa, è stato un pensiero
carino e non se l’aspettava, di solito prende lui stesso l’iniziativa quando si
tratta di Jun e Megumi. Sente che non vuole deluderli e si fa in quattro per le
loro richieste giornaliere, grazie al suo atteggiamento calmo, posato e paziente
hanno imparato a fidarsi completamente e a volergli bene come se fosse quasi uno
di famiglia.
È
per questo motivo che gli viene da sorridere lievemente, mentre con cautela
appoggiano la gradita sorpresa su un banco vuoto. Circonda le loro spalle esili
con le braccia, quando poi gli chiedono all’unisono con gli occhi che brillano
se ha trovato il suo desiderio.
Allora
Ryu annuisce prontamente, chiude i propri, si china e finalmente soffia, ma non
lo fa troppo forte perché vuole lasciare due fiammelle a quei cuccioli
scodinzolanti che lo affiancano – non può farci nulla, li adora quando lo
circondano in cerca di affetto. E vorrebbe sempre proteggerli dalla tristezza,
dalla solitudine, dai giudizi degli altri bambini.
“Ecco cosa vorrei. Vorrei un posto dove noi
tre possiamo stare tranquilli”.
Spegnendo
le candeline ha pensato a Jun e a Megumi.
Certamente,
Ryu non dimenticherà la prima volta in cui si sono ricordati del suo compleanno,
festeggiato insieme con dolci sorrisi e con il discreto sapore di una torta
imperfetta, ma preparata con il cuore e con la spontaneità tipica
dell’infanzia.
____
*quel
giorno è il 4 maggio.
Disclaimer: I personaggi citati non mi
appartengono e non ho scritto a scopo di lucro, ma solo per diletto
personale.
Nota:
Ho scritto questa flashfic senza troppe pretese per un
contest a turni che ispira taaanta dolcezza *-* e allora ho pensato a un piccolo
missing moment di questi tre
personaggi da bambini perché si prestano bene, sono tanto carucci e poco
considerati, eppure io adoro il loro rapporto! xD
Tra
l’altro in
questo link
c’è la vignetta del manga che mi ha aiutato a immaginarli
^^
Spero
vi piaccia ^_^ è mia intenzione usare un fandom diverso per turno e purtroppo
non ci sarà un seguito, mi dispiace. Se non altro, sono riuscita a rientrare nel
limite di 500 parole, sono giuste giuste, yatta! ^O^
Rinalamisteriosa