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Autore: MarmellataGirl    07/02/2015    5 recensioni
La storia prende avvio dalla 4x23. Ha come protagonisti Bonnie Caroline e Stefan. Bonnie compie un viaggio nel tempo e si ritrova insieme ai due vampiri (ritornati umani) nel passato, precisamente 1000 anni nel passato, quando gli Originali erano ancora umani. Qui conosceranno la famiglia al completo. Nel frattempo nel presente gli Originali si accorgono che qualcosa non va con i loro ricordi e chiedono aiuto a Damon ed Elena per scoprire cosa sta succedendo.
Nasceranno degli amori e delle amicizie improbabili. Si troveranno di fronte a degli ostacoli. E vivranno qualcosa che mai avrebbero creduto possibile.
Dalla storia:
- “Mi vuoi come tuo corteggiatore?”
Lei arrossì vistosamente e rimase in silenzio per l’imbarazzo.
“Ti ho messa a disagio vero?”
“No Stefan, sono solo sorpresa. Tu mi chiedi il permesso per essere il mio corteggiatore e io non me l’aspettavo. Di solito le donne non possono decidere nulla in merito a questo, invece tu vuoi sapere il mio parere, come se ti importasse davvero”
“E’ così Rebekah. A me interessa tutto di te. Non farei mai nulla che potrebbe dispiacerti”-
Coppie:
Klaroline, Stebekah, Kennet, Delena, Katlijah
(se non vi piace, non leggete XD)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bonnie, Bennett, Caroline, Forbes, Stefan, Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quasi un mese prima…
“Silas è stato catturato”
Esther Mikaelson si voltò decisamente infastidita da quella notizia. Non ci voleva. Silas era un elemento fondamentale per il piano che avevano messo in atto e se lui avesse saputo che era stato preso…
“Possiamo farcela anche da sole” disse rivolgendosi alla strega che aveva parlato
“Senza Silas? Non credo. Abbiamo fatto di tutto pur di ingannare gli spiriti. Senza lui come copertura, ci scopriranno”
“Non mi interessa. Ci siamo spinte troppo oltre per tornare indietro. E di certo non vorrai far arrabbiare il capo” A quelle parole la strega sgranò gli occhi dal terrore. Celeste aveva subìto più volte la rabbia del capo e non aveva nessuna intenzione di viverla nuovamente.
“E come possiamo fare?” domandò alla strega originale
“Silas è stato avventato. Si è reso debole, cercando di trovare la cura. A noi non interessa nulla del suo fine. Noi dobbiamo contrastare Emily Bennet. Agiremo di nascosto. I miei ricordi sono stati compromessi, qualsiasi cosa la strega abbia architettato, riguarda il mio passato. Dobbiamo aspettare che i ragazzi ritornino e agire in quel preciso momento. Quando ritorneranno, sapremo il perché sono stati mandati nel passato e li ostacoleremo.”
“E la mia vendetta? Hai detto che Klaus è felice, io voglio che soffra!”
“Sai che non puoi ucciderlo”
Celeste iniziò a camminare avanti e indietro. Poi prese un foglio dalla sua borsa e lo mostrò alla donna.
“Non ho nessuna intenzione di ucciderlo. La sua vita non è tanto importante per lui, quanto quella di chi lui ama”
“Ti avviso, se torcerai anche solo un capello ad Enzo, poi te la vedrai con me!” minacciò Esther
“Andiamo Esther, per chi mi hai presa? Io non uccido i bambini.” Rispose indignata “No, la mia vendetta si abbatterà su Caroline. E non sarò io ad ucciderla, lo farà lui stesso”
La Mikaelson lesse il foglio.
“Un incantesimo di distorsione del tempo? Che significa?”
“Nel momento in cui Bonnie lancerà l’incantesimo per tornare qui, io lancerò questo su Caroline. Lei finirà in un’altra epoca. Precisamente il 1492, esattamente poco tempo dopo che Katherine Pierce si suicidò diventando vampira e strappando tutti i sogni di Klaus di diventare ibrido”
“Stai mandando quella ragazza nelle mani di uno psicopatico serial killer, perché è proprio quello che era mio figlio a quel tempo”
“Lo so” sorrise in modo crudele Celeste “Lui la ucciderà e poi ricorderà ogni cosa. Chissà che cosa si prova a vivere per sempre con l’immagine della donna che ami morta dilaniata dai tuoi stessi denti”
“Immagino che lo scopriremo” affermò la strega
 
“Madre?”
“E’ un piacere rivedervi figli miei” disse la donna con tono autoritario “d’altro canto non ho per niente apprezzato il vostro giocare con i miei ricordi” fece rivolgendosi a lei e Stefan
“Che hai fatto a Caroline?” domandò lei preoccupata per la sua amica
“Oh io niente, ma temo che non starà in giro per molto”
Bonnie vide Klaus avventarsi contro la strega che lo bloccò con un aneurisma.
“Papà!” gridò Enzo spaventato nel vedere il padre a terra
“Suvvia Niklaus non vorrai terrorizzare tuo figlio vero?” fece la donna
“Che cosa vuoi?” chiese Elijah
“Voglio sapere perché i tuoi amici si sono intrufolati nelle nostre vite, voglio sapere che cosa hanno fatto”
Bonnie controllò l’orario. Doveva andarsene al più presto da quel luogo. Aveva ancora una sola ora. Quel contrattempo non ci voleva. Se non avesse terminato l’incantesimo, tutto quello che aveva fatto sarebbe stato inutile.
“E io che pensavo che dopo Silas saremmo stati lasciati in pace per un po’” borbottò Damon
Esther rise “A proposito, mi devo congratulare con voi per averlo temporaneamente sconfitto”
“Beh le streghe Bennet sanno il fatto loro” continuò Damon
Le streghe Bennet? Lei conosceva solo un’altra Bennet ed in quel momento era la sua ultima speranza. Concentrò tutte le sue forze, la soluzione era una sostituzione momentanea dei corpi. Per fortuna c’era la luna piena! Un incantesimo del genere richiede molto potere e lei lo aveva. Chiuse gli occhi, individuò Lucy e lo scambio avvenne.
Quando aprì gli occhi, si trovò nel Mystic Grill. Uscì dal locale e si diresse nella foresta. Raggiunse il luogo preciso e notò con piacere che il suo incantesimo era stato un successo. Pronunciò le parole e il vento iniziò ad alzarsi. Sotto di lei la terra si spaccò, mostrando una roccia antica. Si chinò e si punse il dito con un ago. Il sangue colò sulla pietra che iniziò a frantumarsi, rivelando ciò che conteneva: Henrik Mikaelson. Dopo qualche secondo il ragazzo aprì gli occhi.
“Chi sei?” si guardò intorno “Dov’è Nik?”
 
“Che ci faccio qui?”
Damon si girò verso Bonnie. Aveva un’area confusa, come di chi si addormenta in posto e si sveglia in un altro.
“Che cosa succede?” ripetè la Bennet
“Ehi Bon-Bon tutto bene?” le chiese
Bonnie si voltò verso di lui “Come mi hai chiamato?”  La sua voce era allarmata. Sembrava in preda al panico e non capiva cosa potesse esserle successo da un momento all’altro. La ragazza si mosse verso lo specchio. Si osservò come incredula, tastandosi il viso.
“Bonnie stai bene?” le domandò allora Rebekah
La Bennet sembrava indecisa, poi cambiò espressione nel momento in cui vide Esther.
“Si” affermò incerta “Solo un giramento”
“Non c’è da stupirsi con l’incantesimo che hai fatto” affermò Stefan “Dovresti riposare” 
“Non fa niente, mi sento meglio ora”
Damon notò che Esther si stava avvicinando alla Bennet così si mise subito in mezzo per farle da scudo.
“Non hai ancora risposto alla domanda” fece la donna
“Non credo lo farà” disse lui
“Se pensi che vi lascerò andare senza avere ciò per cui sono venuta, sei solo un illuso”
Nessuno parlò. Damon vide la strega squadrarli uno ad uno.
“Se non parlate con le buone, parlerete con le cattive”
Fece un movimento e i bambini svennero.
“Che hai fatto?” urlò Rebekah
“Tranquilli, dormono semplicemente. Non vorrete di certo che assistano al nostro “colloquio” no?”
Damon si avvicinò a Stefan “Mettiamoli in una camera. Saranno al sicuro lì”
Sistemati i bambini, tutti loro accerchiarono Esther nel salone.
“Non ho paura di voi. Potete anche essere di più, ma io sono più potente di voi. E se pensate che sia sola vi sbagliate” iniziò la donna “Vi conviene consegnarmi qualunque cosa abbiate trovato, altrimenti dovrò prenderla con la forza”
“Fatti sotto” la provocò
Esther mosse le mani e contemporaneamente Klaus, Rebekah ed Elijah caddero a terra col collo spezzato. Katherine lo guardò seriamente preoccupata. Damon aveva già avuto a che fare con la forza della strega originale, ma quella era davvero troppa forza anche per lei. Come aveva fatto a diventare così potente?
“Cominciamo con lei” disse puntato Katherine che iniziò a tenersi la testa e a gridare dal dolore. Lui lampeggiò davanti alla strega per fermarla, ma venne scaraventato via da un’altra strega.
“E tu chi diavolo sei?”
“Qualcuno da temere” fece la donna
Si strinse la testa dal dolore. Gli pulsava come se fosse in un rullo compressore.
“Andiamo parlate! Dobbiamo davvero uccidere qualcuno per avere informazioni?” Damon continuava a sentire le urla di Katherine, l’avrebbe uccisa di sicuro continuando così.
“Lasciala stare” ordinò con tutte le sue forze. Anche Stefan si fece avanti inutilmente. Erano davvero troppo potenti.
“E’ davvero così importante per voi?” domandò Esther “Allora facciamo così. Vi do tempo fino a domani al tramonto, consegnatemi qualsiasi cosa avete preso dal passato e io non la ucciderò” Prese Katherine e continuò “Vediamo se siete disposti a rischiare la vita di Elena Gilbert”
E sparì e tutto divenne buio.
 
Quando Klaus aprì gli occhi, la prima cosa che notò fu il silenzio. Con il suo super udito era abituato a sentire molti rumori, anche quelli più lievi, ma in quel momento c’era una calma troppo piatta. Si mise a sedere e capì il motivo della quiete, erano tutti a terra. Si precipitò su Rebekah e cercò di svegliarla, dandole buffetti sulla guancia. Sua sorella, stordita, aprì gli occhi, seguita da Elijah.
“Che è successo Nik?” gli chiese la ragazza, notando tutti gli altri
“Non ne ho la minima idea” ammise “Almeno nostra madre è andata via” Poi incontrò lo sguardo di Elijah che lo preoccupò
“Cosa c’è che non va Elijah?” gli domandò
“Katherine non c’è” gli rispose
Klaus si guardò in giro e capì che suo fratello aveva ragione. Erano tutti lì, tranne Katherine.
“L’ha presa Esther” cominciò una voce. Bonnie Bennet era seduta sul divano “Ha preso Katherine come merce di scambio e poi ha spezzato il collo a tutti”
“Tranne il tuo” fece Klaus
“Beh sai, sarei morta in quel caso. Tuttavia c’è un problema”
“E sarebbe?” domandò Elijah allarmato
“Esther ha preso Katherine, ma in realtà crede di aver preso Elena”
Klaus osservò il fratello. Era ben consapevole di ciò che stava provando. Sua madre aveva rapito la doppelganger sbagliata e se l’avesse scoperto, l’avrebbe molto probabilmente uccisa, non considerandola una merce valida per lo scambio.
“Non dobbiamo in alcun modo farle capire l’errore” decise lui “Abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile, chiameremo anche Lucy. Le consegneremo qualsiasi cosa abbiate preso e poi, una volta messa in salvo la Doppelganger, uccideremo mia madre”
“Sarebbe un ottimo piano, se non fosse per il fatto che fallirà” fece Damon Salvatore, appena alzatosi “Esther è decisamente più forte di prima e non è sola. Dopo che voi siete stati messi ko, con la facilità con cui Sabrina muoveva il naso, è arrivata un’altra strega. Devono aver pensato che fosse Elena, perché io e Stefan l’abbiamo difesa” ammise il vampiro
“Quindi nostra madre non lavora da sola. E se non vado errato, possiamo considerare anche Silas uno dei suoi alleati”
“Ma Silas è fuori gioco per ora” continuò Elijah
“Temo non per molto amico” insistette il Salvatore “Se quelle super streghe sono davvero alleate con lui, credo che la loro prossima mossa sarà liberarlo. E se lo faranno, scopriranno subito di avere Katherine al posto di Elena”
“Quindi cosa suggerisci?” chiese Klaus
“Dobbiamo dare loro ciò che vogliono, ora”
Klaus guardò Damon. Non aveva mai negoziato nella sua vita, tuttavia troppo era in gioco. Andò verso la bottiglia di Bourbon e si versò un bicchiere.
“Va bene” acconsentì dopo aver bevuto un sorso del liquido ambrato. Guardò Stefan “Dammi ciò che avete preso”
Stefan sembrava imbarazzato. Guardò Bonnie “Io non so cosa tua madre vuole. Emily Bennet era in contatto con Bonnie”
“Quindi Bonnie? Che aspetti?” la incalzò
“Vorrei davvero chiederglielo, ma dovremmo trovarla prima” ammise la strega
“Che significa?” fece Elijah
“Bonnie è entrata nel mio corpo. Ha effettuato uno scambio non so per quale motivo. Adesso effettuerò un incantesimo localizzatore per trovarla” Klaus la vide muoversi verso il tavolo “Sono Lucy, se non l’avete capito. Sembra che queste Bennet si divertino con la possessione dei corpi”
“Se Bonnie ha fatto uno scambio, c’è solo un motivo dietro questo” esordì Rebekah
“Lei sa”
 
“….e così ho capito che eri tu il motivo per cui siamo tornati indietro. Se i tuoi fratelli non fossero stati trasformati, avrebbero ereditato con il tempo un po’ di magia. Ma tu sei il settimo figlio, il tuo potere è molto più grande di quanto si possa immaginare. Se tu non fossi morto..”
“Aspetta un attimo” la bloccò Henrik decisamente sbalordito da tutte quelle informazioni “Se io non fossi morto?? Stai dicendo che nel futuro io non esisto?”
La strega, che diceva di essere Bonnie, lo guardò con dispiacere. Gli prese le mani che avevano iniziato a tremare per calmarlo. Stava tremando come un bambino. Se suo padre l’avesse visto..
“Dove sono i miei fratelli? E mio padre e mia madre?”
“Henrik capisco che per te possa essere sconvolgente ciò che ti sto raccontando, però non abbiamo molto tempo. Devi fidarti di me. Ti ricordi cosa ti dicevo sempre quando praticavamo magia?”
“Devo credere in me, qualsiasi cosa accada, devo essere forte”
“Bravo” sorrise la donna “Questa è una situazione in cui essere forti. Se io non fossi tornata indietro, tu saresti morto quella sera di luna piena. Ricordi cosa è successo?”
Henrik riusciva ancora a vedere  gli occhi gialli del lupo che lo aveva attaccato. Sentiva il suo alito e vedeva i suoi denti come se lo avesse lì di fronte a lui. Annuì a Bonnie e all’improvviso realizzò.
“Se io non fossi morto quel giorno, i vampiri non esisterebbero. I miei fratelli avrebbero vissuto una vita normale e sarebbero morti, e mia madre non sarebbe tornata per ucciderli, di nuovo”
“E’ incredibile come somigli ai tuoi fratelli” fece quella “Intelligente e forte come loro”
“Ma allora mi domando” disse proseguendo il suo ragionamento “Perché non mi hai semplicemente salvato la vita?”
“Se ti avessi salvato la vita quel giorno, nulla mi avrebbe assicurato che la tua vita non sarebbe stata messa in pericolo nuovamente. Inoltre avrei prodotto un cambiamento tale del futuro, che una volta tornati tutto sarebbe stato diverso. La mia amica Elena, Stefan, suo fratello Damon, non sarebbero più vivi. La mia antenata mi ha rivelato che era la soluzione migliore portarti via, regalarti una nuova vita qui 1000 anni dopo, con tutti i tuoi fratelli, o meglio quasi tutti” finì con voce rotta
“Kol vero? Lui è morto?”
Bonnie sgranò gli occhi “Come hai fatto?”
“Mi sono sempre chiesto perché tra voi fosse finita e ora i fatti sono più chiari”
“All’inizio credevo che avrei potuto modificare parte del futuro, che magari ci sarebbe stata l’opportunità per salvarlo, tuttavia quando Emily mi ha rivelato cosa dovessi fare, ho compreso che per lui non c’era niente che potessi fare e che dovevo semplicemente lasciarlo andare per il mio bene. Sarò stata egoista, ma io non meritavo di soffrire così, due volte” Henrik le prese la mano, notando una lacrima che le scorreva sul viso “Non devi giustificarti con me, io ti capisco”
La donna si asciugò gli occhi. “Vieni, adesso è il momento di eliminare un cattivo”
La seguì per le vie che erano al contempo familiari ed estranee. Il terreno era duro, grigio, sconveniente sia per scavare che per riposarsi. Le persone si muovevano in oggetti colorati, che percorrevano le strade più veloci di un cavallo. Avrebbe chiesto a Nik ed Elijah di insegnargli tutto su quel mondo così diverso.
“Siamo arrivati” la strega prese un piccolo pugnale e glielo porse “C’è un uomo intrappolato in questa casa. L’ho scoperto grazie alla magia. L’incantesimo per distruggerlo è troppo potente per te, quindi per ora mi serve solo il tuo sangue. In seguito ti insegnerò tutto ciò che so, te lo prometto Henrik”
“Mi fido Bonnie. Cosa farai a quest’uomo?”
“In realtà è un essere immortale, ma una volta era uno stregone. Lui sta cercando la cura. Una pozione che gli tolga l’immortalità per poter morire e non finire nell’altro lato, ma raggiungere la donna che ama. Quello che faremo noi sarà dargli la cura, però un po’ diversa. Metteremo il tuo sangue qui dentro” disse mostrandogli un oggetto trasparente “io ti stringerò la mano e incanalerò il tuo potere per diventare abbastanza forte. Pronuncerò l’incantesimo e darò la cura a Silas, così lui tornerà stregone. Solo che avrà un piccolo effetto collaterale, ritornerà stregone ma uno stregone di 2000 anni”
“Cioè questa cura agirà su di lui come se fosse effettivamente morto quando sarebbe dovuto esserlo, giusto?”
Quella annuì “Quindi diventerà polvere” esclamò Henrik “E tutto questo con il mio sangue?” domandò incredulo
“Te l’avevo detto, sei più potente di quanto si possa pensare. Adesso liberiamoci di questo cattivo”
Hernik entrò nella casa e vide quello che sembrava essere Stefan
“Stefan?” chiese stupito, guardando la strega
“No, un doppelganger” adesso era ancora più confuso “Doppelche?” “Ti spiegherò anche questo” promise Bonnie
“Tecnicamente è Stefan ad essere un doppelganger. Io sono l’originale” fece lo stregone
“Sono qui per proporti un accordo”
“Sentiamo”
“Io ti do la cura” propose la donna mostrando l’oggetto “E tu mi aiuti a distruggere Esther e mi dai la tua parola che non torcerai più un capello a nessuno”
L’uomo guardò la cura con bramosia.
“Hai la mia parola”
Bonnie lanciò la cura verso Silas che l’afferrò fulmineamente. Aprì l’oggetto e bevve il contenuto. Non passò nemmeno un secondo, l’uomo guardò verso Bonnie “Che hai fatto?” chiese e divenne polvere
“Ciò che ti meritavi” pronunciò la strega
“Non hai idea di ciò che hai fatto” esordì una voce troppo familiare. Si girò di scatto e vide sua madre impallidire. Esther aveva tutta l’aria di chi ha appena visto un fantasma.
“He-henrik?” balbettò incredula
“Madre” fece lui debolmente. Bonnie lo prese per il braccio, per evitare che andasse da lei
“Ecco Esther, adesso sai cosa è stato preso dal passato. Spero tu rifletta su quali siano le tue priorità”
Sparirono per ricomparire nella foresta. La strega si accasciò a terra.
“Bonnie, stai bene?” chiese preoccupato
“Si, tranquillo, ma non riesco più a reggere lo scambio di corpi. Ritornerò nel mio corpo adesso. Dì a Lucy di portarti da me. Appartiene alla mia famiglia, ti puoi fidare di lei. Dille di portarti da me, ok?”
“Va bene” E Bonnie chiuse gli occhi.
 


“Aspetteremo il ritorno di Bonnie. Consegneremo a mia madre ciò che vuole e riavremo Katherine. In seguito penseremo ad una strategia per contrastarla”
Rebekah era seduta vicino Stefan e ascoltava Klaus spiegare il piano per riavere la Petrova. Non aveva mai avuto una particolare simpatia per lei, ma ultimamente tutto era cambiato ed Elijah era così felice con lei, che avrebbe fatto di tutto purchè continuasse ad esserlo.
“Se Esther è andata alla pensione, avrà liberato Silas, per cui ci dobbiamo preparare ad affrontare ben due streghe ed un immortale capace di entrarti in testa”
“Direi solo due streghe” fece Lucy “Silas ormai non è più un problema”
Rebekah guardò l’amica “Bonnie?” domandò speranzosa
“Esatto!” esultò lei
“Cosa significa che non è più un problema?” chiese Klaus
“Cioè che tutto ciò che rimane di lui è della polvere. Una passata di aspirapolvere e via” continuò felice. Rebekah sapeva che era una bella notizia, ma in quel momento suonava come una condanna a morte sulla testa di Katherine. Vide Elijah stringere i pugni.
“Che succede?” chiese allora Bonnie capendo forse qualcosa
“Esther ha rapito Katherine, ma pensa che sia Elena. Vuole in cambio ciò che hai preso dal passato, altrimenti la ucciderà” le spiegò
“Eshter lo sa già. L’ho incontrata alla pensione. Onestamente non so se vorrà più fare questo scambio” ammise la Bennet
“Che cosa vuol dire?” domandò Elijah
All’improvviso la sua testa iniziò a dolere. Notò che anche gli altri si tenevano la testa tra le mani. I ricordi tornarono. Il viaggio nel passato aveva cambiato qualcosa, aveva modificato la vita di uno dei suoi fratelli, tanto che tutto ciò che lui aveva passato prima di quel viaggio, ora era diverso. Lei aveva un fratello una volta, uno che Klaus aveva rinchiuso più volte nella bara a causa del suo comportamento infantile e spregiudicato. Quel fratello ora la bara non l’aveva mai vista nemmeno da fuori, c’erano solo piccoli sprazzi di vita passata in cui si erano incontrati accidentalmente o giusto per malinconia. Quel fratello non era mai stato a Mystic Falls per impedire ad Elena di risvegliare Silas. Lei non sapeva nemmeno dove fosse, ma di certo non era morto.
“Oh mio Dio, lui è vivo” esclamò Bonnie con le lacrime agli occhi
“Avrete scatenato qualcosa che gli ha permesso di cambiare tutta la sua vita” informò Elijah
Rebekah tuttavia non prestava molta attenzione a quei dialoghi. Il suo sguardo era fisso su Nik che si stava ancora tenendo la testa tra le mani. Lampeggiò al suo fianco e gli accarezzò i capelli. Aveva le lacrime agli occhi.
“Che succede?”
“Io so dov’è. Caroline. Lei non tornerà mai indietro e sarà solo colpa mia”
 

Delle gocce le stavano cadendo sulla faccia, causandole il risveglio. Aveva freddo e il posto emanava un odore sgradevole di sporco. Si avvolse le braccia attorno al corpo per farsi calore. Il movimento le provocò una fitta al collo. Si toccò il punto dolente e si rese conto di avere delle croste da morso di vampiro. La realtà si riaffacciò dura davanti a lei. Non aveva idea di dove fosse, né di quando. Non sapeva quanto tempo fosse trascorso, né se sarebbe mai uscita da lì. Ignorava le sorti di suo figlio, di Bonnie e Stefan. Il suo Klaus l’aveva morsa. No, non il suo Klaus. Lui non l’avrebbe mai fatto. L’uomo che aveva sposato non l’avrebbe mai fatto. Quello era un altro Klaus, uno di cui lei aveva paura. Uno che sembrava non avere umanità. Le lacrime già scendevano dai suoi occhi senza controllo. Provò a ricomporsi, non avrebbe ottenuto nulla piangendo. Doveva elaborare un piano per mettersi in contatto con Bonnie. Lei era una maniaca del controllo, dannazione! Il suo punto forte era il controllo e doveva trovare qualcosa da controllare. Innanzitutto aveva bisogno di una strega. L’ideale sarebbe stato una Bennet, ma qualsiasi strega sarebbe stata perfetta. Tuttavia per avere una strega doveva uscire di lì, per uscire da lì, doveva convincere Klaus che era meglio tenerla in vita che ucciderla. D’altronde era certa che Bonnie l’avrebbe cercata dovunque fosse finita. L’unica cosa che per ora era necessario che facesse era rimanere in vita.
Gli occhi di Klaus ritornarono potenti davanti a lei. All’inizio pensò stesse rivivendo l’incubo del morso, ma poi odorando il profumo e notando l’aria che usciva dalle sue narici, capì che era più vivo che mai.
“Ora non sembri poi così felice di vedermi” la schernì con un tono di voce che, nonostante quegli anni passati con lui, le sembrava così estraneo “Devo ammettere che mi hai incuriosito. Di solito quando qualcuno mi vede urla o scappa, ma mai, e ti assicuro, mai sospirano di sollievo e sorridono.”
Klaus le toccò una ciocca di capelli e iniziò ad arrotolarsela tra le dita. A Caroline quel gesto fece balzare il suo cuore. Così familiare eppure così distante. “Adesso,  perché non mi dici chi sei e come fai a conoscermi?”
Caroline inghiottì l’aria. Che cosa avrebbe dovuto dirgli? Era umana per cui non avrebbe potuto giustificare la sua presenza. Nonostante non sapesse che anno fosse, il cambio di vestiti era un chiaro segno che era passato più di un secolo.
“Se non me lo dirai spontaneamente, ti costringerò a parlare” la voce del vampiro si era fatta pericolosa
Lui la poteva soggiogare! Gli avrebbe rivelato del viaggio nel tempo, anche se ci sarebbero state conseguenze. Pensò ad Enzo. E se avesse messo in pericolo la sua vita? Cosa poteva fare?
“Io non posso dirtelo” ammise sconfitta alla fine
“Sono colpito. Solitamente mi riempiono di bugie, ma tu sei coraggiosa” Klaus avvicinò il viso al suo fino ad aderire contro la sua pelle. I suoi occhi si oscurarono e i denti si allungarono.
Caroline tremava dalla paura. Possibile che aveva intrapreso quel viaggio per morire così?
“Per favore, non uccidermi” implorò piangendo “Io ho un figlio. Ha solo due anni ed è un bambino bellissimo. Ha bisogno di sua madre”
“Enzo vero?” Lei annuì “Ricordo che lo stavi chiamando”
“Sono solo una ragazza, lasciami andare”
“Hai ragione” fece lui “Per me però sei solo del cibo e io sono abituato a non sprecarlo”
Le parole si tramutarono in pugnalata. Fu atroce. Continuava a ripetersi che quello non era Klaus. Lui non le avrebbe mai detto quelle cose.
“Non hai idea di quanto ti amo Caroline” “Sei forte, bellissima, piena di luce”
“Sei solo del cibo” la realtà era troppo forte per essere ignorata. Lo guardò, perché nonostante tutto erano i suoi occhi che lei avrebbe voluto vedere prima di morire. Tuttavia quegli occhi erano solo degli involucri senza anima dietro. Raccolse tutte le forze che aveva, se doveva morire così, aveva diritto ad un ultimo desiderio giusto?
“Dato che stai per uccidermi, posso chiedere un solo desiderio?” domandò
Klaus sembrò soppesare le sue parole, non nascondendo la sorpresa.
“Credo di poter concedere un’ultima richiesta ad una bella donna, d’altronde sono pur sempre un gentiluomo”
Caroline sorrise tristemente“Puoi fare finta, per un attimo, di amarmi? Puoi fingere che io sia la cosa più importante della tua vita? Devo solo rivedere quello sguardo per portarmelo con me, ho bisogno di credere che sto morendo tra le braccia di qualcuno che mi ami”
Caroline non era sicura a causa della scarsa illuminazione, ma le sembrò di vedere un tentennamento. Un piccolo rimorso sul quel viso crudele.
“Mi dispiace, io non so amare” ammise amareggiato. Poi cambiò sguardo, come attirato da qualche rumore lontano.
“Ora devo andare. E’ il tuo giorno fortunato. Pensa ad un altro ultimo desiderio. Tornerò presto”
Una ventata di aria fresca si alzò dal posto in cui stava Klaus. Lei rabbrividì. Aveva ancora un po’ di tempo. Si accasciò all’angolo e scoppiò in singhiozzi. Era rimasta sola.
 
 Ciao a tutti!!!
Mi dispiace avervi fatto aspettare di nuovo tanto, ma almeno ho pubblicato un capitolone per farmi perdonare. Purtroppo ho tantissimi impegni e scrivere è molto difficile quando non riesci a concentrarti. Tuttavia non abbandono la storia, anzi ho tutte le intenzioni di continuarla. 
Il capitolo si chiama "Il mistero risolto" perchè finalmente abbiamo scoperto per quale motivo i nostri amici sono tornati nel passato. La chiave è Henrik. Vi ho lasciati sorpresi? Ve lo aspettavate?
Questo capitolo è molto importante perchè dà l'avvio alla nuova parte della storia. Sono sicura che avete ancora molte domande. Non preoccupatevi le storie arriveranno. 
Ora però pongo io delle domande a voi: qual è la coppia della mia storia che vi piace di più? 
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e rispondete alla domanda!
Ciao !!
 
  
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