Kansas, 1990
< Ehi Dean! >, chiamò Sam d’improvviso.
Il maggiore, seduto accanto a lui sull’erba del loro piccolo giardino, si girò di scatto, riscosso dai propri pensieri.
< Dimmi, Sammy >  rispose, guardandolo incuriosito.
Il fratellino sembrava particolarmente euforico.
< Ho visto un film, sai? >
< Bene, mi fa piacere > disse il maggiore, sorridendo leggermente per il vento primaverile che gli accarezzava dolcemente i capelli, investendolo di una beata sensazione di tranquillità.
< E sai una cosa? >, tornò all’attacco Sam, alzandosi tutto contento. < In quel film hanno detto che tutti noi che viviamo oggi eravamo già presenti in una vita precedente, in un altro mondo, solo che avevamo un nome diverso e adesso non ce lo ricordiamo! È un processo che si chiamo rinca.. renca… >
< Reincarnazione >, gli venne in aiutò Dean.
< Sì! Esatto! >, esultò il minore, felice.
< E… Dean? >, chiese poi, improvvisamente timido, quando si accorse che il fratello non aggiungeva altro.
< Dimmi, Sammy >, rispose questi, lentamente.
< Tu… ecco, tu credi che nel passato ci sono stati due fratelli come noi? Che poi si sono reincarnati in me e te? >
Il maggiore sorrise, ma non disse nulla.
< Non mi rispondi? >, mormorò dopo un po’ Sam.
Dean sospirò, socchiudendo gli occhi.
< Vedi, Sammy. È che la risposta è davvero molto semplice, e mi stupisce che tu non l’abbia capita da te. È impossibile che nel passato ci siano stati due come noi >, sussurrò, come se davvero fosse la cosa più ovvia del mondo.
< Perché? >, domandò Sam, incuriosito.
< Perché nessun fratello maggiore avrebbe mai potuto volere bene al minore come te ne voglio io, Sammy >
Sam non rispose, e si limitò unicamente ad abbracciare Dean più forte che poté.
Era d’accordissimo con lui.
La reincarnazione era solo una cavolata.
 

Erebor, Terza era, Secondo millennio
< Ehi, Fili! >
< Dimmi, Kee. >
< Se potessi esprimere un desiderio, uno solo, quale sarebbe? >
Fili rimase in silenzio per un attimo, soppesando la domanda di Kili.
C’erano tante cose che voleva.
Ad esempio, avrebbe desiderato con tutto se stesso crescere in fretta, diventare adulto, e partire per qualche avventura per combattere contro le forze del male e diventare un eroe.
Suo zio Thorin sarebbe stato orgoglioso di lui.
Stava per rispondere che questo era il desiderio che avrebbe espresso, quando si fermò.
Non era davvero quello che avrebbe chiesto.
C’era qualcosa di molto più importante, qualcosa che voleva con l’intero  suo cuore, qualcosa per cui avrebbe fatto tutto ciò di cui era capace purché si realizzasse.
< Ho trovato, Kili >, annunciò quindi soddisfatto. < Se dovessi esprimere solo un desiderio, sarebbe quello di rimanere sempre al tuo fianco, fratellino. Per tutta la vita. >
Kili lo osservò in silenzio.
< Dici sul serio? >
< Oh sì, Kee. >, disse Fili senza alcuna esitazione. < Io ti adoro. Morirei senza ripensamenti, subito, pur di permetterti di continuare a vivere. Darei l’anima per te, fratellino. >
Kili non rispose, e si limitò ad abbracciare forte il maggiore, senza il quale non ce l’avrebbe mai fatta ad andare avanti.
Rimasero così, stretti l’uno al corpo dell’altro, mentre il Sole calava dietro la montagna di Erebor, la loro dimora, colorando i capelli di entrambi di un delicato tono rossastro.
< Fili? >, domandò improvvisamente Kili dopo un po’, rabbrividendo appena a causa del venticello serale che si era alzato nel piccolo giardino sul quale entrambi i fratelli Durin erano sdraiati a contare le stelle.
< Dimmi, Kee >, rispose il maggiore, dolcemente.
< Se tu potessi rinascere e avere un altro nome, quale sarebbe? >
Il maggiore ci rifletté un attimo su.
< Vedi, è strano. Non ci avevo mai pensato, in effetti, però se fosse, mi piacerebbe chiamarmi… Dean. Non so perché, non so nemmeno se esiste questo nome. Però mi piace, anche se non ti saprei spiegare il motivo. E tu, quale nome ti piacerebbe avere in un’altra vita? >
Anche Kili ci pensò, poi rispose: < A me piacerebbe chiamarmi Sam. Sì, sì, Sam. >
I due Durin si guardarono negli occhi per un momento, poi scoppiarono a ridere.
Nessuno dei due credeva nella reincarnazione.
Ma si sbagliavano.