Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Anna Tentori    08/02/2015    5 recensioni
Eryn è un'adolescente chiusa in se stessa e tormentata interiormente. Soffre molto ma il suo orgoglio la porta a nascondere tutto dentro se stessa. Si sente sola e questo la spinge a rifugiarsi nella lettura e nei sogni ad occhi aperti.
Al culmine della sua sofferenza uno strano simbolo appare sul suo polso e apprenderà il suo destino, un destino che la porterà nella Terra di Mezzo e distruggere per sempre il male, come annunciato dalla profezia.
In questa fanfiction saranno presenti tutti i personaggi de Il Signore degli Anelli e gli avvenimenti saranno quasi del tutto gli stessi del romanzo.
Mi è venuto in mente di scrivere questa storia per impedire la morte di alcuni dei personaggi.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Boromir, Frodo, Legolas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 11:

Imladris

In un primo momento fui accecata da quell’intensa luminosità, a stento riuscivo a tenere gli occhi aperti. Quello che ci circondava sembrava fatto solamente di luce, pura e bellissima. Quando i miei occhi si abituarono feci un giro su me stessa alla ricerca di qualche cosa, qualche dettaglio, ma niente vidi oltre al bagliore.

All’improvviso il bianco si ritrasse riducendosi a piccoli puntini luminosi che parevano cuciti su un intenso manto blu - notte. Con sgomento mi accorsi di fluttuare nel vuoto, il panico mi invase e iniziai a divincolarmi. Fortunatamente Max era accanto a me e con fermezza mi afferrò avvicinandomi il più possibile a se, istintivamente mi aggrappai a lui che mi strinse dolcemente. Contemporaneamente abbassammo la testa e con stupore scoprimmo di trovarci proprio sopra la Terra, una visione mozzafiato. Una piccola parte era oscurata mentre il resto era caratterizzato dal blu intenso dell’oceano, fatta eccezione per qualche striatura bianca e una macchia bruna che costituiva l’America del Nord e parte dell’America del Sud. Molte foto scattate dal satellite avevo visto sui libri di scuola e su internet, ma non erano minimamente paragonabili all’immagine che si prostrava davanti ai miei occhi. Mi guardai intorno individuando gli altri corpi celesti che costituivano il Sistema Solare, accennai un sorriso meravigliata da tutto quello che i miei occhi ammiravano.

Tutto quello che avevo studiato durante gli anni scolastici mi riaffiorò nella mente. Tra questi la mancanza di ossigeno.

Ma come era possibile che riuscissi a respirare?

Mi volta in cerca dello sguardo dello Stregone, quando lo intercettai lui mi sorrise.

“Siamo circondati da una bolla d’aria, per questo non soffochiamo”

Appreso ciò rivolsi nuovamente la mia attenzione al globo sotto di me la cu velocità iniziò, poco a poco, ad aumentare procurandomi un fastidioso senso di nausea. La Terra girava e girava velocissimamente e iniziò a emanare luce, la stessa che precedentemente ci aveva accolti e accecati. Tenni gli irritati occhi chiusi fino a quando Massimilian mi disse che era tutto finito. Lentamente li riaprì e quello che vidi fu un’immensa sala bianca di cui non era possibile vedere le pareti.

“Vi starete chiedendo dove ci troviamo, giusto?”

Senza aspettare una risposta Gandalf procedette, “Questo è il Limbo che divide il Vecchio Mondo dal Nuovo Mondo. Nulla esiste. Tutto è stato distrutto e niente ricostruito.”

Lo guardammo perplessi.

“Non guardatemi in questo modo, il Custode ve l’avrà sicuramente riferito! “

Incrociai lo sguardo confuso di Max.

“Secondo voi perché parlo di Nuovo Mondo e Vecchio Mondo?”

“Il nonno ci ha detto che Ilùvatar decise di non rivelarsi ai nuovi abitanti, ma non ci ha spiegato cosa ciò vuol dire” risposi riportando la mente alla fatidica sera.

“Ve lo spiegherò io. Il Vecchio Mondo conobbe dieci Ere prima della sua distruzione.”

“Aspetta un attimo” lo interruppe Max, “ Ho un dubbio. Tu sei vissuto durante la fine della Seconda Era e parte della Terza, come fai a sapere cosa successe nella Decima?” chiese perplesso.

“Devi sapere, Massimilian, che il nome Istari ci è stato attribuito dagli abitanti della Terra di Mezzo. In realtà noi siamo i Maiar, Ainur di grado minore e di conseguenza immortali. Ma non è questa la ragione che mi permette di conoscere tali cose. Infatti, come dici te, ho vissuto nella Terra di Mezzo solo durante la Seconda e la Terza Era. Ma dopo il genocidio degli Helvat, rivelata la Profezia, sono stato istruito e messo a corrente degli eventi che sarebbero accaduti proprio per portare in salvo Ambrey e Nimris.”

Massimilian annui.

“Venni messo a corrente che dopo la Decima Era Ilùvatar avrebbe distrutto il mondo da me conosciuto per crearne uno nuovo e diverso. La ragione non mi è permessa saperla. Forse perché riteneva che l’assenza di magia avrebbe reso il mondo un posto migliore, o perché il male ormai dominava tutto. Non so dirvelo e mai lo saprò. Gli abitanti del Nuovo Mondo sanno inconsciamente di questo grande evento, non vi dice niente l’Arca di Noè?”

“Rappresenta la scelta di Ilùvatar …” dissi con un filo di voce.

“Esattamente! E’ un racconto che simboleggia proprio la distruzione del Mondo Antico. Non è mai esistito Noè, ne mai c’è stato un diluvio universale. Ilùvatar ha deciso di mettere l’uomo a corrente di quell’evento, ma sotto forma di racconto.”

”Bene, direi che siamo stati qui abbastanza”

Lo Stregone iniziò a fare gli stessi movimenti eseguiti prima di partire e a ripetere le stesse sconosciute parole.

Ci ritrovammo nuovamente nello spazio, sempre sopra la Terra, che iniziò nuovamente a girare con velocità. Quando essa finalmente si arrestò iniziammo a precipitare sempre più in basso, gridai per la paura mentre ci avvicinavamo sempre di più al Globo. Entrammo  nell’atmosfera terrestre e sotto di me una macchia bruna e verde si ingigantiva velocemente. Mancava poco meno di un chilometro allo schianto quando chiusi gli occhi con terrore. Mi accorsi che la velocità della nostra caduta diminuiva lentamente fino a quando non toccai dolcemente il terreno.

Aprendo gli occhi rimasi stupefatta dal paesaggio che mi ritrovai dinanzi. Ci trovavamo in una vallata, un luogo magnifico protetto da imponenti monti. Bellissimi boschetti dominavano il terreno e cristalline cascate si tuffavano in pozze d’acqua. La candida luce del tramonto accarezzava ogni singolo elemento presente conferendo al luogo un aspetto magico e sovrannaturale. Sul punto più alto della vallata dimoravano strani ma maestosi edifici uniti da ponticelli e gallerie e caratterizzati da strane forme. Ma la cosa più spettacolare erano i canti che salivano verso il cielo. Voci sublimi e cristalline cantavano in una lingua sconosciuta e una dolce melodia risuonava per tutta la vallata.

“Benvenuti a Imladris, o meglio conosciuta come Gran Burrone”.

 

 

Angolo dell’Autice:

Salve a tutti! Lo so, questo capitolo è abbastanza corto e privo di eventi significativi. Mi è servito solo per spiegare il passaggio dal Nuovo Mondo a quello Vecchio. Tranquilli, manca pochissimo alla vera avventura!

Spero vi sia piaciuto anche questo mio capitolo, al prossimo!

 

AnnaJ

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Anna Tentori